ALSD Flashcards
tipi di onde bifasiche DAE
- Esponenziale tronca (BTE)
- Rettilinea (RBL)
- Pulsata
come mettere gli elettrodi
- I risultati migliori si ottengono quando gli elettrodi sono disposti in modo che l’area cardiaca su cui agire si trovi esattamente interposta fra essi.
- La posizione ottimale non può quindi essere la stessa per aritmie ventricolari, atriali e pacing transcutaneo.
- In caso di FV/TVsp gli elettrodi vanno posizionati in modo che la linea che li unisce attraversi i ventricoli:
o Elettrodo sternale → margine sternale dx sotto la clavicola
o Elettrodo apicale → ascellare media e a sinistra del capezzolo (circa n V6), lateralmente alla mammella nelle femmine. - Altre posizioni accettabili sono:
o Entrambi sulla parete laterale, uno a destra e uno a sinistra
[biascellare]
o Piastra apicale in posizione standard e l’altra sulla zona
soprascapolare destra.
o Uno anteriormente sul precardio, l’altro nell’area sottoscapolare sinistra. - Evitare il posizionamento dell’elettrodo sternale vicino al generatore di impulsi in caso di pacemaker a
permanenza o ICD, spostandolo di almeno 8 cm rispetto ad esso o considerare altra posizione.
ALSD dopo la terza scarica per ritmi defibrillabili
Dopo terza scarica si provvede alla somministrazione iniziale di liquidi, poi amiodarone 300 mg in bolo e 1 mg adrenalina + 20 ml di liquidi e sollevamento del braccio rispetto al tronco per 10-20 secondi in modo da facilitare il passaggio in circolazione centrale.
Si continua quindi con RCP 30:2 x 2 minuti → pausa per valutare il ritmo → se persiste FV/TVsp → shock (360 J di
corrente monofarica, 150-360 J bifasica) → ripresa immediata della RCP senza controllare il ritmo e polso →
adrenalina 1 mg in bolo EV/IO ogni 3-5 min [ogni 2 cicli shock-RCP] e un eventuale secondo bolo di amiodarone
dopo 5 shock.
o Se all’analisi del ritmo dopo RCP x 2 min si riscontra PEA/asistolia o FV fine (in cui si danneggia ulteriormente il miocardio gravemente sofferente)→ algoritmo per ritmi non defibrillabili.
o Se all’analisi del ritmo dopo RCP x 2 min si riscontra un ritmo organizzato (QRS regolari o stretti) → valutazione del polso e segni vitali.
o Se durante un ciclo di RCP la vittima dà segni di vita (apre gli occhi, si muove, respira normalmente) bisogna controllare il monitor: se ritmo organizzato va effettuata la valutazione del polso e segni vitali; se dubbio sull’effettivo ROSC [Return of Spontaneous Circulation] → riprendere RCP
terapia farmacologia ALSD
Ossigeno
a. Erogato al 100% durante l’RCP
b. Dopo il ripristino di una normale circolazione è opportuno regolarne la percentuale in modo da
mantenere SaO2 tra 94-98%.
c. Evitare l’iperossiemia, causa di lesione ossidativa dopo ischemia-riferfusion
Adrenalina
a. Farmaco maggiormente utilizzato nel trattamento dell’arresto cardiaco
b. L’aumento di pressione di perfusione e coronarica da essa indotto dovrebbe aumentare le possibilità di ROSC.
c. Mancano però ancora adeguate evidenze scientifiche che definiscano i tempi e dosi ottimali per la somministrazione dell’adrenalina.
d. Evidenze sperimentali ed esperti continuano a raccomandarne la somministrazione a 1 mg ev / io da
iniziare non appena possibile in caso di asistolia/PEA o solo dopo il 3 shock in caso di FV/TVsp e ripetere ogni 3-5 minuti durante la RCP.
Amiodarone
a. Amiodarone 300 mg ev diluito in 20 mL di glucosata isotonica dopo 3 shock.
b. Possibile seconda somministrazione in caso di FV/TVsp refrattaria o ricorrente dopo 5 shock a 150 mg, seguito da 900 mg nelle 24 h .
c. Alternativa è la lidocaina 1 mg/Kg cui può seguire un secondo bolo in 0,5 mg/Kg [non deve eccedere i 3 mg/Kg]
magnesio solfato e sodio carbonato
- Magnesio solfato
a. Trova indicazione solo nel caso di torsione di punta a 2 g ev/io (4 ml di soluzione al 50%) - Sodio bicarbonato
a. Solo nei casi di arresto cardiaco associato ad intossicazione da TCA o iperK minacciosa (es. crush
syndrome) alla dose di 50 mmol ev/io