Lucrezio Flashcards
Notizie biografiche su Lucrezio:
La maggior parte delle notizie biografiche ci sono pervenute da S. Girolamo, che ha tradotto il Chronicon di Eusebio. Probabilmente il poeta nasce nel 98 e muore nel 55 a.C. Forse è campano, visto che a Napoli si trovava la scuola epicurea e che la Venus di Pompeii somiglia a quella descritta nel proemio.
Struttura e vicenda del De rerum natura:
L’opera consta di sei libri ed è dedicata all’aristocratico Memmio. Fu riscoperta nel 1418 da Poggio Bracciolini ed è conservato da due codici del IX secolo, l’Oblongus e il Quadratus.
Perché l’epicureismo era visto dissolutore della morale tradizionale a Roma?
Perché predicando il piacere come sommo bene e suggerendo la ricerca della tranquillità tende a distogliere i cittadini dall’impegno politico in difesa delle istituzioni.
Quand’è che l’epicureismo inizia a prendere piede a Roma?
Nel I secolo a.C., grazie alla scuola di Napoli e le lezioni tenute nella villa di Caplurnio Pisone Cesonio a Ercolano.
In cosa consiste l’atto “rivoluzionario” di Lucrezio?
Consiste nell’aver scelto la forma del poema epico-didascalico, in quanto Epicuro condannava la poesia. Lucrezio desiderava raggiungere gli strati superiori della società con un messaggio che non fosse meno rispetto alla forma poetica. Empedocle fu il suo modello, anche se si discostava dalla sua ispirazione filosofica di natura mitologica.
Titolo e data del De rerum natura:
Il titolo deriva dal Perì physeos (37 libri) di Epicuro, da cui derivavano una Piccola Epitome e una Grande Epitome. Nella prima parte del poema, Lucrezio asserisce che Memmio non può sottrarsi dal prendersi cura della patria in un momento così difficile, il che fa pensare che si riferisca ai turbamenti interni del 59 a.C.
Struttura e temi del De rerum natura:
È costituito da tre gruppi di diadi
I libro: atomi che creano vita e morte, Venere come personificazione della forza generatrice della natura
II libro: teoria del clinamen
III libro: mortalità dell’anima
IV libro: teoria dei simulacra, sottili membrane di atomi che si staccano dai corpi di cui mantengono la forma e arrivano fino agli organi di senso. La testimonianza dei sensi è quindi sempre veritiera, gli errori derivano da interpretazioni errate. Digressione sull’amore.
V libro: mortalità del nostro mondo basandosi sul suo processo di formazione.
VI libro: spiegazioni naturali di fenomeni fisici, escludendo l’intervento divino.
Poiché alla fine del V libro Lucrezio annuncia la descrizione delle sedi beate degli dei, si è pensato che fosse questo il finale idealizzato in origine e non la descrizione della peste di Atene del 430 a.C.
Genesi del genere didascalico:
- A Roma, prima del De rerum natura, non circolavano grandi opere didascaliche
- In Grecia abbiamo l’esempio dei Fenomeni e pronostici di Arato di Soli , gli Alexipharmaca e i Theriaca di Nicandro.
Qual è la differenza tra i trattati didascalici ellenistici e quello di Lucrezio?
I trattati ellenistici parlano di argomenti tecnici e spesso sprovvisti di argomentazioni filosofiche, Lucrezio cerca di spiegare la dottrina epicurea e di convincere il lettore della sua rilevanza.
Qual è il rapporto tra Lucrezio e il lettore?
È un rapporto che vede Lucrezio come maestro e il lettore come un discepolo, cui il poeta sottopone una ratio di cui indaga le cause.
Qual è il valore del sublime nel De rerum natura?
Alla “retorica del mirabile” tradizionale Lucrezio propone la “retorica del necessario”. Il sublime, coinvolgendo il lettore che è anche spettatore, gli suggerisce un bisogno morale, è un invito all’azione: il lettore deve divenire specchio di questa sublimità universale.
Perché il III libro assume particolare rilevanza?
Perché testimonia la perizia argomentativa di Lucrezio riguardo la vanità del timore della morte. Si apre con un inno a Epicuro, poi segue la trattazione divisa in due punti (MATERIALITÀ e MORTALITÀ dell’anima). Infine, dà la parola alla Natura stessa che si rivolge all’uomo: se la vita è stata piena di gioie, l’uomo si ritirerà da essa come un convitato sazio, se è stata dolorosa non ha senso sperare che continui.
Perché secondo Lucrezio la religio va confutata?
Perché essa è in grado di opprimere sotto il suo peso la vita degli uomini, turbando ogni loro gioia con la paura. Se gli uomini sapessero che dopo la morte non c’è nulla, smetterebbero di credere alla superstizione religiosa. Per questo serve una conoscenza sicura delle leggi che regolano l’universo.
Qual è il valore degli dei in Epicuro?
Epicuro, colui che “osò levare gli occhi contro la religione che incombeva minacciosa dal cielo” ha liberato gli uomini da enormi sofferenze morali. Infatti, considerava gli dei come figure perfette negli intermundia ed eterne, incuranti delle vicende della terra e dell’uomo. Escludeva quindi che l’uomo fosse in un rapporto di dipendenza con la divinità e lo invitava anzi alla contemplazione dell’universo con la mente libera da pregiudizi.
Come ha origine, secondo Lucrezio, la religio? Perché il suo pensiero fu travisato?
Nel V libro Lucrezio asserisce che il timore religioso fosse dovuto all’ignoranza delle leggi meccaniche che governavano la natura. Il suo intento non è quello di allontanarsi dalla religione in senso proprio, ma di delineare l’origine storica di un fenomeno del quale si possono ricostruire le cause.