5_Il sistema vocale Flashcards
Cosa si intende per atto fonopoietico?
La voce è una sostanza fonica che trasmette sia aspetti vocali verbali (vocabolario, tono) che non verbali. L’unione dei due aspetti è l’atto fonopoietico.
Cos’è la voce? Quali fenomeni principali la caratterizano?
La voce è sostanza fonica, caratterizzata da riflessi (starnuto, sbadiglio), caratterizzatori vocali (riso, pianto), vocalizzazioni (mm, ehmm (pause piene)), caratteristiche extralinguistiche (caratteristiche anatomiche esclusive dell’individuo) e caratteristiche paralinguistiche (le proprietà acustiche transitorie che accompagnano la pronuncia di un enunciato)
Quali sono le caratteristiche paralinguistiche? Cosa costituiscono insieme alle componenti extralinguistiche?
Tono (tensione corde vocali - acuto, basso)
Intensità (Volume della voce - collegata ad accento enfatico)
Tempo (successione di eloquio e pause): durata, velocità di eloquio (numero di sillabe al secondo comprese pause), velocità di articolazione (numero di sillabe al secondo senza pause), pause (piene =vocalizzazioni, vuote= silenzio).
Sono le componenti vocali non verbali dell’atto fonopoietico che definiscono l’impronta vocalica caratteristica di un essere umano.
Quali sono le componenti vocali verbali dell’atto fonopoietico?
Fonologia (pronuncia frase) Vocabolario (lessico e semantica) Grammatica (morfologia e sintassi) Profilo prosodico (tonìa che indica domanda, esclamazione, conclusione) Prominenza (rilievi enfatici)
Quali sono i fattori che influenzano le caratteristiche vocali non verbali?
Biologici (sesso, età)
Sociali (cultura: provenienza, professione, posiizone sociale)
Personalità (tratti psicologici stabili - ansia, estroversione)
Psicologici Transitori ( esperienze emotive, fenomeni di discomunicazione)
Com’è stato svolto lo studio sulle emozioni? Quali informazioni sono state dedotte dalle due fasi? Quale conclusione?
La voce è fondamentale per esprimere le emozioni
Analizzando la fase di encoding e di decoding:
Encoding: ogni emozione è caratterizzata da un proprio profilo vocale confermando la capacità del canale vocale non verbale di trasmettere in modo autonomo informazioni circa lo stato emotivo dell’individuo.
(Tenerezza: tono grave e lineare, volume basso: voce ampia e distesa)
Decoding: capacità del destinatario di riconoscere lo stato affettivo emotivo del parlante pari al 60% mediamente. Più facili le emozioni negative perché collegate alle condizioni di sopravvivenza. Errori quasi mai casuali ma sistematici e regolari.
Gli studi confermano la variabilità delle manifestazioni delle intenzioni comunicative.
Cos’è il silenzio? Che funzione ha? Come può essere gestita la regia del silenzio?
Inteso come assenza di parola, è un modo strategico di comunicare caratterizzato da ambiguità e governato da complessi standard sociali e culturali molto diversi fra loro. Funzione valutativa (indicare consenso-dissenso), può segnalare concentrazione-distrazione), può esplicitare o nascondere. Silenzio solitamente = relazione poco conosciuta, ambigua, relazione di subordinazione Diversità culturale. Occidente = successione rapida dei turni : silenzio= mancanza di cooperazione. Oriente= fiducia, armonia, intesa