11 Flashcards

1
Q

ematoma parete aortica cosa è + in cosa evolve? + causa

A

EMATOMA PARETE AORTICA
- Emorragia intramurale causata da rottura dei vasa vasorum nella tonaca media
- Nessuna rottura iniziale dell’intima, ma può evolvere in dissezione aortica vera.

Evoluzione frequente:
- Dissezione aortica
- Aneurisma
- Esito benigno RARO

EZIOLOGIA
- Aneurisma dell’aorta ascendente = prima causa di rottura parietale.
- Ipertensione arteriosa = principale fattore scatenante.
- Genetica (es. Marfan, Ehlers-Danlos) se presente in giovani.

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2
Q

3 segni di instabilità emodinamica + strumento di valutazione del rischio in EP + criteri di statificazione

A

SEGNI DI INSTABILITÀ EMODINAMICA (alto rischio)
1. ARRESTO CARDIACO → richiede RCP (rianimazione).
2. SHOCK OSTRUTTIVO → PAS <90 mmHg → necessita vasopressori o amine.
3. IPOPERFUSIONE PERIFERICA → segno indiretto di compromissione sistemica.

STRUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
- PESI (Pulmonary Embolism Severity Index)

CLASSIFICAZIONE DEL RISCHIO E TERAPIA
1. Alto rischio = instabilità emodinamica / disfunzione VD / EP massiva con trombi a cavaliere → riperfusivo urgente (es. trombolisi, embolectomia).
2. Rischio non elevato = paziente stabile emodinamicamente → anticoagulanti (inizio immediato) → favoriscono lisi del trombo e ripristino del flusso polmonare.

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3
Q

2 obiettivi nella terapia EP + 3 tipi di terapie

A
  1. riossigenazione
  2. stabilizzazione emodinamica: priorità assoluta

TRE TIPI DI TERAPIE EP
1. Terapia anticoagulante
- bloccare estensione trombo e permetterne la risoluzione spontanea - fibrinolisi naturale.
- Eparina sodica o a basso peso molecolare
- Fondaparinux
- DOAC (rivaroxaban, apixaban)
- Warfarin (meno usato)

  1. Terapia trombolitica: SOLO IN:
    - shock ipotensivo
    - instabilità emodinamica
    - EP massiva accertata
    - Farmaco: Alteplase (rtPA)
  2. invasiva
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4
Q

Eparina non frazionata quando si usa (6 casi) + rischio principale

A

Terapia anticoagulante
- Eparina non frazionata (UFH): emergenze; rapido controllo coagulazione.

  1. Embolia Polmonare (EP) massiva o instabile
  2. Sindrome coronarica acuta (SCA) — STEMI / NSTEMI durante PCI.
  3. Trombosi venosa profonda (TVP) ed arteriosa: nei casi gravi.
  4. Dissezione aortica (tipo B non chirurgica)
  5. Pazienti in circolazione extracorporea (ECMO / CEC)
  6. Fibrillazione atriale in emergenza

RISCHIO
- trombocitopenia indotta da eparina (HIT) → formazione complesso immunogenico PF4-eparina → consumo piastrinico → rischio emorragico.

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5
Q

eparina a basso peso molecolare quando si usa + quando è preferito? /// Warfarin come funziona?

A

Eparina a basso peso molecolare (LMWH)
- ospedalizzati, prevenzione TVP.
- dose fissa (peso e funzione renale), somministrazione SC, no monitoraggio PTT.
- Preferita in gravidanza.

Warfarin (Coumadin)
- inibizione fattori vitamina K-dipendenti, quando DOAC/NOAC controindicati.

Va associato inizialmente a eparina → azione ritardata (36h)
→ inibisce anche proteina C ed S: rischio procoagulante

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6
Q

quali sono i 3 farmaci anticoagulanti? /// terapia trombolitica quando va data? + 2 farmaci

A
  1. eparina non frazionata: rapida, urgenze, rischio trombocitopenia.
  2. eparina a basso peso: prevenzione TVP, in gravidanza.
  3. warfarin (coumadin): inbisce fattori Kdip. si da insieme a eparina.

TERAPIA TROMBOLITICA
1. solo in alto rischio (es. shock, arresto, grave disfunzione VD).

FARMACI:
1. altleplase
2. streptochinasi

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7
Q

3 casi generali in cui dare terapia trombolitica + meccanismo + controindicazioni

A

STEMI
- Se PCI non disponibile entro 120 min
- EP MASSIVA: Con shock/ipotensione
- ICTUS: Entro 4,5h; TC per escludere emorragia

MECCANISMO:
- attivano plasminogeno → plasmina → fibrinolisi.

la rombolitica sarebbe fibrinolitica.

CONTROINDICAZIONI
1. neoplasie SNC
2. traumi maggiori recenti
3. chirurgia recente

si può anche somministrare a dosi minori in una terapia invasiva con catetere.

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8
Q

3 terapie invasive per EP

A

Terapie invasive, insieme a anticoagulante e tromboembolitica.

  1. FILTRI CAVALI
  2. EMBOLECTOMIA CHIRURGICA
  3. ENDOVASCOLARE CON CATETERE: somm locale di tromboembolitico a dosi inferiori.

Opzionale uso di ultrasuoni integrati nel catetere → maggiore efficacia fibrinolitica.

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9
Q

prevenzione EP 2 modi /// anticoagulanti orali

A

PREVENZIONE DELL’EMBOLIA POLMONARE

  1. Strategie preventive
    - Anticoagulanti → impediscono la formazione/accrescimento del trombo.
    - Calze elastiche a compressione graduata → prevengono stasi venosa periferica (soprattutto in arti inferiori).

DURATA ANTICOAGULANTE
- EP secondaria a causa transitoria (es. intervento, trauma) → 3-6 mesi.
- EP idiopatica o con fattori di rischio persistenti → terapia a lungo termine o indefinita.

ANTICOAGULANTI ORALI
1. orali diretti: DOAC e NOAC (dabigatran; rivaroxaban; edoxaban)
- inibizione diretta della trombina o del fattore Xa.

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10
Q

vantaggi anticoagulanti orali su warfarin /// filtri cavali

A

gli anticoagulanti orali DOAC e NOAC inibiscono trombina e Xa (anche eparina lo fa, ma indirettamente (potenziando antitrombina III)

Vantaggi su Warfarin:
- Nessun monitoraggio INR.
- Minore variabilità interindividuale.
- ridotto rischio di effetti avversi.
- Efficacia simile o superiore.

FILTRI CAVALI (v cava inferiore)
1. Strutture metalliche reticolari.
2. controindicazione ad anticoagulanti o recidive nonostante terapia.
3. bloccano emboli prima che raggiungano il circolo polmonare.

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11
Q

cosa cambia tra anticoagulanti orali e eparina /// 4 porzioni aorta

A

eparina è un polisaccaride lungo, mentre DOAC e NOAC sono piccole molecole. inibiscono entrambi trombina e fattore Xa, ma i secondi DIRETTAMENTE, mentre eparina lo fa attivano antitrombina III.

4 porzione aorta:
- bulbo: seno o radice
- ascendente. 3,5 cm
- arco: origina tronco brachiocefalico, carotide sx, succlavia sx
- discendente: 2,5 cm

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12
Q

quando deve crescere diametro per esser considerato una dilatazione? /// cosa bisogna fare in base a dilatazione o velocità di crescita?

A

Dilatazione = aumento >50% del diametro atteso (corretto per superficie corporea)

Fattori di rischio e indicazioni chirurgiche
a. dilatazione
- ≥5,5 cm: rischio ↑ dissezione/rottura → indicazione chirurgica standard
- ≥5,0 cm con familiarità: fragilità genetica → chirurgia precoce indicata
- ≥4,5 cm con valvulopatia aortica: intervento combinato valvola + aorta consigliato

b. Velocità di crescita
- ≥3 mm/anno: indicazione chirurgica anche se <5,5 cm

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13
Q

6 condizioni che aumentano rischio complicanze aortiche

A

Condizioni che aumentano rischio di complicanze aortiche
1. Ipertensione arteriosa → da dissezione anche con aorta solo moderatamente dilatata!
2. Crisi ipertensiva = fattore scatenante acuto!
3. Aterosclerosi!
4. Disordini genetici del connettivo: Marfan, Ehlers-Danlos!
5. Traumi (classico: incidente stradale)!
6. Rottura istmo aortico = tipica lesione da decelerazione!

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14
Q

4 principali esami per individuare problemi aortici? (quale è gold standard) + 2 strategie di trattamento per dilatazione isolata ascendente

A

STRUMENTI DIAGNOSTICI E DI FOLLOW-UP
1. TAC TORACE CON CONTRASTO: gold-standard → massima definizione anatomica (diametri, estensione, calcificazioni, dissezioni).
2. TEE - buono per la discendente - valutazione morfologia e funzione valvola aortica.
3. RMN o SCAN: alternative alla TAC in pz allergici o ins. renale!!!!
4. AORTOGRAFIA: Oggi usata raramente, soprattutto per fini interventistici.

PRINCIPI DI TRATTAMENTO CHIRURGICO
DILATAZIONE AORTA ASCENDENTE (valvola normale, radice normale)
1. Sostituzione con protesi in Dacron: Tessuto sintetico stabile, non degenerabile.
2. Aortoplastica (oggi obsoleta): Riduzione del calibro aortico → alto rischio di recidiva.

spesso coesistono

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15
Q

come si tratta la dilatazione coin coinvolgimento della radice e coronarie (2 casistiche)

A

DILATAZIONE CON COINVOLGIMENTO DELLA RADICE E CORONARIE
1. TECNICHE RICOSTRUTTIVE: Ricostruzione seni di Valsalva + sostituzione aorta ascendente + reimpianto osti coronarici - CON VALVOLA CONSERVATA.
2. Procedura di BENTALL (quando la valvola è compromessa): sostituzione valvola (DACRON) + aorta ascendente + reimpianto osti coronarici.

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16
Q

CHIRURGIA DELL’ARCO AORTICO - cosa bisogna fare prima di fare intervento? (4 cose)

A

chirurgia della dilatazione aorta ascendente si può fare con tessuto artificiale (DACRON) o aortoplastica.

CHIRURGIA DELL’ARCO AORTICO
- aneurisma esteso a arco aortico (coinvolge tronchi sopra-aortici).

PRE-INTERVENTO
1. CIRCOLAZIONE EXTRACORPOREA (canulazione ascellare dx)
2. IPOTERMIA SISTEMICA (26 gradi): meno metabolismo.
3. ARRESTO TEMPORANEO
4. PERFUSIONE SELETTIVA ENCEFALICA: Cannula in carotide dx (via ascellare); Seconda cannula in carotide sx → mantenimento irrorazione cerebrale durante l’intervento

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17
Q

chirurgia dilatazione aortica come si faceva prima e come si fa ora?

A
  1. Approccio tradizionale (oggi superato)
    - Sternotomia mediana + toracotomia
  2. Approccio attuale: tecnica ibrida in 2 step
    - Fase 1: CHIRURGIA APERTA
    - Sostituzione chirurgica aorta ascendente + arco
    - Reimpianto dei 3 tronchi sopra-aortici (tronco brachiocefalico, carotide sx, succlavia sx)
    - Posizionamento zona di atterraggio per successiva endoprotesi

Fase 2: ENDOPROTESI TORACICA
- Protesi endovascolare per via: Anterograda o Retrograda

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18
Q

2 modi in cui viene messa la protesi endovascolare in chirurgia aortica /// frozen elephant trunk

A

CHIRURGIA ATTUALE AORTICA
1. anterograda: a cuore fermo, ultima scelta - si entra transapicale bucando e poi ricucendo.
2. retrograda: femorale, percutanea.

FROZEN ELEPHANT TRUNK (in casi di grave dissezione/aneurisma arco) (approccio ibrido)

  • unisce in un solo intervento la chirurgia “a cielo aperto” dell’aorta ascendente e dell’arco aortico con l’inizio di un trattamento endovascolare dell’aorta toracica discendente.
  • Si utilizza una protesi speciale (es. Thoraflex™) composta da una parte in tessuto Dacron per sostituire la parte iniziale dell’aorta, una zona di transizione per facilitare la sutura, e una porzione endoprotesica che viene inserita direttamente nell’aorta toracica discendente mentre il cuore è fermo e l’arco è aperto.

Questo consente, già durante l’intervento, di “gettare le basi” per trattamenti futuri: si crea infatti una zona di atterraggio, cioè un segmento aortico stabile e non dilatato, dove poter ancorare in modo sicuro un’eventuale endoprotesi toracica (posizionata in seguito per via percutanea, ad esempio dalla femorale).

Se l’aneurisma prosegue oltre l’istmo o coinvolge anche l’aorta addominale, sarà possibile aggiungere in futuro altre endoprotesi modulari per estendere la riparazione senza dover riaprire chirurgicamente!!!!

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19
Q

quale è l’obiettivo di frozen elphant trunk? ///

A

la tecnica ibrida frozen elphant trunk si usa per non dover riaprire ogni volta il torace per inserire endoprotesi.
- si usa per quelle molto estese e predisposizioni.
- mette insieme protesi endovascolare e chir.

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20
Q

2 modi in cui si tratta aneurisma discendente /// sindrome aortica acuta (3 condizioni incluse) + classificazione standford + bakey

A

ricorda che ad esempio aneurima aorta discendente si opera con:
1. open surgery toracica sx con impianto di protesi in DACRON.
2. TEVAR: stent-graft (un tubo sintetico rinforzato), protesi endovascolare. (ricorda seguito da fluoroscopio)

SINDROME AORTICA ACUTA
Insieme di condizioni caratterizzate da rottura o lesione della parete aortica. Include:
- dissezione aortica
- ematoma intramurale
- ulcera aterosclerotica penetrante

Rottura intima → dissezione
- Sangue penetra nella tonaca media → scollamento parete
- Mortalità ~90% entro 1 ora senza intervento

Classificazione dissezioni
STANFORD
1. Tipo A: coinvolge aorta ascendente (chirurgia urgente)
2. Tipo B: solo toracica discendente (gestibile con TEVAR)

BAKEY
- Tipo I → origine aorta ascendente + propagazione a arco e discendente
- Tipo II → confinata solo a aorta ascendente
- Tipo III → origine aorta discendente dopo succlavia sinistra
IIIa: limitata aorta toracica
IIIb: estesa anche ad aorta addominale

21
Q

% mortalità in caso di dissezione senza intervento in 1h + incidenza

A

90%.

INCIDENZA
- 5 casi / 1.000.000 abitanti / anno
- Richiedono intervento immediato

22
Q

sintomi ed epidemiologia ematoma parete aortica

A

EMATOMA PARETE AORTICA
data da rottura vasa vasorum senza rottura tonaca intima.

SINTOMI
- Dolore toracico acuto, anteriore o interscapolare → Tipo “colpo di coltello”

Sintomi ischemici non correlati alla sede iniziale:
- Neurologici (coinvolgimento carotidi)
- Addominali (arterie viscerali)
- Arti inferiori (arterie iliache)

EPIDEMIOLOGIA
- tra 60 e 80 anni.
- nei giovani solo per collagenopatie.

23
Q

Diagnosi ematoma parete aortica + trattamento

A

DIAGNOSI
- Imaging urgente (TAC torace): ispessimento parietale aortico senza flap intimale

TRATTAMENTO (Uguale a dissezione aortica)
- Generalmente → chirurgia d’urgenza: revenire rottura, dissezione o progressione aneurismatica.

24
Q

imaging di prima scelta per dissecazione + cosa mostra?

A

DIAGNOSI PRIMA SCELTA:
- TAC torace (con mdc): Esame di prima scelta
- Mostra: flap intimale, estensione dissezione, collaterali coinvolte

Risonanza Magnetica (RMN)
- Alternativa alla TAC
- Mostra: flap, falso/vero lume, comunicazioni
- Vantaggio: no radiazioni
- Limite: non usata in urgenza

Ecocardiogramma transesofageo (TEE)
- Rapido, bedside
- Mostra: flap intimale, funzione/morfologia valvola aortica
- Meno usato rispetto a TAC

25
dissezione stanford due tipi con prognosi
STANFORD 🔷 Tipo A (ascendente) - Prognosi: nefasta senza chirurgia di ascendente + arco. - Mortalità: 35% entro 48h se non trattata. - 100% entro settimane. Tecniche avanzate: Frozen elephant trunk nei giovani 🔷 Tipo B (discendente) - Trattamento iniziale: conservativo con ipotensivi se stabile - Trattamento endovascolare (TEVAR) se: - Dolore persistente - Versamento pleurico - Malperfusione d’organo
26
follow up dissecazione (cosa bisogna tenere d'occhio?) /// sequenza della procedura transfemorale in TAVI
ricorda che dissecazione di tipo B (discendente), si può trattare anche solo con ipotensivi se NON DOLORE, altrimenti endovascolare chir. FOLLOW UP: - nel primo anno si fa TAC ogni 3 mesi. - dopo di che parete diventa fibrotica - più stabile. - bisogna tenere docchio solo la pressione. TAVI TRANSFEMORALE 1. Inserimento della guida metallica: Accesso attraverso l’arteria femorale comune, fino a Vsx. 2. Inserimento del primo catetere con palloncino da valvuloplastica. 3. Valvuloplastica con palloncino (pre-dilatazione): Il palloncino viene gonfiato brevemente per dilatare le cuspidi valvolari calcifiche. predispone impianto. 4. Rimozione del primo catetere e introduzione del sistema di impianto valvolare: Si inserisce un secondo catetere contenente la valvola BIOLOGICA montata su stent (autoespandibile o su palloncino). 5. Impianto della protesi valvolare.
27
obiettivo TAVI + in che pz è indicata? + 2 vie di accesso
TAVI - Trattare STENOSI valvolare AORTICA SEVERA. Indicata in pazienti con alto/intermedio rischio chirurgico VIE DI ACCESSO: 1. TRANSAPICALE: mini-toracotomia → accesso diretto al ventricolo sinistro. 2. TRANS-FEMORALE: (più comune): attenzione, si parla di ARTERIA.
28
diagnostica funzione valvolare aortica (2 imaging) /// 2 tipi di valvola TAVI + come si fa aderire?
FUNZIONE VALVOLARE AORTICA 1. Ecocardiogramma transtoracico (ECO parasternale – asse lungo) Con doppler continuo si misura il gradiente transvalvolare medio 40 mmHg → stenosi aortica severa 2. Angio-TC – misurazione annulus, Mostra restringimento dell’anulus (anello fibrotico) aortico - Si calcola perimetro → scelta tipo e dimensione della protesi. SI FA ANCHE RENDERING 3D PER AVERE MAPPA COMPLETA DIAMETRI. ADESIONE TAVI AD ANULUS Le valvole TAVI possono essere autoespandibili o ballon-espandibili. Per espansione radiale che schiaccia i lembi nativi calcifici contro la parete dell’anulus, creando ancoraggio meccanico.
29
cosa bisogna mettere e perchè durante procedura TAVI? + in che modo? + a che scopo?
IN TAVI: - Posizionamento del pacemaker temporaneo. IN CHE MODO: 1. Introduzione dalla vena femorale dx → guida nel ventricolo dx 2. Inserimento di pacemaker temporaneo su guida 0.035 A CHE SCOPO? - Scopo del pacemaker durante TAVI Induce tachicardia controllata transitoria - Riduce drasticamente lo stroke volume e la pressione arteriosa La TAVI è preceduta da uno studio ecografico, TC e vascolare di precisione → Il posizionamento del pacemaker temporaneo e l'uso combinato di imaging guidano un impianto stabile e sicuro. Vuoi ora il protocollo post-procedura o le complicanze possibili?
30
che imaging per fare valutazione anatomico-tecnica per aorta? + 4 cose che si studiano + a cosa servono ECG e coronografia in questo contesto?
Valutazione anatomico-tecnica ANGIO-TAC con contrasto: - per torace e arti inferiori. Studio completo di: 1. Aorta toracica e addominale 2. Tortuosità e diametro delle arterie femorali comuni 3. Presenza di trombi → rischio embolico intestinale (mesenterica sup./inf.) 4. Anatomia dell’anulus aortico (perimetro, virtual basal ring) ECG - Valutazione conduzione atrio-ventricolare e intraventricolare Coronarografia - Esclude malattia coronarica significativa - Può essere effettuata prima o durante la TAVI
31
perchè bisogna fare esami ematochimici prima di impianto TAVI? + cosa si somministra prima intervento? + a cosa serve guida radiale?
Esami ematochimici - Emoglobina e piastrine (valutazione rischio emorragico) - Creatinina ed eGFR (valutazione funzione renale → uso mdc e farmaci) - Assetto coagulativo (per anticoagulazione intra-TAVI) PRIMA INTERVENTO: Eparinizzazione sistemica Necessaria per evitare trombosi dell’introduttore o della protesi GUIDA RADIALE: - Introdotta dalla a. radiale → fino alla femorale dx - Permette manovre di controllo emostatico aggiuntivo se fallisce la chiusura. (A PROTEZIONE) La TAVI richiede un’approfondita valutazione anatomica, funzionale e vascolare, → L’Angio-TC è l’esame chiave per stabilire fattibilità e strategia, → Le tecniche di pre-chiusura e protezione radiale riducono il rischio di complicanze emorragiche.
32
TAVI cosa vuol dire (acronimo) + procedura completa
TAVI - (Transcatheter Aortic Valve Implantation) PROCEDURA COMPLETA 1. Anestesia locale o sedazione leggera 2. Accesso percutaneo femorale dx: introduzione di guida metallica fino all’aorta addominale 3. i materiali (cateteri, valvola, palloni) vengono fatti scorrere attraverso l’introduttore femorale 4. La valvola viene posizionata a livello del “virtual basal ring” (VBR): piano virtuale tangente al nadir delle cuspidi aortiche ricorda che il palloncino serve a valvuloplastica preimpianto.
33
tipi di protesi valvolare in TAVI + monitoraggio durante impianto
Tipi di protesi valvolare 1. Balloon-expandable: Protesi montata su palloncino gonfiabile; Gonfiaggio → espansione e fissaggio al sito nativo. 2. Self-expandable: Protesi dotata di memoria metallica (es. nitinol); Rilasciata lentamente con sistema a rotellina; Si autoespande quando liberata dal delivery system MONITORAGGIO - L’intero impianto è guidato da fluoroscopia + ecografia transesofagea. Alla fine, si verifica: - Abolizione del gradiente transvalvolare - Corretto posizionamento e assenza di leak paravalvolari Può avvenire tramite protesi autoespandibili o balloon-expandable, a seconda delle caratteristiche anatomiche del paziente
34
cosa sfrutta il baloon extendable
il processo di impianto di una protesi valvolare aortica "Balloon expandable" sfrutta la pressione esterna generata dal gonfiaggio del palloncino per espandere la protesi e migliorare la funzionalità della valvola aortica stenotica.
35
procedura se si usa protesi auto-espandibile
ricorda che oggi TAVI è standardizzata, facile per tutti. PROTESI AUTOESPANDIBILE - Preparazione protesi - Compressa all’interno del delivery system - Dotata di memoria metallica (es. nitinol) Navigazione - Inserimento tramite a. femorale dx - Avanzamento fino alla valvola aortica stenotica - Sguainamento graduale - Ritiro della guaina esterna → esposizione progressiva della protesi - Espansione automatica Protesi si autoespande gradualmente in modo controllato - Controllo ecografico e fluoroscopico di posizionamento e funzionalità - Rimozione del sistema
36
quali sono i rischi della TAVI + cosa bisogna escludere prima di procedere con TAVI? + perchè?
Rischi intra-procedurali TAVI - Gradiente residuo post-impianto → rischio di stenosi su stenosi → compromessa durabilità valvolare - Complicanze trombotiche → ictus, embolia sistemica, infarto miocardico. - Sanguinamenti → soprattutto in sede di accesso femorale - Rottura dell’anello aortico → complicanza rara ma grave PRIMA DI FARE TAVI, SI FA UNA CORONOGRAFIA DIAGNOSTICA. - Scopo: escludere stenosi coronariche critiche - Accesso: arteria radiale dx - Introduzione guida angiografica a J → raggiunge piano valvolare → visualizzazione BULBO AORTICO con mezzo iodato. PERCHè? - perchè DURANTE TAVI aumenta rischio infarto acuto se c'è già stenosi. - INOLTRE: l’accesso coronarico per trattarla diventa più complesso, soprattutto con protesi auto-espandibili che possono ostacolare l'accesso agli osti coronarici. Esiti: - Se stenosi coronariche → PTCA prima della TAVI - Se assenza di lesioni → si procede con impianto protesi
37
3 accessi che si fanno in TAVI (luogo di accesso + luogo di arrivo + obiettivo,
ACCESSO 1 – Arteria radiale dx - Catetere Pig-Tail (5F) su guida angiografica - Raggiunge: bulbo aortico - scopo: Angiografia piano valvolare (valutazione anatomia valvolare) Guida visiva per il posizionamento protesi ACCESSO 2 – Arteria femorale dx - Guida metallica rigida + introduttore da 14F - Avanza: a. femorale → aorta addominale → aorta toracica → ventricolo sx Guida = binario per la protesi TAVI Uso di guida Terumo (idrofilica) se vasi tortuosi Se la guida provoca extrasistoli → rischio emi-blocco posteriore sx post-impianto ACCESSO 3 – Vena femorale dx Catetere per pacemaker temporaneo Raggiunge ventricolo dx Funzione: Stimolazione rapida (overdrive pacing) Riduce gittata sistolica → consente impianto protesi stabile (↓ flusso durante gonfiaggio) FASE IMPIANTO TAVI Tutti i cateteri sono convergenti nel bulbo aortico: - Pig-Tail da radiale → guida e controlla piano valvolare - Catetere delivery TAVI da femorale → trasporta la protesi - La guida rigida permette l’avanzamento sicuro della valvola biologica auto-espandibile Tutto il posizionamento avviene sotto controllo ecografico continuo → mai “alla cieca”
38
dura più valvola TAVI o chirurgica? + quando si preferisce l'unca e quando l'altra?
dura molto più la chirurgica, la tavi dura solo 4/5 anni. Indicazioni principali - TAVI → pazienti inoperabili o a rischio alto/intermedio - SAVR (chirurgia open) → preferibile nei pazienti giovani, con aspettativa di vita > durata protesi TAVI nei primi 5 anni non ci sono differenze nel follow up tra le due. - anzi, TAVI è persino migliore nel rischio stroke invalidante. - anche se il confronto non è proprio corretto, perchè non sono stessi pz (quelli trattati con chir spesso sono più gravi) ATTENZIONE: - Pazienti sottoposti a TAVI presentano alta mortalità se operati successivamente con SAVR (12–13%) - Al contrario, redo-SAVR dopo precedente SAVR ha mortalità molto più bassa (~3–4%)
39
in quali pz non si opta per TAVI?
- TAVI non è prima scelta in giovani con anatomia non adatta a redo-TAVI e aspettativa > durata protesi In questi casi → approccio SAVR-first - Rischio futuro: pazienti giovani sottoposti precocemente a TAVI → degenerazione protesica → necessità di chirurgia complessa → meno chirurghi esperti disponibili (crisi formativa in cardiochirurgia)
40
quale è la forma più frequente di insufficienza tricuspidalica? + 2 casi in cui si tratta chirurgicamente
Insufficienza tricuspidalica (IT) - Forma più frequente: secondaria (o funzionale) a patologie che causano sovraccarico di volume, soprattutto stenosi mitralica. INDICAZIONE CHIRURGICA: - se IT è severa - se è lieve/moderata + dilatazione anello.
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2 tipi di trattamento in IT + classificazione IT per causa e per severità (5 stadi)
TRATTAMENTO CHIRURGICO Annuloplastica: riduzione dell’anello valvolare per ripristinare coaptazione. 1. Tecnica di Kay: plicatura del lembo posteriore → valvola bicuspide. 2. Anelli protesici. CLASSIFICAZIONE IT (per causa) - Primarie: patologie strutturali (reumatica, trauma, degenerativa, prolasso). - Secondarie: dilatazione anulare per sovraccarico dx. - Progressione: da moderata a severa in 20-25 anni se non trattata. Nuova stadiazione (5 stadi): (per severità) - IT moderata - IT severa + dilatazione atriale - IT severa + dilatazione ventricolare - IT severa con disfunzione ventricolo dx - IT irreversibile con ventricolo dx più grande del sx
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come possono essere anelli protesici in IT? /// Tethering cosa è + come si risolve
ANELLI PROTESICI: - Flessibili: adattabili, forma variabile; - Semirigidi: preformati, tridimensionali. Entrambi incompleti: non coinvolgono anello ventricolare per evitare blocchi AV → pacemaker. TETHERING DEFINIZIONE: - I lembi non riescono più a coaptarsi (chiudersi correttamente), causando rigurgito (insufficienza) valvolare anche se i lembi in sé sono anatomicamente normali. - tipico dell’insufficienza mitralica o tricuspidalica secondaria (funzionale). - Indica una condizione strutturale del cuore sottostante, non della valvola in sé. SOLUZIONE - in caso di tethering moderato, si può fare anuloplastica (restringimento) - se è severo, le riparazioni valvolari semplici falliscono facilmente, e può essere necessaria la sostituzione valvolare (con biologica)
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tecnica di kay
Tecnica di Kay = annuloplastica chirurgica per insufficienza tricuspidalica: - Plicatura del lembo posteriore della valvola tricuspide. - Riduce la circonferenza dell’anello. - Trasforma la tricuspide in valvola bicuspide (rimangono solo i lembi anteriore e settale) - Obiettivo: migliorare la coaptazione e ridurre il rigurgito o questa o si aggiunge anello protesico.
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cosa succede dopo intervento chirurgico per IT? /// sostituzione valvola in pz con ICD o PM
Attenzione clinica - Pazienti con IT rispondono bene ai diuretici → rischio sottotrattamento chirurgico → progresso silente della disfunzione dx. Dopo intervento riuscito, il ventricolo dx riduce dimensioni (ritorna a 1/3 del sx) per scarico del volume SOSTITUZIONE IT IN ICD O PM - Nei pz con pacemaker (PM) defibrillatori impiantabili (ICD), l’elettrocatetere del dispositivo attraversa la valvola tricuspide per raggiungere il ventricolo destro (peggiorando o causando IT) SORGONO DIFFICOLTA - Idealmente, si tenta di mobilizzare il catetere (cioè spostarlo) in modo da posizionarlo in una commissura (il punto di giunzione tra due lembi valvolari), dove dà meno fastidio alla chiusura della valvola. - Se non è possibile spostare il catetere in modo sicuro o stabile (ad esempio per l'anatomia del paziente o la rigidità del filo), allora si procede in modo chirurgico alternativo: 1. Si esegue un'incisione controllata del lembo posteriore della valvola tricuspide. 2. Si inserisce il catetere alla base del lembo inciso, fissandolo lì. 3. In questo modo, si preserva la funzione della valvola e si evita di danneggiarla durante la procedura. Questo tipo di approccio è delicato ma necessario per preservare sia la funzionalità del dispositivo cardiaco, sia la competenza valvolare, evitando il rischio di peggiorare l'insufficienza tricuspidalica.
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quando si sviluppano le MCV congenite + classificazione anatomo funzionale delle MCV
Classificazione MCV - MCV congenite: malformazioni anatomiche del cuore o dei grossi vasi sviluppatesi tra 18° giorno e 8a settimana fetale. - MCV acquisite: alterazioni cardiovascolari insorte dopo la nascita, spesso per cause infettive, infiammatorie o nutrizionali. CLASSIFICAZIONE ANATOMO-FUNZIONALE COMUNICAZIONI ANOMALE - ASD (difetto setto interatriale) - VSD (difetto setto interventricolare) - AVSD (canale atrioventricolare comune) OSTRUZIONI - Stenosi polmonare (SP) - Stenosi aortica (SAO) - Ventricolo destro bicamerale (VDBC) COMUNICAZIONE + OSTRUZIONE - Tetralogia di Fallot (TOF) = VSD + stenosi polmonare + aorta a cavaliere + ipertrofia ventricolo dx CONNESSIONI ANOMALE TRA CAMERE - Trasposizione delle grandi arterie (TGA): aorta da VD, polmonare da VS - Discordanza atrio-ventricolo-arteriosa (trasposizione congenitamente corretta) ASSENZA/INCOMPLETEZZA STRUTTURE - Truncus arteriosus - Cuore sinistro ipoplasico - Atresie mitraliche/aortiche
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epidemiologia + trattamento cardiomiopatie congenite
MCV CONGENITE - Incidenza globale: 8–10 casi ogni 1000 nati vivi (≈1%). - In Italia: 3000–3500 neonati affetti/anno. Nel mondo: 700.000–1.500.000 neonati/anno affetti. Prevalenza totale stimata: 5 milioni di bambini viventi affetti (inclusi i casi degli anni precedenti). Gravità e impatto - Prima causa di morte tra tutte le patologie congenite. prima causa assoluta di mortalità infantile. Disparità globali nell’accesso alle cure - Africa: es. Camerun (24 mln abitanti) → solo 1 centro cardiochirurgico. - Europa: 700 mln abitanti → 500 centri cardiochirurgici. TERAPIA: - 80% dei casi: 1 solo intervento chirurgico è sufficiente per recupero completo funzionale (qualità e durata di vita).
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classificazione fisiopatologia MCV congenite
in un 80% delle MCV (malattie cardiovascolari) congenite si risolve con 1 chir. CLASSIFICAZIONE FISIOPATOLOGICA - AUMENTO FLUSSO POLMONARE (shunt sx→dx): VSD, ASD, PDA, Truncus arteriosus - DIMINUZIONE FLUSSO POLMONARE (shunt dx→sx) - cianosi ed ipossiemia. - OSTRUZIONI ISOLATE (sistemiche o polmonari): stenosi aortica, coartazione aortica (COA), sindrome cuore sinistro ipoplasico. - Spesso dipendenti dal dotto arterioso per la sopravvivenza neonatale - CIRCOLAZIONE IN PARALLELO: trasposizione grandi arterie (TGA): due circuiti separati Sopravvivenza dipendente da shunt o dotto arterioso pervio Chirurgia: switch arterioso precoce
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3 principi fisiopatologici chiave in MCV congenite + 2 tipi di strategie chirurgiche
3 PRINCIPI FISIOPATOLOGICI CHIAVE 1. Shunt: flusso da camera a pressione maggiore a minore (es. AS → AD) 2. Resistenze vascolari: sistemiche > polmonari (≈ 4:1) 3. Pressioni intracardiache: - AD ≈ 4 mmHg, 75% saturazione - VD ≈ 25/0 mmHg, 75% - AS ≈ 6 mmHg, 95–100% - VS ≈ 100/70 mmHg, 95–100% STRATEGIA CHIRURGICA - Palliativa: garantisce sopravvivenza temporanea (es. shunt sistemico-polmonare) - Correttiva: ripristina l’anatomia normale o la emodinamica funzionale