TUMORI EPITELIO DI SUPERFICIE MULLERIANO Flashcards
CLASSIFICAZIONE, SU CHE COSA SI BASA
1 differenziazione epitelio
2 entità della proliferazione
CLASSIFICAZIONE, TIPI EZIOLOGICI PRINCIPALI, SU CHE COSA SI BASA
1 differenziazione dell`epitelio
A) tumori sierosi
B) Mucinosi,
C) Endometrioidi,
2 entità della proliferazione
A CHE COSA SI ASSOCIA ENTITà DI PROLIFERAZIONE EPITELIALE
1 comportamento biologico del tumore,
A) benigno (proliferazione epiteliale minima),
B) borderline (proliferazione epiteliale moderata)
C) maligno (proliferazione epiteliale marcata con invasione dello stroma).
CLASSIFICAZIONE ULTERIORE TUMORI BENIGNI
1 aree cistiche (cistoadenomi),
2 aree fibromatose e cistiche insieme (cistoadenofibromi)
3 aree prevalentemente fibromatose (adenofibromi
2 Anche i tumori borderline e le neoplasie maligne possono
avere una componente cistica e, nel caso delle forme maligne vengono talvolta indicati come cistoadenocarcinomi.
DIMENSIONI
I tumori possono avere dimensioni relativamente ridotte 0 possono crescere fino
a riempire l°intera pelvi prima di essere individuati.
ORIGINE DEI TUMORI EPITELIALI OVARICI
L`origine dei tumori epiteliali dell’ovaio è, al momento, irrisolta.
PERCHE’ L’ORIGINE DEI TUMORI EPITELIALI OVARICI E’ DISCUSSA
Il motivo risiede nel fatto che molti tumori vengono individuati relativamente tardi, interferendo con l’identificazione di una lesione precancerosa.
TEORIA PIU’ AMPIAMENTE ACCETTATA RIGUARDO L’ORIGINE DEI TUMORI OVARICI EPITELIALI,
La teoria più ampiamente accettata riguardo alla derivazione dei tumori dell°epitelio mülleriano è quella della trasformazione dell’epitelio celomatico. Questa teoria si basa sulla via embriologica attraverso la quale i dotti di Müller siformano dall’epitelio celomatico ed evolvono negli epiteli sieroso (tubarico), endometrioide
(endometrio) e mucinoso (cervice) presenti nel tratto genitale femminile normale. Si ritiene che questi tumori si verifichino prevalentemente nell”ovaio, poiché l’epitelio celomatico viene incorporato nella corticale ovarica per formare cisti mesoteliaii da inclusione (note anche come cisti mesoteliaii, corticali o germinali da inclusione)
MECCANISMO ESATTO DELLA FORMAZIONE DELLE CISTI
esatto meccanismo mediante il quale le cisti si sviluppano non è noto, ma si pensa che derivino dalle invaginazioní dell’epítelio di superficie che successivamente perde la sua connessione con la superficie stessa.
MORFOLOGIA CISTI
Le cisti sono nella maggior parte dei casi rivestite o da mesotelio o da epitelio di tipo tubarico.
TEORIA CHE CONSENTE DI SPIEGARE ASSOCIAZIONE DEI CARCINOMI
La stretta
associazione dei carcinomi ovarici sia all’epitelio ovarico di superficie sia alle cisti da inclusione può spiegare lo sviluppo di carcinomi extraovarici di analoga istologia a partire da residui celomaticoepiteliali
(cosiddetta endosalpingiosi) nel mesentere.” Tuttavia, questa è chiaramente un’eccessiva semplificazione della patogenesi del carcinoma dell’ovaio.
STRUTTURA TUMORI OVARICI EPITELIALI
Indipendentemente dalla loro origine specifica, i tumori ovarici
epiteliali composti di cellule sierose, mucinose ed endometrioidi sono emblematici della plasticità delfepitelio mülleriano e vanno da quelli chiaramente benigni a quelli maligni
CLASSIFICAZIONE EZIOPATOGENETICA K OVARICI
possono essere ampiamente categorizzati in due diversi tipi in base alla loro patogenesi:
(1) quelli che si sviluppano in associazione a tumori borderline
(2) quelli che insorgono come carcinomi “ex novo”.
ULTERIORE DIFFERENZIAZIONE
Studi clinicopatologici hanno dimostrato che i carcinomi sierosi, endometrioidi e mucinosi ben differenziati spesso contengono aree di tumori borderline dello stesso tipo cellulare, mentre questa associazione è riscontrata di rado nei carcinomi sierosi scarsamente differenziati o negli MMMT.