Varie Flashcards

1
Q

Accatastamento*

A
  • Gli scopi del catasto, sono i seguenti:
    1) accertare le proprietà immobiliari urbane e determinarne la rendita;

2) costituire un catasto generale dei fabbricati e degli altri immobili urbani che si denomina
nuovo catasto edilizio urbano.

  • L’attività di accatastamento, che deve essere svolta in ragione di determinate procedure informatiche, è regolata in larga parte ancora dal d.p.r. n. 1142/1949.
  • Il catasto (si veda Voce, Catasto) è oggetto da lunghi anni di tentativi di riforma complessiva tesi a renderlo conforme agli standard valutativi attuali, ma una riforma organica e complessiva non è
    ancora giunta in porto.
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2
Q

Agibilità (o abitabilità)*

A
  • “Il certificato di agibilità attesta la sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente” (art. 24, primo comma, d.p.r. n. 380/01).
  • L’agibilità è un provvedimento reso dal “dirigente o dal responsabile del competente ufficio comunale” al termine di un procedimento amministrativo teso ad accertare i requisiti sopra menzionati.
  • La legge consente anche il rilascio di un certificato di agibilità parziale in relazione ad unità immobiliari, anche ubicate in condominio, a patto che ricorrano determinati requisiti, ossia “purché siano completate e collaudate le opere strutturali connesse, siano certificati gli impianti e siano completate le parti comuni e le opere di urbanizzazione primaria dichiarate funzionali rispetto all’edificio oggetto di agibilità parziale”.
  • L’agibilità parziale può essere altresì rilasciata “per singoli edifici o singole porzioni della costruzione, purché funzionalmente autonomi, qualora siano state realizzate e collaudate le opere di urbanizzazione primaria relative all’intero intervento edilizio e siano state completate e collaudate le parti strutturali connesse, nonché collaudati e certificati gli impianti relativi alle parti comuni”.
    Una norma che pare fare al caso dei supercondominii.
  • Abitabilità e agibilità sono la stessa cosa.
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3
Q

Amianto*

A
  • L’amianto è un minerale presente in natura in varie tipologie e si connota principalmente per la sua resistenza al calore. In passato ne è stato fatto largo uso nell’industria, anche in quella edilizia, finché non si è accertata la sua cancerogenicità.
  • La legge n. 257 del 1992 vieta “l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto”
  • La normativa vigente (leggi nazionali e regionali) impongono attività di bonifica dall’amianto.
  • Negli allegati al decreto ministeriale 6 settembre 1994 si legge che per bonifica dall’amianto s’intende ogni attività tesa;
    a) alla rimozione;
    b) all’incapsulamento;
    c) al confinamento dell’amianto.
  • La rimozione avviene, come spiega lo stesso termine, con l’asportazione della parte di manufatto contenente amianto (si pensi alle coperture dei tetti).
  • L’incapsulamento avviene trattando l’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti ed ha la finalità di inglobare le fibre di amianto e renderlo quindi inoffensivo (chiaramente questa tecnica necessità di verifiche periodiche di tenuta dei materiali utilizzati al fine di evitare successive dispersioni)
  • Il confinamento, come dice la stessa parola, è quella tecnica che serve ad isolare le parti in cui è presente l’amianto dalle altre parti dell’edificio, in modo tale che le fibre non possano liberamente circolare
  • L’attività inerente la bonifica da amianto, che può essere eseguita da imprese iscritte in apposito Albo tenuto dal Ministero dell’ambiente, gode della detrazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia.
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4
Q

Anno civile*

A
  • Periodo di tempo compreso tra l’1 gennaio ed il 31 dicembre e che differenzia gli intervalli di tempo in ragione del fatto che al suo passare cambia, progressivamente ed in ordine crescente, l’anno di riferimento
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5
Q

Anno fiscale*

A
  • Periodo di tempo al termine del quale vengono chiesti alle imprese ed in generale ai soggetti che devono presentare dichiarazioni dei redditi e simili i resoconti della loro attività fiscalmente rilevante in relazione all’anno di riferimento.
  • L’anno fiscale coincide con il periodo di tempo che va dall’1 gennaio al 31 dicembre.
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6
Q

Anno solare*

A
  • È opinione diffusa e spesso trasfusa erroneamente in legge che l’anno solare sia quello che va dall’1 gennaio al 31 dicembre. In realtà l’anno solare è anche quello intercorrente nel periodo indicato, ma per anno solare, in termini generali, deve intendersi il periodo di tempo che trascorre per il passaggio del sole nello stesso punto di partenza. Esso corrisponde a circa 365 giorni.
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7
Q

Appartamento*

A
  • L’appartamento è un’unità immobiliare ubicata in un edificio avente funzione di civile abitazione.
  • Esso può comporsi di più vani, oppure solamente di un unico ambiente, in tal caso si parlerà di monolocale.
  • Ogni appartamento ha una propria classificazione catastale che può portarlo ad essere considerato un’abitazione popolare o anche un’abitazione di tipo signorile a seconda delle sue caratteristiche.
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8
Q

Appropriazione indebita*

A
  • Reato previsto dall’art. 646 del codice penale, che punisce chiunque si appropria del denaro o della cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, per trarre un ingiusto profitto per sé o per altri.
  • Si tratta di un reato comune, in quanto può essere commesso da chiunque.
  • Classico esempio di appropriazione indebita in ambito condominiale è quello dell’amministratore che “scappa con la cassa”.
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9
Q

Assegno bancario*

A
  • L’assegno bancario è un ordine di pagamento impartito da una persona (traente) alla banca (trattario) di pagare una determinata somma di denaro ad altro soggetto (beneficiario).
  • L’assegno bancario (chèque) contiene:
    1) la denominazione di assegno bancario (chèque) inserita nel contesto del titolo ed espressa nella lingua in cui esso è redatto;
    2) l’ordine incondizionato di pagare una somma determinata;
    3) il nome di chi è designato a pagare (trattario);
    4) l’indicazione del luogo di pagamento;
    5) l’indicazione della data e del luogo dove l’assegno bancario è emesso;
    6) la sottoscrizione di colui che emette l’assegno bancario (traente)”.
  • In quanto ordine di pagamento, l’assegno bancario in relazione alle obbligazioni pecuniarie, non rappresenta un adempimento vero e proprio e quindi il creditore può non accettarlo.
  • In caso di accettazione l’obbligazione si dovrà ritenere estinta al momento dell’accredito/riscossione della somma.
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10
Q

Assegno circolare*

A
  • L’assegno circolare è un titolo di credito all’ordine emesso da un istituto di credito a ciò autorizzato dall’autorità competente, per somme che siano presso di esso disponibili al momento dell’emissione, e pagabile a vista presso tutti i recapiti comunque indicati dall’emittente.
  • L’istituto autorizzato ad emettere assegni circolari è tenuto a costituire in conformità delle leggi speciali, a garanzia dei medesimi una cauzione sulla quale i portatori dei titoli hanno privilegio speciale”.
  • In quanto titolo di credito, il beneficiario può presentarsi presso la banca emittente per riscuoterlo, oppure versarlo sul proprio conto corrente per vedersi riconosciuto l’accredito della somma corrispondente.
  • L’assegno circolare non è parificabile all’assegno bancario, in quanto mentre quest’ultimo rappresenta un ordine di pagamento rispetto al quale potrebbero sorgere problemi in caso di emissione senza provvista o peggio ancora senza autorizzazione nel caso dell’assegno circolare ciò non può avvenire in quanto l’istituto di credito prima di emetterlo blocca dei fondi corrispondenti all’importo indicato nel titolo di credito.
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11
Q

Assegno senza autorizzazione*

A
  • Si tratta di un ordine di pagamento emesso senza l’autorizzazione dell’istituto di credito di riferimento.
  • Chi ha emesso l’assegno non avrebbe potuto farlo, non avendo l’autorizzazione del trattario.
  • Si pensi ai casi di chiusura del conto cui non sia seguita la riconsegna del libretto di assegni, oppure all’ipotesi di revoca dell’autorizzazione per emissione di assegni senza provvista.
  • La legge n. 386/90 sanziona l’emissione di assegni senza autorizzazione.
  • Chiunque emette un assegno bancario o postale senza l’autorizzazione del trattario è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da lire due milioni a lire dodici milioni.
    Se l’importo dell’assegno è superiore a lire venti milioni o nel caso di reiterazione delle violazioni, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da lire quattro milioni a lire ventiquattro milioni.
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12
Q

Autocertificazione*

A
  • L’autocertificazione è quella dichiarazione rilasciata da una persona ed attestante, in luogo delle normali certificazioni una serie di qualità e stati individuati dalla legge (d.p.r. n. 445/00), quali ad esempio: data e il luogo di nascita, residenza, cittadinanza, godimento dei diritti civili e politici, titoli di studio, ecc.
  • L’autocertificazione può riguardare anche dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà.
    L’atto di notorietà è una dichiarazione resa da una persona, per atto pubblico, in relazione a fatti, stati e circostanze note alla stessa ed altre persone.
  • L’autocertificazione, nella doppia declinazione così indicata, è atto valevole per legge (salvo eccezioni) nei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione e tra privati solamente se l’altra parte vi acconsente.
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13
Q

Bed and breakfast*

A
  • Bed and breakfast è una struttura ricettiva caratterizzata dal fatto che l’utente è ospitato in un’abitazione con offerta di servizio di pernottamento e prima colazione.
  • L’attività di bed and breakfast non ha una disciplina uniforme sul territorio nazionale in quanto rimessa alla potestà legislativa delle regioni.
  • Il decreto legislativo n. 79 del 2011 considera l’attività di bed and breakfast in forma imprenditoriale un’attività paralberghiera e la definisce come: “sono strutture ricettive a conduzione ed organizzazione familiare, gestite da privati in modo professionale, che forniscono alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare purché funzionalmente collegate e con spazi familiari condivisi” (art. 9, ottavo comma, d.lgs n.
    79/2011).
  • È legittima l’apertura di un bed and breakfast in un appartamento in condominio, ove ciò non sia vietato da un regolamento condominiale contrattuale accettato dal condomino e purché il divieto sia chiaro in relazione all’attività non consentita o comunque con riferimento al pregiudizio da evitarsi.
    In tal caso non è l’attività in sé ad essere vietata, ma la sua conduzione in contrasto con quanto disposto dal regolamento.
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14
Q

Calunnia*

A
  • Reato previsto e punito dal codice penale e avviene quando chiunque presenta una denunzia o una querela, anche se anonima o sotto falso nome, all’Autorità giudiziaria o ad altra Autorità incolpando di un reato qualcuno sapendo però che quest’ultimo è innocente.
  • Si commette il delitto di calunnia, ad esempio, se si incolpa, con una segnalazione alla polizia municipale, il vicino di commettere un abuso edilizio che si sa essere inesistente.
  • La pena per il delitto di calunnia, a seconda della gravità dell’incolpazione e dei suoi effetti, va da un minimo di due anni ad un massimo di vent’anni. La calunnia è un delitto contro l’attività giudiziaria, ossia il bene giuridico tutelato è il corretto svolgimento dell’attività della suddetta Autorità.
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15
Q

Cambiale*

A
  • La cambiale è un titolo di credito con cui s’impegna qualcuno o ci si impegna al pagamento, entro un dato termine, di una determinata somma di denaro.
  • Il r.d. n. 1669/1933 all’art. 1 disciplina il contenuto della cambiale:
    “La cambiale contiene:

1) la denominazione di cambiale inserita nel contesto del titolo ed espressa nella lingua in cui esso è redatto;
2) l’ordine incondizionato di pagare una somma determinata;
3) il nome, il luogo e la data di nascita ovvero il codice fiscale di chi è designato a pagare (trattario);
4) l’indicazione della scadenza;
5) l’indicazione del luogo di pagamento;
6) il nome di colui al quale o all’ordine del quale deve farsi il pagamento;
7) l’indicazione della data e del luogo dove la cambiale è emessa;

8) la sottoscrizione di colui che emette la cambiale (traente)”.
Nella così detta cambiale tratta i soggetti coinvolti sono tre:

a) il traente, ossia chi emette la cambiale;
b) il trattario, ossia la persona (solitamente debitore del traente) cui è impartito l’ordine di pagamento;
c) il beneficiario, ossia la persona cui deve farsi il pagamento.

  • Diverso dalla cambiale è il vaglia cambiario, altrimenti detto pagherò cambiario, che è un ordine di pagamento il quale presuppone l’esistenza del rapporto di provvista (debito tra un vecchio e un nuovo debitore) tra traente e trattario, in un sistema del tutto simile a quello delineato per l’assegno circolare.
    Il vaglio cambiario è emesso dalla Banca d’Italia (art. 87 e ss. r.d. n. 1736/1933).
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16
Q

Cancellazione protesto*

A
  • La cancellazione del protesto è quell’attività finalizzata ad ottenere l’eliminazione del nome del debitore dal registro dei protesti, ossia da quell’elenco di nomi di persone che non hanno onorato il pagamento di una cambiale o di un assegno.
  • La cancellazione del protesto può anche essere domandata nel caso di erronea levata del medesimo (es. errore di persona); in tal caso l’azione spetta anche all’ufficiale giudiziario che ha levato il protesto.

Al riguardo è utile rammentare che alla tenuta dell’elenco dei protesti cambiari per mancato pagamento di cambiali accettate, di vaglia cambiari e di assegni bancari provvedono esclusivamente le Camere di commercio (art. 1 l. n. 77/1955).

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17
Q

Catasto*

A
  • Il catasto è una banca dati informatizzata dei beni immobili presenti sul territorio nazionale finalizzato all’individuazione del proprietario e della consistenza dei beni ai fini dell’applicazione delle imposte fondiarie.
  • I dati catastali riportati al catasto:
  • Foglio: una specifica porzione di territorio comunale
  • Particella: la specifica costruzione (che può essere un condominio) o il terreno
  • Subalterno: la singola unità immobiliare appartenente ad una specifica particella
  • Dati toponomastici: Via, civico ecc
  • Categoria: utilizzazione e destinazione dell’ u.i.
  • Classe: grado di rifinitura dell’u.i.
  • MQ
  • Rendita: la sua redditività
  • Ogni u.i. si identifica in quanto ha una propria autonomia funzionale e reddituale
  • Gli immobili in base alla destinazione d’uso danno origine ai gruppi catastali:
    • gruppo A, B, C - immobili a destinazione ordinaria;
    • gruppo D - immobili a destinazione speciale;
    • gruppo E - immobili a destinazione particolare;
    • gruppo F - entità urbane.
  • Ogni classe viene poi suddivisa in gruppi da 1 a 10 in funzione del reddito: tipo A1 - A2 / C1 - C2
  • I calcoli per la rendita vengono fatti su unità di misura diverse in base alla categoria:
  • Per VANO UTILE –gruppo A (abit. Private)
  • Per METRO CUBO –gruppo B (abit. Collettive)
  • Per METRO QUADRO –gruppo C (commerciale, depositi, artigianale)
  • Per il gruppo A oltre ai vani vengono conteggiati anche quelli ritenuti accessori secondo un termine di frazionamento:
    Accessori diretti, quelli strettamente necessari alla funzionalità dell’alloggio:
    (wc, ingresso, disimpegno, dispense, ecc.) - valgono 1/3 di vano
    Accessori complementari, quelli non strettamente necessari:
    (cantine, soffitte, stenditoi, ecc) - 1/4 di vano
    Cortile: 4% in più
  • La rendita viene calcolata molplicando i vani per la tariffa d’estimo
  • Per l’aggiornamento i tecnici redigono il DO.C.FA (Documento Catasto Fabbricati)
  • La denuncia per le nuove u.i. spetta al proprietario, per le volture se ne occupa o il notaio o un professionista abilitato
  • È possibile distinguere il catasto terreni dal catasto degli edifici.
  • Quest’ultimo, di gran lunga più noto e consultato in ambito condominiale, permette l’individuazione di un’unità immobiliare ed, in relazione ad essa, del suo proprietario e della rendita economica ai fini dei calcoli delle imposte fondiarie (es. imposta di registro nel caso di compravendita).
  • Alla tenuta ed aggiornamento del catasto è preposta l’Agenzia delle entrate (ex agenzia del territorio) con l’obbligo di fattiva collaborazione dei cittadini, che sono tenuti a segnalare ed aggiornare la situazione dei propri immobili in relazione ad ogni attività suscettibile di comunicazione.
  • Ai fini della verifica della proprietà di un bene immobile, le informazioni presenti nel catasto non forniscono piena prova. La verifica della proprietà, in termini di certezza giuridica, è possibile mediante consultazione dei pubblici registri immobiliari, anch’essi tenuti dall’Agenzia delle entrare (ex Conservatoria dei pubblici registri immobiliari).
  • Per l’accesso si possono richiedere le visure catastali
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18
Q

Certificato di prestazione energetica (attestato di prestazione energetica, APE)*

A
  • Oggi è obbligatorio far redigere un attestato di prestazione energetica (APE), che viene definito come quel documento, rilasciato da esperti qualificati e indipendenti che attesta la prestazione energetica di un edificio attraverso l’utilizzo di specifici descrittori e fornisce raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica”.
  • La prestazione energetica di un edificio è la “quantità annua di energia primaria effettivamente consumata o che si prevede possa essere necessaria per soddisfare, con un uso standard dell’immobile, i vari bisogni energetici dell’edificio, la climatizzazione invernale e estiva, la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, la ventilazione e, per il settore terziario, l’illuminazione, gli impianti ascensori e scale mobili.
  • Tale quantità viene espressa da uno o più descrittori che tengono conto del livello di isolamento dell’edificio e delle caratteristiche tecniche e di installazione degli impianti tecnici.
  • La prestazione energetica può essere espressa in energia primaria non rinnovabile, rinnovabile, o totale come somma delle precedenti” (art. 2, primo comma lett.c), d.lgs. n. 192/05).
  • La certificazione energetica può essere redatta sostanzialmente (ma non solo) da ingegneri, architetti e geometri, rispetto ai quali il tipo di laurea può richiedere o meno lo svolgimento di un corso abilitante.
  • L’APE sostanzialmente rappresenta uno strumento di chiara e immediata comprensione per la valutazione, in relazione alla prestazione energetica dell’immobile, della convenienza economica all’acquisto (aumentandone il valore) e alla locazione ed è uno strumento efficace per la valutazione della convenienza nella realizzazione di interventi di riqualificazione energetica dell’immobile stesso.
  • L’attestato di prestazione energetica dev’essere allegato nei contratti di locazione e compravendita (art. 6 d.lgs n. 192/05).
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19
Q

Certificato di prevenzione incendi (CPI)*

A
  • Le modalità di rilascio del certificato e del suo rinnovo sono dettate dal d.p.r. n. 151/2011.
  • Il Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) attesta il rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa di prevenzione incendi e la sussistenza dei requisiti di sicurezza antincendio nei locali, attività, depositi, impianti ed industrie pericolose, individuati, in relazione alla detenzione ed all’impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti che comportano in caso di incendio gravi pericoli per l’incolumità della vita e dei beni ed in relazione alle esigenze tecniche di sicurezza […]”.
  • Il Legislatore, nell’intento di semplificare l’attività dei comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, competente al rilascio del CPI, ha previsto 80 tipi di attività considerate a maggior rischio d’incendio e che devono essere sottoposte a controllo da parte dei Vigili del Fuoco.
  • Ogni attività è suddivisa in tre particolari categorie a seconda del rischio di incendio prevedibile:
  • A basso - B medio - C alto.

Per iniziare l’attività:

  • Per quelle rientranti nella cat. A:
      • basta inviare la scia e il progetto al SUAP (sportello unico per le attività produttive) o ai vigili del fuoco. Con la ricevuta del suap si può cominciare. I vigili del fuoco possono fare controlli a campione entro 60gg.
  • Per quelle rientranti nella cat. B e C occorre aspettare valutazione del progetto da parte dei vv entro 60gg:
      • inviare il progetto al SUAP (sportello unico per le attività produttive) che lo gira ai vigili del fuoco. Una volta ok dei vv si possono inziare i lavori. Una volta terminati i lavori inviare scia al suap e si può inziare l’attività con la ricevuta dell’invio. I vigili del fuoco hanno obbligo di controllo entro 60gg per il rilascio della CPI in caso di categoria C.
  • Tra le attività sono elencati anche gli edifici ad uso civile che vengono parametrizzati in funzione dell’ “altezza antincendi”:
  • Tutti gli edifici civili con altezza superiore ai 24 metri
  • Cat. A - dai 24 ai 32 mt
  • Cat. B - dai 32 ai 54 mt
  • Cat. C - oltre i 54 mt
  • REI rappresenta un valore in termini di tempo di resistenza al fuoco
  • R: Resistenza (esprime l’attitudine di un elemento portante a conservare la capacità statica sotto l’azione dell’incendio)
  • E: Emeticità (esprime l’attitudine di un elemento di separazione o di compartimentazione a mantenere la tenuta ai fumi e alle fiamme)
  • I: Isolamento (esprime l’attitudine di un elemento di separazione o di compartimentazione a ridurre la trasmissione del calore entro un dato limite)
    Le cifre poste dopo la sigla REI esprimono il tempo, in minuti primi, durante il quale la resistenza al fuoco deve essere garantita. REI 60 ( resistenza 60 min).
  • Esistono porte e pareti tagliafuoco che resistono fino a 120 min. REI 120.
  • Gli amministratori dei condomini, come responsabili delle attività, sono obbligati a pianificare le azioni e i comportamenti corretti da mettere in pratica in caso di incendio, che comprendono, ad esempio, la diffusione dell’allarme, la sicurezza dei percorsi di esodo, il raggiungimento di un luogo sicuro, la procedura per l’attivazione dei soccorsi.
    Dovranno inoltre individuare una serie di misure gestionali affinché vengano mantenute intatte le condizioni di sicurezza delle parti comuni e sia garantita l’efficienza degli impianti e dei dispositivi antincendio, come le reti di idranti e gli estintori quando previsti.
  • In sostanza, l’amministratore deve:
  • mantenere efficienti i presidi antincendio presenti nelle parti comuni
    dell’edificio: si tratta degli idranti, delle porte antincendio, dell’illumi-nazione
    d’emergenza, degli estintori, degli eventuali allarmi e spegnimenti
    automatici
  • provvedere a far effettuare i controlli, le verifiche e le necessarie manutenzioni
    sui presidi antincendio, secondo quanto è stato indicato dai
    costruttori, dagli installatori e secondo quanto è prescritto nella SCIA
  • informare i condomini, i dipendenti, le imprese ed i lavoratori autonomi
    sui rischi di incendio delle specifiche attività, sulla prevenzione e
    protezione adottata, sulle precauzioni per prevenire e su cosa fare in caso
    di incendio
  • annotare ogni controllo fatto ed ogni informazione data su un apposito
    registro.
  • Esistono 4 livelli di prestazione (L.P.) in funzione dell’altezza dell’edificio (dal livello del piano esterno più basso fino al livello inferiore dell’apertura dell’ultimo piano abitabile, quindi esclusi i locali di servizio) rispetto ai quali devono essere rispettate alcune norme specifiche finalizzate alla prevenzione e gestione degli incendi.
  • L.P. 0 per edifici di tipo a): altezza antincendi da 12 m a 24 m;
  • L.P. 1 per edifici di tipo b) e c): altezza antincendi da oltre 24 m fino a 54 m;
  • L.P. 2 per edifici di tipo d): altezza antincendi da oltre 54 m fino a 80 m;
  • L.P. 3 per edifici di tipo e): altezza antincendi oltre 80 m;
  • Per ogni livello sono previste norme che vanno dalla comunicazione agli occupanti, alla realizzazione e revisione degli impianti antincendio, alla segnaletica ecc.
  • Quindi il provvedimento individua le nuove misure calibrate in funzione dell’altezza degli edifici: obblighi più severi per gli edifici più alti, misure molto semplici per gli edifici più bassi (fino a 24 metri).
  • Il livello di prestazione “0” si applica agli edifici non soggetti a controlli di prevenzione incendi, in quanto il D.P.R. 151/2011, al punto “77” assoggetta edifici con altezza antincendio maggiore a 24 m, quindi le relative misure devono essere adottate esclusivamente sotto la diretta responsabilità del titolare dell’attività. Gli altri L.P. si applicano ad edifici soggetti. In riferimento agli edifici con altezza tra i 12 e i 24 m, è necessario semplicemente individuare comportamenti e azioni corrette da tenere non solo in caso di emergenza, ma anche quotidianamente, per non alterare le condizioni di sicurezza. Tutti gli occupanti devono conoscere tali azioni e, all’occorrenza, essere in grado di applicarle.
  • Per gli edifici con altezza antincendi maggiore di 24 metri e minore o uguale di 54 metri (L.P. 1) la pianificazione dell’emergenza deve essere predisposta, comunicata e verificata. Inoltre tra le misure preventive da applicare vi è anche la valutazione dei rischi di incendio in caso di modifiche alle strutture, alle finiture, al rivestimento delle facciate, all’isolamento termico e acustico degli impianti.
  • Per gli edifici oltre 80 mt occorre individuare delle figure specifiche come il:
  • Responsabile della GSA (Gestione Sicurezza Antincendio)
  • Coordinatore dell’emergenza
    predisporre un locale destinato al Centro di Gestione dell’emergenza e un sistema EVAC (impianto di evacuazione sonora).
  • IL NULLA OSTA DI FATTIBILITÀ (NOF)
    Nel caso di progetti particolarmente complessi, i titolari delle attività comprese nelle categorie B e C, a medio ed ad alto rischio, hanno la possibilità di richiedere preventivamente al Comando provinciale dei Vigili del fuoco il rilascio di un Nulla Osta di Fattibilità (NOF). Questo documento non è altro che un parere rilasciato con riguardo a uno o più aspetti rilevanti dal punto di vista della prevenzione incendi, elaborato sulla base della valutazione di un progetto di fattibilità dell’opera
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20
Q

Certificazione unica*

A
  • La certificazione unica è una comunicazione effettuata dai soggetti sostituti d’imposta all’Agenzia delle entrate che serve per accertare i REDDITI di lavoro dipendente o assimilitati corrisposti, sotto qualsiasi forma, nell’anno d’imposta precedente.
  • La certificazione unica va inviata all’interessato entro il 31 Marzo di ogni anno e comunicata in via telematica all’Agenzia delle entrate entro il successivo 7 marzo
  • Per ogni certificazione omessa, tardiva o errata si applica una sanzione da cento euro in deroga ad un massimo di euro 50.000 per sostituto di imposta.
  • Nei casi di errata trasmissione della certificazione, la sanzione non si applica se la trasmissione della corretta certificazione è effettuata entro i cinque giorni successivi alla scadenza indicata nel primo periodo.
  • Se la certificazione è correttamente trasmessa entro sessanta giorni dal termine previsto nel primo periodo, la sanzione è ridotta a un terzo, con un massimo di euro 20.000.
  • In ambito condominiale l’obbligo di inviare la certificazione unica spetta all’amministratore, quale legale rappresentante del condominio, soggetto sostituito d’imposta.
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21
Q

Codice fiscale*

A
  • Il codice fiscale è il risultato di un sistema di codificazione volta a consentire l’individuazione univoca di persone fisiche, giuridiche, società, associazioni ed altre organizzazioni di persone o di beni prive di personalità giuridica, in relazione alla tenuta della così detta anagrafe tributaria.
  • Esiste una codifica specifica per comporre il codice fiscale e ci sono delle differenze tra il codice fiscale della persona fisica e quello di altri soggetti giuridici.
  • Il sito internet dell’Agenzia delle entrate consente la verifica dell’esistenza di un codice fiscale.
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22
Q

Codice fiscale del condominio*

A
  • In quanto soggetto giuridico ai fini tributari, il condominio deve essere dotato di un codice fiscale, il quale, in presenza di amministratore, dev’essere da questi richiesto.
  • In sua assenza tale incombenza può essere richiesto da ciascun condomino.
  • La mancata richiesta del codice fiscale comporta l’applicazione di sanzioni.
  • L’amministratore di condominio è anche tenuto a chiedere il cambio di legale rappresentante.
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23
Q

Collaudo statico*

A
  • Il collaudo, in generale, è quel complesso di operazioni volte a verificare il corretto funzionamento di un dispositivo, di qualunque genere, e quindi la sua rispondenza alle norme al fine del suo utilizzo.
  • In ambito edilizio si parla di collaudo statico riguardo il giudizio sul comportamento e le prestazioni delle parti dell’opera che svolgono funzione portante.
  • Il collaudo statico, tranne casi particolari, va eseguito in corso d’opera quando vengono posti in opera elementi strutturali non più ispezionabili, controllabili e collaudabili a seguito del proseguire della costruzione.
  • Le opere non possono essere poste in esercizio prima dell’effettuazione del collaudo statico […]”.
  • La norma prosegue indicando le modalità tecniche di esecuzione dei collaudi.
  • I collaudi devono essere eseguiti “da un ingegnere o da un architetto, iscritto all’albo da almeno dieci anni, che non sia intervenuto in alcun modo nella progettazione, direzione ed esecuzione dell’opera”.
  • Il certificato di collaudo è condizione necessaria per l’ottenimento del certificato di agibilità.
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24
Q

Commissione (contratto di)*

A
  • La commissione “è un mandato che ha per oggetto l’acquisto o la vendita di beni per conto del committente e in nome del commissionario” (art. 1731 c.c.).
  • In sostanza, chi acquista non spende il nome del proprio committente, ma lo fa come se stesse agendo per
    proprio conto.
  • Con il termine commissione, in gergo comune (erroneamente), si fa anche riferimento al pagamento di una somma di denaro in ragione di un affare sbrigato per conto di altra persona, anche se il nome corretto del compenso del commissionario è provvigione.
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25
Q

Comodato (contratto di)*

A
  • Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.
  • Il capoverso dell’articolo in esame specifica che “il comodato è essenzialmente gratuito”.
  • Con il contratto di comodato la persona che usufruisce della cosa, il comodatario, diviene titolare di un diritto personale di godimento.
  • Il contratto di comodato può essere concluso per un tempo determinato o anche senza determinazione di durata.
  • In tal caso, o anche nel caso in cui la durata non sia desumibile dalla destinazione d’uso del bene, il comodatario è tenuto a restituirlo al comodante non appena questo glielo richieda.
  • Il contratto di comodato è soggetto all’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle entrate.
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26
Q

Compravendita (contratto di)*

A
  • La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto a fronte di un corrispettivo di prezzo.
  • Si tratta di un contratto a prestazioni corrispettive (trasferimento della proprietà o altro diritto e per contro pagamento somma denaro) ed effetti reali, ossia che dal semplice scambio dei consensi fa discendere il trasferimento della proprietà, tant’è che la consegna della cosa i cui diritti sono oggetto di trasferimento rappresenta un’obbligazione derivante dal contratto medesimo.
  • La forma del contratto di compravendita dipende dal diritto oggetto di trasferimento:
    a) se si tratta, del trasferimento del diritto di proprietà o della costituzione, cessione, ecc. dell’usufrutto è sempre necessaria la forma scritta.
  • È possibile il contratto di vendita di cose future (es. vendita raccolto grano): in tal caso il trasferimento di proprietà avviene non appena la cosa esiste.
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27
Q

Comunione*

A
  • È quella fattispecie in cui due o più persone sono contitolari di un bene. Il caso probabilmente più ricorrente è quello della contitolarità del diritto di proprietà su un bene immobile.
  • La comunione può essere: legale (es. comunione legale dei beni tra coniugi), per titolo - volontaria (decisione concorde di acquisire unitamente), incidentale (es. eredità) e forzosa.
  • Classico esempio di comunione incidentale e forzosa è il condominio.
  • Come differenziare comunione condominio? Mentre per la comunione il bene oggetto di comproprietà non è strumentale al godimento di altri beni ma ne è esso stesso l’oggetto principale, in quella specifica del condominio sono strettamente correlate anche le proprietà esclusive dei singoli comproprietari. quindi nel condominio sono strettamente correlati il diritto di proprietà esclusvia con il diritto di comunione forzosa
  • Si può sciogliere la comunione se non si cambia la destinazione d’uso e se è:
  • divisibile tra i partecipanti in porzioni concrete
  • o se indivisibile allora si assegna ad uno che provvede a pagare gli altri comunisti
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28
Q

Condensa*

A
  • La condensa è il risultato di un evento fisico, detto condensazione, e consiste nel passaggio di una sostanza da uno stato di vapore allo stato liquido: ciò avviene anche in ragione di un raffreddamento della sostanza dallo stato di vapore.
  • La condensa si forma solitamente nei punti di una stanza, e quindi di una casa, che hanno una temperatura più bassa rispetto all’intero ambiente nel quale si manifesta.
  • È classica la formazione di condensa sui vetri delle cucine durante la cottura degli alimenti o comunque in altri ambienti particolarmente caldi.
  • Quando si forma della condensa, quindi, molto spesso il problema risiede nel comportamenti di chi abita quella casa.
  • Tuttavia può accadere che la condensa si formi a causa della scarsa qualità costruttiva: si pensi ad errata posa in opera degli isolanti.
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29
Q

Conduttore*

A
  • Nell’ambito di un contratto di locazione, il conduttore è la persona che detiene la cosa (mobile o immobile) oggetto del contratto e ne gode per il periodo ivi convenuto a fronte del pagamento del canone.
  • La legge impone sul conduttore, oltre a questo obbligo, altri adempimenti che possono essere così sintetizzati:
    a) divieti di mutamento della destinazione d’uso, salvo diverso accordo
    b) presa in consegna
    c) uso secondo la normale diligenza
    d) obbligo di restituzione al momento della cessazione del contratto.
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30
Q

Contratto*

A
  • Il contratto è l’accordo di due o più parti (non persone) per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale.
  • In quanto accordo, il contratto necessita di almeno due parti, ma può esistere un contratto plurilaterale.
  • Il codice civile regolamenta gli aspetti generali inerenti al contratto (es. conclusione dell’accordo, interpretazioni del contratto) e specifici aspetti degli effetti riguardanti determinati tipi contrattuali, lasciando ampia libertà alle parti in relazione alla determinazione del contenuto.
  • La legge distingue i contratti tipici, cioè specificamente normati (ad esempio, si veda Voce, Compravendita), da quelli atipici, cioè contratti non specificamente disciplinati ma da ritenersi legittimi “purché siano diretti a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo l’ordinamento giuridico”.
  • Il codice civile individua una serie di elementi (quattro) indefettibili del contratto, ossia:
    a) l’accordo

b) la causa
c) l’oggetto (deve essere lecito, possibile, determinato e può contenere cose future. )
d) la forma
- I contratti possono essere invalidi, ossia annullabili o nulli, e tali invalidità incidono diversamente sul contenuto dell’accordo (la nullità fa venire meno ab origine ogni pattuizione).
- Il contenuto del contratto invece riporta tutto il regolamento contrattuale nel dettaglio.
- Per ottenere la formazione del contratto occorre che intervengano due dichiarazioni di volontà, ovvero la proposta e l’accettazione. Il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell’accettazione dell’altra parte.

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31
Q

Costituzione in mora del creditore*

A
  • Il creditore è in mora quando, senza motivo legittimo, non riceve il pagamento offertogli nei modi indicati da specifici articoli di legge o non compie quanto è necessario affinché il debitore possa adempiere l’obbligazione”.
  • La costituzione in mora del creditore prevede un’articolata disciplina anche giudiziale finalizzata ad ottenere la liberazione del debitore dai rischi e dalle conseguenze connesse al ritardato adempimento.
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32
Q

Costituzione in mora del debitore*

A
  • Atto che consiste nell’intimazione rivolta dal creditore al debitore di adempiere alla propria obbligazione.
  • L’atto di costituzione in mora, solitamente una raccomandata con avviso di ricevimento, non è necessario:
    1) quando il debito deriva da fatto illecito;
    2) quando il debitore ha dichiarato per iscritto di non volere eseguire l’obbligazione;
    3) quando è scaduto il termine, se la prestazione deve essere eseguita al domicilio del creditore.
  • Se il termine scade dopo la morte del debitore, gli eredi sono costituiti in mora decorsi otto giorni dall’intimazione o dalla fatta per iscritto.
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33
Q

Costruzione*

A
  • Costruzione è quell’operazione che ha come risultato un qualunque manufatto realizzato dall’uomo. In ambito edilizio le costruzioni possono avere varia destinazione e consistenza; un muro è una costruzione al pari di una piramide.
  • In particolare, per quanto riguarda gli sporti, le terrazze, le scale esterne o, in genere, i corpi avanzati costituenti aggetti di un edificio, questi, ove siano stabilmente incorporati nell’immobile e non abbiano una funzione meramente decorativa od ornamentale, accrescono la superficie, il volume e la funzionalità dell’immobile cui accedono e rientrano nel concetto civilistico di costruzione, per cui di essi deve tenersi conto ai fini delle distanze, che vanno misurate dal limite dei manufatti aggettanti verso il vicino.
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34
Q

Costruzione sopra l’ultimo piano dell’edificio (sopraelevazione)*

A
  • Chi è proprietario dell’ultimo piano dell’edificio o del lastrico solare può elevare nuovi piani o fabbriche, purché tale intervento non sia vietato dagli atti d’acquisto.
  • Gli altri condòmini possono opporsi alla sopraelevazione allorquando questa pregiudichi l’ASPETTO architettonico (non il decoro, quindi non quello specifico nei singoli dettagli così come previsto dal costruttore ma piuttosto quello in generale) dell’edificio oppure diminuisca notevolmente l’aria o la luce dei piani sottostanti.
  • La sopraelevazione così descritta necessita, in quanto nuova costruzione, del permesso di costruire e di conseguenza è soggetta alle norme urbanistico-edilizie.
  • La sopraelevazione, quindi, pur astrattamente possibile in ambito condominiale, potrebbe essere vietata in ragione di vincoli di natura di diritto pubblico.
  • chi sopraeleva se proprietario esclusivo del lastrico non è tenuto a ricostruirlo, diversamente se è il proprietario dell’ultimo piano e altri condomini hanno il diritto di utilizzo.
  • Chi sopraeleva è tenuto a corrispondere “un’indennità agli altri condòmini pari al valore attuale del suolo (e non del lastrico) in proporzione all’area da occuparsi con la nuova fabbrica, diviso per il numero dei piani compreso quello da edificare, e detratto l’importo della quota a lui spettante. E’ inoltre tenuto a ricostruire il lastrico solare di cui tutti o parte dei condomini avevano il diritto di usare”.
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35
Q

Danno da cose in custodia (art. 2051 c.c.)*

A
  • Il danno è la conseguenza negativa di un evento, sia esso cagionato dall’uomo o da altri fattori.
  • Il danno da cose in custodia è la conseguenza negativa che si è verificata su una persona o su un bene e che è stata provocato da un’altra cosa – in custodia a diversa persona – in ragione di un comportamento umano omissivo o in assenza di alcuna condotta del custode.
  • Se la cosa è mero strumento in mano ad un agente, infatti, non si parlerà di danni da cose in custodia, ma più in generale di danni per fatto illecito o addirittura di danneggiamento (art. 635 c.p.).
  • Classico esempio di danni da cose in custodia è il danno da infiltrazioni verificatosi nell’unità immobiliare di un condominio e provenienti dal tetto o da altra parte dell’edificio comune o di altrui proprietà esclusiva.
  • Il fenomeno dannoso nell’ambito di differenti unità immobiliari in proprietà alla stessa persona non dà diritto al risarcimento del danno da cose in custodia, a meno che tale custodia non sia riferibile a persona diversa dal proprietario, come per esempio il conduttore o l’usufruttario.
  • Essendo rilevante il concetto di custodia la responsabilità è indipendente dalla colpa presunta salvo soltanto quando si sia in presenza di un fattore imprevedibile esterno che, interferendo nella situazione in atto, abbia di per sé prodotto l’evento.
  • Non mancano comunque pronunce tese a considerare la responsabilità in esame, quale responsabilità per colpa presunta, con conseguente esenzione da responsabilità dovuta vigilanza.
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36
Q

Custode*

A
  • Il custode è la persona che esercita un potere di fatto sulla cosa.
  • Il custode non sempre è il proprietario ma potrebbe essere anche il conduttore. Ovviamente quest’ultimo solo nel momento in cui ha possibilità di accedere alla cosa, infatti per casi diversi come per esempio gli impianti interni della struttura del fabbricato (elettrico, idrico, termico) la responsabilità ricade di nuovo sul proprietario.
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37
Q

Deontologia professionale*

A
  • La deontologia professionale è rappresentata dall’insieme dei comportamenti che il professionista deve tenere nell’ambito dei rapporti con la clientela e con altri soggetti (es. colleghi).
  • Le norme in materia di deontologia professionale possono essere dettate dalla legge, oppure indicate negli statuti o disposizioni ad hoc di associazioni professionali.
  • In ambito condominiale, essendo la professione di amministratore di condominio non regolamentata, la principale fonte inerente alle norme deontologiche è rappresentata dagli statuti o dalle disposizioni ad hoc di associazioni professionali, restando ferme le norme dettate per amministratori appartenenti ad albi o collegi professionali (es. avvocati, geometri, ecc.), nonché quelle genericamente previsti nell’ambito dei rapporti contrattuali (buona fede, correttezza, così come individuate dal codice civile e dal codice del consumo in quanto applicabile).
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38
Q

Deblattizzazione*

A
  • Per quanto non espressamente definita dalle norme, guardando alla definizione di derattizzazione si può definire la deblattizzazione come quel complesso di procedimenti ed operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia.
  • Scopo di tale attività è quindi la distruzione/riduzione del numero di blatte.
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39
Q

Derattizzazione*

A
  • Le attività di derattizzazione sono quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni di disinfestazione atti a determinare o la distruzione completa oppure la riduzione del numero della popolazione dei ratti o dei topi al di sotto di una certa soglia”.
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40
Q

Detenzione*

A
  • Detenzione è la materiale disponibilità di un bene senza che sia di proprietà.
  • Ad esempio detentore è il conduttore dell’immobile o il comodatario, entrambi titolari non di un diritto reale, bensì di un diritto personale di godimento. Il detentore, e quindi anche il comodatario, non gode del bene con l’”animus possidendi”, bensì con l’”animus detinendi”, ossia con la consapevolezza che proprietario del bene è un’altra persona”.
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41
Q

Diffamazione*

A
  • Reato previsto e punito dal codice penale.
  • La condotta punibile consiste nell’offesa della reputazione di un altra persona in assenza della stessa ed alla presenza di almeno due persone.
  • Si tratta di un reato comune in quanto può essere commesso da chiunque.
  • La diffamazione può essere commessa dall’amministratore con proprie parole o scritti, così come dai condòmini verso loro vicini o verso lo stesso amministratore.
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42
Q

Diffida ad adempiere*

A
  • Atto unilaterale recettizio con il quale una parte nell’ambito di un contratto invita l’altra a porre in essere il proprio adempimento.
  • La diffida ad adempiere può preannunciare la risoluzione del contratto, in tal caso il termine per adempiere non può essere inferiore a quindici giorni, salvi differenti usi, pattuizioni o se, per la natura del contratto, risulti congruo un termine minore.
  • La diffida ad adempiere non è atto riservato, per cui può essere inviata dalla parte personalmente, non essendo obbligatoria l’assistenza di un legale.
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43
Q

Dimora*

A
  • Luogo in cui una persona abita.
  • Ai fini legislativi (l. n. 1228/54 e d.p.r. 223/89), quando la dimora è abituale è rilevante in relazione alla fissazione della residenza.
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44
Q

Distanze tra costruzioni*

A
  • Disciplina dettata dalla legge e dai regolamenti locali volta a disciplinare le distanze tra costruzioni.
  • Il codice civile impone una distanza minima tra le costruzioni non minore di tre metri, specificando che nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore.
  • In particolare, per quanto riguarda gli sporti, le terrazze, le scale esterne o, in genere, i corpi avanzati costituenti aggetti di un edificio, questi, ove siano stabilmente incorporati nell’immobile e non abbiano una funzione meramente decorativa od ornamentale, accrescono la superficie, il volume e la funzionalità dell’immobile cui accedono e rientrano nel concetto civilistico di costruzione, per cui di essi deve tenersi conto ai fini delle distanze, che vanno misurate dal limite dei manufatti aggettanti verso il vicino.
  • I muri di cinta ed in genere ogni altro muro isolato di altezza non superiore a tre metri non sono considerati ai fini del computo delle distanza tra costruzioni.
  • Ovviamente il codice civile determina la distanza tra diverse costruzioni nel rispetto dei limiti inderogabili di densità edilizia, di altezza, di distanza fra i fabbricati e rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, al verde pubblico o a parcheggi.
  • Ad esempio è stabilito che la distanza tra edifici antistanti aventi pareti finestrate (basta che un solo edificio abbia pareti finestrate) non può essere inferiore a dieci metri.
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45
Q

Divieto di emettere assegni*

A

Divieto di emettere assegni*

  • Si tratta di una sanzione amministrativa relativa all’emissione di assegni senza autorizzazione.
  • Il divieto di emettere assegni bancari e postali non può avere una durata inferiore a due anni, né superiore a cinque anni.
  • Commette questo illecito amministrativo chi non è legittimato ad emettere assegni pe chi per esempio ha precedente chiuso il conto corrente, oppure chi ha emesso un assegno a seguito di un provvedimento di revoca temporanea susseguente all’emissione di assegno senza provvista (Scoperto).
  • L’Autorità competente ad emettere il provvedimento in esame è il Prefetto del luogo di pagamento dell’assegno.
  • E’ comunque possibile fare ricorso.
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46
Q

Divieto di fermata*

A
  • Il Codice della strada per fermata intende la temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata.
  • Durante la fermata, che non deve comunque arrecare intralcio alla circolazione, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia”.
  • Le strade condominiali sono soggette all’applicazione della legge solamente se aperte al transito di un numero indiscriminato ed indeterminato di veicoli.
  • Nel caso di strada chiusa e nell’ipotesi in cui l’assemblea di condominio, in ragione dei poteri inerenti alla regolamentazione dell’uso delle cose comuni, abbia stabilito un divieto di fermata in una determinata zona, per la sua violazione non può essere invocato l’intervento della polizia municipale, essendo al più possibile irrogare, ove prevista dal regolamento, una sanzione pecuniaria.
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47
Q

Divieto di sosta*

A
  • Il Codice della strada intende per sosta la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente.
  • Le strade condominiali sono soggette all’applicazione della legge solamente se aperte al transito di un numero indiscriminato ed indeterminato di veicoli.
  • Nel caso di strada chiusa e nell’ipotesi in cui l’assemblea di condominio, in ragione dei poteri inerenti alla regolamentazione dell’uso delle cose comuni, abbia stabilito un divieto di sosta in una determinata zona, per la sua violazione non può essere invocato l’intervento della polizia municipale, essendo al più possibile irrogare, ove prevista dal regolamento, una sanzione pecuniaria.
48
Q

Domicilio*

A
  • Il domicilio di una persona è nel luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi.
  • Il domicilio di un amministratore condominiale è rappresentato dall’ufficio nel quale esercita la sua attività.
  • È possibile eleggere domicili per specifici affari, ad esempio il domicilio in relazione alle cause giudiziarie, oppure il domicilio per le comunicazioni inerente utenze, conti bancari, rapporti condominiali ecc.
  • In tal caso è onere di chi ha eletto il domicilio comunicarne l’avvenuto cambiamento.
  • Con riferimento al condominio, la Corte di Cassazione ha in più occasioni affermato che il domicilio del condominio corrisponde con quello dell’amministratore, salvo il caso di presenza nello stabile di luoghi deputati alla gestione delle parti comuni, come ad esempio il locale portineria: in tal caso la notifica degli atti, ad esempio, può essere
    effettuata anche presso tali luoghi.
49
Q

DUVRI*

A
  • Il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze, il cui acronimo è l’appunto DUVRI, dev’essere redatto dal datore di lavoro committente “in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda”.
  • Serve a valutare e quindi indicare come eliminare o quanto meno ridurre le interferenze tra i vari lavoratori che operano in un medesimo ambito.
  • Il DUVRI dev’essere quindi redatto dall’amministratore di condominio in quanto datore di lavoro committente (DLC) o da un suo delegato, ad esempio nell’ipotesi in cui il condominio abbia alle proprie dipendenze un portiere, ed anche dalle imprese appaltatrici di lavori di manutenzione delle parti comuni, nelle ipotesi in cui facciano ricorso al subappalto o comunque a lavoratori autonomi anche non contemporaneamente.
  • L’obbligo non si applica ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature, ai lavori o servizi la cui durata non è superiore a cinque uomini-giorno (sempre che essi non comportino pericoli derivanti dal rischio di incendio di livello elevato o dallo svolgimento di attività in ambienti confinati o dalla presenza di agenti cancerogeni, mutageni o biologici, di amianto o di atmosfere esplosive o dalla presenza dei rischi particolari)
  • E’ un documento “UNICO” per tutti gli appalti e per questo “DINAMICO” in quanto deve essere aggiornato in caso si ravvisino nuovi rischi da interferenza, all’ingresso di nuove imprese, ove si presentino variazioni nella struttura e nella tecnologia delle varie imprese, in caso di acquisto ed utilizzo di nuove attrezzature da parte dell’azienda, ecc.
  • Il DUVRI non va predisposto nel caso di cantieri edili ove vi sia già un Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) ed accettato dalle imprese; in tal caso le imprese appaltatrici presenti in cantiere redigono il Piano Operativo della Sicurezza (POS) in quanto i rischi da lavorazioni interferenti sono già stati contemplati dal PSC stesso.
  • L’amministratore in caso di appalto di lavori in un condominio in cui ci sia un dipendente ha l’obbligo oltre quello della redazione del DUVRI anche richiedere:
  • Certificato iscrizione alla camera di commercio
  • Autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi, circa il possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale
50
Q

DVR*

A
  • Il Documento di Valutazione dei Rischi, detto DVR, il cui obbligo di redazione è posto in capo ai datori di lavoro (sostanzialmente di tutti i settori) individua tutti gli interventi ed adempimenti che devono essere attuati per eliminare o ridurre i rischi presenti sul luogo di lavoro.
  • Il DVR dev’essere redatto dall’amministratore di condominio, se la compagine ha alle sue dipendenze del personale (es. portiere), anche se la persona dipendente è uno tra gli stessi condòmini.
51
Q

Eccesso di potere*

A
  • Dell’eccesso di potere si parla, con riferimento alla materia condominiale, per lo più guardando alle delibere assembleari, anche se non può escludersi che anche all’amministratore possa essere rimproverato un eccesso di potere.
  • Il giudice non controlla l’opportunità o la convenienza della soluzione adottata dalla delibera impugnata, ma deve stabilire solo che essa sia o meno il risultato del legittimo esercizio del potere discrezionale dell’organo deliberante.
  • Scegliere l’impresa che ha presentato il preventivo più alto, ove ciò non sia vietato dal regolamento, rappresenta un normale esercizio del potere discrezionale dell’assemblea.
  • Potrebbe essere un caso di eccesso di potere da parte dell’assemblea quella delibera che dispensa l’amministratore dal recupero del credito entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, con l’unico intento di salvaguardare i condòmini da azioni legali connesse a stati volontari e perduranti di morosità.
  • Ogni caso ovviamente deve essere approfondito singolarmente.
52
Q

Edificio*

A
  • L’edificio è una qualunque costruzione immobile realizzata dall’uomo al fine di soddisfare proprie esigenze in relazione alle sue attività.
  • La destinazione dell’edificio definisce le sue caratteristiche legate a scelte architettoniche e/o di disposizioni legislative e regolamentari atte a disciplinarne salubrità e sicurezza.
53
Q

Esercizio arbitrario delle proprie ragioni*

A

Esercizio arbitrario delle proprie ragioni*

  • Reato che punisce chiunque che al fine di esercitare un preteso diritto, pur potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente giustizia da solo mediante violenza sulle cose e/o sulle persone.
  • L’ordinamento giuridico italiano, salvo rare eccezioni (es appunto le “multe” condominiali), non consente di agire in autotutela per far valere le proprie ragioni; se una persona è stata spogliata nel possesso di un bene, non può, per riavere la disponibilità, sottrarlo al nuovo possessore percuotendolo, ma adire le vie legali.
  • In ambito condominiale, salvo il caso appunto delle “multe” condominiali, qualunque questione afferente la proprietà/possesso/uso dei beni comuni e più in generale delle parti dell’edificio deve essere risolta dall’Autorità Giudiziaria, laddove le parti non raggiungano bonariamente una soluzione della controversia.
54
Q

Fallimento (e procedure concorsuali)*

A
  • Il fallimento è una dichiarazione resa dal Tribunale con una sentenza per mezzo della quale si accerta lo stato d’insolvenza dell’imprenditore che ha chiesto o del quale è stato chiesto il fallimento.
  • Non sono soggetti a questa procedura, detta concorsuale, gli enti pubblici nonché i piccoli imprenditori.
  • Finalità della procedura fallimentare è quella di soddisfare i creditori dell’imprenditore fallito mediante una serie di azioni finalizzate a liquidare il patrimonio del fallito al fine di ricavare le somme utili al pagamento dei suddetti creditori, secondo ben precise norme dettate dalla legge.
  • Tale legge contiene anche la regolamentazione di altre procedure concorsuali, più nello specifico: concordato preventivo, dell’amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa.
  • Le procedure concorsuali che riguardano soggetti imprenditoriali che abbiano dei beni in condominio prevedono la prededucibilità delle spese condominiali accertate (si veda Voce, Spese prededucibili).
55
Q

Fascicolo del fabbricato*

A
  • Il fascicolo del fabbricato non trova una compiuta disciplina legislativa.
  • Per quanto si discuta da anni sulla sua introduzione nell’ordinamento giuridico, non esiste alcuna norma che imponga la sua formazione e tenuta; proprio per questo è impossibile darne una definizione compiuta.
  • Nelle intenzioni dei più, il fascicolo del fabbricato, come indicato in alcuni disegni di legge, doveva contenere “le informazioni relative all’edificio di tipo identificativo, progettuale, strutturale, impiantistico, ambientale, con l’obiettivo di pervenire ad un idoneo quadro conoscitivo a partire, ove possibile, dalle fasi di costruzione dello stesso, e sono registrate le modifiche apportate rispetto alla configurazione originaria, con particolare riferimento alle componenti statiche, funzionali e impiantistiche”.
  • Per certi versi il contenuto del fascicolo del fabbricato così delineato è sovrapponibile a quello dell’anagrafe condominiale.
56
Q

Fattura*

A
  • La fattura è un documento avente rilevanza contabile e tributaria, la cui emissione segue o precede la realizzazione di un’opera o la prestazione di un servizio.
  • Fatta eccezione i pagamenti per prestazioni occasionali, rispetto ai si è tenuti a rilasciare ricevuta fiscale, o scontrino fiscale e simili, per praticamente tutte le operazioni economiche è necessario emettere una fattura.
  • La fattura è documento proprio di chi richiede il pagamento ed è titolare di una partita IVA.
  • La fattura è divenuta obbligatoriamente elettronica dal 2014 per quelle emesse alla PA e dal 2019 per tutti, salvio chi opera in regime dei minimi o forfettario e per clienti e fornitori non residenti in italia.
  • la FE, in formato XML, deve essere sottroscritta digitalmente per autenticare il contenuto e l’immodificabilità da parte del destinatario. Deve essere trasmessa elettronicamente attraverso il sistema di interscambio (SDI) e deve essere archiviata digitalmente in un sistema che dia garanzia di conservazione e immodificabilità nel tempo.
  • Tutti i destinatari, esclusi i privati e i non obbligati, vengono identificati dallo SDI attraverso un codice destinatario di 7 cifre specifico o della piattaforma che fornisce il servizio oppure attraverso la pec.
  • Lo SDI controlla la validità della fattura prima di recapitarla al destinatario, qualora la ft non superasse il controllo può essere modificata dal mittente entro 5 giorni dalla segnalazione altrimenti verrà considerata mai emessa.
  • Il servizio di conservazione sostitutiva delle fatture può essere fornito gratuitamente dall’agenzia delle entrate con rinnovo quinquennale e per un periodo di 15 anni o da aziende certificate e abilitate.
  • Per le fatture destinata al condominio, non avendo questo una personalità giuridica, non è obbligatoria la fatturazione elettronica così come per i privati.
  • Il condominio però può dotarsi facoltativamente di una pec o di un codice destinatario per esigenze gestionali.
57
Q

Firma digitale*

A
  • La firma digitale è “un particolare tipo di firma qualificata basata su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, che consente al titolare tramite la chiave privata e al destinatario tramite la chiave pubblica, rispettivamente, di rendere manifesta e di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico o di un insieme di documenti informatici”.
  • La normativa inerente la firma digitale è stata oggetto di numerosi interventi modificativi che presero il via nel 1993. La sua diffusione è per lo più legata all’ambito dei rapporti con la pubblica amministrazione ed a quello giudiziario.
58
Q

Frutti civili*

A
  • I frutti civili sono beni che derivano da altri beni e assumono un valore autonomo. Esempi possono essere gli interessi dei capitali, le rendite vitalizie e ogni altra rendita come il corrispettivo delle locazioni”.
59
Q

Frutti naturali*

A
  • Sono frutti naturali “quelli che provengono direttamente dalla cosa, vi concorra o no l’opera dell’uomo, come i prodotti agricoli, la legna, le parti degli animali, i prodotti delle miniere” la cui proprietà si acquista al momento della separazione.
  • Il secondo comma dell’art. 820 c.c. specifica che fintanto che non avviene la separazione dalla cosa, i frutti restano parte di essa, salva la possibilità di disporne come cosa mobile futura.
60
Q

Furto*

A
  • Il furto è un reato comune previsto dal codice civile che punisce chiunque si appropri della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene (che potrebbe essere non solo il proprietario ma anche un possessore o detentore), al fine di trarne un ingiusto profitto per sé o per altri.
  • Ai fini della legge penale, anche l’energia elettrica viene considerata bene mobile, così come altri tipi di furto che possono prevedere circostanze aggravanti ed attenuanti.
61
Q

Illecito amministrativo*

A
  • Sono illeciti amministrativi tutti quei fatti, atti o omissioni verso i quali la legge prevede una sanzione amministrativa.
  • Nessuno può essere assoggettato a sanzioni amministrative se non esista già una legge che sia entrata in vigore prima della commissione della violazione.
  • La stessa legge disciplina le modalità di accertamento e contestazione delle sanzioni amministrative in ragioni di illeciti commessi da persone fisiche o giuridiche.
62
Q

Imposta di registro*

A
  • L’imposta di registro è una tassa sulla registrazione di determinati atti e contratti presso l’Agenzia delle entrate.
  • È utile ricordare che tale operazione fornisce data certa agli atti e ai contratti depositati.
  • Il decreto presidenziale n. 131 contiene un’elenco di atti e contratti che devono essere obbligatoriamente registrati, di atti esenti e di quelli soggetti a registrazione.
  • L’ammontare della spesa che può essere in misura fissa, oppure in percentuale al valore economico espresso nell’atto.
  • L’imposta può essere comunque minima, se la percentuale non supera una data somma: un classico esempio è quello riguardante il decreto ingiuntivo (provvisoriamente) esecutivo, che è tassato nella misura pari al 3% della sorte capitale richiesta, con un minimo importo pari ad € 200,00 se la percentuale è inferiore.
63
Q

Impresa di pulizie*

A
  • Una ditta individuale, o società di persone o di capitali che ha come propria attività (o tra le proprie attività) la pulizia di edifici.
  • La legge stabilisce che tale impresa è quella che svolge attività di pulizia, di disinfezione, di disinfestazione, di derattizzazione o di sanificazione e che deve essere in possesso di specifici requisiti di onorabilità ed essere iscritta presso appositi registri della Camera di commercio.
  • La legge inoltre specifica ulteriormente la disciplina dell’attività di pulizia ed i requisiti delle imprese che possono esercitarla.
64
Q

Infiltrazioni*

A
  • L’infiltrazione è la conseguenza di un fenomeno che si verifica in un altro ambiente rispetto a quello in cui si manifesta o che proviene da un impianto allocato in altro locale/ superficie.
  • Le infiltrazioni si presentano di solito in presenza di una insufficiente o mancata impermeabilizzazione della superficie dalla quale provengono o a causa della rotture di tubature incorporate nella struttura dell’edificio.
  • I danni da infiltrazioni vanno annoverati tra i danni da cose in custodia, a meno che la infiltrazione non sia stata procurata
    volontariamente attraverso sversamento o rottura volontaria: in tal caso si tratta di un fatto illecito della persona
    che lo ha commesso.
65
Q

Mandato (contratto di)*

A
  • Il mandato è il contratto “col quale una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici per conto dell’altra”.
  • Le parti assumono la qualifica di mandante (colui che conferisce l’incarico) e mandatario (chi lo esegue).
  • Si presume oneroso, salvo diversa pattuizione.
  • Il mandato può essere con o senza rappresentanza, ossia comprendere o meno il potere di agire, oltre che per conto anche in nome del mandatario. Quello tra condominio e amministratore è con rappresentanza.
  • Un esempio di mandato senza rappresentanza è quello offerto dal contratto di commissione.
  • Il contratto di mandato può essere a tempo determinato o indeterminato ed essere revocato in qualunque momento così come il mandatario può rinunciarvici, salvi in entrambi i casi di diritti al risarcimento per gli eventuali danni che dovessero derivare da tali disposizioni.
  • Il rapporto giuridico che s’instaura tra amministratore e condominio è riconducibile nell’ambito dei contratti di mandato.
66
Q

Locazione (contratto di)*

A
  • La locazione è il contratto col quale “una parte si obbliga a far godere all’altra una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un determinato corrispettivo”.
  • Si tratta di un contratto a prestazioni corrispettive nel quale una parte, il locatore, mette a disposizione dell’altra, il conduttore, una cosa mobile o immobile, e questi si impegna a pagare il corrispettivo alle scadenze convenute.
  • Con la conclusione del contratto il conduttore diviene titolare di un diritto personale di godimento.
  • Sebbene si faccia riferimento alla locazione di cosa mobile o immobile è innegabile che la disciplina delle locazioni più conosciuta sia senza ombra di dubbio quella che attiene alla locazione di beni immobili.
  • Il codice civile detta delle norme che nel corso degli anni sono state affiancate e per certi versi superate da leggi speciali.
  • Così, ad esempio, la durata di un contratto standard per le locazioni ad uso abitativo è quello così detto 4+4, o a canone libero.
  • Quanto alle locazioni ad uso diverso da quello abitativo (es. locazioni per attività commerciale, artigianale, professionale), anche in relazione ad esse il codice civile ha assunto rilevanza secondaria, posto che la durata e altre peculiarità del contratto (es. indennità per perdita di avviamento, diritto di prelazione, ecc.) siano disciplinati dalla legge.
  • Il codice civile resta centrale avendo riguardo alle principali obbligazioni del proprietario ed agli obblighi di manutenzione ricadenti su di esso (art. 1575 e ss. c.c.), nonché con riferimento alle principali obbligazioni del conduttore, dalla manutenzione all’obbligo di riconsegna (art. 1587 e ss. c.c.).
67
Q

Locatore*

A
  • Nell’ambito dei contratti di locazione, il locatore è la persona che concede all’altra (Conduttore), il diritto personale di godimento.
  • Non è necessario che il locatore sia anche proprietario, essendo possibile la locazione da parte dell’usufruttuario o dello stesso conduttore; in tale ultimo caso si parlerà di sublocatore nell’ambito di un contratto di sublocazione.
68
Q

Luci e vedute*

A
  • Nel disciplinare l’apertura delle finestre, avendo riguardo ai diritti del proprietario del fondo del vicino sulla quale si andranno ad aprire, nonché di quello cui serviranno, il codice civile pone una distinzione tra luci e vedute.
  • Le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono di due specie: luci, quando danno passaggio alla luce e all’aria, ma non permettono di affacciarsi sul fondo del vicino; vedute o prospetti quando permettono di affacciarsi e di guardare di fronte, obliquamente o lateralmente.
  • Il codice non si limita a definire tali manufatti, ma specifica anche le caratteristiche che devono avere per essere considerati tali, nonché le distanze che questi devono rispettare e quelle che devono essere rispettate dalle costruzioni quando luci e vedute sono già presenti.
  • Quanto all’apertura di luci e vedute in ambito condominiale la giurisprudenza detta che l’apertura di finestre oppure la trasformazione di luce in veduta su un cortile comune rientra nei poteri spettanti ai condomini tenuto conto che i cortili comuni, assolvendo alla precipua finalità di dare aria e luce agli immobili circostanti, ben sono fruibili a tale scopo dai condomini, cui spetta anche la facoltà di praticare aperture che consentano di ricevere aria e luce dal cortile comune o di affacciarsi sullo stesso, senza incontrare le limitazioni prescritte, in tema di luci e vedute, a tutela dei proprietari dei fondi confinanti di proprietà esclusiva”.
  • La valutazione della liceità dell’apertura va comunque eseguita caso per caso, posto che le norme dettate in ambito condominiale prevalgono su quelle più generali dettate in materia di distanze, ma non in modo automatico ed indiscriminato, ma sempre avendo riguardo al doveroso contemperamento di interessi tra tutela della proprietà ed esercizio dei diritti di uso delle cose comuni.
69
Q

Minaccia*

A
  • Il codice penale punisce chiunque minacci, ossia intimorisca ed intimidisca gli altri, attraverso la prefigurazione di un male ingiusto.
  • È necessario che il male minacciato alla persona, ma anche a parenti e ad cose di sua proprietà, sia ingiusto, ossia contrario alla legge.
  • Anche se con toni accesi, dunque, non può rappresentare minaccia la promessa di chiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria per la tutela di un proprio diritto.
  • Il reato di minaccia è un reato comune, ossia può essere commesso da chiunque, ed è di facile accadimento nei condominii, tanto nei rapporti tra amministratore e condòmini, tanto in quelli tra i vari condòmini, laddove non vi sia serenità d’animo tra gli stessi.
  • La minaccia, valutata in un’ottica più ampia, può essere considerata anche elemento costitutivo del reato di atti persecutori (si veda Voce, Stalking).
70
Q

Modello 770*

A
  • Si tratta di un adempimento fiscale, che riguarda anche il condominio, in quanto sostituto d’imposta, in persona dell’amministratore pro-tempore.
  • L’amministratore deve comunicare una serie di dati ed informazioni, sulla base dei modelli elaborati dall’Agenzia delle entrate, riguardanti le operazioni per i soggetti cui sono state operate trattenute alla fonte.
71
Q

Muffa*

A
  • Le muffe sono dei funghi, cioè degli organismi viventi vegetali, la cui presenza negli ambienti è spesso causata da eccessiva condensa ed umidità.
  • La presenza di muffe, specie se in grande quantità, può portare a problemi di salubrità degli ambienti nelle quali proliferano, comportando altresì – in casi di presenza estesa – conseguenze per l’apparato respiratorio umano.
  • Le muffe possono essere causate da problemi costruttivi com’anche da cattiva aerazione degli ambienti da parte di chi li vive. La valutazione delle cause delle muffe è quindi imprescindibile per comprendere quali siano i rimedi, se possono riguardare semplici accorgimenti, oppure se necessitano d’interventi più incisivi, magari configurandosi responsabilità di chi ha edificato o restaurato l’immobile.
72
Q

Notifica*

A
  • La notifica effettuata dall’ufficiale giudiziario serve dare certezza alla conoscenza da parte del destinatario di un atto giudiziale o stragiudiziale.
  • La notifica può essere eseguita con consegna dell’atto/documento nelle mani del destinatario, oppure delle persone legittimate a riceverlo (familiari maggiorenni e capaci conviventi, preposti, portieri, ecc.).
  • La legge consente anche agli avvocati di eseguire a mezzo del servizio postale o del servizio di posta elettronica certificata la notificazione di atti giudiziali civili e amministrativi o stragiudiziali (legge n. 53 del 1994).
  • Dalle notifiche vanno tenute distinte le comunicazioni tra privati, ad esempio a mezzo del servizio di raccomandata, che s’intendono conosciute quando giungono all’indirizzo del destinatario (si veda Voce, contenuto e comunicazione dell’avviso di convocazione).
73
Q

Omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina*

A
  • Il codice penale sanziona chi avendo la responsabilità di un edificio ometta “di provvedere ai lavori necessari per rimuovere il pericolo”.
  • Tale responsabilità ricade sul proprietario o su chi per lui ha obblighi in relazione alla conservazione e vigilanza.
  • Il reato omissivo di pericolo previsto quindi può vedere coinvolto anche l’amministratore di condominio nella misura in cui non abbia fatto nulla di quanto in suo potere per rimuovere il pericolo (si veda Voce, responsabilità penale).
74
Q

Oneri reali

A
  • La figura degli oneri reali è oggetto di ampio dibattito in dottrina e giurisprudenza.
  • Sebbene essi non siano esattamente definiti in ambito legislativo, in dottrina e giurisprudenza si è soliti affermarne l’esistenza in contrapposizione alle servitù, quale categoria affine, ma leggermente differente, dalle obbligazioni propter rem (si veda Voce, Obbligazione propter rem).
  • La Suprema Corte di Cassazione ha affermato che “il tratto specifico e qualificante dell’onere reale, […], consiste nella inerenza ad un fondo (“nella qualità giuridica inseparabile dal fondo stesso”), per cui il proprietario risulta obbligato, per il solo fatto di essere tale, ad effettuare prestazioni positive e periodiche, di dare o di facere, in favore del proprietario di un altro fondo, (o di un diverso soggetto)” (Cass. 5 settembre 2000 n. 11684).
  • In quanto differente dalle servitù l’onere reale dev’essere accettato dalla parte acquirente di un fondo per potergli essere opposto. Ciò fa sì, ad esempio, che laddove l’onere reale non possa essere trascritto presso i pubblici registri immobiliari, non essendo menzionato tra gli atti e i fatti suscettibili di trascrizione (art. 2643 c.c.), non lo si potrà opporre al nuovo acquirente di un’unità immobiliare che non abbia accettato, nemmeno per rimando, il regolamento condominiale contrattuale contenente il riferimento a tali oneri (si veda Voce, Regolamento contrattuale).
  • Non sempre è agevole operare una distinzione tra oneri reali, servitù ed obbligazioni propter rem. Diverso il caso della
    qualificazione come onere reale di una prescrizione individuata dalla legge: in tal caso l’ambulatorietà dell’onere è garantita dal fatto stesso di essere previsto in via legislativa.
75
Q

Perimento totale o parziale dell’edificio*

A

Perimento totale o parziale dell’edificio*

  • Si tratta di una facoltà conseguente ad un evento accidentale non voluto dai condòmini
  • Se l’edificio perisce totalmente o in misura superiore a tre quarti del suo valore, ciascun condòmino può chiedere la vendita del suolo e dei materiali. Resta salvo un accordo unanime in tal senso o nel senso opposto della ricostruzione.
  • Nell’ipotesi di perimento in misura inferiore a quella appena indicata, l’assemblea, con la maggioranza degli intervenuti alla riunione che rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio, può deliberare la ricostruzione delle parti comuni.
  • I dissenzienti possono dissociarsi cedendo a tutti i condòmini o soltanto ad alcuni di essi i loro diritti sulle parti comuni e le loro proprietà esclusive.
  • La rovina totale dell’edificio comporta l’estinzione del condominio per mancanza dell’oggetto.
  • Il condominio si ripristina soltanto qualora l’edificio venga ricostruito in maniera conforme a quello in precedenza esistente, mentre, qualora venga ricostruito in maniera difforme, non potendo rinascere l’originario condominio, la sua proprietà sarà ripartita tra comproprietari dell’area di risulta secondo le rispettive quote.
76
Q

Perizia giurata*

A
  • La perizia giurata è una relazione tecnica, rispetto alla quale, lo stesso tecnico, per fornire alla stessa maggiore valore, presta giuramento.
  • Il giuramento può essere prestato presso le cancellerie del Tribunale di riferimento, tranne quando è espressamente richiesto il giuramento davanti ad un magistrato.
  • Il giuramento sulla perizia può essere reso anche davanti ai cancellieri del Giudice di Pace.
  • Quanto al valore legale della perizia giurata nell’ambito di un giudizio civile è equiparata alla semplice perizia di parte.
77
Q

Piano ammezzato*

A
  • Il piano ammezzato, spesso chiamato mezzanino, è quel piano di un edificio interposto tra il piano terra ed il primo piano di un edificio.
  • In ambito architettonico il mezzanino non viene conteggiato nel computo complessivo dei piani.
  • Caratteristica peculiare del piano ammezzato rispetto agli altri dello stesso stabile è di avere un’altezza inferiore trovando spesso destinazione per attività commerciali/professionali.
  • Nasce dalla scelta del costruttore dell’edificio in relazione alla volumetria utilizzabile ed alle destinazioni urbanistiche sfruttabili.
78
Q

Pignoramento*

A
  • Il pignoramento è un atto dell’ufficiale giudiziario, salvo il caso di pignoramento da parte dell’agente di riscossione (ex Equitalia) che procede d’ufficio, il quale può essere compiuto in ragione di un provvedimento giudiziale esecutivo (anche provvisoriamente, es. sentenza di primo grado, decreto ingiuntivo ex art. 63 disp. att. c.c.) e che “consiste in una ingiunzione che l’ufficiale giudiziario fa al debitore di astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito esattamente indicato i beni pignorati.
  • Esistono varie tipologie di pignoramento differentemente normate in ragione dell’oggetto dell’ingiunzione.
  • Si tratta del pignoramento mobiliare, del pignoramento immobiliare e del pignoramento presso terzi.
  • Scopo del pignoramento è la soddisfazione coattiva del credito.
  • Esso, infatti, è atto iniziale dell’espropriazione forzata, tranne nei casi di esistenza di pegni o ipoteche, ipotesi rispetto alle quali è possibile ottenere il credito direttamente attraverso la vendita o l’assegnazione dei beni.
  • Quanto al così detto pignoramento presso terzi riferito specificamente all’ambito condominiale la giurisprudenza, nelle prime pronunce riguardanti l’applicazione delle norme introdotte dalla legge n. 220/2012 (la così detta riforma del condominio), considera legittimo il pignoramento del conto corrente condominiale, anche se non è stata preventivamente intentate azioni nei confronti dei condòmini morosi.
79
Q

Possesso*

A
  • Per essere possessori di un bene non è necessario esserne anche proprietari o usufruttuari, ecc. ma è necessario averlo nella propria disponibilità e comportarsi in relazione ad esso come se si fosse proprietari, ecc.
  • Non è necessaria l’intima convinzione della proprietà del bene, quanto piuttosto la manifestazione dell’animus possidendi, ossia dell’intenzione di comportarsi come tale.
  • Una persona che recinge la sua proprietà includendovi una porzione di quella altrui si comporta manifestando il possesso anche su quella parte di fondo altrui. Tale comportamento, ove sorretto dai requisiti previsti dalla legge (art. 1158 c.c.), può portare all’acquisto per usucapione di quella parte di terreno.
  • Il possesso non presuppone necessariamente la materiale disponibilità della cosa che può essere detenuta da altra persona (si veda Voce, Detenzione). Si tratta del così detto possesso mediato. La legge tutela la posizione del possessore concedendogli determinate azioni a difesa del suddetto possesso (si veda Voce, Azioni possessorie).
80
Q

Posta elettronica*

A
  • Con la locuzione posta elettronica si fa riferimento a quel sistema elettronico di trasmissione di documenti informatici; il documento alle volte è il semplice messaggio di testo inviato al suo destinatario.
  • In termini giuridici, il messaggio di posta elettronica non ha alcun valore legale, o meglio ha lo stesso valore della comunicazione a mezzo del servizio di posta ordinaria;
  • Non dà alcuna certezza in merito alla ricezione da parte del destinatario, con conseguente onere della prova di ciò a carico del mittente nel caso di contestazione dell’avvenuta ricezione da parte del primo.
  • L’ordinamento giuridico non riconosce alcun valore certo nemmeno ai così detti avvisi di consegna o lettura messi a disposizione dei vari gestori di servizi di posta elettronica.
  • In ambito condominiale l’utilizzo della posta elettronica è consentita, ma non è sufficiente, ad esempio, per considerare
    raggiunta la prova della ricezione dell’avviso di convocazione, anzi la giurisprudenza che ha affrontato l’argomento ha concluso per la tassatività di mezzi di comunicazione dell’avviso (raccomandata con avviso di ricevimento - pec).
81
Q

Posta elettronica certificata*

A
  • La posta elettronica certificata è quel “sistema di posta elettronica nel quale è fornita al mittente documentazione elettronica attestante l’invio e la consegna di documenti informatici”.
  • Ha pieno valore legale – al pari della raccomandata con avviso di ricevimento ma la comunicazione deve avvenire tra due indirizzi di posta elettronica certificata.
  • Il servizio di posta elettronica certificata può essere utilizzata quindi anche per la comunicazione degli avvisi di convocazione dell’assemblea condominiale.
82
Q

Privacy*

A
  • Il termine inglese privacy sta ad indicare la riservatezza dovute alle persone dalle indebite ingerenze nella propria sfera privata.
  • In ambito condominiale il diritto alla riservatezza opera tanto su un piano prettamente materiale, quanto su uno amministrativo/documentale.
  • Nel corso degli anni il Garante per la protezione dei dati personali ha assunto una serie di decisioni volte a chiarire quali comportamenti e quali dati possano essere considerati legittimi in condominio.
  • Così, ad esempio, è considerato lecito (meglio: doveroso) inserire le informazioni concernenti le morosità dei singoli nel rendiconto inviato a tutti i condòmini, mentre è illecita l’affissione di simili informazioni nella bacheca condominiale allocata in un punto dell’edificio accessibile ad un numero indeterminato ed indiscriminato di persone.
83
Q

Protesto*

A
  • Il protesto è un atto proprio del notaio o dell’ufficiale giudiziario con il quale si attesta il mancato pagamento di un titolo di credito (assegno, cambiale).
  • Esistono degli elenchi dei protesti cambiari nei quali vanno ricompresi i protesti per mancato pagamento di cambiali accettate, di vaglia cambiari e di assegni bancari, nonché delle dichiarazioni di rifiuto di pagamento fatte in conformità della legge cambiaria.
  • Enti deputati alla tenuta di tali registri sono le Camere di commercio.
84
Q

Provvigione*

A
  • Retribuzione spettante al mediatore, al commissionario nel contratto di commissione, all’agente nel contratto di agenzia.
  • La misura della provvigione è determinata dall’accordo tra le parti ed in mancanza di esso, quando esistenti, da tariffe professionali o in loro assenza dal giudice sulla base del suo prudente apprezzamento.
  • La provvigione più nota è quella dovuta all’agente immobiliare; questo ha diritto a percepirla se esercita regolarmente
    l’attività e se si è raggiunto un accordo per mezzo del suo intervento.
85
Q

Quadro AC*

A
  • Gli amministratori di condominio negli edifici devono comunicare annualmente all’anagrafe tributaria l’ammontare dei beni e servizi acquistati dal condominio e i dati identificativi dei relativi fornitori.
  • Con decreto del Ministro delle finanze sono stabiliti il contenuto, le modalità e i termini delle comunicazioni.
  • Tale comunicazione è inserita nella dichiarazione dei redditi del professionista ed è chiamata Quadro AC in ragione del fatto che questo è il nome della parte della dichiarazione dei redditi dedicata.
  • La compilazione è dovuta dall’amministratore in carica al 31 dicembre dell’anno precedente all’invio della dichiarazione e non riguarda:
    a) gli importi relativi alle forniture di acqua, energia elettrica e gas;
    b) gli importi, relativi agli acquisti di beni e servizi effettuati nell’anno solare, che risultano, al lordo dell’IVA, non superiori complessivamente a euro 258,23 per singolo fornitore. In tal caso non devono neppure essere indicati i dati identificativi del relativo fornitore;

c) gli importi relativi alle forniture di servizi che hanno comportato da parte del condominio il pagamento di somme
soggette alle ritenute alla fonte (ritenute di acconto). Tali importi e le ritenute operate sugli stessi devono essere esposti invece nella dichiarazione dei sostituti d’imposta che il condominio è obbligato a presentare.

86
Q

Raccomandata*

A
  • L’invio di una raccomandata senza avviso di ricevimento fornisce una prova della sua consegna all’ufficio postale ma al massimo una prova presunta del suo recapito.
  • In ambito condominiale, ad esempio in relazione all’invio dell’avviso di convocazione dell’assemblea e del verbale, è sempre preferibile l’invio con avviso di ricevimento in quanto consente di dimostrare il giorno della ricezione, anche i fini del computo dei termini di legge.
  • In ambito condominiale comunque la legge considera la raccomandata quale mezzo di spedizione dell’avviso di convocazione (art. 66 disp. att. c.c.).
  • Nel caso in cui non sia possibile consegnare la raccomandata questa è tenuta in giacenza, presso l’ufficio postale, per un periodo di trenta giorni ai fini del suo ritiro; dopo di che è riconsegnata al mittente.
87
Q

Raccomandata a mani*

A
  • Si tratta di una missiva consegnata direttamente nelle mani del destinatario dal mittente o da un suo incaricato.
  • La differenza sostanziale con la consegna a mezzo del servizio postale e con quella eseguita per il tramite dell’ufficiale giudiziario (si veda Voce, Notifica) risiede nel fatto che la data riportata in corrispondenza della firma di ricezione non ha valore di data certa, così come invece quella attestata dall’incaricato del servizio postale e dall’ufficiale giudiziario.
88
Q

Raccomandata con avviso di ricevimento*

A
  • Si tratta dell’invio di corrispondenza a mezzo di un vettore postale abilitato che consente di avere la prova della consegna al destinatario.
89
Q

Reato*

A
  • Il reato è un comportamento antigiuridico cui la legge ricollega l’irrogazione di una sanzione penale.
  • La persona che commette il reato è definita reo, quella che lo subisce persona offesa dal reato.
  • Non sempre il bene giuridico tutelato corrisponde alla sfera fisica o ad una persona fisica. È possibile commettere reati che non comportino modificazione
    della realtà materiale, ad esempio il reato di calunnia (si veda Voce, Calunnia), così come è possibile che la persona offesa sia una persona giuridica (es. reato contro il patrimonio di una società) oppure lo Stato.
  • I reati si distinguono in dolosi e colposi, ossia reati che si è voluto commettere e reati che sono stati commessi per negligenza, imprudenza, imperizia.
  • Si fa differenza, inoltre, tra reati propri, che possono essere commessi solamente da una determinata categoria di persone (es. corruzione che può essere commessa con il necessario concorso di un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio), e reati comuni, ossia quelli che possono essere commessi da chiunque.
  • Il codice penale differenzia due tipologie di reati: i delitti e le contravvenzioni che si distinguono in ragione del tipo di pene applicabili e sostanzialmente nella differente gravità.
90
Q

Reato*

A
  • Il reato è un comportamento illegale cui che viene sanzionato penalmente.
  • La persona che commette il reato è definita reo, quella che lo subisce persona offesa dal reato.
  • Non sempre il bene giuridico tutelato corrisponde alla sfera fisica o ad una persona fisica.
  • È possibile commettere reati che non comportino modificazione della realtà materiale, ad esempio il reato di calunnia (si veda Voce, Calunnia), così come è possibile che la persona offesa sia una persona giuridica (es. reato contro il patrimonio
    di una società) oppure lo Stato.
  • I reati si distinguono in dolosi e colposi, ossia reati che si è voluto commettere e reati che sono stati commessi per negligenza, imprudenza, imperizia.
  • Si fa differenza, inoltre, tra reati propri, che possono essere commessi solamente da una determinata categoria di persone (es. corruzione che può essere commessa con il necessario concorso di un pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio), e reati comuni, ossia quelli che possono essere commessi da chiunque.
  • Il codice penale differenzia due tipologie di reati: i delitti e le contravvenzioni che si distinguono per il tipo di pene applicabili e sostanzialmente nella differente gravità.
91
Q

Delitti (reato)*

A
  • I delitti, tra i reati, sono quelli più gravi.
  • Il codice penale, ma non solamente questa legge, prevede che i delitti possano essere puniti, oltre che a tipo di dolo (es. omicidio volontario) e colpa (es. omicidio colposo) anche a titolo di preterintenzione (es. omicidio preterintenzionale).
  • Laddove non sia prevista la punizione a titolo di colpa, il delitto è punibile solamente se doloso (es. non esiste il furto colposo).
  • Le pene principali per i delitti sono: l’ergastolo, la reclusione e la multa (art. 17 c.p.).
  • Alla condanna per un delitto possono seguire anche pene accessorie.
92
Q

Contravvenzioni (reati)*

A
  • Le contravvenzioni sono reati di minore gravità rispetto ai delitti e comunque previste per tutelare beni giuridici d’interesse pubblico.
  • Le contravvenzioni sono punite tanto a titolo di dolo, quanto a titolo di colpa.
  • Le pene principali stabilite per le contravvenzioni sono: l’arresto e/o l’ammenda (pena pecuniaria).
93
Q

Regolamenti comunali*

A
  • I Regolamenti comunali sono atti amministrativi approvati dai Comuni nell’ambito delle proprie competenze.
  • Nel rispetto dei princìpi fissati dalla legge e dello statuto, il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie di propria competenza ed in particolare per l’organizzazione e il funzionamento delle istituzioni e degli organismi di partecipazione, per il funzionamento degli organi e degli uffici e per l’esercizio delle funzioni.
  • I regolamenti comunali possono prevedere l’irrogazione di sanzioni amministrative.
94
Q

Residenza*

A
  • La residenza è il luogo in cui una persona ha fissato la propria dimora.
  • La legge impone alle persone ben precisi obblighi concernenti le dichiarazioni di residenza, in ragione della necessità della regolare tenuta dell’anagrafe della popolazione residente.
  • La residenza può essere spostata in qualunque momento, anzi deve essere trasferita quando c’è un cambio della dimora abituale e nel caso questo non avvenga spontaneamente, può essere eseguito d’ufficio dagli uffici preposti (uffici comunali).
  • La residenza assume fondamentale rilevanza anche riguardo alle agevolazioni fiscali di cui si può usufruire nel caso di acquisto della prima casa di abitazione.
95
Q

Responsabilità civile*

A
  • La responsabilità di un soggetto in relazione alla violazione di norme dettate nell’ambito dei rapporti giuridici tra privati.
  • Classici esempi di responsabilità civile sono quelli previsti nell’ambito dei rapporti contrattuali (es. mancato pagamento del
    canone di locazione, che può portare allo sfratto, si veda Voce, Procedimento di sfratto), oppure in ambito extracontrattuale (es. danno da infiltrazioni, si veda Voce, Danno da infiltrazioni).
  • La responsabilità contrattuale trae la propria origine dal vincolo esistente tra le parti in ragione di un accordo.
  • La responsabilità extracontrattuale, invece, discende dall’obbligo di legge di non recare danni ingiusti ad altri soggetti in ragione del generale principio del neminem laedere (non offendere nessuno).
96
Q

Ritenuta d’acconto*

A
  • La ritenuta d’acconto è quella trattenuta alla fonte eseguita dal così detto sostituto d’imposta (si veda Voce, Sostituto d’imposta) che deve essere da questi versata al fisco quale anticipo sulle imposte dovute dal soggetto cui è stata effettuata.
  • Il versamento deve avvenire entro il giorno sedici del mese successivo a quello in cui è avvenuto il pagamento.
  • Il condominio, per espressa disposizione di legge, è tenuto ad effettuare la ritenuta d’acconto su una serie di servizi dei quali è fruitore.
  • La misura della ritenuta d’acconto è pari:
    a) al 4% per contratti di appalto, di opere e servizi realizzati in forme d’impresa;
    b) al 20% in relazione ai servizi resi da lavoratori autonomi (es. avvocato del condominio soggetto a ritenuta, il compenso dello stesso amministratore, ecc.);
    c) nella misura prevista in relazione allo scaglione di reddito per il personale alle dipendenze dirette del condominio (es. portiere).
97
Q

Segnalazione centrale di allarme interbancaria*

A
  • L’emissione di assegni senza autorizzazione o senza provvista, non comporta solamente conseguenze di carattere sanzionatorio economico ed inibitorie (si veda Voce, Divieto di emettere assegni), ma anche delle segnalazioni.
  • Queste vengono effettuate attraverso la segnalazione del nominativo della persona fisica e/o giuridica all’archivio informatizzato degli assegni bancari e postali e delle carte di pagamento, istituito presso la Banca d’Italia.
  • La legge riporta le misure utili a disciplinare le modalità di tenuta dell’archivio, nonché la durata delle iscrizioni dei nominativi.
98
Q

Servitù*

A
  • Le servitù è quel fondo messo a disposizione ad un altro proprietario per esclusivi motivi di utilità legati al fondo (per esempio per passaggio) ma non alla persona (parcheggio sul fondo del vicino).
  • La servitù è stata definita un diritto reale tipico dal contenuto atipico, in quanto essa è disciplinata dalla legge, ma il suo contenuto può essere vario e non è tipizzato. Le servitù possono costituirsi coattivamente (es. per sentenza) o volontariamente nonché per usucapione o per destinazione del padre di famiglia.
  • In ambito condominiale è possibile imbattersi in servitù così dette reciproche, ossia in quei diritti e pesi sui fondi posti in favore reciproco tra le unità immobiliari dei vari condòmini e/o tra queste e le parti comuni.
99
Q

Servitù di passaggio*

A
  • La servitù di passaggio si realizza quando un fondo beneficia di un diritto di transito pedonale e/o carrabile su una altro fondo appartenente a diversa persona non per forza confinante.
  • La servitù di passaggio può essere costituita coattivamente qualora il fondo dominante non abbia alcun accesso diretto alla pubblica via, oppure quando tale fondo abbia un accesso alla via pubblica, ma questo sia inadatto o insufficiente ai bisogni del fondo e non possa essere ampliato.
  • Alla costituzione coattiva segue un’indennità decisa dal giudice.
  • Sono esenti dalla servitù coattiva “le case, i cortili, i giardini e le aie ad esse attinenti” anche se che tale esenzione non è assoluta qualora non via altro modo di procurarsi il passaggio.
  • Il diritto di passaggio, poi, può essere costituito volontariamente, oppure usucapito, in ragione del possesso prolungato per vent’anni o dieci nel caso di usucapione abbreviata, nonché per destinazione del padre di famiglia, ossia quando sia possibile dimostrare “mediante qualunque genere di prova, che due fondi, attualmente divisi, sono stati posseduti dallo stesso proprietario il quale abbia previsto la servitù.
100
Q

Sicurezza sul lavoro*

A
  • L’ 81/08, “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro” è il decreto legge che ha abrogato la 626/94.
  • Esiste un’azienda nel momento in cui in una struttura ci sia almeno un lavoratore. Se per il condominio lavorano alcune figure professionali quali per esempio, un portiere, giardiniere, addetto alle pulizie ecc.., allora può essere considerato un’azienda della quale il legale rappresentante, l’amministratore, risulta per legge il datore di lavoro.
  • Nei condomìni in cui non sia presente l’amministratore, non essendone obbligatoria la nomina fino ad otto condòmini, gli stessi condòmini provvederanno a conferire ad un soggetto le responsabilità previste che potrebbe essere anche esterno, ma visto i poteri decisionali che rivestirebbe a quel punto sarebbe più logico nominare un amministratore.
  • Per sicurezza sul lavoro s’intendono tutte quelle regole, prassi, atti, misure, disposizioni e comportamenti finalizzate a preservare la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro al fine di ridurre e/o eliminare il rischio di infortuni in tali luoghi.
  • L’amministratore può delegare le funzioni di datore a figura competente ma ne rimarebbe comunque responsabile.
  • Il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:
    a) la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’art. 28 (DVR – Documento di Valutazione Rischi);
    b) la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (RSPP: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi).
101
Q

Sostituto d’imposta*

A
  • Il sostituto d’imposta è quel soggetto che per legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri, per fatti o situazioni a questi riferibili ed anche a titolo di acconto.
  • Il condominio è sostituto d’imposta.
  • Grava sul sostituto l’obbligo di versare l’importo trattenuto al fisco entro il giorno sedici del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
102
Q

Stalking*

A
  • Gli atti persecutori sono puniti dal codice penale.
  • Le modalità di commissione del reato sono molteplici ma comunque tipizzate.
  • Il condominio può essere lo sfondo degli atti persecutori indirizzati da una persona contro un proprio vicino di casa.
103
Q

Superficie (diritto di)*

A
  • Il diritto di superficie è un diritto reale di godimento su cosa altrui che consente al proprietario del fondo di cedere il diritto “di fare e mantenere al di sopra del suolo una costruzione a favore di altri che ne acquista la proprietà”.
  • Il diritto di superficie, in ambito edilizio, è stato particolarmente utilizzato nell’ambito di interventi di edilizia convenzionati, su tutte si pensi alle cooperative, rispetto alle quali è concesso ai proprietari delle abitazioni il diritto di riscatto del suolo.
  • Al momento della scadenza del diritto di superficie, se il superficiario non acquista il bene, lo stesso ritorna di proprietà al precedente proprietario.
104
Q

Unità immobiliare*

A
  • L’ unità immobiliare urbana è definita dalla legge come “ogni fabbricato, o porzione di fabbricato o un insieme di fabbricati che appartenga allo stesso proprietario e che, nello stato in cui si trova, rappresenta, secondo l’uso locale, un cespite (fonte di reddito) indipendente” (art. 40 d.p.r. n. 1142/49). Quindi che ha un’autonomia funzionale e reddituale (che è in grado di produrre reddito).
  • In ambito condominiale la legge n. 220 del 2012 ha inserito nell’art. 1117 c.c. il riferimento all’unità immobiliare, evidenziando chiaramente che il condominio è fattispecie che si verifica non solamente nel caso edifici che si sviluppano in senso verticale ma anche orizzontale.
  • Sempre ai fini catastali ciascuna unità immobiliare, che può comporsi di uno o più vani, viene individuata e classificata secondo le norme proprie del catasto edilizio urbano e deve corrispondere ad una ditta, ossia un soggetto che ne risulti proprietario (in pratica non può esistere un’unità immobiliare non intestata a qualcuno)
105
Q

Usi e consuetudini*

A
  • Insieme dei comportamenti tenuti dalle persone entro una determinata area geografica in relazione a determinate circostanze.
  • Gli usi e le consuetudini sono legittimi se conformi alla legge e sono vincolanti solo quando siano citati dalla legge e comunque in subordine rispetto agli eventuali accordi o disposizioni legislative.
  • È compito demandato alle Camere di commercio quello di raccogliere gli usi e le consuetudini nell’ambito del territorio di loro competenze.
106
Q

Usucapione*

A
  • L’usucapione è una modalità di acquisto della proprietà o di altro diritto reale in virtù del possesso (si veda Voce, Possesso), pacifico e prolungato nel tempo.
  • Per usucapire un bene immobile sono necessari vent’anni di possesso.
  • Tempo che si riduce a dieci anni in presenza di un possesso in buona fede, “in forza di un titolo che sia idoneo a trasferire la proprietà e che sia stato debitamente trascritto”.
  • L’usucapione sui beni mobili varia da venti anni a tre anni a seconda che si tratti di universalità di mobili, di semplici beni mobili, oppure di beni mobili oggetto di trascrizione in pubblici registri ed in ragione della presenza o meno della buona fede.
  • L’acquisto per usucapione è accertato con sentenza e non può essere oggetto di accordo tra le parti.
107
Q

Le trattative*

A
  • Le trattative hanno una valenza preparatoria e strumentale rispetto alla conclusione di un contratto.
  • Anche se non sono vincolanti le parti hanno l’obbligo di agire in buona fede per non incorrere in responsabilità precontrattuali che possono portare alla richiesta di un risarcimento di un danno che potrebbe essere” danno emergente” (danno patrimoniale subito) o “lucro cessante” (il mancato vantaggio che è venuto meno alla parte creditrice).
108
Q

DPI*

A
  • Dispositivi di Protezione Individuale da fornire ai lavoratori, anche a fronte delle indicazioni emerse dal POS (piano operativo di sicurezza) e dal DUVRI (dichiarazione unica valutazione rischi interferenti) affinchè possano lavorare in sicurezza.
109
Q

POS*

A
  • PIANO OPERATIVO SICUREZZA
110
Q

Sicurezza sul lavoro (obblighi del datore)*

A

Sicurezza sul lavoro (obblighi del datore)*

  • In caso di gravi violazioni, gli amministratori condominiali datori di lavoro sono soggetti oltre che a sanzioni ed imputazioni per reati penali, anche all’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività come previsto dall’Allegato I del D.Lgs 81/08 e s.m.i.
  • I datori di lavoro (e i dirigenti) devono:
    a) nominare il medico competente (MC) per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria;
    b) designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza;
    c) nell’affidare i compiti ai lavoratori, tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza;
    d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale (DPI: dispositivi protezione individuale) sentito il RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione) e il medico competente, ove presente;
    e) prendere le misure appropriate affinché soltanto i lavoratori che hanno ricevuto adeguate istruzioni e specifico addestramento accedano alle zone che li espongono ad un rischio grave e specifico;
    f) richiedere l’osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi (DPC) e dei dispositivi di protezione individuali (DPI) messi a loro disposizione;
    g) inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza sanitaria e richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico nel presente decreto;
    h) adottare le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa;
    i) informare il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave e immediato circa il rischio stesso e le disposizioni prese o da prendere in materia di protezione;
    l) adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli art. 36 e 37;
    m) astenersi, salvo eccezione debitamente motivata da esigenze di tutela della salute e sicurezza, dal richiedere ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave e immediato;
    n) consentire ai lavoratori di verificare, mediante il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS:persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro) l’applicazione delle misure di sicurezza e di protezione della salute;
    o) consegnare tempestivamente al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza(RLS), su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, copia del DVR (documento valutazione rischi) anche su supporto informatico nonché consentire al medesimo rappresentante di accedere ai dati relativi a eventuali infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno (escluso quello dell’evento) e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza al lavoro superiore a tre giorni; il documento è consultato esclusivamente in azienda;
    p) elaborare il documento unico di valutazione dei rischi interferenti (DUVRI) di cui all’art. 26, comma 3, anche su supporto informatico e, su richiesta di questi e per l’espletamento della sua funzione, consegnarne tempestivamente copia ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Il documento è consultato esclusivamente in azienda;
    q) prendere appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche adottate possano causare rischi per la salute della popolazione o deteriorare l’ambiente esterno verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio;
    r) comunicare in via telematica all’INAIL entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, i dati e le informazioni relativi agli infortuni sul lavoro che comportino l’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento e, a fini assicurativi, quelli relativi agli infortuni sul lavoro che comportino un’assenza al lavoro superiore a tre giorni
    s) consultare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nelle ipotesi di cui all’art. 50 (valutazione rischi, prevenzione, formazione, designazione RSPP, ecc.);

t) adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro, nonché per il caso di pericolo grave e immediato, secondo le disposizioni di cui all’art. 43.
Tali misure devono essere adeguate alla natura dell’attività, alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva, e al numero delle persone presenti;

u) nell’ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto e di subappalto, munire i lavoratori di apposita tessera di riconoscimento, corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro;
v) nelle unità produttive con più di 15 lavoratori, convocare la riunione periodica di cui all’art. 35;
z) aggiornare le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi che hanno rilevanza ai fini della salute e sicurezza del lavoro, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione;
aa) comunicare in via telematica all’INAIL, in caso di nuova elezione o designazione, i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS); in fase di prima applicazione, l’obbligo di cui alla presente lettera riguarda i nominativi dei rappresentanti dei lavoratori già eletti o designati;
bb) vigilare affinché i lavoratori per i quali vige l’obbligo di sorveglianza sanitaria non siano adibiti alla mansione lavorativa specifica senza il prescritto giudizio.

111
Q

Assicurazione Fabbricato*

A
  • La legge italiana non prevede l’obbligo dell’assicurazione degli edifici condominiali.
  • Se l’obbligo dell’assicurazione è contemplato nel REGOLAMENTO DI CONDOMINIO, è compito dell’amministratore stipulare il relativo contratto, senza la necessità del previo consenso assembleare.
  • Se il regolamento di condominio tace a tale proposito, occorre una preventiva delibera dell’assemblea (quorum a maggioranza semplice) che autorizzi l’amministratore a stipulare il contratto assicurativo per conto dei condomini ma solo a copertura dei beni comuni. Per quelli esclusivi occorre l’unaminità fatto salvo che qualsiasi condomino può provvedere personalmente a sottoscrivere tale polizza.
  • La tabella di riferimento per la ripartizione del premio, che può essere annuale o semestrale, è quella propozionale al valore dell’immobile salvo un condomino svolga un’attività che costituisce pericolo allora dovrà sostenere una spesa più alta.
  • Il premio è calcolato considerando le garanzie, i massimali, i scoperti e le franchigie.
  • Le garanzie si distinguono in:
    • garanzie dirette, che coprono i danni arrecati al bene assicurato (nella fattispecie il fabbricato condominiale, comprensivo delle proprietà esclusive qualora previste e delle parti comuni);
    • garanzia di R.C. (Responsabilità Civile), che opera per i danni arrecati a terzi, per morte e per lesioni personali, nonché per danneggiamenti a cose ed animali.
  • La “polizza globale fabbricati” condominiale proposta da diverse compagnie si presenta come un contratto unico dato dalla somma di tanti contratti individuali quanti sono i condomini, più uno specifico per le parti comuni e di solito prevede entrambe le garanzie.
  • le garanzie dirette sono:
    • INCENDIO
    • EVENTI ATMOSFERICI
    • IMPLOSIONE
    • ESPLOSIONE
    • SCOPPIO
    • DANNI DA ACQUA e RICERCA GUASTI
    • EVENTI SPECIALI
    * ATTI VANDALICI DI TERRORISMO E DI SABOTAGGIO
    • ROTTURE CAUSATE AL FABBRICATO DAI LADRI
      • FURTO DI FISSI E INFISSI
      • FUMO
      • FENOMENI ELETTRICI anche conseguenti a fulmine o scariche elettriche
        provenienti da macchine ed impianti elettrici di pertinenza del fabbricato
      • COMMITTENZA AUTO per la responsabilità civile in capo all’assicurato per
        danni cagionati a terzi da propri dipendenti alla guida di veicoli. Tali veicoli
        non devono essere intestati, locati o in usufrutto all’azienda. E’ il caso del
        dipendente che, con mezzo proprio e secondo disposizione impartite, utilizza
        il proprio mezzo personale per svolgere un’attività specifica nell’ambito
        lavorativo
      • INTERRUZIONE DI ESERCIZIO O SOSPENSIONE DI ATTIVITA’
      • INQUINAMENTO ACCIDENTALE
        • SPESE DI DEMOLIZIONE
        • ROTTURA LASTRE
        • PANNELLI SOLARI
  • Le garanzie si distinguono in
    • DI BASE: incendio e Responsabilità Civile
    • ACCESSORIE: o complementari, da inserire su specifica richiesta dell’assicurato (eventi socio-politici- eventi atmosferici particolari - R.C. per i conduttori ecc)
  • La responsabilità civile verso terzi (sono compresi anche i condomini) e verso i prestatori d’opera (ad es. il portiere, purché si tratti di personale dipendente del condominio per cui quest’ultimo versa i contributi INAIL)
  • La responsabilità civile dell’amm. comprende le perdite patrimoniali conseguenti a:
    • Smarrimento, distruzione o deterioramento di atti, documenti o titoli non al portatore
    • Multe e ammende inflitte ai condomini del fabbricato per errori commessi dall’amministratore (no sanzioni tributarie)
    • Mancata o inadeguata applicazione della «Legge sulla Privacy» D. Lgs. 196/2003
    • Attività di responsabile e/o consulente in materia di prevenzione e protezione dai rischi di infortunio e ambientali nel fabbricato amministrato nel rispetto della normativa vigente (D.Lgs. 81/2008 e sue modificazioni)

SONO ESCLUSI
• Smarrimento, distruzione e deterioramento di denaro, preziosi e titoli al portatore nonché quelli derivanti da furto, rapina o incendio
• Omissioni nella stipula di assicurazioni o ritardi nei pagamenti dei premi
• sinistro causato dal vizio della cosa
• sinistro causato da eventi catastrofici

  • La responsabilità civile per l’amministratore prevista dall’assicurazione è diversa dalla polizza RC professionale dell’amm. che protegge l’amministratore nell’esercizio della sua professione a prescindere da quali siano gli incarichi ricevuti
  • I contratti possono essere annuali o pluriennali (scontati ma non si possono disdire prima dei 5 anni) e si rinnovano tacitamente in mancanza di disdetta da una delle parti con raccomandata A/R almeno 30gg prima della scadenza
  • LEGGITTIMAZIONE AD AGIRE
    Con l’assicurazione il fabbricato viene salvaguardato come “entità materiale” e non giuridica, quindi la rappresentanza del condominio è attribuita all’amministratore.
  • APERTURA DEL SINISTRO
  • L’assicurato deve immediatamente denunciare il sinistro alla Compagnia o all’Agenzia di riferimento entro 3 giorni all’accadimento e comunque non appena ne viene a conoscenza.
  • Il sinistro viene denunciato su apposita dichiarazione redatta dall’assicurato su carta semplice (può essere accompagnata da fotografie o prove testimoniali) In caso di atto fraudolento (esempio atto vandalico o furto) si rende necessaria una denuncia presso le autorità.
  • Appena ricevuta la denuncia del sinistro, l’agenzia ne quietanza la ricevuta rilasciandone copia all’assicurato. L’agenzia provvede a caricare il sinistro nei sistemi di Compagnia per attivare le procedure di perizia.
  • Una volta denunciato il sinistro, la Compagnia nomina un perito per visionare e valutare il danno
  • Il perito viene scelto dall’Albo dei Periti di Assicurazione, è regolarmente iscritto nella sezione apposita del RUI e non può mai essere l’Agente di Assicurazioni
  • Il perito esegue una perizia tecnica del danno e la consegna alla Compagnia con la sua valutazione economica del risarcimento
  • La Compagnia fa una proposta di risarcimento all’Assicurato in base alla perizia ricevuta dal tecnico incaricato.
  • Nella proposta, si tiene conto della risarcibilità del danno (la garanzia è presente in polizza e come viene regolata dalle CGA?), dei massimali assicurati, della regola della proporzionale, degli scoperti e delle franchigie.
  • Così, la proposta può essere inferiore al danno subìto.
  • Se la proposta viene accettata, la Compagnia predispone la liquidazione del danno.
112
Q

Compromesso*

A
  • E’ un contratto definitivo da cui deriva l’obbligo di produrre in forma specifica il consenso già accordato.
113
Q

Preliminare *(contratto)

A
  • Rappresenta un vincolo tra le parti mediante il quale le stessi si obbligano a stipulare un futuro contratto.
114
Q

Patto di prelazione*

A
  • Un accordo con il quale un soggetto si obbliga a preferire un altro soggetto rispetto ad altri a parità di condizione.
115
Q

Clausole vessatorie*

A
  • Nel codice del consumo, sono quelle clausole presenti nel contratto che, malgrado la buona fede presunta, determinano un significativo squilibrio a carico del consumatore nei diritti e negli obblighi.