Fisiologia della respirazione Flashcards
Volume Corrente (chiamato anche Tidal Volume, in figura VT)
quantità di aria che viene mobilizzata in un atto respiratorio N.B. gli scambi respiratori non avvengono solo durante l’inspirazione, ma anche durante l’espirazione;
Capacità Funzionale Residua (CFR)
volume presente nei polmoni al termine di una respirazione normale (il professore dice che “questo è il punto del polmone dove avvengono gli scambi respiratori durante l’intero atto respiratorio”, lo definisce come se fosse un punto fisico ma non riesco a capirne il senso);
Volume di Riserva Inspiratoria (VRI, in figura RI)
massimo volume ancora inspirabile dopo la fine di una normale inspirazione;
Volume di Riserva Espiratoria (VRE, in figura RE)
massimo volume ancora espirabile dopo la fine di una normale espirazione;
Capacità Vitale (CV)
massima quantità di aria mobilizzabile in un atto respiratorio massimale (data dalla somma di Volume Corrente + Volume di Riserva Inspiratoria + Volume di Riserva Espiratoria);
Volume residuo (VR)
aria che resta nel polmone anche dopo un’espirazione massimale: si tratta di un quantitativo di aria che non lascerà MAI il polmone dal momento in cui il neonato fa il suo primo respiro alla nascita, per tutta la vita. Infatti, il polmone resta SEMPRE areato (tant’è che galleggerebbe sempre se messo in acqua, se non lo facesse significherebbe che c’è un problema);
Capacità Polmonare Totale (CPT)
Capacità Vitale + Volume Residuo = massima quantità di aria contenibile dal polmone.
spazio morto respiratorio
(si riferisce in particolare all’anatomico): è quella quantità d’aria che, pur entrando nelle vie aeree, non partecipa agli scambi gassosi (es. aria che arriva nella trachea, nei grossi bronchi, nelle cavità nasali, nel cavo orale). Essa corrisponde a circa 1/3 dell’aria che mobilizziamo ad ogni atto respiratorio;
Vmin
Il volume d’aria per minuto che noi mobilizziamo (VE = ventilazione polmonare totale), si può trovare moltiplicando il Volume Tidal (Volume Corrente) x la Frequenza di atti respiratori compiuti in un minuto.
Di solito il VT corrisponde a 8ml/Kg, mentre gli atti respiratori sono 10-12 al minuto. Ponendo che una persona pesi 75kg, essa mobilizzerà circa 600 ml per ogni atto respiratorio normale.
Se gli atti respiratori sono 10/min, allora in un minuto la persona mobilizzerà 6L di aria.
Come varia (se varia) la percentuale di O2 salendo di quota
la percentuale di O2 in tutta la troposfera è sempre uguale (20-21%): ciò che diminuisce è solo la pressione
PaO2 alveolare
corrisponde alla Pressione inspiratoria di O2 – (Pressione alveolare della CO2 / quoziente respiratorio R). Questa corrisponde alla pressione alla quale si riescono ad ottenere gli scambi gassosi.
Come si modifica la PaO2
- In posizione clinostatica è minore;
- È più bassa nell’anziano (un valore di 75 mmHg in un anziano è normale, in un giovane è patologico);
- Dipende dalla frazione inspirata di ossigeno: ovviamente cambia se stiamo respirando O2 al 20% o al 40% (e così via). Nei pazienti in terapia intensiva questo si può osservare molto bene: se sono sani e stanno respirando O2 al 40%, la PaO2 sale a circa 300 mmHg, se invece diamo O2 al 100% la PaO2 sale addirittura fino a 450-500 mmHg;
- Dipende dalla pressione barometrica (come abbiamo già visto);
- Dipende dalle patologie polmonari che in quel momento ha il paziente