tiroiditi morfo Flashcards
MICRO TIROIDITE ACUTA , INFILTRATO
infiltrato infiammatorio pmnuc|eato, formazione di microascessi e talora necrosi
ASCESSI MICRO TIROIDITE ACUTA
talora formazione di ascessi che possono confluire che possono estendersi fino al mediastino e produrre fistolizzazioni cutanei
TIROIDITE INFETTIVE, QUADRO ISTOLOGICO
Il quadro istologico si caratterizza per la presenza di flogosi interstiziale con lesioni regressive o iperplastiche secondarie dell’epitelio follicolare.A livello istologico possiamo avere un processo suppurativo circoscritto, con formazione di ascesso, oppure una forma diffusa e infiltrante con possibile coinvolgimento delle strutture circostanti ed evoluzione sclerotica cui residua un quadro di ipotiroidismo
TIROIDITI DA FARMACI, MORFOLOGIA
In rari casi può dare una TIROIDITE DISTRUTTIVA perché tende ad accumularsi nei lisosomi causandone poi la rottura e quindi portando a necrosi dei tireociti, che si esprime
istologicamente con fenomeni di frammentazione dei follicoli.
MORFOLOGIA TIROIDITE DI DE QUERVAIN , VOLUME
Aumento di volume mono o bilaterale
MORFOLOGIA TIROIDITE DI DE QUERVAIN , CONSISTENZA
consistenza solida, conservando una capsula normale, può presentare una lieve aderenza alle strutture circostanti
MORFOLOGIA AL TAGLIO, TIROIDITE DI DE QUERVAIN
aree interessate dal processo hanno consistenza dura e colore bianco-giallastro , espressione della colloide riversatesi all’esterno per rottura dei follicoli, zone interessate dal processo infiammatorio appaiono edematose, processo patologico si distingue nettamente dal tessuto tiroideo normale, di consistenza gommosa e colore brunastro.
ISTOLOGIA, TIROIDITE DI DE QUERVAIN , DISTRIBUZIONE DELLE LESIONI
LESIONI SONO FOCALI
ASPETTO DELLE LESIONI TIROIDITE DI DE QUERVAIN
aspetto delle lesioni dipende dallo stadio evolutivo della malattia
MORFOLOGIA TIROIDITE DI DE QUERVAIN SULLA BASE DELLE FASI
Il quadro varia con le fasi della malattia.
Prime fasi: distruzione follicolare con Infiltrazione di PMN con microascessi
* Successivamente granulomi epiteliodo gigantocellulare su colloide
- Sclerosi riparativa
* coesistenza di fasi successive nella stessa ghiandola
* dd: granuloma da palpazione
TIROIDITE DI DE QUERVAIN, ALTERAZIONI REGRESSIVE E NECROTICHE
infiltrato neutrofilo e
formazione di micro ascessi nelle aree colpite dal processo. Successivamente, in corrispondenza dei follicoli che sono stati distrutti, si instaura un quadro di FLOGOSI GRANULOMATOSA per reazione da corpo estraneo con formazione di GRANULOMI GIGANTOCELLULARI in cui cellule giganti di Langherans, macrofagi e cellule epitelioidi circondano ammassi di colloide fuoriuscita dai follicol i distrutti; linfociti e plasmacellule circondano perifericamente i granulomi. Segue una REAZIONE FIBROSANTE con costituzione di una fascia fibrocollagenea che delimita in maniera netta dal parenchima circostante l’area interessata dal processo flogistico. È presente una certa
disomogeneità intraghiandolare nella progressione del processo patologico, per cui possiamo
osservare aree di flogosi granulomatosa di fianco ad aree con lesioni iniziali o con lesioni sclerotiche finali.
Nelle prime fasi si riscontra distruzione dei follicoli tiroidei, infiltrazione di polimorfonucleati con microascessi. Successivamente, una volta distrutta la membrana basale e le cellule tiroidee del follicolo, c’è una reazione gigantocellulare tipo corpo estraneo. Il sistema immunitario linfoistiocitario non riconosce la colloide per cui c’è una reazione flogistica tipo corpo estraneo. Nelle fasi successive c’è la riparazione mediante fibrosi.
FASE INIZIAEL DI DE QUERVAIN, MORFOLOGIA
- focale distruzione dei follicoli
- follicoli sostituiti da raccolte di neutrofili a formare microascessi.
- comparsa di alterazioni più specifiche, sotto forma di aggregati di linfociti, macrofagi attivati e plasmacellule che si raggruppano intorno ai follicoli tiroidei collassati e danneggiati.
PERCHE’ LA TIROIDITE DI DE QUERVAIN VIENE DENOMINATA TIROIDITE GRANULOMATOSA
presenza all’interno di cellule giganti multinucleate di globuli o frammenti
di colloide
COSA AVVIENE NELLE FASI Più AVANZATE TIROIDITE GRANULOMATOSA
tessuto danneggiato viene sostituito da un infiltrato flogistico cronico e da fibrosi riparativa.
-Talvolta, all’interno della stessa ghiandola sono osservabill differenti stadi istologici, a suggerire la progressione in fasi successive del processo distruttivo.
MACRO TIROIDITE GRANULOMATOSA
- Dimensioni tiroide appare ingrandita
- adesione adesività alle strutture circostanti
MICRO TIROIDITE GRANULOMATOSA , QUADRO
- quadro varia a seconda della fase della patologia
MICRO, INFILTRATO INFIAMMATORIO TIROIDITE GRANULOMATOSA
- nei follicoli infiltrato macrofagico granulare
- nel parenchima circostante infiltrato linfoplasmacellulare ed eosinofilo, può progredire ad un processo granulomatoso più generalizzato, che può coinvolgere intera ghiandola
FIBROSI TIROIDITE GRANULOMATOSA
processo granulomatoso può evolvere in fibrosi diffusa
TIROIDITE GRANULOMATOSA, STRUTTURA
macrofagi in follicoli possono organizzarsi in granulomi, tiroidite granulomatosa
TIROIDITE LINFOCITARIA INDOLORE , CARATTERISTICHE ISTOLOGICHE, INFILTRATO
Infiltrazione lintocitaria con centri germinativi iperplastici aIl ‘interno ghiandola
- Marcata infiltrazione linfocitaria, prevalentemente diffusa, del parenchima tiroideo, con fenomeni focali distruttivi e fibrotici.
TIROIDE, MACRO, TIROIDITE LINFOCITARIA
- I tiroide appare pressocchè normale
ARCHITETTURA TIROIDE TIROIDITE LINFOCITARIA
Distruzione architettura follicolare
FIBROSI TIROIDITE LINFOCITARIA,
Fibrosi focale
* Assenza di cellule giganti
Evoluzione verso la fibrosi, atrofia follicoli tiroidei, assenti cc giganti,
DIFFERENZA ISTOLOGICA TIROIDITE LINFOCITARIA E HASHIMOTO
fibrosi e metaplasia a cellule di Hurthle.
TIROIDITE DI HASHIMOTO, MACRO, DIMENSIONI
tiroide è spesso diffusamente aumentata di volume, simmetricamente, talvolta ingrandimenti più localizzati.
CAPSULA TIROIDITE DI HASHIMOTO
capsula integra, ghiandola ben separata da strutture circostanti
ADESIVITA’ TIROIDITE DI HASHIMOTO
netta separazione della ghiandola dalle strutture circostanti.
TAGLIO, TIROIDITE DI HASHIMOTO
appare pallida, liscia, giallo-brunastra, punteggiata da tanti noduli biancastri di pochi mm, aggregati linfoidir
tiroidite di hashimoto nelle fasi terminali
con il progredire della malattia si ha evoluzione fibrosa e la tiroide diventa piccola e dura
tiroidite di hashimoto aspetto
lobulato,
consistenza tiroidite di hashimoto
sostenuta e finemente nodulare, aumento di consistenza, gommosa
microscopia tiroidite di hashimoto, infiltrato
diffuso interessamento del parenchima da parte di un infiltrato infiammatorio mononucleato ,costituito da piccoli linfociti, plasmacellule e centri germinativi ben formati. Infiltrato linfoide può essere talmente elevato da simulare un linfoma. Si accompagna con macrofagi e plasmacellule, che producono anticorpi in sede,E’ una malattia sistemica, l’infiltrato interessa tutta la ghiandola e l’aumento di volume è completo,
microscopia , organizzazione infiltrato hashimoto
formazione di follicoli Iinfoidi con centri germinativi,
MORFOLOGIA FOLLICOLI TIROIDEI. Distruzione dei follicoli tioroidei, con follicoli atrofici,rivestiti in molte aree da cellule epiteliali, metaplasia irritativa da distruzione dei follicoli, abbondante citoplasma eosinofilo e granulare, denominate cellule di Hürthle
metaplasia hashimoto
a cellule di Hurtle dei tireociti , focale o estesa,può determinate formazione di noduli capsulati o aggregati.
PARTICOLARITA’ CC HASHIMOTO
metaplasia a cellule di Hurtle dei tireociti , focale o estesa,può determinate formazione di noduli capsulati o aggregati.
- cellule di Askenazi, Aspetto degenerativo delle cellule follicolari, tireociti con aspetto amorfo e apoptotico, diventano grandi, oncocitari, citoplasma abbondante, granuloso ed eosinofilo, si gonfiano e diventano eosinofile. Le cellule follicolari vanno incontro a
distruzione progressiva, si tratta di fenomeni degenerativi che determinano il quadro morfologico delle cellule di Hurtle, oncocitarie, cellule di Ashkenazi.
ATIPIE HASHIMOTO
cc di Hurtle hanno moderate atipie, nuclei ingranditi, nucIeoli ben evidenti . Cellule follicolari intrappolate nel ricco infiltrato infiammatorio hanno alterazioni nucleari ed incisure
MITOSI HASHIMOTO,
PRESENTI
COLLOIDE HASHIMOTO,
DIMINUITA O ASSENTE
FIBROSI HASHIMOTO,
DI GRADO VARIABILE,
STROMA HASHIMOTO
connettivo interstiziale appare aumentato e può essere abbondante
- parenchima tiroideo residuo mostra segni di tiroidite infiammatoria. Presente fibrosi
dello stroma inter- e intralobulare, talvolta molto marcata da dominare il quadro istologico, con i follicoli tiroidei estremamente distanziati tra loro ed evidentemente atrofici (variante fibrosa). Col progredire della malattia l’infiltrato linfocitario diminuisce, sostituito da fibrosi densa, similcheloidea, con SPESSE BANDE DI COLLAGENE acellulate inglobanti il tessuto tiroideo residuo che si presenta marcatamente atrofico.
HASHIMOTO, NATURA METAPLASIA
trasformazione metaplastica del normale epitelio follicolare cuboidale conseguente alla lesione infiammatoria
VARIANTE FIBROSA HASHIMOTO, CARATTERISTICHE
- marcata atrofia follicolare
- densa fibrosi “simil-cheloidea” con spesse bande di collagene acellulare inglobanti il tessuto tiroideo residuo.
- Infiltrato linfoide, più modesto
DIFFERENZA VARIANTE FIBROSA HASHIMOTO CON REIDEL
fibrosi, a differenza della tiroidite di Riedel non si estende oltre la capsula tiroidea.
MACRO TIROIDE VARIANTE FIBROSA
Più piccola, modestamente aumentata di volume, non cosi grande come nella forma classica, capsulata
MICRO TIROIDE VARIANTE FIBROSA HASHIMOTO
Le aree rossastre sono espressione di fibrosi. Gli elementi più scuri sono linfociti e le cellule più grandi sono residui di follicoli. I follicoli sono estremamente distanziati tra di loro e talvolta è molto difficile riuscire a riconoscerli come tali. Ciò che domina è il materiale fibrotico tra le cellule e frammisto ai linfociti. A più grande ingrandimento si possono riconoscere i follicoli tiroidei che si presentano atrofici; oltre alla componente linfoide è presente collageno ia lino,fibroblasti. I follicoli tiroidei possono presentare cellule oncocitarie, si riconosce una massiva componente plasmacellulare
MORFOLOGIA HASHIMOTO MACRO
- ingrandimento della ghiandola è di solito simmetrico e diffuso
- aumento volumetricodella ghiandola non è dolente
TIROIDITE CRONICA DI REIDEL
La tiroidite lignea si caratterizza per progressiva sostituzione fibrotica del parenchima tiroideo, con scarsa flogosi e reazione fibrotica intensa che tende ad estendersi anche alle strutture contigue inglobandole, conferendo spiccata fissità alla ghiandola. Nella gran parte dei casi si sviluppa ipotiroidismo, spesso associato a disfagia, paralisi del nervo ricorrente e dispnea. A causa delle caratteristiche appena accennate, quindi la consistenza molto aumentata con l’adesione della ghiandola alle strutture contigue, può simulare un cancro tiroideo (K PAPILLIFERO VARIANTE SCLEROSANTE
MACRO TIROIDITE DI REIDEL, CONSISTENZA
estremamente dura, lignea
MACRO TIROIDITE DI REIDEL SUPERFICIE
IRREGOLARE
MACRO TIROIDITE DI REIDEL, VOLUME
MODESTO AUMENTO DI VOLUME
ADESIVITA’ TIROIDITE DI REIDEL
FISSA ALLE STRUTTURE DEL COLLO
TAGLIO TIROIDITE DI REIDEL
BIANCO GIALLASTRO, PRIVO DI LOBULARITA’ E VASCOLARIZZAZIONE
MICRO TIROIDITE DI REIDEL, INFILTRATO
infiltrato Iinfoplasmacellulare, granulociti neutrofili ed eosinofili
MICRO TIROIDITE DI REIDEL, VASCOLARIZZZIONE
obliterazione delle strutture venose all’interno ed al difuori della tiroide
MICRO TIROIDITE DI REIDEL ,FIBROSI
ialina del parenchima, evidente estensione extraghiandolare del processo fibrotico con attraversamento della capsula, cosa che consente di fare diagnosi differenziale con Hashimoto nella sua variante fibrosa,
TIROIDITE DI REIDEL, GRANULOMI
colloidofagici,
TIROIDITE DI REIDEL, FOLLICOLI
residue strutture follicolari,