morfo, meningiti Flashcards

1
Q

pachimeningite forma emorragica interna, caratteristiche

A

CARATTERISTICHE È caratterizzata dalla formazione di un essudato sieroso nella parte interna della dura madre, con tendenza alla sostituzione da parte di tessuto di granulazione e successivamente tessuto fibroso. Trattandosi di una forma cronica, il ripetersi di questi episodi di essudazione e successiva organizzazione dell’essudato porta ad un ispessimento della dura madre.

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2
Q

leptomeningiti aspetto anatomopatologici

A

meningiti si articolano in fasi. Nel definire gli aspetti anatomopatologici che osserviamo nei pazienti deceduti possiamo distinguere diverse fasi di progressione della malattia

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3
Q

MACROSCOPIA leptomeningiti

A

A livello macroscopico distinguiamo sostanzialmente tra FASI INIZIALI e FASI CONCLAMATE di malattia (questa constatazione riguarda soprattutto le forme batteriche mentre quelle virali presentano spesso un quadro sfumato, con modesto edema cerebrale):

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4
Q

fasi leptomeningiti ,

A

iniziali e conclamate

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5
Q

fase leptomeninfiti, fasi iniziali

A

Le FASI INIZIALI sono caratterizzate da una discrepanza tra quadro clinico spesso
drammatico e quadro anatomopatologico in genere poco esplicativo

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6
Q

fasi leptomeningiti, fasi conclamate

A

abbiamo invece tutti gli aspetti di una flogosi acuta, quindi osserviamo:
- ENCEFALO RIGONFIO E IPEREMICO, aumentato di peso a causa dell’edema cerebrale,
con solchi e circonvoluzioni totalmente appiattiti;
- SUPERFICIE DELL’ARACNOIDE LISCIA E OPACA, talvolta ispessita;
- SPAZIO SUBARACNOIDEO DILATATO E RIPIENO DI ESSUDATO che nelle forme batteriche è spesso purulento, quindi di colorito biancastro/verdastro e di aspetto cremoso, diffuso su tutta la superficie dell’encefalo come una sorta di capa che lo riveste (essudato a cuffia), più concentrato alla base e a livello delle cisterne. Quando sezioniamo gli emisferi osserviamo la presenza di essudato anche nei ventricoli cerebrali (PIOCEFALO) con i plessi corioidei iperemici e spesso ricoperti da essudato.

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7
Q

fasi leptomeningiti, micro

A

A livello microscopico possiamo distinguere 3 fasi, iniziale, intermedia e terminale:

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8
Q

fase iniziale leptomeningiti, fase iniziale

A

ESSUDATO SIEROSO e ABBONDANTE INFILTRATO PMN nello spazio subaracnoideo, i vasi sono iperemici e spesso interessati da flogosi parietale non raramente a tutto spessore, talvolta con occlusione del lume a causa di fenomeni trombotici.

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9
Q

fase intermedia leptomeningite, micro

A

INFILTRATO LINFOCITARIO tende a sostituirsi ai PMN e osserviamo degenerazione dell’essudato con residui di granulociti necrotici che vengono fagocitati dagli istiociti. I fenomeni trombotici nei vasi dello spazio subaracnoideo in questa fase sono evidenti. Inoltre, possiamo anche osservare interessamento flogistico del tessuto nervoso, per diffusione del processo attraverso gli spazi di Virchows-Robin.

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10
Q

fase terminale leptomeningite, micro

A

osserviamo organizzazione dell’essudato, che tende ad essere sostituito
da tessuto di granulazione.

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11
Q

meningiti batteriche, classificazione

A

Le meningiti batteriche possono essere distinte in due grossi gruppi:
* FORME SPECIFICHE
* FORME ASPECIFICHE

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12
Q

meningiti batteriche specifiche, tipi

A

MENINGITE TUBERCOLARE
- MENINGITE SIFILIDEA, che rientrano tra le meningiti croniche in quanto sono forme che possono evolvere in senso cronico

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13
Q

meningite tubercolare macro

A

Macroscopicamente osserviamo un essudato gelatinoso o sierofibrinoso localizzato quasi esclusivamente a livello della base encefalica; possiamo inoltre osservare la presenza di piccoli noduli biancastri che punteggiano le leptomeningi e corrispondono a focolai granulomatosi
caseificanti (definiti Focolai di Rich), che rappresentano un reperto non costante e quando
presenti tendono a localizzarsi molto vicino alla corteccia. A partenza da questi il bacillo può
diffondere al parenchima cerebrale

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14
Q

meningiti tubercolari micro

A

Istologicamente osserviamo infiltrato mononucleato con macrofagi, linfociti e plasmacellule, rari o assenti i neutrofili. Possiamo inoltre evidenziare la presenza dei tipici granulomi tubercolari (reperto non costante). Evidente e praticamente costante invece l’arterite subaracnoidea a carattere obliterante (con infiltrato a tutto spessore della parete) che può portare a complicanze
infartuali.

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15
Q

caratteristiche liquor meningite tubercolare

A

La meningite tubercolare tra le forme batteriche rappresenta un’eccezione per quanto riguarda le caratteristiche fisico-chimiche del LIQUOR, che si presenta limpido (o leggermente torbido), con proteine elevate ma glucosio normale/ridotto e presenta inoltre linfociti aumentati mentre l’identificazione dei bacilli è evenienza rara.

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16
Q

meningite sifilidea, micro

A

Si caratterizza per un INFILTRATO INFIAMMATORIO CRONICO che può essere diffuso o localizzato prevalentemente a livello della base cerebrale. Frequente anche l’INTERESSAMENTO INFIAMMATORIO VASCOLARE a carattere proliferativo e obliterante (endoarterite obliterante di Hobner); rara, la formazione delle lesioni granulomatose necrotizzanti che invece possiamo osservare in altre sedi.

17
Q

meningite batteriche aspecifiche, caratteristiche liquor

A

Questo presenta spesso pressione elevata, condizione che può portare vari a scompensi con possibile commozione e macroscopicamente è spesso purulento (torbido nelle fasi iniziali), a causa di una neutrofilia marcata.

18
Q

microscopia meningite batterica aspecifica,

A

Microscopicamente osserviamo un tappeto di PMN, inoltre qualche volta è possibile evidenziare le colonie batteriche. L’analisi chimica evidenzierà proteine e glucosio elevati. Per identificare il patogeno si rende necessario l’esame colturale.

19
Q

meningite da peneumococco, caratteristiche macroscopiche

A

Dato caratteristico a livello macroscopico è l’ESSUDATO DI COLORE VERDASTRO legato soprattutto al contenuto di fibrina, visibile a livello di sezione nello spazio sub aracnoideo.

20
Q

meningite virale, caratteristiche liquor

A

presenterà un aspetto limpido, linfociti aumentati, proteine normali/aumentate e glucosio normale

21
Q

macro meningite virale

A

Macroscopicamente possiamo osservare solo un modesto edema meningeo;
istologicamente sono caratterizzate in genere da un modesto infiltrato linfocitario.

22
Q

meningiti fungine, morfologia liquor

A

Il LIQUOR nelle forme fungine si presenta talvolta di aspetto gelatinoso ed è cellulato, con proteine elevate e glucosio basso.

23
Q
A