SEGRETO PROFESSIONALI Flashcards
QUALE ARTICOLO DEL CODICE PENALE TUTELA IL SEGRETO PROFESSIONALE
L’art 622 del C.P. posto nella sezione dei reati contro la libertà indivi
COSA AFFERMA ARTICOLO 622 CP
“Chiunque avendo notizia, per ragione del proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte, di un segreto, lo rivela, senza giusta causa o lo rivela a proprio o altrui profitto, è punito, se dal fatto può derivare nocumento, con la reclusione fino a un anno o con multa da € 30,99 a € 516,46.
QUANDO E’ PUNIBILE RIVELAZIONE INFORMAZIONI
Il delitto è punibile a querela della persona offesa”
AGGRAVANTE RIVELAZIONE SEGRETO PROFESSIONALE
La pena è aggravata se il fatto è commesso da amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, sindaci o liquidatori o se è commesso da chi svolge la revisione
contabile della società. Il delitto è punibile a querela della persona offesa.
DEFINIZIONE SEGRETO PROFESSIONALE
ogni notizia che riguardi qualsiasi aspetto della vita privata dell’assistito, e che quest’ultimo abbia interesse a non rivelare, di cui il medico viene a conoscenza in quanto tale.
CHE COSA RIENTRA QUINDI NEL SEGRETO PROFESSIONALE
Rientrano quindi
nell’ambito del segreto non solo i dati di ordine tecnico-scientifico inerenti al rapporto medico-paziente ma anche ciò che è estraneo all’ambito tecnico di cui il sanitario pervenga a conoscenza (rapporti familiari, di lavoro, abitudini, ecc).
QUALE CATEGORIA PROFESSIONALE E’ INTERESSATA DA SEGRETO PROFESSIONALE
In questo articolo è da sottolineare che non sia fatto riferimento a nessuna particolare categoria ma ha obbligo di mantenere il segreto professionale chiunque si trovi, per stato, ufficio, professione,
o arte, nelle condizioni di ricevere un segreto diventandone depositario.
QUALI PERSONE DEVONO MANTENERE IL SEGRETO PROFESSIONALE
Condizione di stato: temporanea o permanente, in cui si viene a contatto con il depositario del segreto.
A CHI E’ ESTESO L’OBBLIGO DI SEGRETO
L’obbligo di segreto è esteso a coloro che si trovano in relazione di convivenza, dipendenza, amicizia con il medico, insomma in un rapporto che possa facilitare l’affidamento del segreto (es: studenti di medicina,
figli o altri familiari del medico, personale domestico, ecc).
COSA INDICA LA DICITURA UFFICIO OBBLIGO DI SEGRETO ▪
▪ Ufficio: bancario, religioso, pubblica amministrazione; indica qualsiasi compito o dovere che deve essere assolto dal soggetto e per il quale esso può venire a conoscenza del segreto.
COSA SI INTENDE PER PROFESSIONE CHI DEBBA MANTENERE
Professione: si considera un professionista colui che abbia conseguito laurea e abilitazione e sia iscritto ad un albo.
COSA SI INTENDE PER ARTE IN MANTENIMENTO SEGRETO
persona che svolge un’attività manuale (anche un idraulico), che entrando in una struttura viene a
contatto con materia di segreto.
COSA SI INDICA CON RIVELARE
Con il termine rivelare si intende mettere a conoscenza, senza giusta causa, del segreto una o più persone che non sono vincolate al segreto. Ancora più grave è impiegare il segreto a proprio o altrui profitto anche se al paziente non derivi nessun danno concreto (es. pubblicazione di articolo scientifico con generalità o foto a volto scoperto di uno o più assistiti); se ricorre pure nocumento allora è gravissimo.
CONTRO CHE COSA VA IL MEDICO CHE VIOLA IL SEGRETO PROFESSIONALE OLTRE CHE AL CP
Il medico che rivela il segreto professionale, oltre che incorrere in sanzioni penali, va anche contro il Codice Deontologico, che è ancora più rigido di quello penale in materia di riservatezza.
QUANDO RIVELAZIONE NONC OSTITUISCE REATO
Da sottolineare che non costituisce rivelazione di segreto la sua trasmissione a una persona che è anch’essa vincolata dal segreto personale (es: docente a studente, sanitario ad altro sanitario).
QUANDP RIVELAZIONE E’ LEGITTIMA
La rivelazione del segreto professionale è legittima solo se sussiste una giusta causa, questa può essere: IMPERATIVA E PERMISSIVA
RIVELAZIONE IMPERATIVA
la rivelazione del segreto professionale è imposta ed è un dovere del medico quello di assolvere a questo obbligo in maniera fedele e nel modo dovuto.
SU CHE COSA IL MEDICO DEVE COMUNQUE OSSERVARE RISERBO NONOSTANTE RIVELAZIONE IMPERATIVA DEL
QUE OSSERVARE RISERBO NONOSTANTE RIVELAZIONE IMPERATIVA DEL SEGRETO In ogni caso deve osservare il più rigoroso riserbo su tutte quelle notizie irrilevanti ai fini dell’espletamento
dell’incarico e che quindi non è obbligato a riferire all’Autorità.
QUANDO RIVELAZIONE SEGRETO PROFESSIONALE
▪ Notifica e denuncia sanitaria obbligatoria.
▪ Certificato obbligatorio.
▪ Referto o denuncia giudiziaria.
▪ Perizia e consulenza tecnica.
▪ Ispezione corporale ordinata dal giudice.
▪ Visite medico-legali di controllo richieste ed espletate per conto di una struttura sanitaria pubblica.
RIVELAZIONE SEGRETO PROFESSIONALE PERMISSIVA
Condizioni che permettono o consentono (senza però obbligare) di rivelare il segreto purché sussista una tra le seguenti ipotesi:
1 consenso valido dell’interessato
2 assicurazioni sulla vita
3 Testimonianze
4 caso fortuito
5 Costringimento fisico cui il medico non può sottrarsi.
6 Stato di necessità.
7 Errore di fatto.
8 Errore determinato dall’altrui inganno: ad esempio quando una persona si qualifica come medico e carpisce il segreto riguardante un paziente. In questo caso il colpevole risponde del fatto commesso dall’ingannato.
9 Difesa legittima di un diritto proprio o altrui contro il pericolo di un’offesa ingiusta che non può essere prevenuta in altro modo se non con la rivelazione del segreto
10 Trasmissione segreto ad un altro professionista ai fini della tutela della salute del pz
▪ Consenso valido dell’interessato:
il medico deve comunque astenersi dalla rivelazione quando ritenga che essa possa arrecare nocumento al paziente anche se questi non la pensa così. Il consenso dell’interessato è necessario anche perché il medico sia autorizzato a fornire informazioni ai parenti sullo stato di salute del congiunto o per rilasciare bollettini medici.
Assicurazioni sulla vita
assicurando, oltre che sottoporsi alla visita preliminare da parte del medico fiduciario accettando che esso riferisca alla compagnia, firma una liberatoria che proscioglie dal segreto professionale tutti i medici che possono averlo visitato o curato così che la compagnia (in genere solo al momento del verificarsi del rischio e dopo aver incassato premi per molto tempo) possa andare da medici che hanno visto il paziente e informarsi se questi ha omesso patologie preesistenti
al momento della stipula del contratto.
QUANDO NONOSTANTE LA CAUSA PERMISSIVA NON E’ CORRETTO DA UN PUNTO DI VISTA DEONTOLOGICO RIVELARE IL SEGRETO
Il medico interpellato può rivelare queste informazioni (esiste una giusta causa permissiva) ma comunque non è obbligato a farlo e anzi il suo comportamento sarebbe criticabile dal punto di vista
deontologico per cui il dovere di riservatezza è assoluto.
CONFLITTO GIURIDICO E DEONTOLOGICO TRA RIVELAZIONE E TRUFFA AI DANNI ASSICURAZIONE
Da un punto di vista giuridico invece, soprattutto qualora sussista effettivamente la truffa ai danni della Compagnia, è più corretto che il medico (sempre ovviamente che il paziente abbia firmato la liberatoria) fornisca la certificazione necessaria che attesti la verità per non rendersi complice del comportamento fraudolento dell’assistito