sifilide ed ureteriti Flashcards
sifilide lue
Malattia infettiva cronica, diffusa in tutto il mondo, trasmessa prevalentemente per via sessuale, può interessare molteplici organi e apparati, con aspetti clinici variegati
agente eziologico sifilide
l Treponema Pallidum, è una spirocheta di forma elicoidale, mobile, difficilmente colorabile e coltivabile, Labile fuori dall’organismo ospite
Sensibile a essicamento, variazioni del pH, raggi ultravioletti, antisettici, calore
Resistente al freddo
modalità di contagio agente eziologico
Contatto diretto attraverso minime lesioni delle mucose o della cute.
Sedi di ingresso più frequenti: genitali e bocca
Trasmissione sessuale
(rapporti sessuali vaginali, anali, orali)
Trasmissione verticale
materno-fetale (trans-placentare o attraverso il canale del parto infetto)
Contagio non venereo (estremamente raro)
Professionale per manipolazione di campioni infetti
Trasfusione sangue o emoderivati (escluso dai tests di controllo)
SIFILIDE PRIMARIA, sifiloma
ncubazione 10 - 90 gg, Lesione papulo-nodulare ulcerata non dolente, bordi rilevati e duri, scarso essudato sieroso, superficie crostosa
sifiloma
punto ingresso treponemi,
tipo di sifiloma
unico e multiplo
sifiloma
si accompagna a linfoadenopatia
localizzazione sifiloma
solco labio genieno, vulva, vagina, in entrambi i sessi sede perianale, rare localizzazione extragenitali, forma precoce primaria accompagnata con sintomatologia generale
fase primaria spesso iosservata, perchè
regressioni spontanee in 12 mesi,lesioni asintomatiche, sedi nascoste
sifilide secondaria
3 - 10 settimane dal sifiloma
Disseminazione del treponema per via ematica e linfatica, Manifestazioni generali (astenia, cefalea, febbre, dolori
osteoarticolari, inappetenza)
Manifestazione muco-cutanee
Adenopatia generalizzata
Coinvolgimento annessi cutanei (alopecia)
Interessamento organi interni (fegato, app. scheletrico,
visivo, genito-urinario, sistema nervoso)
manifestaz cutanee sifilide
roMONOMORFO, SEMPRE SIMMETRICO NUMEROSE MACCHIE ROTONDE E OVALI (2-4 mm) DISPOSIZIONE LUNGO LE LINEE CUTANEE POCO O NULLA DESQUAMANTI SEDE PIU’ COMUNE: TRONCO POCHI MICRORGANISMI NON ESITI seola sifilitica
sifilide secondaria, decorso
manifestazionicliniche assenti, pz latenti contagiosi, pz latenti tardivi, non contagiosi
(possibilità di trasmettere la malattia al feto per via transplacentare)
sifilide terziaria
/3 pazienti non trattati olto rara per il largo utilizzo di antibiotici5 - 20 anni dopo infezione primaria
sifilide terziaria, manifestazioni
lesioni cutanee superficiali nodulari, aneurisma arco aortico, paralisi generalizzata, meningite cronica, encefalite
sifilide congenita
contratta per via transplacentare,
sifilide connatale,
acquisita al mom del passaggio attraverso il canale del calcio,
fattore determinante sifilide congenita e connatale
stadio sifilide della mamma, percentuali trasmissione verticale70-100% sifilide primaria o secondaria
40-83% sifilide latente precoce
2,5-10% infezione latente tardiva
CONSEGUENZE FETO-NEONATALI DELLA TRASMISSIONE VERTICALE
Aborto tardivo Morte in utero Idrope fetale Restrizione della crescita Parto pretermine Nati/mortalità Sifilide congenita
infezione connatale
Alla nascita l’infezione può essere clinicamente manifesta o silente.
Se non trattata, i segni e i sintomi possono comparire dopo mesi o anni.
sfilide congenita precoce
sintomi rilevabili fino al termine del secondo anno di vita)
- epatomegalia, con o senza splenomegalia
- rush cutaneo
- anomalie ossee
- ittero e anemia
- piastrinopenia e adenopatia generalizzata
- meningite acuta
sifilide congenita tardiva,
(sintomi dopo il secondo anno di vita)
- Triade di Hutchinson (denti di Hutichinson, cheratite interstiziale, sordità
neurosensoriale) - ritardo mentale
- convulsioni
- atrofia ottica
- paralisi generale giovanile
- anomalie delle ossa e delle articolazioni
diagnosi batteriologica sifilide
Microscopia in campo scuro immediatamente
dopo il prelievo
Microscopia ad ultravioletti, dopo la colorazione
con anticorpi anti-treponema marcati con
fluoresceina
diagnosi, sifilide
sierologia, esami non trponemici,VDRL (Venereal Disease Research Laboratory)
RPR (Rapid Plasma Reagin) solo per fasi precoci,
esami treponemici ,
FTA-Abs
(Fluorescent Treponemal Antibody-Absorption),PHA (Treponema pallidum haemoagglutination)
non treponemici
, treponemici
Rischio di falsi positivi (virosi, connettiviti, sarcoidosi) e falsi negativi
Il titolo si riduce durante la malattia, tendendo a negativizzarsi nelle fasi più avanzate della stessa anche in sogg. non trattati
Usati come test di screening o per monitorare la risposta alla terapia
diagnosi di sifilide congenita
dentificazione dell’antigene treponemico mediante
immunofluorescenza su campione di aspirato rinofaringeo o cordone ombelicale
2) Ricerca nel bimbo di IgM specifiche anti-Treponema
terapia sifilide
La terapia della sifilide in tutti gli stadi è basata sull’uso della penicillina G per la quale non sono stati dimostrati segni di resistenza da parte del Treponema pallidum. La penicillina è treponemicida ed è in grado di attraversare sia la barriera placentare che la barriera ematoencefalica. Nei soggetti con allergia alla penicillina o che rifiutano la terapia parenterale, schema terapeutico raccomandato :,
uretriti, classificazione
Aspecifiche (agente non individuato)
Specifiche 1 ) uretrite non - gonococcica
2) uretrite gonococcica 3) uretrite mista
uretriti infettive
Neisseria gonorrhoeae 12 - 34%
Chlamydia trachomatis 40 - 50% (NGU)
Mycoplasma genitalium 3 – 38%
Ureaplasma urealyticum 10 – 40%
Tricomonas vaginalis < 5%
Adenovirus 2 - 4%
Gardnerella vaginalis 1%
Herpes simplex virus 1 e 2 2 – 3%
Batteri Gram negativi 1%
Altri: Candida spp, micobatteri, streptococchi,
N. meningitidis, anaerobi, E.coli, Haemophilus
uretriti non infettive
traumatiche
chimiche
allergiche
Chimiche e tossiche: fosfaturia, ossaluria.
uretriti non infettive
raumatiche (ciclisti, ustioni, esplosioni, traumi chiusi)
Allergico-irritative* (farmaci, mezzo di contrasto, avvelenamento)
Epidemiologia uretriti
ncidenza: 25 milioni di casi/anno (GU)
50 milioni di casi/anno (NGU)
fascia di età, 20 24 yo
fatt di rischio uretrite
Età ( < 25 anni)
Sesso femminile
Elevato numero di partners sessuali
Comportamenti sessuali (sesso non protetto)
Precedente storia di MST
Coinfezione con HIV
gonorrea,
Causata dalla Neisseria gonorrhoeae
(Neisser, 1879), diplococco Gram negativo
Identificati 4 ceppi di N. gonorrhoeae
(solo 1 e 2 patogeni per l’uomo)
Batterio prevalentemente intracellulare,
alquanto labile nell’ambiente esterno
trasmissione gonorrea
Contagio: via sessuale
materno-neonatale
indiretto – raro ! (es. biancheria)
Incubazione: 2 - 7 giorni
Uomo sintomatico nel 90% dei casi,
donna nel 50%
E’ soggetta a notifica obbligatoria
gonorrea, fattori di virulenza
PILI fondamentali a mediare la adesione del batterio alla mucosa in fase di invasione
- OPACITY ASSOCIATED PROTEIN o PROTEIN II: proteina medierebbe la relazione tra diversi gonococchi e di questi con le cellule eucariotiche tra cui anche i polimorfonucleati.
- PORINE: proteine più abbondante sulla superficie del gonococco, determina il sierotipo cui lo stesso appartiene.
- H8 una proteina utilizzata principalmente come target per test identificativi.
- IgA1 PROTEASI essenziale per il gonococco per eliminare le IgA presenti normalmente
• LIPOOLIGOSACCARIDE DI MEMBRANA O LOS O ENDOTOSSINA, molecola
complessa con caratteristiche di endotossicità e di tossicità cellulare diretta
patogenesi gonorrea
Aderenza all’epitelio colonnare (tramite pili) ed elaborazione di endotossina lesiva per l’epitelio
Invasione della mucosa e della sottomucosa
Stimolazione delle cellule mucipare della mucosa e intensa risposta di leucociti PMN
Formazione di ascessi in sede sottomucosa ed essudazione nel lume dell’organo interessato
clinica maschio gonorrea
La più frequente manifestazione è l’uretrite anteriore acuta:
essudazione uretrale di materiale purulento
disuria
edema ed eritema del meato uretrale
Le secrezioni scompaiono dopo circa 3
settimane e il processo si risolve in 6 mesi
Il 10% dei pazienti è completamente asintomatico
complicanze maschio gonorrea
Uretrite posteriore Linfangite del pene Epididimite acuta Prostatite acuta Stenosi uretrali Ascessi di Littrè (gh. periuretrali) Ascessi parauretrali Ascessi delle gh. di Cowper (bulbouretrali) Bartolinite Artrosinovite purulenta Endocardite disseminata Meningite
Complicanze uretrite
Uretrite posteriore: pollachiuria, stranguria, disuria, dolore lungo il canale uretrale e irradiato al perineo, erezione dolorosa, ematuria, tenesmo, cistite del collo vescicale.
Epididimite: epidid. Tumefatto, dolente, dolore irradiato al testicolo, edema dello scroto
Prostatite acuta: pollachiuria, stranguria, dolore perineale, prostata aumentata di volume, dolente con fuoriuscita di essudato purulento dal meato uretrale alla sua spremitura.
cllinica femminile gonorrea
La più frequente manifestazione dell’infezione gonococcica è l’endocervicite
secrezione purulenta
disuria
sanguinamento intermestruale, menorragia
eritema ed edema della cervice
Nel 75% dei casi si associa
uretrite
Nelle bambine causa una vulvo-
vaginite acuta
complicanze femminile gonorrea
fezione delle gh.periuretrali di Skene Ascesso delle gh. di Bartolini Endometrite Salpingite Malattia infiammatoria pelvica (PID) Infezione disseminata
manifestazione extragenitali gonorrea
Mucosa rettale: prurito anale, modesta secrezione mucopurulenta, tenesmo e costipazione
Faringe: faringite o tonsillite acuta, febbre, linfoadenopatia cervicale
Congiuntiva: arrossamento oculare, edema palpebrale, dolore
diagnosi gonorrea
Esame microscopico diretto: reperimento delle secrezioni e colorazione con Blu di metilene o Gram.
(l’identificazione diretta ha specificità quasi del 100%).
Esame colturale: su terreno di Thayer – Martin modificato (dopo 18-48 ore compaiono colonie grigio-lucenti “a capocchia di spillo”)Test sierologici: scarsa utilità ( l’infezione gono. non lascia immunità permanente)
Elisa
PCR
Anticorpi monoclonali
uretriti non gonococciche
Uretriti infettive : Chlamydia trachomatis 40 - 55% (NGU)
Mycoplasma genitalium 3 – 38%
Ureaplasma urealyticum 10 – 40%
Tricomonas vaginalis < 5%
Gardnerella vaginalis
Mycoplasma hominis
Herpes simplex virus 1 e 2
Batteri Gram negativi
Candida
Altri: Adenovirus, micobatteri, streptococchi,
N. meningitidis, anaerobi, E.coli, Haemophilus
Uretriti non infettive: traumatiche
chimiche
allergiche
uretriti non gonococciche
ossono seguire o accompagnare un’uretrite gonococcica
Tempo di incubazione più lungo
Clinica: secrezione meno abbondante, a carattere sieroso o muco-purulento
Decorso: prevalentemente subacuto o cronico
Infezione da C. trachomati
nfezione spesso asintomatica
Non soggetta a notifica obbligatoria
Incubazione: 5 - 30 giorni
18 sierotipi : D-K causano infezioni genitali e oculari (congiuntivite)
Parassita intra-cellulare obbligato, Gram negativo
Forte potere immunogeno (immunità umorale e cellulo-mediata)
Clinica (♂) infez. C T
Uretrite discreta: scarso secreto sieroso o muco-purulento, disuria, stranguria, eritema del meato uretrale
Epididimite: dolore, febbre, brividi
Proctite: dolore, secrezioni viscose
giallastre, sanguinamento,
dermatite anale
Prostatite
Clinica (♀) infez. C Trachomatis
Cervicite: secrezione muco- purulenta o siero- mucosa, perdite ematiche intermestruali, prurito, bruciore
Uretrite: disuria e pollachiuria,
meato uretrale eritematoso
Endometrite: dolore addominale,
mestruazioni abbondanti, sanguinamenti irregolari
complicanze ureteriti non gonococciche
♂ : obliterazione del dotto deferente, sterilità
♀ : malattia infiammatoria pelvica (dolori addominali, febbre), piosalpingite, sterilità, aborti, gravidanze ectopiche, infezioni delle gh. del Bartolini
manifestazioni extragenit
Tracoma endemico: trasmissione con contatto occhio-
mano- occhio
Congiuntivite dell’adulto: per autoinoculazione da infezione genitourinaria
Polmonite: in pazienti immunodepressi
infezione neon ct
ontratta col passaggio nel canale del parto
Rischio infezione: 60-70%
Polmonite interstiziale: acquisita per aspirazione
Congiuntivite: per inoculazione diretta. Causa secrezione purulenta, esiti cicatriziali, riduzione della visione
nfezioni da Chlamydia e sindromi correlate
(TREATMENT GUIDELINES, dic. 2005)
, trattam
Azitromicina 1 g PO una volta
Doxiciclina 100 mg PO bid x 7 gg
Oppure
Ofloxacina 300 mg PO bid x 7gg
Levofloxacina 500 mg PO una volta/die x 7 gg
Eritromicina 500 mg PO bid x 7 gg
tricomonas vaginalis
80 milioni di casi all’anno
Non soggetta a notifica obbligatoria
Fascia d’età più colpita: 30-50 anni
Protozoo flagellato. Ha aspetto ovoidale, 4 flagelli anteriori
e 1 posteriore; ha proprietà ameboidi
I pazienti con tricomoniasi sono ad alto rischio per
l’infezione HIV e per il carcinoma cervicale
Clinica della tricomoniasi
ncubazione: 3 - 8 giorni
♂ secrezione uretrale purulenta, mucopurulenta, mucoide, opalescente, intermittente, disuria, balanopostite, prostatite, epididimite, infertilità
♀ perdite vaginali maleodoranti bianco-giallastre, schiuma, prurito, disuria, dispareunia,
Ditricomonasagnos
Esame diretto del materiale proveniente
da vagina, cervice e uretra
Coltura su terreno Trichomonas Bacto
Kupferberg
Sierologia
Altri metodi: IFD, ELISA, test di agglutinazione al lattice
inf tric, terapia
fare