Evoluzione clinica, individuazione e prevenzione dei tumori epiteliali di superficie Flashcards
MANIFESTAZIONI CLINICHE K EPITELIALI OVARICI
- Analoghe manifestazioni per tutte le forme di k ovarici,
- Dolore addominale ai quadranti bassi,
- Aumento del volume addominale
- Disturbi gastrointestinali,
- pollachiuria,
- disuria,
- pressione pelvica
PROGNOSI
1 lesioni benigne sono facilmente rimosse e guarite.
2 forme maligne tendono a provocare progressivo indebolimento, perdita di peso e cachessia, caratteristica di tutte le neoplasie maligne.
3 Se i carcinomi si estendono al di fuori della capsula del tumore per disseminarsi nella cavità peritoneale, è reperto comune la comparsa di una massiva ascite.
CARATTERISTICHE LIQUIDO ASCITICO
1 il liquido ascitico è ricco di cellule tumorali esfoliate
MODELLO DI DIFFUSIONE PERITONEALE
è peculiare: tutte le superfici sierose sono disseminate diffusamente
con noduli tumorali di diametro da 0,1 a 0,5 cm
DIFFUSIONE IMPIANTO
Questi impianti di superficie di rado invadono profondamente il parenchima
sottostante.
INTERESSAMENTO METASTATICO
1 I linfonodi regionali sono spesso interessati
2 si possono riscontrare metastasi nel fegato, nei polmoni, nel tratto gastrointestinale e in altri siti.
3 In circa la metà dei casi al momento della laparotomia si riscontrano metastasi verso l”ovaio controlaterale
attraverso la linea mediana.
prognosi e coinvolgimento metastasi
Queste metastasi annunciano un progressivo peggioramento del decorso fino alla morte entro pochi mesi o anni.
PERCHE’ LA PROGNOSI ALLA DIAGNOSI E’ PEGGIORE DI ALTRI TIPI DI TUMORI
, i carcinomi ovarici spesso restano non diagnosticati fino a quando essi non raggiungono grandi dimensioni oppure originano sulla superficie ovarica da dove essi prontamente diffondono alla pelvi, molte pazienti giungono per la prima volta alliosservazione
del medico con lesioni che non sono più limitate alle sole ovaie.Questo è forse il motivo principale per cui il tasso di sopravvivenza a 5 e 10 anni di queste pazienti è relativamente basso in confronto ai tassi relativi ai carcinomi cervicali ed endometriali.
come si può prevenire k
diagnosi precoce. Specifici marcatori biochimici per gli antigeni tumorali o
per i prodotti del tumore nel plasma di questi pazienti sono ricercati con assiduità.
Nonostante questo
biomarcatori utili nella diagnosi precoce
1 osteopontina, espressa in livelli significativamente maggiori nelle pazienti con cancro dell”ovaio, possono favorire la diagnosi precoce
2 CA 125 glicoproteina ad alto peso molecolare presente in più 80% delle pz con carcinomi sierosi ed endometriodi, anche se non è stato dimostrato se sia o meno un marcatore efficace , può alzarsi anche nel caso di infiammazione aspecifica del peritoneo
diversi quadri di proteine circolanti ottenuti all’ analisi spettrofotometrica dei sieri della paziente” Queste e altre indagini potranno, in futuro, creare una possibilità di screening a miglior costo/beneficio, non invasiva, per il carcinoma dell’ovaio.
PREVENZIONE DEL K DELL’OVAIO, COME
rimane un obiettivo difficile da raggiungere, ma sia la sterilizzazione tubarica sia l”impiego di contraccettivi orali si associano a una significativa riduzione del rischio relativo, oltre che screening basate sull’identificazione delle donne a rischio,
USO DI CONTRACCETTIVI ORALI E PREVENZIONE K OVARICO
L’uso a lungo termine dei contraccettivi orali ha
dimezzato il rischio nelle donne con unianamnesi familiare di cancro ovarico.
ULTERIORI MEZZI DI PREVENZIONE K OVARICO
La legatura tubarica riduce il rischio di oltre la metà e può
risultare eflìcace in quelle sottoclassi di donne con mutazioni del BRCA e con anamnesi familiare positiva per il cancro ovarico
DONNE A RISCHIO, QUALI
identificazione delle donne a rischio (positive per mutazioni del BRCA) e sull’impiego della salpingo- ovariectomia profilattica sono attualmente standard, ma rimane ancora da determinare l’esito a lungo termine di questi studi sui tassi di mortalità del carcinoma dell”ovaio