tumori maligni cutanei Flashcards
fattori predisponenti tumori maligni cutanei
L’insorgenza di un tumore cutaneo maligno rappresenta l’evento finale di una serie complessa di interazioni tra fattori predisponenti e fattori
ambientali, che a loro volta agiscono su vie cellulari geneticamente
controllate che regolano la sopravvivenza e replicazione cellulare.
Fattori genetici: malattie ereditarie
(xeroderma pigmentoso), fototipo
- Radiazioni UV e altre ionizzanti
(naturali ed artificiali) - Esposizione a fuliggine, fumo di
tabacco, catrame e derivati, petrolio,
arsenico, insetticidi - Virus oncogeni (HPV)
- Lesioni precancerose
tumori maligni cutanei, tipi
MELANOMA
Non Melanoma Skin Cancer (NMSK):
CARCINOMA BASOCELLULARE CARCINOMA SPINOCELLULARE
tappe trasformazione neoplastica
La trasformazione di una cellula normale verso un clone di cellule neoplastiche
avviene in arie tappe:
Iniziazione: è un evento di natura genetica conseguente ad un’esposizione limitata al fattore cancerogeno (mutazione DNA indotta dai raggi UV, sostanze chimiche).
Questa tappa è irreversibile, se non ntervengono sistemi di riparazione enzimatica cellulare. Se però non si verificano ulteriori esposizioni all’agente
cancerogeno, le conseguenze fenotipiche di queste alterazioni genetiche
possono essere minime o addirittura nulle.
Promozione: legata a ripetute esposizioni ai fattori cancerogeni promotori.
Gli UV sono sia fattori inizianti che promuoventi Ruolo patogenetico fondamentale in quanto fattori di induzione, di promozione e di progressione tumorale.
• UVB (290-320 nm): Formazione di dimeri della timina →mutazione dei cheratinociti →progressione verso lo sviluppo di carcinoma
• UVA (320-400 nm): danno ossidativo basi puriniche e rottura delle catene (induzione), danni sui sistemi enzimatici, ossidazione membrane cellulari
Rischio legato agli UV
Melanoma
Esposizione intensa ed intermittente
Numero di nevi melanocitari
Ustioni solari nell’infanzia
BCC
Esposizione intermittente e cronica
Ustioni solari nell’infanzia
SCC
esposizione cronica ed intensa (dose cumulativa)
arcinoma basocellulare
umore comune di derivazione epidermica, E’ la neoplasia cutanea maligna più comune nel mondo, con tassi d’incidenza molto variabili a seconda dell’etnia.
Caratteristico delle popolazioni con fototipo chiaro
Ha incidenza massima nei paesi ad elevata insolazione
(Australia : 1000-2000 casi/100000 abitanti all’anno)
.Si manifesta in genere dopo i 40 anni, più frequentemente nel sesso maschile.
evoluzione tumori cutanei maligni
EVOLUZIONE: molto lenta e la malignità è principalmente locale, rappresentata dall’azione distruttiva sui tessuti profondi (nervi, muscoli, ossa) e dalla frequenza di recidive se non ampiamente asportato.
Le metastasi sono eccezionali e la mortalità inferiore allo 0.1%.
fattori inducenti tumori maligni cutanei
Fattori genetici
Esposizione UV cronica
Radiazioni ionizzanti (IR) e alcune sostanze chimiche (polvere di asbesto, fibra di vetro, vernici luminescenti).
Immunosoppressione
pitelioma basocellulare o basalioma
aratterizzato dalla proliferazione di cellule la cui morfologia richiama quella delle cellule basali dell’epidermide.
basalioma insorgenza
su cute sana. Talvolta su cheratosi senili o altre
precancerosi.
basalioma, localizzazione
elettivamente al terzo superiore del volto: naso, guance, palpebre,
tempia, fronte.
– Raramente al tronco, c. capelluto, arti, genitali.
– Mai alle regioni palmo-plantari.
clinica basalioma
Entità sfumate
Piccola area perlacea con minute teleangectasie
Piccola lesione erosa con crosta sierosa sovrastante
Piccola ulcera che non guarisce
epiteliomi basocellulari
E. nodulare
E. piano-cicatriziale
E. pagetoide
E. superficiale eritematoide
E. pigmentario
E. ulcerativo
E. sclerodermiforme
E. cistico
E. multipli del tronco a tipo nevico
Epitelioma basocellulare nodulare
Papule lucenti, a lenta crescita, superficie spesso ricoperta da piccole croste sieroematiche per fenomeni di sanguinamento (neoangiogenesi), aderenti.entamente la lesione cresce e diventa francamente nodulare.
BCC PIANO-CICATRIZIALE
Localizzazioni più frequenti:
fronte - regioni temporali - cuoio capelluto
BCC PAGETOIDE localizzazione
tronco e arti
bcc pigmentario, localizz
viso
BCC Ulcerato, sinonimi
lcus rodens, a colpo d’unghia
ulcus rodens
ulcera d’emblée, asintomatica
Sedi : solco naso genieno, canto interno)
BCC SCLERODERMIFORME
Variante con comportamento aggressivo, alto rischio di recidive
Localizzazioni: GUANCIA – PALPEBRE - TEMPIA
BCC CISTICO
Variante più benigna, crescita esofitica
Localizzazioni: naso, palpebra, palpebre
BCC multiplo o MULTICENTRICO
Variante più benigna, crescita esofitica
Localizzazioni: TRONCO -DORSO
ISTOLOGIA EPITELIOMA BASOCELLULARE
Le cellule basalioidi si dispongono in cordoni o ammassi solidi,
spesso mostrando in alcuni punti contatto con l’epidermide, ben
circoscritti, delimitati da una filiera di cellule disposte a palizzata
terapia tumori maligni cutanei
hirurgia
Crioterapia, Diatermocoagulazione/laser (forme superficiali)
Terapia medica retinoidi, imiquimod, 5 fluoro-uracile (forme piano-superficiali)
Terapia fotodinamica
Radioterapia
BCC Follow-up
Rischio di recidiva
* 33% ad 1 anno * 50% in 2 anni * 66% in 3 anni
Rischio di sviluppare nuove lesioni: 10 volte più elevato rispetto alla
popolazione generale, condizionato da:
- Età avanzata
- Sede al tronco
- BCC primari multipli
- Diametro superiore ad 1 cm
Follow-up a 6 – 12 mesi e a lungo termine
eziologia carcinoma spinocc
radiazioni, infiammazioni croniche, prodotti chimici, infezioni croniche, malattie congenite
Xeroderma pigmentoso
Malattia ereditaria, autosomica recessiva dovuta a mutazioni di geni preposti alla riparazione del DNA.
I pazienti affetti da tale patologia non sono in grado di riparare i danni che le radiazioni
ultraviolette inducono nel DNA, e sono predisposti all’insorgenza di tumori maligni della pelle
Albinismo
Deficit funzionale geneticamente determinato della sintesi melanica
Cheratosi attiniche
La cheratosi attinica (AK), o cheratosi solare rappresenta la fase in situ di SCC.
• Recentemente è stata ridefinita come neoplasia intra-epiteliale cheratinocitaria
(KIN) con 3 livelli di evoluzione verso lo SCC.
- Grado I: lesioni facilmente visibili, poco palpabili (macule)
- Grado II: lesioni moderatamente ispessite, palpabili (papule)
- Grado III: lesioni spesse ed ipercheratosiche (placche)
carcinoma spinocc, gradi
iii ii i
CARCINOMA SPINOCELLULARE, fasi
iniziale, invasiva
fase iniziale carcinoma spinocc
Papula o nodulo ipercheratosico, a superficie verrucosa, di colorito bruno-giallastro, lievemente infiltrata
fase invasiva carcinoma spinocc
odulo di consistenza dura, di dimensioni crescenti, tendente all’ulcerazione e alla progressiva invasione in profondità
SCC CLASSIFICAZIONE
SCC nodulo ulcerativo o ulcero vegetante
SCC papillomatoso o vegetante
SCC verrucoso o corno cutaneo carcinomatoso
scc varieta
scc nodulo ulcerativo, nodulopapillomatosa vegentante, varietà topografiche
varietà topografiche scc, labbro
si localizza nella maggior parte dei casi al labbro inferiore
M : F = 40 : 1
Clinica: papula cheratosica, dura alla palpazione, tendente all’ulcerazione
Crescita rapida
Aspetto vegetante
Insorgenza su precancerosi (cheilite attinica, leucoplachia, lupus discoide),
scc labbro, clinica
Lesioni singole o multiple, fino all’ispessimento diffuso del labbro, lesioni infiltrate alla palpazione oltre i limiti visibili con osservazione clinica, piccole ragadi con ulcerazioni nel contesto di una cheilite attinica, metastasi per via linfatica
scc cavo orale
nsorge nei soggetti di sesso maschile, tra i 50 e i 70 anni, esposti cronicamente al fumo di tabacco e a sostanze alcoliche
scc orale, esordio
ree focali eritroplasiche, aspetto vellutato granuloso ed aree focali ipercheratosiche.
Meno frequentemente aree leucoplasiche
scc conclamato orale
Noduli duri, ben adesi, tendenti all’ulcerazione
Pregresse precancerosi (lichen erosivo, aree cicatriziali, papillomatosi orale florida)
Metastasi linfatiche
scc mani
Si localizza al dorso delle mani e frequentemente è preceduto
da una precancerosi: cheratosi senile, radiodermite, cicatrice da ustione ecc… oltre che la forma noduloulcerativa è possibile osservare la forma verrucosa
scc manifestazioni genitali
PENE: insorge generalmente dopo i 40 anni su chiazze leucoplasiche o su processi infiammatori cronici. Glande, solco balano-prepuziale, lamina
esterna del prepuzio. Si può manifestare sotto la forma papillomatosa vegetante con neoformazioni a
cavolfiore
VULVA: insorge in donne anziane, su chiazze leucoplasiche – Grandi labbra, piccole labbra, clitoride. Generalmente è di tipo nodulo – ulcerativo.
ANO: Localizzazione pericolosa per la frequenza di metastasi.
Può assumere l’aspetto nodulo ulcerativo o papillomatoso vegetante.
90% HPV correlato
aumento di incidenza nei soggetti omosessuali
ISTOLOGIA EPITELIOMA SPINOCELLULARE
Ammassi compatti di elementi epiteliali che si infiltrano tra le
fibre collagene ed invadono il derma in profondità, Sono cellule simili a quelle dello strato malpighiano, di forma poligonale, abbondante citoplasma contenente tonofibrille, prolungamenti inter-cellulari tendenza alla cheratinizzazione, atipie iperplasie dei nuclei, cheratinizzazione individuale, numerose
mitosi atipiche.
STOLOGIA EPITELIOMA SPINOCELLULARE
(grado di malignità secondo Broders)
Le cellule si dispongono in amassi dove le più interne presentano cheratinizzazione progressiva ed evolvono verso la formazione di cellule cornee: queste formazioni costituiscono le perle cornee.
In base alla capacità o meno di differenziarsi e cheratinizzare si
distinguono i gradi di malignità:
I GRADO: cellule differenziate> 75% perle cornee
II GRADO: cellule differenziate > 50% perle cornee abbondanti atipia accentuata
III GRADO: cellule differenziate circa 25% perle cornee assenti-atipia e mitosi patologiche
IV GRADO: cellule differenziate < 25% manca la cheratinizzazione. Tumore altamente maligno
CARCINOMA SPINOCELLULARE METASTATICO
L’incidenza delle metastasi varia dallo 0 al 50% in base alla grandezza, alla sede, al grado di differenziazione
Le sedi corporee a maggior rischio di metastatizzazione sono: labbro inferiore, prepuzio, glande, vulva, dorso mani, padiglione auricolare, Hanno maggior capacità metastatizzante le forme insorte su processi degenerativi o flogistici cronici, rispetto ai CS insorti su danno attinico
Metastasi preferenziali per via linfatica (linfonodi duri, adesi ai tessuti).
Rare metastasi ematiche
TERAPIA Carcinoma SPINOCELLULARE
Chirurgia: terapia d’elezione
Radioterapia
Nelle precancerosi (cheratosi attiniche):
Laser/crioterapia/diatermocoagulazione
5 fluoro-uracile unguento
Imiquimod crema 5%
Diclofenac gel 3% in acido ialuronico (inibitore della COX2
maggiormente espressa e/o necessaria nel tessuto proliferante)
Terapia fotodinamica (acido aminolevulinico + luce rossa)
FOTOPROTEZIONE
Qualunque approccio terapeutico sia stato adottato, è necessario educare il paziente alla foto-protezione, cherappresenta la migliore arma di prevenzione sia della comparsa di nuove lesioni che della progressione verso SCC invasivo.
La fotoprotezione deve essere sia chimica (schermi ad ampio spettro) che fisica (indumenti, cappello, occhiali,etc..)