Stati di connessione - Cap. 8 Flashcards
Com’è intesa la sfera pubblica da Habermas (‘62)?
è intesa come spazio sociale di stampo comunicativo, che trova luogo tra lo Stato e la società civile, e che tramite quest’ultima si radica nella vita quotidiana.
E’ pensata come astrazione dello spazio fisico pubblico delle società antiche (agorà o foro romano), che trova autonomia discorsiva rispetto ad altre sfere sociali, come il diritto e l’economia, e che funge da connettore (meta-territorio) fra le altre sfere e le opinioni individuali, offrendo un luogo in cui “la società può formarsi un’opinione comune su questioni di primaria importanza”.
Come si può intendere la sfera pubblica nella modernità in parziale contrasto con la visione di Habermas? Quali sono le sue caratteristiche?
L’opinione pubblica, come prodotto della sfera pubblica, non può più intendersi come collegamento fra lo Stato e gli interessi della borghesia, ma si denota come semplice selezione e messa in rilevanza di un sapere tematico. In maniera più astratta, si delinea come insieme delle conoscenze cui la società può riferirsi, contando sull’evidenza di questo sapere dal lato dei pubblici, dei consumatori, dei cittadini. In quanto rappresentazione mediale, si osservano due caratteristiche della stessa:
- la trasparenza, in relazione ai temi della società su cui è possibile costruire un sapere diffuso
- la non trasparenza, l’opacità, in merito a chi reagisce e alle forme attraverso cui lo fa (la dimensione individuale)
Questa visione permette di evidenziare l’irriducibilità del piano del sociale rispetto ai vissuti individuali.
Le sfere pubbliche connesse.
In virtù delle possibilità di comunicazione offerte dalla Rete, si delinea il concetto di sfere pubbliche connesse.
In questo costrutto, si considera la possibile trasparenza che assumono i vissuti individuali nell’ambito della comunicazione pubblica.
E’ possibile in questo senso avere una concretizzazione delle ricadute pragmatiche sugli individui che hanno i temi astratti oggetto della sfera pubblica.
Diviene allora possibile (per quanto ancora lontano dalla concretizzazione) immaginare una relazione diversa tra agenda dei media e agenda dei cittadini (l’agenda setting è un fenomeno che può mutare).
In sintesi, sono le conversazioni dal basso a prendere voce. La sfera pubblica si fa plurale, e la pluralità diventa potenzialmente visibile e ricercabile.
La questione aperta è capire se questa pluralità avrà, e in che modo, relazioni con la sfera pubblica tradizionale.
Quali sono le caratteristiche del “modello Wikileaks” che permettono di parlare di un contesto informativo mutato?
a. Trasparenza senza controllo
La pubblicazione può avvenire senza controllo preventivo delle fonti, che viene rimandato a valle del processo (ai media mainstream o all’intelligenza diffusa). Segue la logica “prima pubblica poi filtra”, ovvero ciò che viene pubblicato può essere trattato direttamente come fonte, ovvero essere valutato in chiave di attendibilità, delegando “all’intelligenza della moltitudine”, che sfrutta l’amatorialità di massa, la funzione di mediazione professionale (che comunque può avvenire tramite media mainstream)
b. Cultura open government
è un metodo che propone:
1. l’apertura totale e la trasparenza dell’operato dei governi che favorisca il controllo pubblico, inficiando concetti come ragion di stato o sicurezza nazionale (che legittimano la segretezza)
2. la rivalutazione stessa dell’interpretazione e dell’analisi “diffusa” delle informazioni.
c. Connessione tra grammatiche crowdsourcing e logiche di friendship
I contenuti vengono raccolti in maniera diffusa e fungono da catalizzatori delle conversazioni anche e soprattutto grazie alla diffusione dovuta alle reti di “amici”
d. Verticalizzazione informativa ed eventuale diffusione orizzontale
I contenuti sono prodotti in modo verticale, e generano rumore di fondo “orizzontalmente”, in maniera potenziale (non prevedibile e non necessaria)
e. Mainstream hacking e contro democrazia
Quello di Wikileaks è dunque un modello che proviene dalla rete ma che si allinea con quello dei media mainstream. E’ un modello che sembra favorire la contro-informazione, la delegittimazione delle azioni di uno Stato piuttosto che di leggittimare (la contro democrazia proposta da Pierre Ronsanvallon)
Quali critiche possono essere mosse a Wikileaks?
Il suo considerare la rete “come semplice contenitore di pubblico digitale quasi-generalista”, utile per la diffusione, ma non per un utilizzo proattivo delle informazioni. Non cerca dunque di avere un ruolo “costruttivo” di una “nuova” opinione pubblica connessa, ma svolge una semplice funzione “irritativa”.