PERIODO NOTTURNO E RETRIBUZIONE Flashcards

1
Q

Che definizione viene data al periodo notturno?

A

Un periodo di almeno 7 ore consecutive comprendenti l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.

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2
Q

Chi è considerato lavoratore notturno?

A

Qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro, o, in mancanza di disciplina collettiva, qualsiasi lavoratore che svolga per almeno 3 ore lavoro notturno.

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3
Q

Cosa prevede il decreto riguardo all’orario dei lavoratori notturni?

A

Non può superare le 8 ore di media nelle 24 ore, a meno che i contratti collettivi, anche aziendali, non individuino un arco temporale più ampio su cui calcolare come media il suddetto limite.

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4
Q

Chi può escludere l’obbligo di effettuare il lavoro notturno?

A

I contratti collettivi, che stabiliscono anche l’eventuale riduzione dell’orario di lavoro notturno e l’individuazione dei trattamenti retributivi spettanti ai lavoratori notturni, nonché la fissazione dei requisiti per l’esclusione.

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5
Q

Quando è previsto un divieto di lavoro notturno?

A

Durante la gravidanza ed il puerperio fino al compimento di 1 anno di età del bambino.

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6
Q

Quali sono le disposizioni riguardo alle pause e al riposo giornaliero?

A

Devono essere garantite dalle norme dei contratti collettivi o da accordi nazionali conclusi tra le organizzazioni sindacali e le associazioni dei datori di lavoro.

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7
Q

Quante ore di riposo giornaliero ha diritto il lavoratore?

A

11 ore consecutive ogni 24 ore.

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8
Q

Quanto deve durare almeno una pausa durante il lavoro giornaliero?

A

Non inferiore ai 10 minuti, se non disciplinata diversamente dai contratti collettivi.

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9
Q

Quanti giorni di riposo settimanale ha diritto il lavoratore?

A

Almeno 24 ore consecutive ogni 7 giorni, di regola coincidenti con la domenica.

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10
Q

Quanto è la durata minima delle ferie annuali?

A

4 settimane.

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11
Q

Qual è l’obbligo dell’imprenditore riguardo alle ferie del lavoratore?

A

Devono essere retribuite come tempo lavorato e devono essere godute nell’arco di un periodo di tempo continuativo.

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12
Q

Qual è il periodo minimo di fruizione delle ferie?

A

Almeno 2 settimane consecutive.

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13
Q

Qual è il periodo massimo per godere delle ferie rimanenti?

A

Nei 18 mesi successivi al termine dell’anno di riferimento.

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14
Q

Cosa stabilisce la Corte costituzionale riguardo alle ferie e alla malattia?

A

La malattia insorta durante il periodo feriale ne sospende il decorso.

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15
Q
  1. Qual è l’oggetto dell’obbligazione corrispettiva del datore di lavoro?
A

L’oggetto dell’obbligazione corrispettiva del datore di lavoro è la retribuzione.

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16
Q
  1. Qual è la disciplina specifica dell’obbligazione retributiva?
A

La disciplina specifica dell’obbligazione retributiva è contenuta nell’art. 2099 c.c.

17
Q
  1. Quali sono le regole generali che il datore di lavoro deve seguire per la corresponsione della retribuzione?
A

Il datore di lavoro è sottoposto alle regole generali degli articoli del codice civile, comportando un comportamento secondo la normale diligenza del buon padre di famiglia e l’obbligo del risarcimento del danno in caso di ritardo o inadempimento imputabile.

18
Q
  1. Dove viene corrisposta di solito la retribuzione?
A

La retribuzione viene corrisposta nella sede di lavoro.

19
Q
  1. Come viene determinato l’ammontare della retribuzione?
A

L’ammontare della retribuzione viene determinato commisurandolo al quantum della prestazione lavorativa, attraverso la misura del tempo lavorato.

20
Q
  1. Chi stabilisce la misura della prestazione dovuta dal datore di lavoro?
A

La misura della prestazione dovuta dal datore di lavoro è stabilista dai contratti collettivi.

21
Q
  1. Qual è la funzione principale del contratto collettivo?
A

La funzione principale del contratto collettivo è quella tariffaria, ossia la fissazione delle regole o norme comuni relative alla determinazione della retribuzione.

22
Q
  1. Cosa stabilisce l’art. 36 della Costituzione in merito alla retribuzione minima?
A

L’art. 36 della Costituzione stabilisce il diritto del lavoratore a una retribuzione minima sufficiente, proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in grado di garantire un’esistenza libera e dignitosa per sé e per la famiglia.

23
Q
  1. Chi determina la misura minima della retribuzione?
A

La misura minima della retribuzione è determinata dai contratti collettivi.

24
Q
  1. Cosa prevede l’art. 2099 c.c. in caso di mancanza di norme contrattuali sulla retribuzione?
A

In caso di mancanza di norme contrattuali sulla retribuzione, l’art. 2099 c.c. dispone che la retribuzione sia determinata dal giudice, che integra gli effetti del contratto.

25
Q

Quali sono i due sistemi principali di retribuzione secondo l’art. 2099 c.c.?

A

Il sistema della retribuzione a tempo e quello della retribuzione a cottimo.

26
Q

Cosa si intende per retribuzione a tempo?

A

È la retribuzione la cui determinazione si commisura sulla base del tempo della prestazione del lavoro.

27
Q

Cosa caratterizza il sistema della retribuzione a cottimo?

A

Si caratterizza per la considerazione del risultato del lavoro anziché della quantità di tempo.

28
Q

Quali sono alcuni sistemi secondari di retribuzione richiamati dall’art. 2099 c.c.?

A

La partecipazione agli utili o ai prodotti e la provvigione.

29
Q

Cosa comporta la partecipazione agli utili per il lavoratore?

A

Comporta il rischio della variabilità della retribuzione in relazione all’andamento dell’impresa, su cui influiscono fattori incontrollabili dal lavoratore.

30
Q

Qual è la distinzione principale tra retribuzione oraria e mensile?

A

La retribuzione oraria è calcolata in base alle ore lavorate nel mese, mentre la retribuzione mensile viene corrisposta assumendo il rischio della mancata prestazione di lavoro entro il mese.

31
Q

Cosa si intende per retribuzione normale?

A

È la retribuzione corrisposta come compenso per la prestazione resa nell’orario normale di lavoro.

32
Q

Qual è l’obiettivo della retribuzione a cottimo?

A

Adeguare la retribuzione al modo di organizzare la prestazione lavorativa e incentivare il rendimento sul lavoro.