Parassiti 2 Flashcards
Epidemiologia della amebiasi
La causa principale è entameba histolytica.
È tipica delle aree tropicali dove si trasmette per via oro fecale tramite consumo di acqua contaminata.
Descritta una trasmissione per via sessuale.
Alcuni fattori facilitano lo sviluppo dell’infezione come ad esempio la terapia corticosteroidea, la gravidanza e l’infezione da HIV
Patogenesi della amebiasi
Interessa l’intestino crasso.
Le forme cistiche arrivano all’intestino dopo l’ingestione di acqua contaminata e rilasciano trofozoiti che invadono la parete intestinale e possono diffondersi ad altri organi, più comunemente il fegato
Principali forme cliniche di amebiasi
Amebiasi intestinale
Amebiasi epatica
Caratteristiche della amebiasi intestinale
Possibile quadro asintomatico o quadri sintomatici con diarrea fino ad arrivare alla dissenteria.
Tipiche le ulcere mucosali che lasciano inalterati alcuni tratti di mucosa.
Va ricordato che tale forma può complicarsi con la formazione di masse di tessuto di granulazione nel cieco e nel colon che possono simulare appendicite o neoplasia stenosante.
Possibile evoluzione fino alla perforazione
Amebiasi epatica
Si caratterizza per la formazione di un ascesso epatico ed in genere secondaria ad un coinvolgimento asintomatico del colon.
Si presenta come ascesso unico generalmente del lobo destro e contiene pus color cioccolato.
HA decorso con picchi febbrili brividi ed epatomegalia.
In casi gravi si realizzano fistolizzazioni che portano all’ empiema pleurico destro o addirittura alla pericardite
Diagnosi di amebiasi intestinale
Dimostrazione nei campioni freschi di forme cistiche o trofozoiti. E comunque difficile distinguere entameba histolytica da entamoeba dispar che invece è un parassita commensale. Si ricorre quindi allo studio delle differenze antigeniche.
Diagnosi di amebiasi epatica
Serve la biopsia ecoguidata o TAC guidata dell’ascesso.
Il contenuto cistico ha un tipico aspetto color cioccolato o pasta di acciughe.
Spesso si riscontra una coltura sterile perché in realtà Le amebe si trovano sulla parete della cisti.
Il rilevamento dell’antigene amebico nel siero presenta sensibilità e specificità molto alte. La diagnosi deve essere sempre confermata con gli esami sierologici
Terapia della amebiasi
Tutte le forme si trattano con metronidazolo associato a un amebicida intestinale quindi paramomicina o iodochinolo
In genere l ascesso epatico non richiede il drenaggio
Amebe a vita libera
Nagleria fowleri: causa meningoencefalite necrotico emorragica i bambini adulti giovani precedentemente sani
Acantameba: encefalite negli immunodepressi e cheratite nei pazienti che utilizzano lenti a contatto
Malattia del sonno
Causata dal tripanosoma brucei.
Viene trasmesso dalla Mosca tsetse e presenta un quadro di coinvolgimento del sistema nervoso centrale con ipersonnia diurna e agitazione di notte.
Porta al coma e la morte
La diagnosi si fa con striscio di sangue e colorazione di gimsa.
Si tratta con suramina e melarsoprol oppure con eflornitina
Malattia di chagas
Causata dal tripanosoma cruzi.
Si presenta come miocardiopatia dilatativa con alterazioni della conduzione ed adenopatie ma anche con megaesofago e megacolon.
La trasmissione avviene attraverso le cimici.
L’esame microscopico è difficile da eseguire. Si può fare la PCR o la cultura su sangue periferico.
La sierologia è utile nelle forme croniche.
Si tratta con nifurtimox o con benzonidazolo
Giardia lamblia
Causa di giardiasi che nella gran parte dei casi si presenta in forma asintomatica ma può anche determinare diarrea e malassorbimento.
Il deficit di IgA e le immunodeficienze predispongono all’infezione.
La diagnosi si basa sul rilevamento delle cisti o dei trofozoiti nelle feci.
La terapia si fa con metronidazolo per 5 giorni o con tinidazolo in dose unica
Altri protozoi intestinali oltre a giardia
Isospora belli e cryptosporidium parvum che causano quadri di coinvolgimento intestinale in pazienti immunodepressi.
Balantidium coli che causa diarrea per coinvolgimento dell’ intestino crasso.
Blastocystis hominis che può produrre patologia intestinale in soggetti immunodepressi
Tricomoniasi
Causata da tricomonas vaginalis.
È una malattia sessualmente trasmessa più frequente nelle donne il cui decorso asintomatico.
Può assumere però la forma di vaginite con leucorrea giallo schiumosa prurito e disuria.
Richiede l’esame microscopico in fresco
Terapia basata su metronidazolo orale che deve essere fatta anche al partner
Nematodi tissutali
Trichinella
Toxocariasi
Trichinosi
Causata da trichinella spiralis dopo l’ingestione di carne di maiale o cinghiale non ben cotta.
Inizialmente si hanno segni intestinali e poi i segni da coinvolgimento sistemico per migrazione delle larve con febbre, delirio, eosinofilia e miocardite.
Il parassita raggiunge il muscolo e calcifica incistandosi.
La diagnosi può essere confermata con la sierologia che però richiede 3 settimane per la conversione oppure con biopsia muscolare.
La terapia si basa sulla tiabendazolo o l’albendazolo associati a glucocorticoidi se c’è coinvolgimento cardiaco
Toxocariasi
Causata da toxocara Cati e toxocara canis.
Le uova si schiudono nell’intestino e le larve migrano in vari organi. Si parla di larva migrans viscerale: possono essere coinvolti occhi sistema nervoso centrale fegato polmoni e cuore con emorragie e granulomi.
La diagnosi richiede sierologia e biopsia epatica.
Si tratta con dietilcarbamazina
Ossiuriasi
Elmintiasi più comune in Italia.
Causata da enterobius vermicularis è l’uomo è l’unico ospite.
Si acquisisce con ingestione accidentale di uova presenti in acqua, alimenti infettati, diretto contatto con persone infette o addirittura diffusione aerea
Produce prurito anale e vulvare associati a bruxismo ed insonnia.
Diagnosi basata su visualizzazione delle uova nelle feci.
Richiede terapia con mebendazolo o albendazolo
Ascariasi
Dovuta ad ascaris lumbricoides.
Si contrae con l’ingestione delle uova del parassita in acqua o alimenti contaminati.
Le larve attraversano la mucosa intestinale emigrano per via sanguigna fino ai polmoni dov’è maturano e poi da dove ascendono per ritornare nell’intestino.
La clinica è caratterizzata da dolore addominale preceduto da coinvolgimento polmonare il quale è caratterizzato da polmonite con febbre, eosinofilia, dispnea ed infiltrati polmonari fugaci (Loeffler).
Diagnosi basata su visualizzazione delle uova nelle feci. Terapia basata su mebendazolo o albendazolo
Tricuriasi
Da Trichuris Trichuria.
Non ha serbatoio animale e si contrae con l’ingestione delle uova del parassita nell’acqua o negli alimenti contaminati.
Coinvolge il cieco e il retto determinando in genere diarrea cronica, tenesmo e prolasso rettale.
La diagnosi richiede l’esame microscopico
Terapia basata su mebendazolo o albendazolo
Strongiloidiasi
Da strongyloides stercoralis.
Le larve penetrano attraverso la cute e arrivano al polmone per via sanguigna spostandosi successivamente attraverso le vie respiratorie fino all’intestino.
Determinano quadro polmonare con eosinofilia è un quadro intestinale.
Nei soggetti con AIDS produce quadri di iper infestazione con disseminazione delle larve a molti organi.
La diagnosi richiede l’esame microscopico il trattamento è l’ivermectina
Ancylostoma duodenale e necatur americanus
Via di infezione simile a strongyloides.
Causano dolore addominale diarrea ed anemia sideropenica.
Diagnosi microscopica
Terapia albendazolo o mebendazolo
Anisakis
Infetta pesci marini e l’uomo si infetta ingerendo pesce crudo contaminato.
Colpisce stomaco e intestino provocando un quadro di dolore addominale acuto che viene confuso con il classico addome acuto chirurgico.
Viene diagnosticato e trattato con procedure endoscopiche o chirurgiche.
Ma ricordato che anisakis e anche una causa di reazioni allergiche e mediate da IgE
Filariosi
Include diverse specie responsabili di diversi quadri clinici trasmessi da zanzare e mosche pungitrici.
Includono:
Wuchereria bancrofti: causa la filariosi linfatica con linfedema
Brugia Malawi: linfangite e linfedema
Loa Loa: edema migrante e congiuntivite
Onchocerca volvulus: dermatite, noduli sottocutanei e coinvolgimento oculare (cecità fluviale)
Diagnosi microscopica su sangue o biopsie per onchocerca.
Terapia con ivermectina per onchocerca. Le altre dietilcarbamazina