Linguaggio Flashcards

1
Q

definizione della comunicazione

A

processo interattivo in cui un emittente e uno o più riceventi si inviano reciprocamente informazioni attraverso determinati canali.

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2
Q

Processo di Produzione Linguistica

A

Concettualizzazione, Formulazione, Esecuzione

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3
Q

prime sette competenze linguistiche

A

fonetica, fonologica, morfofonologica, morfologica, morfosintattica, sintattica, semantica

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4
Q

Competenza fonetica

A

La competenza fonetica consiste nell’insieme di conoscenze che permettono di articolare e decodificare i suoni che compongono gli enunciati .I suoni che costituiscono le unità minime di questa competenza sono detti foni (suoni associati a determinati segni grafici).La competenza fonetica si basa su abilità acquisite molto precocemente e in larga parte implicite

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5
Q

Competenza fonologica

A

Intorno all’anno di vita, il bambino comincia a costruirsi una competenza fonologica implicita, che permette di classificare i foni in un ristretto numero di categorie astratte, dette fonemi.
I fonemi sono le unità minime della competenza fonologica.
- associare i suoni ad un’unità leggermente più complessa

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6
Q

Competenza morfofologica

A

I fonemi si organizzano in unità ritmiche dette sillabe, le unità minime della competenza morfofonologica.
La successione di sillabe con alti livelli d’intensità (toniche) e sillabe con intensità inferiori (atone) determina un andamento ritmico, che è alla base della prosodia (alternarsi di sillabe toniche–atone).
->Regole morfologiche: stabiliscono come i morfemi debbano essere combinati per formare le parole.->Morfemi grammaticali: parole che servono a rendere le frasi grammaticalmente corrette, come gli articoli, le preposizioni e alcuni prefissi e suffissi (-ndo, -tosuffissi del gerundio e del participio passato).

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7
Q

Competenza sintattica

A

La sintassi è l’insieme di regole che stabilisce come si possano unire le parole in una frase.–>insieme delle proposizioni e ciò fornisce un legame tra linguaggio e pensiero, consente all’ascoltatore di “estrarre” proposizioni dalle frasi.

  • Sintagma nominale: specifica il soggetto della proposizione
  • Sintagma verbale: specifica il predicato della proposizione.
    –>nel processo di comprensione di una frase, compiamo l’analisi sintattica in maniera inconsapevole e senza sforzo
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8
Q

Competenza semantica

A

(parole e parti della parola portatrici di significato) La semantica è lo studio del significato delle parole e delle frasi.

EX. molte parole non hanno solamente il significato che possiamo trovare nel dizionario, ma anche altre connotazioni culturali o emotive).
EX. Altre parole sono ambigue, perché esprimono più di un concetto. Il significato di una parola può essere determinato dal contesto-frase

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9
Q

DIMENSIONE MACROELABRATIVA DEL LINGUAGGIO

A

La dimensione macroelaborativa del linguaggio è legata alla comprensione del significato veicolato dai parlanti in una specifica situazione comunicativa (non solo significato della frase a sé stante ma inserita in un contesto comunicativo). Si divide in comptz. pragmatica e comptz. testuale/discorsiva

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10
Q

La competenza pragmatica

A

è l’insieme di conoscenze che ci permette di usare il linguaggio per interagire con i nostri interlocutori, e riguarda le nostre intenzioni comunicative.

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11
Q

Competenza testuale/discorsiva (modello mentale)

A

Quando leggiamo un testo o ascoltiamo un discorso (un insieme di più frasi), ci formiamo un suo modello mentale che mette in relazione le proposizioni veicolate dagli enunciati in un sistema di conoscenze più ampio.

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12
Q

modello di Wernicke–Geschwind

A

E la denominazione.Il modello di Wernicke–Geschwind suppone che un’attività complessa come il linguaggio sia localizzata in aree cerebrali circoscritte e ben definite.
Per esempio, l’area di Broca sarebbe l’unica area cerebrale deputata alla produzione linguistica.La produzione lessicale attiva un’articolata rete neurale (nn singolo pezzo) che coinvolge aree corticali, sottocorticali e perfino porzioni del cervelletto.

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13
Q

DIFFERENZA TRA PRODUZIONE E COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO

A

Produzione e comprensione del linguaggio sono processi inversi. La produzione va dall’unità più complessa (frase) della struttura a quella più semplice (fonema). La comprensione fa il percorso opposto
PRODUZIONE: si inizia con un pensiero –> si traduce in una frase –> essere espressa sotto forma di suoni espressi
COMPRENSIONE: ascolto dei suoniattribuiscono significati alle parole –> si mettono insieme le parole per costruire una frase

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14
Q

Identificazione delle parole (tradz. suoni)

A

Nella capacità di comprendere e segmentare i suoni al fine di identificare le parole si possono distinguere due livelli:
- prelessicale: i fonemi vengono identificati e assemblati
- lessicale: una determinata sequenza di fonemi viene riconosciuta come una parola. I fonemi non corrispondono a segmenti precisi individuabili nella stimolazione acustica, e possono variare in funzione del contesto. definite nonostante la loro variabilità: a più o meno marcata differenza di specifici suoni siamo in grado di riconoscerli e categorizzarli in categorie ben definite (percezione categoriale). (Liberman)

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15
Q

modello della coorte di Marslen–Wilson (coorte)

A

Quando udiamo una parola, costruiamo un insieme di potenziali candidati, ossia la coorte. Nella coorte avviene un processo di selezione, al termine del quale viene determinato un candidato unico. Tale processo può essere influenzato dalle informazioni contestuali.

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16
Q

Il modello TRACE prevede tre livelli di elaborazione (contesto frase)

A
  • livello delle caratteristiche fonetiche
  • livello dei fonemi
  • livello delle parole
    È basato sul principio di diffusione dell’attivazione → categorizzazione.
    Al processo di comprensione contribuisce l’insieme delle informazioni a disposizione dell’ascoltatore, parallelamente e a tutti i livelli: normalmente le parole non stanno a sé stanti ma in un contesto/frase, e quello che abbiamo sentito fino a quel momento può indirizzarci.
17
Q

modello garden–path (circa “labirinto”), (2 stadi)

A
  • primo stadio: il parser (computazione del senso della frase) lavora in modo incrementale: man mano che riceve l’informazione linguistica, la elabora e assegna ai singoli elementi i rispettivi ruoli sintattici (integra)
  • secondo stadio: se le informazioni che vengono acquisite successivamente sono in contrasto con questa prima analisi (l’interpretazione può non essere corretta), il parser “ritorna sui suoi passi” ed elabora una nuova e più compatibile struttura sintattica(rioganizza)
18
Q

PROCESSO DI PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO

A

-Concettualizzazione: definizione del concetto che si vuole esprimere (messaggio preverbale).
-Formulazione: traduzione del messaggio preverbale in forma linguistica, mediante scelta delle parole e pianificazione sintattica.
-Esecuzione: le parole sono trasformate in suoni da articolare secondo un preciso programma motorio.

19
Q

Il modello della produzione linguistica di Garrett (ruolo tematico all’interno della frase)

A

Nella fase funzionale:
- sono recuperate le parole–contenuto (nomi, verbi, ecc.)
- a ciascuna parola contenuto viene assegnato uno specifico ruolo tematico, cioè una funzione all’interno della frase (es. soggetto o oggetto).
Nella fase posizionale:
- viene specificato l’ordine delle parole
- vengono recuperate le parole–funzione (articoli, preposizioni → collante tra le parole–contenuto)
Infine le forme fonologiche, specificate in sequenze ordinate di fonemi, vengono tradotte nei processi articolatori necessari per parlare.

20
Q

LA LESSICALIZZAZIONE (repertorio lessicale)

A

cioè il processo di recupero e scelta delle parole dal repertorio lessicale (formulazione).Gli studi sulla lessicalizzazione sono basati sull’analisi degli errori, nonché su compiti di denominazione di figure e compiti di interferenza figura–parola. 2 livelli distinti
- selezione lessicale= individuo il concetto poi attivo i suoni relativi ad esso
-codifica fonologica= diverse parole prodotte in corretto ordine