MODIFICA MANSIONI, SICUREZZA SUL LAVORO E ORARIO DI LAVORO Flashcards

1
Q

Qual è l’oggetto dell’obbligazione del lavoratore secondo il testo?

A

L’oggetto dell’obbligazione del lavoratore è determinato attraverso l’indicazione delle mansioni di assunzione, le quali identificano il contenuto professionale della prestazione di lavoro.

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2
Q

Qual è il potere del datore di lavoro riguardo alla modifica unilaterale delle mansioni?

A

Il datore di lavoro ha il potere di modificare unilateralmente la prestazione di lavoro, noto come “ius variandi”, purché ciò avvenga senza un mutamento sostanziale della posizione del lavoratore e senza una diminuzione della retribuzione.

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3
Q

Quali sono le condizioni per la modifica unilaterale delle mansioni secondo il codice civile?

A

Secondo il codice civile, il datore di lavoro poteva adibire il lavoratore a mansioni diverse da quelle di assunzione solo se ciò avveniva senza un mutamento sostanziale della sua posizione e senza diminuzione della retribuzione.

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4
Q

Quali sono le principali novità introdotte dallo Statuto dei lavoratori riguardo al mutamento di mansioni?

A

Lo Statuto dei lavoratori ha introdotto una disciplina più restrittiva sulla mobilità del lavoro all’interno dell’azienda e ha permesso una notevole liberalizzazione del potere del datore di modificare unilateralmente l’assegnazione delle mansioni.

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5
Q

Cosa prevede la seconda novella del 2015 riguardo alla mobilità interna orizzontale?

A

La seconda novella del 2015 ha ampliato lo spazio della mobilità interna orizzontale, consentendo al lavoratore di essere adibito non solo alle mansioni per cui è stato assunto, ma anche a tutte quelle corrispondenti all’inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito, o a mansioni riconducibili allo stesso livello o categoria legale di inquadramento delle ultime effettivamente svolte.

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6
Q

Quali sono le condizioni per la modifica unilaterale verso il basso delle mansioni?

A

La modifica unilaterale verso il basso delle mansioni è consentita soltanto su mansioni classificate nel livello immediatamente inferiore di classificazione prevista dal contratto collettivo e all’interno della stessa categoria legale. Inoltre, lo spostamento delle mansioni inferiori deve essere giustificato da una modificazione dell’organizzazione produttiva che ricada sulla posizione occupata dal lavoratore.

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7
Q

Quali sono le conseguenze del demansionamento illegittimo per il lavoratore?

A

Nel caso di demansionamento illegittimo, il lavoratore ha diritto alla restituzione delle mansioni e dell’inquadramento precedentemente acquisito, al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale, e al diritto alla formazione professionale per adattare la sua capacità alle nuove mansioni.

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8
Q

Qual è il ruolo delle associazioni sindacali nel trasferimento del lavoratore?

A

Le associazioni sindacali devono dare il loro nulla osta qualora il trasferimento riguardi i dirigenti delle r.s.a. Inoltre, nel caso di lavoratori chiamati a funzioni pubbliche elettive, è richiesto il consenso espresso, se il trasferimento avviene durante l’esercizio del mandato.

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9
Q

Quali sono i divieti riguardo al trasferimento del lavoratore?

A

È vietato il trasferimento motivato da discriminazioni sindacali, politiche, religiose, razziali o linguistiche. Inoltre, è vietato il trasferimento non consensuale del lavoratore che assista con continuità un parente o affine entro il terzo grado handicappato.

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10
Q

Qual è l’obbligo principale dell’imprenditore riguardo alla tutela della persona del lavoratore?

A

L’imprenditore è tenuto ad adottare le misure necessarie a tutelare l’integrità fisica e morale dei lavoratori.

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11
Q

In che modo l’art. 9 St. lav. innova rispetto all’art. 2087 c.c. per quanto riguarda la tutela della salute del lavoratore?

A

L’art. 9 St. lav. attribuisce ai lavoratori il diritto di esercitare il controllo sulla prevenzione degli infortuni e promuovere nuove misure.

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12
Q

Quali sono le principali responsabilità del datore di lavoro secondo il d.lgs. 81/2008 per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori?

A

Il datore di lavoro deve istituire un servizio di prevenzione e protezione dei rischi e effettuare una valutazione dei rischi.

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13
Q

Come viene regolata la partecipazione dei lavoratori alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali secondo il d.lgs. 81/2008?

A

I lavoratori hanno diritto a eleggere rappresentanti per la sicurezza e devono essere consultati per la valutazione dei rischi.

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14
Q

Qual è l’importanza della figura del “preposto” nella sicurezza sul lavoro, e quali sono i suoi principali obblighi?

A

Il preposto rappresenta il datore di lavoro e ha l’obbligo di vigilare sul rispetto delle disposizioni aziendali sulla salute e sicurezza sul lavoro.

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15
Q

Quali sono i principi fondamentali della normativa sulla sicurezza del lavoro, secondo il testo unico?

A

I principi fondamentali sono universalità ed effettività.

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16
Q

Quali sono le principali disposizioni volte a contrastare la discriminazione nei rapporti di lavoro, secondo il testo fornito?

A

Le disposizioni vietano discriminazioni per motivi di religione, convinzioni personali, handicap, età ed orientamento sessuale.

17
Q

Come è stata influenzata la normativa italiana dalla legislazione dell’Unione Europea riguardo alla discriminazione nei luoghi di lavoro?

A

La normativa italiana ha recepito direttive dell’UE vietando discriminazioni e introducendo il concetto di molestie nei luoghi di lavoro.

18
Q

Quali sono le condizioni in cui le differenze di trattamento non costituiscono discriminazione, secondo il d.lgs. 81/2008?

A

Non costituiscono discriminazione le differenze fondate su caratteristiche essenziali e determinanti per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

19
Q

In quali casi è legittimo escludere una persona dalle attività di cura, assistenza, istruzione ed educazione dei minori secondo il d.lgs. 81/2008?

A

È legittimo escludere persone condannate per reati contro la libertà sessuale dei minori e la pornografia minorile.

20
Q

Quali sono i due profili in cui la dimensione temporale è importante nel contratto di lavoro subordinato?

A

La dimensione temporale è importante nel contratto di lavoro subordinato sia come criterio di determinazione quantitativa della prestazione lavorativa e retributiva, stabilendo l’orario normale contrattuale di lavoro e la retribuzione minima, sia come limite massimo della prestazione di lavoro per tutelare l’integrità psico-fisica del lavoratore.

21
Q

Cosa stabilisce l’art. 36, co. 2 della Costituzione italiana?

A

L’articolo 36, co. 2 della Costituzione italiana stabilisce che la durata massima della giornata lavorativa deve essere fissata per legge, garantendo così la tutela dell’integrità psico-fisica del lavoratore.

22
Q

Qual è l’orario normale di lavoro stabilito dal d.lgs. n. 66/2003?

A

Il d.lgs. n. 66/2003 stabilisce che l’orario normale di lavoro è fissato in 40 ore settimanali, con la possibilità per i contratti collettivi di prevedere una durata minore. Tale limite può essere considerato come valore medio sull’arco di un periodo non superiore all’anno, consentendo ai datori di lavoro di superare il limite settimanale delle 40 ore durante periodi di maggiore attività.

23
Q

Cosa prevede il d.lgs. n. 66/2003 riguardo al lavoro straordinario?

A

Il d.lgs. n. 66/2003 stabilisce che il lavoro straordinario, consistente nelle ore di lavoro eccedenti l’orario normale, può essere svolto solo previo accordo tra datore di lavoro e lavoratore e per un periodo che non superi le 250 ore annuali, in assenza di disciplina collettiva. Le ore di lavoro straordinario devono essere computate a parte e devono essere stabilite modalità di maggiorazione retributiva o di riposi compensativi nei contratti collettivi.

24
Q

Qual è il limite settimanale onnicomprensivo stabilito dal d.lgs. n. 66/2003?

A

Il d.lgs. n. 66/2003 stabilisce un limite settimanale onnicomprensivo pari a 48 ore ogni 7 giorni, calcolato su un arco temporale di 4 mesi. Tuttavia, i contratti collettivi possono aumentare l’arco temporale fino a 6 o 12 mesi per ragioni obiettive, tecniche o organizzative, introducendo ulteriori margini di flessibilità.