Processi Percettivi Flashcards

1
Q

Gli elementi della catena psicofisica:(SSPR)

A

A
passaggio da realtà fisica e fenomenica-stimolo distale: l’oggetto fisico indipendente dall’osservatore
- stimolo prossimale: l’immagine catturabile in un punto di vista
- sensazione: la registrazione, tipicamente parziale, degli stimoli
prossimali
- percezione: prodotto dell’organizzazione delle sensazioni in un’unità
tendenzialmente corrispondenti agli stimoli distali
- riconoscimento: risultante del confronto tra le percezioni e
l’informazione depositata in memoria
riguarda tutti i nostri 5 sensi, è più facile basarsi sulla visione, che è il senso preponderante di tutti i giorni

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2
Q

INDETERMINAZIONE OTTICA → due tipi:

A
  • indeterminazione geometrica: relativa a distanza, forma, grandezza, ecc.
  • indeterminazione fotometrica: relativa al colore delle superfici
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3
Q

Indeterminazione geometrica:

A

dato un punto di vista, la proiezione ottica (stimolo prossimale) dipende dalla distanza e dalla grandezza dell’oggetto osservato → un oggetto piccolo vicino e uno grande lontano possono avere la stessa proiezione ottica. sono necessari riferimenti per confrontare gli oggetti.

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4
Q

informazioni prospettiche

A

in una stanza completamente vuota è difficile capire la differenza tra un armadio delle bambole e uno normale.

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5
Q

Indeterminazione fotometrica (colori delle superfici)

A

(colori delle superfici): l’intensità della luce che arriva ad un punto di vista da una superficie dipende dalla riflettanza (= proporzione di luce incidente riflessa verso l’occhio) e dalla quantità di illuminazione

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6
Q

TEORIE DELLA PERCEZIONE: Teorie empiriste (Helmholtz):

A

la percezione è basata su giudizi inconsci che permettono all’osservatore di scegliere l’oggetto esterno che più verosimilmente è causa del dato sensoriale. (exp oggetto del passato)

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7
Q

TEORIE DELLA PERCEZIONE: Psicologia della Gestalt

A

l’organizzazione percettiva tende a minimizzare il costo di rappresentazione e di elaborazione degli oggetti (principio di minimo)ciò che percepiamo non è una somma di elementi, ma una sintesi della realtà. Due fattori di prossimità: PROSSIMITA ; vengono unificati gli elemnt. più vicini, BUONA CONTINUAZIONE ; PREVALGONO LE ORGANIZ. CHE MINIMIZZANO I CAMB. DI DIREZIONE. aRTICOLAZIONE FIGURA SFONDO (inclusione, area minore, larghezza costante)

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8
Q

TEORIE DELLA PERCEZIONE: Approccio ecologico alla percezione (Gibson

A

in condizioni normali il sistema visivo ha a disposizione una grande abbondanza di informazioni tale da rendere praticamente insignificante l’indeterminazione ottica. Il problema dell’indeterminazione ottica viene risolto negandone l’esistenza stessa.

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9
Q

UNIFICAZIONE PERCETTIVA(principi gestal raggruppamento?)

A

: processo che tende a mettere insieme alcune parti rispetto ad altre.
Nella visione di livello intermedio gli elementi e le parti dell’immagine tendono a raggrupparsi in unità organizzate (o dotate di significato).Fra questi fattori si possono ricordare la prossimità (costellazioni)e la buona continuazione (linea retta, no curve)

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10
Q

COMPLETAMENTO AMODALE DI SUPERFICI (triangolo/i di Kanizsa) Link

A

il triangolo illusorio deriva dalla tendenza al completamento amodale dei tre settori neri e dei tre angoli, che “diventano” 3 dischi completi e un unico triangolo chiuso se percepiti come forme parzialmente coperte.

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11
Q

L’INFORMAZIONE SULLA PROFONDITÀ: La visione tridimensionale si basa su quattro tipi di informazioni:

A

Determinare la posizione degli oggetti nello spazio in termini di profondità è essenziale per dirigere efficacemente i movimenti nell’ambiente esterno.
-informazione ottica monoculare
- informazione ottica binoculare
- informazione extra–ottica monoculare
- informazione extra–ottica binoculare

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12
Q

Informazione ottica monoculare:

A
  • obliquità delle linee: le linee oblique appaiono inclinate in profondità (mentre le linee verticali e orizzontali appaiono collocate sul piano frontale)
  • posizione rispetto all’orizzonte: gli elementi più bassi sul piano pittorico appaiono vicini all’osservatore e quelli più alti appaiono lontani
  • interposizione: la relazione davanti/dietro fra superfici fornisce un’informazione di tipo ordinale
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13
Q

Informazione ottica binoculare:

A
  • disparità binoculare: quando guardiamo gli oggetti con entrambi gli occhi, le immagini degli oggetti proiettate su ciascun occhio sono leggermente diverse (disparità binoculare), e l’entità di tale disparità dipende dalla distanza → l’informazione sulla disparità binoculare permette al cervello di stimare le distanze relative degli oggetti (stereopsi)
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14
Q

Informazione extra–ottica monoculare:

A

accomodazione: il cervello può ricavare informazioni sulla profondità anche dal grado di accomodazione (= variazione della curvatura) del cristallino

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15
Q

Informazione extra–ottica binoculare:

A
  • convergenza: l’angolo di vergenza è l’angolo formato dai due occhi quando fissano un punto nello spazio → lo sforzo muscolare connesso con l’aumento dell’angolo di vergenza (convergenza) fornisce un’indicazione univoca sulla diminuzione della distanza
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16
Q

Come si risolve l’indeterminazione?

A

Soluzione: far dipendere il colore superficiale percepito dalle
informazioni disponibili sulla presenza di zone diversamente illuminate

17
Q

Sensazione:

A

capacità di rilevare sensi (es. il tocco, il dolore, la visione o il
movimento e il posizionamento del corpo)

18
Q

Percezione

A

modo in cui il cervello elabora e comunica i sensi al resto del
corpo → fenomeno di interpretazione del mondo (dare organizzazione alle
sensazioni e alle informazioni già in possesso)

19
Q

Spazio fenomenico

A

Lo spazio fenomenico entro cui trovano posto gli oggetti percettivi non è
equivalente allo spazio geometrico
Lo spazio fenomenico è strutturato intorno ad assi percettivamente
privilegiati, in particolare l’asse verticale e l’asse orizzontale (assi cardinali=ANGOLI=PROFOndità)
Determinare la profondità degli oggetti è essenziale per dirigere
ecacemente i movimenti nell’ambiente esterno