Ittero E Sepsi Neonatali Flashcards

1
Q

Da cosa deriva prevalentemente la bilirubina

A

È di 75% dal catabolismo del gruppo eme dell’emoglobina, per il 25% da eritropoiesi inefficace a livello del midollo e dalla degradazione di altri composti contenenti eme come la mioglobina, citocromo

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2
Q

Per quali valori di bilirubina compare la sfumatura itterica

A

Tra 5 e 7

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3
Q

In quale percentuale di neonati si osserva ittero fisiologico

A

65% dei neonati fisiologici e quasi totalità dei prematuri

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4
Q

Caratteristiche del l’ittero fisiologico

A

Compare dopo le prime 24 ore di vita

Massima intensità tra terzo e quinto giorno

Valori massimi di bilirubina Pari a 12-13

Aumentano i primi giorni di meno di 0,5 milligrammi decilitro ora

Regressione in 14 giorni

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5
Q

Da cosa dipende l’ittero fisiologico

A

La bilirubina non coniugata vieni smaltita durante la vita fetale dal fegato materno. L’immaturità del fegato neonatale predispone al ittero

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6
Q

Evoluzione dell’ittero nel neonato a termine

A

Si ha un picco di bilirubina al terzo giorno con discesa al quinto giorno fino ad una stabilizzazione all’ottavo

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7
Q

Caratteristiche dell’ittero nel pretermine

A

Può essere più intenso ma anche più tardivo e duraturo

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8
Q

Metabolismo dell’Eme

A

La bilirubina viene ossidata a biliverdina con liberazione di ferro che verrà utilizzato nuovamente e liberazione di anidride carbonica eliminata con l’apparato respiratorio

La biliverdina idrosolubile viene ridotta a bilirubina indiretta liposolubile che verrà trasportata dall’ albumina a livello epatico

A livello epatico la udpgt coniuga la bilirubina con acido glucuronico che consente l’escrizione della stessa tramite la bile

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9
Q

Destino della bilirubina coniugata a livello intestinale

A

La gran parte viene de coniugata ad azione della beta glucuronidasi presente a livello dell’orletto a spazzola intestinale e riassorbita

Una quota minore a causa della scarsità della flora batterica intestinale viene ridotta ad urobilinogeno urobilina e stercobilina eliminate con le feci

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10
Q

Quando l’azione della udpgt raggiunge i valori dell’adulto

A

Solamente a 4/8 settimane di vita

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11
Q

Quando si parla di ittero patologico

A

Ittero che compare nelle prime 24 ore di vita ho dopo le 72 ore di vita il neonato a termine

Velocità di incremento della bilirubina sierica superiore a 0,5 mg decilitro ora

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12
Q

Quattro grandi cause di ittero a bilirubina indiretta

A

Emolisi

Prematurità

(Fegato)Fattori che limitano la captazione della bilirubina a livello epatico oppure che interessano l’enzima coniugante

(Intestino)Aumentato assorbimento della bilirubina a livello del tratto gastroenterico

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13
Q

Come può essere l’emolisi

A

Intravascolare o extravascolare

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14
Q

Cause di emolisi intravascolare

A

Immunologiche da incompatibilità di gruppo (Men, Eh, B0)

Infezioni

Farmacologiche come la vitamina k sintetica

Emoglobinopatie

Anomalie strutturali dei globuli rossi come la sferocitosi

Difetti enzimatici di globuli rossi come la carenza di glucosio 6 fosfato deidrogenasi

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15
Q

Cause di emolisi extravascolare

A

Ematomi

Microemorragie diffuse

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16
Q

Cause epatiche di ittero a bilirubina indiretta

A

Crigler najjar
Cause metaboliche come la galattosemia ma anche l’ipoglicemia

cause endocrine e riducono la capacità di captare la bilirubina da parte dell’epatocita come l’ipotiroidismo è l’ipopituitarismo

Azione inibente di farmaci ed ormoni

Cause malformative come la stenosi ipertrofica del piloro

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17
Q

Cos’è la sindrome di lucey driscoll

A

Rara malattia che interessa l’enzima ugt1a 1 come la crigler najjar ma oltre a poter essere congenita può anche essere acquisita per passaggio di ormoni steroidei al neonato durante l’allattamento

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18
Q

Cause intestinali di ittero a bilirubina indiretta

A

Ritardata alimentazione
Ritardata emissione di meconio
Ridotta peristalsi
Ostruzione intestinale ed asfissia

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19
Q

Principali cause di ittero a bilirubina diretta

A

Può dipendere da patologie epatiche o da patologie delle vie biliari

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20
Q

Cause epatiche di ittero a bilirubina diretta

A
Epatiti
Deficit di Alfa 1 antitripsina
Fibrosi cistica
Malattie metaboliche come la fruttosemia tirosinemia e galattosemia
Sindrome di zellweger
Rotor e Dubin johnson
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21
Q

Patologie che interessano le vie biliari che possono dare ittero a bilirubina diretta

A

Atresia delle vie biliari e cisti del coledoco

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22
Q

Cause di ittero misto

A

Torch e sepsi

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23
Q

Tossicità della bilirubina

A

La bilirubina indiretta essendo liposolubile può attraversare la barriera ematoencefalica e depositarsi quindi prevalentemente a livello dei nuclei della base

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24
Q

Fattori che influenzano la tossicità della bilirubina

A

Sono tutti quei fattori che possono alterare la permeabilità della barriera ematoencefalica come l’asfissia, acidosi e la sepsi. Quindi la tossicità della bilirubina non dipende solamente dai valori di bilirubina ma anche da Fattori concomitanti

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25
Q

Caratteristiche del kernittero

A

Caratterizzato anatomopatologica mente dalla presenza di una superficie cerebrale giallastra con danno neuronale. La bilirubina non si deposita solamente a livello dei gangli della base ma anche a livello del cervelletto bulbo ed ippocampo

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26
Q

Evolve clinicamente il kernittero

A

In una fase iniziale abbiamo encefalite acuta con ipotonia, letargia e suzione ipovalida con pianto acuto

In seguito verso la fine della prima settimana ipertonia dei muscoli estensori con opistotono, rigidità e crisi oculogire con convulsioni

In una terza fase si passa dal ipertonia alla ipotonia

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27
Q

Sequele del kernittero

A

I neonati che riescono a sopravvivere presentano gravissime sequele come la sordità l’epilessia e difetti di movimento dell’occhio verso l’alto. anche forme moderati possono comunque dare difficoltà cognitive e sordità parziale

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28
Q

Importanza dell’ anamnesi familiare in caso di ittero patologico

A

È importante indagare nella famiglia la presenza della sindrome di Gilbert che può dare ittero prolungato
E però anche necessario indagare la provenienza geografica. Ad esempio in alcuni aree predomina il deficit di glucosio 6 fosfato deidrogenasi, mentre in Asia prevale la alfa-talassemia

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29
Q

Fattori di rischio maggiori nel neonato itterico

A

Ittero nelle prime 24 ore di vita

Tsc O tsb pre dimissione indicano un rischio alto intermedio

Incompatibilità di gruppo con coombs positivo o presenza di malattie emolitiche come la carenza di glucosio 6 fosfato deidrogenasi

Età gestazionale tra le 35 e le 36 settimane

Precedente figlio trattato con fototerapia

Cefaloematoma o altri versamenti ematici

Allattamento materno esclusivo specie in corso di calo ponderale

Etnia asiatica

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30
Q

Fattori di rischio minori nel neonato itterico

A

Età gestazionale tra le 37 e le 38 settimane

Precedenti figli con ittero

Macrosomia all essere nato da madre diabetica

Età materna pari o superiore a 25 anni

Sesso maschile

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31
Q

FAttori che riducono il rischio di sviluppare iperbilirubinemia

A

Età gestazionali superiore alle 41 settimane

Allattamento artificiale esclusivo

Etnia africana

Dimissione dopo le 72 ore

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32
Q

Progressione clinica dell’ittero

A

L’ittero neonatale ha progressione cefalo caudale con estensione al viso tronco ed Arti. il valore massimo si registra quando anche il palmo delle mani e giallo. La scomparsa del l’ittero avviene in senso opposto

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33
Q

Principale causa di ittero che si manifesta nelle prime 24 ore

A

Attualmente con la profilassi anti D la prima causa è l’incompatibilità ab0

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34
Q

Cosa bisogna sempre richiedere in caso di ittero che compare nelle prime 24 ore

A

Gruppo sanguigno ed RH di neonato e madre
Coombs diretto ed indiretto nel neonato
Emocromo con formula e conta dei reticolociti
Striscio di sangue
Ldh

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35
Q

Come può essere il cums in caso di incompatibilità ab0

A

Può essere negativo

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36
Q

Striscio di sangue in caso di incompatibilità ab0

A

Seguenti e riscontro di emazie frammentate e reticolocitosi spiccata

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37
Q

Ruolo degli indici di emolisi nel neonato

A

Frequentemente la ldh risulta essere aumentata mentre inutile il dosaggio dell’aptoglobina perché nel neonato è sempre inferiore ai valori di normalità

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38
Q

Parametri all’emocromo che possono suggerire la sferocitosi

A

Rapporto tra le mchc e il MCV superiore a 36

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39
Q

Cosa può comportare la sferocitosi in epoca neonatale

A

Non infrequentemente porta alla correzione dell’anemia con emazie concentrate

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40
Q

Quando sospettare la carenza di glucosio 6 fosfato deidrogenasi

A

Maschi in fototerapia con scarsa risposta alla terapia la cui provenienza etnica aumenti la probabilità del difetto enzimatico

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41
Q

Come andrebbe dosato il glucosio 6 fosfato deidrogenasi nel neonato

A

Andrebbe ripetuto il dosaggio a tre mesi di distanza perché i suoi valori possono essere elevati in epoca neonatale

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42
Q

Da cosa sembra dipendere l’ittero neonatale da carenza di glucosio 6 fosfato deidrogenasi

A

Non sembra dipendere tanto dal emolisi ma più che altro da un difetto di glucuronoconiugazione

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43
Q

Quali indagini richiedere nel l’ittero persistente da due settimane, nel neonato anemico alla nascita hope in generale in un neonato con ittero patologico da inquadrare eziologicamente

A

Emocromo ed ematocrito
Elettroforesi dell’emoglobina

Dosaggio dell’albumina

Indici di funzionalità epatica fosfatasi alcalina e gamma GT
Urinocoltura e cultura del sangue
Sierologia Torch

Dosaggio delle sostanze riducenti nelle urine il test di Guthrie utili ad inquadrare la galattosemia

Funzione tiroidea

Ecografia dell’addome ed eventuale scintigrafia epatica

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44
Q

Come viene gestito attualmente l’ittero neonatale

A

Attualmente i neonati vengono dimessi a 48-72 ore quindi via l’esigenza di capire come evolverà nel tempo l’ittero tramite un normo gramma che ci identifica le zone di rischio

45
Q

Come funziona il normogramma

A

In ascisse viene riportata l’età in ore dalle 12 alle 144 ore. Alle ordinate vengono riportati i valori di bilirubina sierica

46
Q

Come funziona la fototerapia

A

Si utilizzano lampade fluorescenti a luce preferenzialmente Azzurra con lunghezza d’onda tra 440 e 470 nanometri tenuta a distanza non superiore di 50 cm dal neonato.
È necessaria la copertura degli occhi.
Esistono anche sistemi a fibre ottiche che non aumentano il rischio di riscaldamento del neonato e non necessitano di copertura degli occhi per ora la mente si utilizzano da soli

47
Q

Come reagisce la bilirubina alla esposizione alla luce

A

Fotoossidazione con distruzione della molecola

Isomerizzazione configurazionale conformazione di isomeri idrosolubili che possono essere escreti in parte con le urine e in parte con la bilesenza necessità di glucuronoconiugazione

Isomerizzazione strutturale con formazione di lumirubina

48
Q

Qual è il meccanismo più importante tramite il quale la fototerapia porta all’eliminazione della bilirubina

A

La formazione della lumirubina non può essere riassorbita

49
Q

Indicazioni alla fototerapia nel neonato pretermine e di basso peso

A

Si inizia la fototerapia per valori di bilirubina indiretta intorno al 50% dei valori massimi

50
Q

Calcolo dei valori massimi di bilirubina nel neonato di basso peso e nel pretermine

A

I valori massimi di bilirubina devono essere adattati sulla base del peso. Ad esempio in un neonato che pesa 1250 grammi il valore massimo di bilirubina tollerato e’ tra 12 e 14.
Ma l’altro importante fattore da tenere in considerazione e la presenza di un decorso complicato che abbassa ulteriormente i valori soglia. Tali fattori sono rappresentati da patologie neurologiche come le meningiti All emorragia intraventricolare, acidosi ipotermia ipoalbuminemia eccetera quindi in pratica qualsiasi patologia neonatale rilevante

51
Q

Gestione dell’ittero nel neonato a termine

A

In tal caso si inizia la foto terapia il valori di bilirubina indiretta che raggiungano il 75% del totale accettabile. anche in tal caso però va tenuta in considerazione la presenza di fattori complicanti il decorso

52
Q

Complicanze della fototerapia

A

Complicanza più comune e lo sviluppo di feci liquide per effetto irritante dei fotoisomeri

Possibile però anche instabilità della temperatura, eruzioni cutanee e sindrome del neonato di bronzo dipendente da accumulo di lipofuscina in caso di ittero colestatico

Non infrequente il rialzo della bilirubina diretta

53
Q

Valori patologici di bilirubina diretta

A

Per valori di bilirubina diretta pari o inferiore a 5 mg il valore massimo tollerabile è uno
Per valori superiori a 5 si considera patologica una bilirubina diretta che sia più del 20% della totale

54
Q

Indicazioni alla somministrazione di immunoglobuline in caso di ittero

A

Anemia emolitica autoimmune, concentrazione della bilirubina totale sierica in aumento nonostante fototerapia, livelli di bilirubina totale sierica a due tre punti da quelli indicati per exanguinotrasfusione

55
Q

Dose di immunoglobuline da somministrare

A

Le immunoglobuline endovena si danno alla dosi di 0,5/1g Pro kg in due ore ripetibili se necessario dopo 12 ore

56
Q

Modalità di realizzazione della exanguinotrasfusione

A

Si effettua in tin e si basa sullo scambio di sangue circolante con sangue intero ricostituito

Di norma si scambiano 160 millilitri pro-kilo di sangue cioè il doppio della volemia circolante che nel neonato è 80 millilitri Pro kg

In genere si ricorre a piccoli scambi di 5 millilitri per volta.
È necessario si può ripetere a distanza di 12 giorni

57
Q

Modalità di realizzazione della exanguinotrasfusione

A

Si effettua in tin e si basa sullo scambio di sangue circolante con sangue intero ricostituito

Di norma si scambiano 160 millilitri pro-kilo di sangue cioè il doppio della volemia circolante che nel neonato è 80 millilitri Pro kg

In genere si ricorre a piccoli scambi di 5 millilitri per volta.
È necessario si può ripetere a distanza di 12 giorni

58
Q

Complicanze della exanguinotrasfusione

A
Piastrinopenia leucopenia neutropenia
Ipo o iperglicemia
Ipo o iperkaliemia
Ipocalcemia
Ipo o iper so di mia
Trombosi ed embolie
Vasospasmi
Decesso
59
Q

In quali neonati è più comune la sepsi

A

Nei neonati pretermine

60
Q

Definizione di sepsi neonatali

A

Sindrome caratterizzata da segni sistemici di infezione in presenza di un patogeno alle emocoltura. Però il patogeno è rappresentato dallo stafilococco coagulasi negativo la diagnosi può essere posta esclusivamente in presenza di seconda emocoltura positiva o alterati indici di laboratorio

61
Q

Definizione di sepsi precoce e sepsi tardiva

A

Si parla di sepsi precoce se interviene nelle prime 72 ore di vita anche se secondo alcuni autori entro la prima settimana

Si parla di sepsi tardiva si interviene dopo le 72 ore mentre secondo alcuni autori dopo la prima settimana

62
Q

Principale causa di sepsi precoce

A

Dipende da cause perinatali. Il neonato può essere infettato per via transplacentare ma più spesso per via discendente Durante il passaggio nel canale del parto

63
Q

Cause di sepsi tardiva

A

Dipende da trasmissione orizzontale ed è sicuramente più comune nelle TIN

64
Q

Epidemiologia e mortalità della sepsi

A

Ha una incidenza di 0,9 % nei nati vivi ma è più alta di neonati di peso veramente basso alla nascita

La mortalità va dal 3 a 50% ed è più alta in caso di sepsi sostenuta da gram negativi

65
Q

Principali agenti patogeni responsabili di sepsi precoce

A

Escherichia coli e streptococco agalactiae

66
Q

Mortalità delle sepsi tardive

A

È molto alta potendosi attestare anche intorno al 70% soprattutto se il patogeno responsabile è pseudomonas o candida

67
Q

Principali agenti eziologici di sepsi tardiva

A

Stafilococchi coagulasi negativi soprattutto epidermidis si può colonizzare i portatori di catetere vascolare
Altri patogeni sono in mrsa pseudomonas serratia klebsiella

68
Q

Fattori di rischio materni per la sepsi

A

Parto per via vaginale
Ridotta attività antibatterica del liquido amniotico come si osserva per malnutrizione o altre malattie oligoidramnios

Liquido amniotico maleodorante o tinto di meconio

Procedure invasive come l’amniocentesi

Corionamniosite
Infezione delle vie urinarie o infezione materna durante il parto
Temperatura corporea al parto pari o superiore a 38 °

Prolungata rottura delle membrane in particolare per intervalli pari o superiore 18 ore

69
Q

Fattori neonatali di rischio di sepsi

A

Sesso maschile
Basso peso
PreMaturità

Alterata frequenza cardiaca neonatale

patologie neonatali come l’asfissia il distress respiratorio e le malattie del metabolismo

70
Q

Fattori di rischio di sepsi tardiva

A

Prematurità è basso peso

Condizioni patologiche neonatali come il distress respiratorio la pervietà del botallo enterocolite necrotizzante e l’emorragia intraventricolare

Intubazione e ventilazione cateterizzazione

Scarso rispetto delle norme igieniche tempi di degenza prolungati

71
Q

Presentazione clinica della sepsi

A
Estremamente aspecifica. 
Può presentarsi con manifestazioni cutanee
Alterata termoregolazione
Alterazioni metaboliche
Prestazioni del sistema nervoso centrale
Manifestazioni cardiache
Manifestazioni respiratorie
Disordini gastrointestinali
72
Q

Manifestazioni cutanee della sepsi

A
Ittero
Pallore o colorito grigio
Petecchie
Porpora
Rush
73
Q

Manifestazioni legate alla termoregolazione

A

Febbre sopra i 38 gradi per almeno 4 ore
Ipotermia con temperatura sotto i 35 gradi
Instabilità della termoregolazione

74
Q

Manifestazioni metaboliche della sepsi

A

Ipoglicemia o iperglicemia

Acidosi

75
Q

Manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale

A

Ipotonia
Torpore
Letargia
Convulsioni e Fontanella tesa

76
Q

Manifestazioni respiratorie

A

Tachipnea
Dispnea
Apnea Per almeno 15 secondi

77
Q

Manifestazioni cardiocircolatorie

A

Bradicardia con frequenza cardiaca sotto 100 battiti per minuto
Frequenza cardiaca sopra 160 battiti per minuto

Ipotensione con pressione inferiore a 2 deviazioni standard rispetto alla media per età gestazionale

Refilling capillare pari o superiore a 3 secondi

Oliguria con diuresi inferiore a 0,8 millilitri Pro kg ora

78
Q

Manifestazioni gastrointestinali della sepsi

A

Vomito
Sanguinamento rettale
Diarrea e distensione addominale
Ristagno gastrico biliare

79
Q

Principali indagini microbiologiche da richiedere in caso di sepsi

A

Emocoltura
Polymerase chain reaction
Puntura lombare
Coltura delle urine

80
Q

Ruolo dell’ emocoltura

A

Indagini da eseguire in prima linea previa disinfezione molto accurata della cute
Va prelevato almeno un milllitro di sangue

Pare che l’esecuzione di due emoculture a distanza di poco tempo aiuti ad identificare il patogeno ma non sempre fattibile perché la sepsi richiede terapia tempestiva

81
Q

Limiti dell’ emocoltura

A

Tasso non trascurabile di falsi negativi specie in nati da madri trattate con antibiotici

Tempi di refertazione tra le 48 e le 72 ore. sono comunque disponibili sistemi per l’identificazione entro le 24 ore di streptococco di gruppo b ed Escherichia coli

82
Q

Ruolo della PCR

A

In meno di 6 ore consente di identificare un patogeno

83
Q

Ruolo della puntura lombare

A

Da considerare in tutti i neonati con sospetta sepsi dal momento che la meningite accompagna la sepsi in una percentuale non inferiore al 15%

valido ausilio e ricerco degli antigeni solubili di Escherichia coli e streptococco agalactiae se sono stati dati antibiotici alla madre o al neonato

84
Q

Ruolo dell’esame colturale delle urine

A

Da richiedere solamente per la sepsi tardiva e non per la precoce

85
Q

Ruolo delle culture di superficie

A

Le colture di cordone naso retto faringe e aspirato gastrico non hanno ruolo diagnostico però secondo alcuni autori sono utili perché consentono di identificare neonati colonizzati. Colonizzazione è un fattore di rischio per sepsi

86
Q

Ruolo dell’emocromo

A

Il neonato con sepsi può presentare leucocitosi ma più spesso presenta leucopenia con neutropenia e piastrinopenia

87
Q

Valori di leucociti considerati patologici

A

Si considerano patologici livelli di leucociti inferiore a 5000 x mm cubico

88
Q

Ruolo del rapporto neutrofili immaturi neutrofili totali

A

Quando questo rapporto è superiore a 0,2 il rischio di sepsi è più alto

89
Q

Valori di neutrofili considerati patologici

A

Valori inferiori a 1500 x mm cubico

90
Q

Come andrebbero letti i valori di neutrofili

A

Valori di neutrofili variano in maniera molto significativa nei primi giorni di vita.

Bisogna far riferimento alle curve di manroe per il neonato a termine e Mouzomo per il neonato di peso veramente basso alla nascita

91
Q

Ruolo del dosaggio della proteina c reattiva

A

Attualmente il Marker sierologico più utilizzato

Considerano patologici valori sopra 1 mg per decilitro

92
Q

Limiti della proteina c reattiva

A

Puoi anche mentare per cause non infettive come la aspirazione di meconio insulti traumatici ischemici. Anche emolisi e Corionamniosite istologica possono determinare un rialzo dei valori

Altro limite è l’intervallo temporale che intercorre tra l’evento il rialzo della proteina c reattiva potendo passare anche 24 ore. Utile quindi una rivalutazione a 12 ore

93
Q

Ruolo dei dosaggi seriati della proteina c reattiva

A

Possono essere utili per valutare la risposta alla terapia antibiotica

94
Q

Ruolo dell’ interleuchina 6

A

Marker più precoce di sepsi ma a emivita così breve che non fa parte delle indagini routinarie

95
Q

Ruolo della procalcitonina

A

Marker precoce ma che risente di numerose variabili. semplice valori si possono rialzare anche in caso di asfissia e distress respiratorio. Può subire notevoli variazioni nei neonati non infetti

96
Q

Ruolo della proteina siero amiloide a

A

Prodotto a livello epatico su stimolo citochimico. attualmente è stata rivalutata come Marker in associazione alla proteina c reattiva per la diagnosi precoce

97
Q

Terapia iniziale della sepsi precoce

A

Deve coprire gram positivi in particolare streptococco agalactiae ma anche listeria e enterobatteri gram negativi in particolare Escherichia coli

Quindi si associa penicillina o ampicillina con gentamicina o tobramicina

98
Q

Terapia iniziale della sepsi tardiva

A

Deve essere guidata in modo particolare contro i gram negativi e lo stafilococco coagulasi negativa

Quindi si utilizza una penicillina attiva contro lo stafilococco in particolare oxacillina, nafcillina o flucloxacillina insieme ad una aminoglycoside come gentamicina o amikacina.

99
Q

Ruolo della vancomicina

A

Andrebbe utilizzata nei reparti di tin quando vi sia l’evidenza epidemiologica di un’infezione da mrsa

100
Q

Ruolo delle cefalosporine di terza generazione

A

Le cefalosporine di terza generazione andrebbero utilizzate solamente nel sospetto di coinvolgimento del sistema nervoso centrale perché passano facilmente la barriera ematoencefalica
Il loro utilizzo routinario andrebbe evitato perché è stata dimostrata una correlazione tra i loro utilizzo nelle tin e l’insorgenza di infezioni sistemiche fungine

101
Q

Quali cefalosporine di terza generazione si usano

A

In genere ceftazidima o cefotaxima

Non si utilizza il ceftriaxone perchè interferisce nelle legame albumina bilirubina

102
Q

Durata della terapia antibiotica

A

In presenza di emocoltura positiva si fa per 10 giorni

In presenza di coinvolgimento del sistema nervoso centrale per 21 giorni

103
Q

Utilità del dosaggio dei valori di aminoglicosidi

A

In caso di terapia che si protragga per almeno 72 ore è utile dosare i livelli di aminoglycoside. Questo andrebbe fatto anche in presenza di insufficienza renale

I valori dovrebbero mantenere inferiori a 2 microgrammi millilitro
Ciò limita il danno renale e la ototissicitá

104
Q

Terapia di supporto della sepsi

A

Può prevedere la ventilazione meccanica e l’uso di surfactante in caso di distress respiratorio e polmonite

Anticonvulsivanti in caso di convulsioni

Amine vasoattive in presenza di anomalie circolatorie

vanno corretti disordini dell’equilibrio acido base e disordini del metabolismo glucidico

105
Q

Cosa può determinare lo streptococco beta emolitico di gruppo b nel neonato

A

Può causare sepsi meningite osteomieliti ed artriti

l’infezione si può manifestare nelle prime 24 ore o più tardivamente tra la terza e la quarta settimana

106
Q

Prevenzione dell’ infezione neonatale da streptococco beta emolitico di gruppo b

A

Tamponi vagino rettali a 35-37 settimane

107
Q

Come ci si comporta nelle donne positive tamponi

A

Profilassi intrapartum e deve essere fatta anche nelle donne con stato culturale ignoto ed in presenza di fattori di rischio com’è la temperatura corporea pari o superiore a 38 °, rottura delle membrane superiore a 18 ore ed età gestazionale sotto le 37 settimane

108
Q

Quali farmaci vengono utilizzati nella profilassi dell’ infezione da streptococco di gruppo b

A

Penicillina g o ampicillina
In caso di allergia eritromicina

Per forme resistenti vancomicina