ATTENZIONE Flashcards
Attenzione?
L’attenzione è una funzione mentale che ci permette di essere consapevoli di un evento in un dato momento.
Essa consiste nel controllo, nell’orientamento e nella selezione da parte dell’individuo di una o più forme di attività/fonti di informazioni.Può essere diretta volontariamente o essere richiamata in modo automatico dalle caratteristiche dello stimolo, ma in entrambi i casi è un fenomeno di cui siamo consapevoli.
L’attenzione svolge due funzioni fondamentali:
- mettere in evidenza alcune informazioni
- escluderne altre
può essere intenzionale o una modalità di funzionamento di base.
Se non esistesse questa duplice salvaguardia dell’attenzione, cioè di scegliere ed escludere, saremmo sommersi dalla marea di stimoli che arrivano al cervello.
James (1890) individua nell’attenzione due caratteristiche principali?
- focalizzazione: processo selettivo mediante il quale decidiamo quale stimolo, tra i tanti, prendere in considerazione (operare una scelta)
- concentrazione: la quantità di sforzo cognitivo richiesto per mantenere l’attenzione focalizzata sullo stimolo
ATTENZIONE SELETTIVA
- capacità di selezionare una o più fonti della stimolazione in presenza di informazioni in competizione tra loro (focalizzarsi esclusivamente su alcuni elementi quando ce ne sono altri simili o rilevanti)
- è quindi la capacità di concentrarsi sull’oggetto o insieme di informazioni che ci interessa e di elaborare in modo privilegiato le informazioni rilevanti per gli scopi che perseguiamo (spaziale, endogena, esogena)
ATTENZIONE DIVISA
- capacità di prestare attenzione contemporaneamente a più stimoli
- dipende dalla difficoltà cognitiva del compito e dalla distribuzione delle risorse attentive (che sono limitate → devono essere razionate)
Viene favorita dall’automatizzazione di un compito, conseguentemente alla sua pratica .
Altro fattore facilitante è la diversità dei segnali . (interf. strutturale e interf, doppio compito)
ATTENZIONE SOSTENUTA
- capacità di mantenere un adeguato livello attentivo durante compiti prolungati nel tempo
- es.: seguire una lezione, guidare a lungo, lavorare alla catena di montaggio, ecc.
il mantenimento dell’attenzione sostenuta è più difficoltoso.
Dipende da: - natura del compito
- tipo di stimoli
RITMI CIRCADIANI
Un importante fattore che influenza tutti i processi attentivi è costituito dall’esistenza di ritmi di funzionamento dell’organismo a cadenza quotidiana.
- ciascuno di noi è +/- attivo e performante in determinati momenti della giornata (es. ciclo veglia–sonno).
- influenza tutti i processi cognitivi ma anche motori, ecc.
Tali ritmi sono governati da cambiamenti ciclici nell’attività del sistema nervoso, che dipendono da alcuni stimoli ambientali (es. luce diurna) che determinano il regolamento dell’orologio biologico (es. ciclo veglia–sonno).
I ritmi circadiani interessano molti parametri di funzionamento del corpo, come la pressione, la temperatura, il metabolismo, il tono muscolare, i livelli ormonali, la resistenza alla fatica, ecc.
- parametri fisici e fisiologici che si riflettono nell’efficacia dei processi cognitivi, percettivi, ecc.
I ritmi circadiani influenzano anche le prestazioni cognitive.”Ogni individuo ha un orologio biologico della durata di circa 24 ore, che regola l’alternanza tra sonno e veglia e che si ripete ciclicamente. Questo ciclo viene chiamato ritmo circadiano del sonno, dal latino circa diem, che vuol dire “intorno al giorno”.
SONNO
Il sonno può essere descritto come uno stato dell’organismo caratterizzato da una riduzione del livello di coscienza e da una ridotta reattività agli stimoli ambientali. diverse fasi (o stadi) del sonno (veglia attiva, veglia rilassata, sonno non-REM, REM)
Sonno non–REM
Nel sonno non–REM i movimenti degli occhi sono praticamente assenti, il battito cardiaco e il ritmo della respirazione rallentano nettamente, i muscoli si rilassano e il tasso metabolico del cervello è inferiore del 25–30% rispetto a quello dello stato di veglia.
Il sonno non–REM si definisce ortodosso (è coerente con una fase di riposo).
Sonno REM
Questa fase è nota come sonno REM (Rapid Eye Movements). Nel sonno REM si verificano dei rapidi movimenti oculari, il battito cardiaco accelera e il tasso metabolico del cervello addirittura supera (di poco) quello della veglia. Il sonno REM si definisce paradosso (perché le onde cerebrali sono molto simili a quelle dello stato di veglia), ed è il momento in cui sogniamo.
COMPETENZE ATTENZIONE (IFAE)
INTREGRAZIONE
FILTRAGGIO
ABILITA DI RICERCA
EFFETTO PRIMING