REAZIONI AVVERSE DA FARMACI Flashcards
REAZIONI ESANTEMATICHE DA FARMACI
“tossidermia” caratterizzate:
lesioni maculari e/o papulose,
dimensioni variabili (da puntiformi ad alcuni millimetri di diametro), che possono confluire in chiazze estese,
possibili sfumature purpuriche e limiti indistinti.
SINTOMI, reazioni cutanee da farmaci
prurito, febbre,ipereosinofilia.
Le chiazze di maggiori dimensioni possono tendere alla risoluzione centrale, assumendo aspetti figurati che ricordano l’eritema polimorfo.
Alcune lesioni eritematose, talvolta squamose o fissurate, possono interessare la semimucosa delle labbra (cheilite) o l’area genitale
clinica esantema
Generalmente entro 2 settimane dalla somministrazione del farmaco;
Rara la comparsa oltre tale periodo.
Se precedente somministrazione, l’esantema può comparire precocemente (entro 2-3 giorni dal trattamento).
Evoluzione per lo più favorevole, durata spesso inferiore o pari ad una settimana. Frequente comparsa di una fine desquamazione durante la fase di risoluzione.
SEDI CUTANEE
distribuzione lesioni spesso simmetrica
frequente risparmio del volto e interessamento pieghe
Spesso esordio ai gomiti, alle ginocchia e al tronco
si estende progressivamente, nel giro di 3-5 giorni, a quasi tutta la superficie cutanea.
eritema fisso da farmaci
Chiazze eritematose di colore rosso-violaceo, rotonde o ovali, ben circoscritte, non tendenti all’estensione, talvolta sormontate da vescicole o bolle.
Alle lesioni acute fanno seguito caratteristici esiti pigmentari persistenti di colorito bruno.
Di norma entro 24 ore dalla somministrazione del farmaco responsabile.
aree cutanee interessata
Qualunque area cutanea può essere interessata, anche se le sedi più colpite sono le estremità (mani, piedi), i genitali e l’area perianale.
FARMACI RESPONSABILI
Più frequentemente: derivati del pirazolone, naprossene, acido mefenamico, sulfamidici (cotrimossazolo), eritromicina, tetracicline.
Possibile reattività crociata tra farmaci con analogie strutturali.
Sono anche descritti casi di polisensibilizzazione con reazioni a farmaci strutturalmente non correlati, in diverse sedi cutanee
freq reazioni avverse
La lesione si ripresenta caratteristicamente ogni volta che il soggetto è esposto al farmaco incriminato.
Talvolta la riassunzione del farmaco può non dare manifestazioni (periodo di refrattarietà).
diagnosi reaz avverse
Clinica e istologica.
Identificazione del farmaco responsabile:
storia clinica; test di stimolo per via orale; patch test.
ERITEMA POLIMORFO
eazione muco-cutanea acuta, caratterizzata da lesioni cutanee “a coccarda” o “a bersaglio”, del diametro di 1-3 cm, simmetricamente distribuite alle estremità, talora sormontate da bolle.
L’aspetto flogistico può attenuarsi o scomparire e poi riattivarsi, dando luogo ad ulteriori variazioni morfologiche, con aspetto policiclico o anulare delle lesioni.
epidemiologia e cliniche
Le lesioni cutanee caratteristiche possono rappresentare l’unica manifestazione della malattia (eritema polimorfo minore) o essere accompagnate da lesioni erosive delle mucose, con interessamento del cavo orale, della mucosa nasale, delle congiuntive, dei genitali (eritema polimorfo maggiore).
Più frequente in soggetti giovani, tra i 20 e i 40 anni,
lieve predominanza per il sesso maschile;
Spesso preceduto da manifestazioni cliniche di herpes simplex o altri agenti infettivi
Nella maggior parte dei casi è espressione di reazione avversa a farmaci.
diagnosi reaz cutanee farmaci
Lesioni in genere distribuite simmetricamente in sede acrale, in particolare sul dorso delle mani e sulle superfici estensorie delle estremità; più rara la localizzazione al tronco. Talora le lesioni tendono a confluire.
Diagnosi è principalmente clinica.
I farmaci più frequentemente responsabili sono: sulfamidici, oxicam, carbamazepina, fenitoina, acido valproico, fenobarbitale, diclofenac, allopurinolo, cefalosporine, penicilline, chinolonici.
Assume andamento recidivante in meno del 5% dei casi, soprattutto nell’adulto giovane, talora più volte all’anno.
Terapia sintomatica. Nelle forme associate a herpes simplex può essere utile l’impiego di farmaci antivirali. Nei casi attribuibili a reazioni avverse a farmaci è necessaria l’immediata sospensione del farmaco ritenuto responsabile.
Sindrome di Lyell o necrolisi tossica epidermica
entità cliniche correlate, caratterizzate da eritema, lesioni bollose, con aree di distacco dermo-epidermico e frequente interessamento delle mucose.
Inizialmente, le lesioni possono avere l’aspetto di un esantema morbilliforme. Alcuni elementi più grandi, ovalari, possono presentare un centro più scuro, purpurico, lesioni a coccarda atipiche piane che possono, successivamente, essere sormontate da bolle.
Esiste un continuum di gravità tra le due sindromi e la prognosi è dipendente dall’entità del distacco dermo-epidermico: un distacco superiore al 30% è caratteristico della sindrome di Lyell, mentre un distacco inferiore al 10% la sindrome di Stevens-Johnson.
La sindrome di Stevens-Johnson e la sindrome di Lyell sono causate
principalmente, se non esclusivamente, da ncidenza piuttosto rara, stimata tra 0,01-1% farmaci ,Le lesioni cutanee compaiono entro 4-6 settimane dall’inizio della terapia farmacologica. L’interessamento delle mucose, di norma, è simultaneo al coinvolgimento cutaneo.
Sintomi prodromici: febbre, malessere, cefalea, mal di gola, rinorrea e tosse, una settimana o più, prima della comparsa di lesioni cutanee e mucose che si accompagnano invece a sensazioni di prurito, bruciore e dolore.
dove sono diffuse lesioni bollose
Le lesioni bollose sono diffuse al viso, al tronco e agli arti, con frequente coinvolgimento delle mucose.Le lesioni sono invariabilmente correlate all’uso di farmaci.
I farmaci associati ad un più alto rischio di necrolisi epidermica sono: sulfamidici, oxicam, carbamazepina, fenitoina, acido valproico, fenobarbitale, diclofenac, allopurinolo, cefalosporine, penicilline, chinolonici.
DERMATITE ALLERGICA DA CONTATTO DA FARMACI
orticaria da farmaci, psoriasi farmaco indotta, pemfigo,