0_Mente monoculturale Flashcards

1
Q

Cos’è la cultura?

A

La cultura è esperienza contingente, un fiume in piena nella quale siamo immersi e che non riusciamo a governare; è trasparente, la riteniamo naturale e proprio per questo di difficile definizione.

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2
Q

Come nasce la cultura?

A

E’ un processo di sedimentazione di esperienze che ha portato la cultura ad essere la massima espressione della nostra specie, anche grazie a dei cambiamenti biologici

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3
Q

Quali cambiamenti biologici hanno portato alla costituzione della cultura?

A

Due grandi “rotture”: prima separazione tra ominidi e scimpanzé e la seconda la comparsa dell’Homo sapiens che oltre a costruire numerosissimi artefatti e a migrare dall’Africa fu la specie in cui comparve il linguaggio.

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4
Q

Quali sono le premesse biologiche ed evoluzioniste per la formazione della cultura?

A

Bipedismo, stazione eretta, apparato vocale sofisticato, essenziale per la comparsa del linguaggio. Due fenomeni sono associati a queste facoltà: l’aumento del quoziente di encefalizzazione in particolare del sistema nervoso centrale che ha supportato una maggiore elaborazione degli stimoli esterni e la prematuranza neonatale: una nuova conformazione del canale del parto che riduce la dimensione del cervello, il quale si sviluppa in ambiente extrauterino, esponendosi così all’ambiente culturale e sociale.

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5
Q

Quale altra condizione ha permesso l’avvio della cultura?

A

La stanzialità determinata dall’avvio dell’agricoltura, ha permesso all’uomo di liberarsi dell’incombenza di cercare cibo ogni giorno lasciando spazio allo sviluppo di nuove competenze simboliche (denaro, organizzazione sociale), tecnologiche ed artistiche.

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6
Q

Come si pone l’essere umano nei confronti della cultura?

A

L’essere umano è destinatario, in quanto immerso in modo naturale, protagonista, perché attraverso azione contribuisce a dare forma al fiume e osservatore attraverso commenti e opinioni. L’uomo non accetta la contingenza ( no disegno, no traguardo) che è disorientante ma un grande incentivo alla scoperta; per questo prova ad attribuirgli un senso in modo illusorio

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7
Q

A quali parametri fa riferimento l’uomo nel tentativo di dare un senso alla cultura? Cosa gli consentono?

A

Di fare un’analisi dell’habitat culturale.

  • Interazione uomo ambiente
  • condivisione di pratiche, conoscenze, standard di vita all’interno di una comunità
  • trasmissione dei saperi
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8
Q

Come interagisce l’uomo con l’ambiente?

A

L’adattamento ambientale è possibile grazie alla nostra capacità mentale in grado di elaborare metodi per “governare” l’ambiente. E le affordances dell’habitat attribuiscono alla cultura una direzione piuttosto che un’altra.

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9
Q

Come avviene la trasmissione dei saperi?

A

Gli esperti, attraverso l’apprendimento, trasmettono questi saperi ai novizi come forma di stabilità grazie alla grande disponibilità umana ad imitare. Questi faranno propri gli insegnamenti e quindi apporteranno variazioni che consentono l’evoluzione culturale, molto più rapida di quella biologica.

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10
Q

Come può essere dunque definita la cultura secondo questi parametri di senso?

A

L’appropriazione di una rete dinamica di conoscenze, credenze, pratiche ecc., sintesi di risposte uniche al proprio habitat, attraverso un apprendimento sociale all’interno di un gruppo organizzato al fine di adattarsi al proprio ambiente e di dare senso all’esperienza. In questo senso la cultura è il processo di mediazione fra individuo ed ambiente ma anche partecipazione perché implica la condivisione di processi di comunicazione, pratiche, valori (vedi cap.1) .

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11
Q

Qual è il paradosso della cultura?

A

E’ un dispositivo di regolazione delle differenze ma anche un generatore di differenze

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12
Q

Quali sono le diverse posizioni rispetto all’interazione uomo-cultura?

A
  • universalista: essere umani stessa natura, le variazioni culturali sono superficiali;
  • culturalista: gli esseri umani sono il prodotto della cultura, plasmati da essa.
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13
Q

In che modo sono vantaggiose le diversità culturali?

A

Definite dalla relazione e non intrinsecamente, le differenze non permettono l’instaurarsi di circolarità viziose me scambi, confronti, partecipazione e creatività intesa come capacità di trovare soluzioni innovative.

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14
Q

Qual è l’origine delle diversità culturali?

A

L’accumulazione degli apprendimenti sia individuali che sociali: il livello genetico è necessario (è situato) ma non sufficiente a spiegare le diversità (diversità tra siamesi).

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15
Q

Da cos’è guidata la storia di un individuo e di un gruppo umano?

A

Dalla coevoluzione co-costruttiva fra biologia (geni) e cultura (apprendimento) che determina una propria nicchia ecologica in grado di modificare le pressioni della selezione naturale e di regolare l’adattamento uomo-ambiente

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16
Q

Cos’è l’identità culturale?

A

E’ lo spazio della relazione dialogica tra il progetto autonomo e la proposta di ognuno di noi ad essere in un determinato modo e il riconoscimento di tale progetto da parte degli altri . L’identità culturale non è un’entità ma vive di azioni e esperienza.

17
Q

Cosa sono gli artefatti? Quali tipologie esistono?

A

Elementi del mondo materiale assunti dall’azione umana come mezzi per coordinarsi con l’ambiente fisico e sociale.
Primari - strumenti di interazione diretta con l’ambiente ( computer, vanga, penna)
Secondari - modelli d’uso e rappresentazioni mentali simboliche degli artefatti primari
Terziari - mondo immaginazione e fantasia

18
Q

Quale concetto è importante per capire la cultura?

A

Il confine. La cultura è un insieme di confini che racchiude e distingue. Oltre c’è l’estraneo che può essere oggetto di attrazione o rifiuto. Il confine è luogo di tensione, tra difensiva e offensiva. Il concetto di indifferenza come esperienza di separazione, non volontà di mescolarsi.

19
Q

Cosa si intende per mente monoculturale? perché appare insoddisfacente

A

La percezione limitata che tende a concepire la propria esperienza come la globalità dell’esperienza in una condizione atemporale. Perchè non riesce a dare una risposta all’esigenza di eguaglianza di specie e di riconoscere le diversità.

20
Q

Quali modelli teorici giustificano la prospettiva monoculturale?

A

Comunitarismo: le diversità culturali vengono riconosciute ma devono essere separate per tutela; il diverso deve convertirsi alla cultura in cui si trova.
Liberalismo: lo stato deve rimanere neutrale/indifferente; non distrugge ma non integra. Es. meltin’pot, nessuna azione per creazione automatica di cultura nuova eterogenea. Non è successo, ognuna ha mantenuto specificità.