LA COSTITUZIONE Flashcards
SIGNIFICATI DI “COSTITUZIONE”
Negli ordinamenti giuridici moderni, la fonte posta al vertice della gerarchia delle fonti è la Costituzione, il cui termine può assumere significati notevolmente diversi:
1. Funzione descrittiva, assumendo questo punto di vista, si può ben dire che “ogni società ha una
costituzione”. È come dire ogni vertebrato ha una colonna vertebrale’”. Significa che si può parlare della
“costituzione” di qualsiasi sistema politico, antico o moderno, sia o meno dotato di un documento solenne scritto e riconosciuto come la Costituzione.
2. La Costituzione come manifesto politico, così intesa non è un “dato”, non è lo scheletro politico della società: è il documento fondamentale che segna la vittoria di una visione tutta politica dell’organizzazione sociale e della sua forma istituzionale. È un documento solenne proiettato al futuro, pieno di promesse di cambiamento, di programmi e speranze ecc.
3. Il fatto è che la Costituzione è anche un testo normativo, la più importante delle fonti del diritto, da cui derivano diritti e doveri, obblighi e divieti giuridici, attribuzione di poteri e regole per il loro esercizio.
POTERE COSTITUENTE E POTERI COSTITUITI
Se tutti i sistemi politici hanno una costituzione in senso descrittivo, non tutti hanno anche un testo normativo chiamato Costituzione. Con la Costituzione si esaurisce il potere costituente, il quale è definito come “l’unico potere libero”: e dunque del tutto libero nel fine, perché nessuna regola preesistente la vincola. Il potere costituente crea la Costituzione che costituisce il potere costitutivo
Tipi di costituzione
Le Costituzioni sono fenomeni storici; ed ognuna guarda al proprio passato cercando di scrivere le regole necessarie a rimediare le cause che hanno prodotto la crisi del vecchio regime.
Possiamo avere la ripartizione tradizionale tra Costituzioni:
1. Sono flessibili quelle costituzioni che non prevedono un procedimento particolare per la loro modificazione, ma consentono che questa avvenga attraverso la normale attività legislativa. Le Costituzioni flessibili sono brevi, tipiche dell’800, le quali sancivano al fine del potere assoluto. Si decreta il passaggio dalla titolarità del potere dal Re al “Re in Parlamento”, cioè ad una procedura di codecisione.
2. Sono rigide quelle che dispongono, per la modificazione del testo costituzionale, un procedimento particolare, più gravoso di quello previsto per la formazione delle leggi ordinarie.
Le Costituzioni rigide lunghe, tipiche del ‘900, sono frutto di un compromesso, che è necessariamente lungo perché ogni componente accetta l’accordo a condizione che i suoi interessi siano garantiti da regole costituzionali. La costituzione rigida è dunque una Costituzione garantita, le garanzie sono di due tipi:
- il procedimento di revisione costituzionale: basato sul fatto che per modifica una legge costituzionale vi è la necessità di un ampio consenso, ma nessuna legge rigida non è modificabile, altrimenti non si adeguerebbe al cambiamento sociale per esempio;
- controllo di legittimità delle leggi: infatti, per le costituzioni rigide vi è un giudice che garantisce che vengano applicate leggi non contrarie alla costituzione.
Infine l’introduzione di un procedimento gravoso per cambiare la Costituzione non avrebbe senso se non vi fosse un’autorità estranea, ovvero un giudice, capace di verificare che quelle procedure siano rispettate.
LA COSTITUZIONE ITALIANA repubblicana
LA COSTITUZIONE ITALIANA repubblicana entrò in vigore il 1° gennaio 1948. È una Costituzione lunga, perché un consenso così vasto si è potuto realizzare soltanto sommando, e non selezionando, le istanze, gli interessi e i valori delle diverse componenti. La Costituzione è anche “aperta”, nel senso che non pretende individuare il punto di equilibrio tra i diversi interessi, ma si limita ad elencarli, a contrapporli, lasciando alla legislazione successiva di
individuare il punto di bilanciamento. Ma il carattere “aperto” della Costituzione ha anche un’altra conseguenza positiva, poiché sta a indicare anche la sua natura pluralista: è una Costituzione che ci dice quali valori non possono essere totalmente sacrificati, ma non quelli che devono necessariamente prevalere. Da ciò la Costituzione trae anche una notevole dinamicità, una notevole capacità di adattarsi ai tempi.
La Costituzione italiana è così strutturata: i primi 12 articoli rappresentano un preambolo e disciplinano i principi fondamentali (i quali ispirano la Costituzione italiana), affermano i valori fondamentali di libertà, uguaglianza, solidarietà. I restanti articoli sono divisi in due parti:
1. la prima parte regola i DIRITTI E I DOVERI DEI CITTADINI: questa parte comprende gli articoli dal 13 al 54, qui vengono disciplinati i rapporti tra lo Stato e i cittadini;
2. la seconda parte regola L’ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA: questa parte comprende gli articoli dal 55 al 139, qui viene disciplinata la composizione degli organi dello Stato ed i loro compiti;
Infine vi sono le disposizioni transitorie e finali composte da 18 articoli che sono servite a regolare il passaggio dalla monarchia (vecchio regime) alla repubblica (nuovo ordinamento democratico) e a vietare la riorganizzazione del disciolto Partito fascista. CONSULTARE LA COSTITUZIONE PER I PRIMI 12 CAPITOLI (imp.: UGUAGLIANZA E ART. 37).