Carcinoma Vescicale Flashcards

7 pag. (23-29)

1
Q

EPIDEMIOLOGIA del K vesicale

A

Colpiscono tra i 60-70 anni, in particolare MASCHI. Sono in aumento le forme giovanili per l’inquinamento ambientale.

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2
Q

FATTORI DI RISCHIO del K vescicale

A

GENETICI
1. Attivazione di oncogeni (Ha, RAS)
2. Inattivazione di oncosoppressori (P53 e cromosomi 11, 17).

ESOGENI
1. Fumo di sigaretta
2. Carcinogeni ambientali: amine aromatiche (industria gomma, pelle e coloranti)
3. Infezione urinaria: nitrosamine da degradazione batterica dell’urea

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3
Q

DOVE si localizza il K vescicale?

A

È una neoplasia dell’epitelio di transizione.

  1. Pareti LATERALI e POSTERIORE (70%)
  2. TRIGONO (20%)
  3. CUPOLA (10%)
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4
Q

Che MORFOLOGIA può presentare il K vescicale?

A
  1. PAPILLARE (80%)
    Classica, con tante piccole dilatazioni.
  2. SOLIDA (20%)
  3. DIVERTICOLO (7%)
    Particolarmente grave, può diffondere alle strutt. adiacenti.
  4. IN SITU (3%)
    Piatta, difficilmente riconoscibile, composta da cellule molto differenziate.
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5
Q

STADIAZIONE TNM del K vescicale

A

Tis.
In situ, piatto e limitato a lamina propria, altamente aggressivo.

N.M.I.B.T (Non-Muscolar Invasive Bladder Tumor)
Ta. Papillare non invasivo
T1. fino a lamina propria
La resezione endoscopica è sia diagnostica che terapeutica.

T2.
Invasione della tonaca muscolare
a) musc. superficiale
b) musc. profonda.

T3
Estensione al grasso peri-vescicale
a) Microscopica (riscontrata dall’AP)
b) Macroscopica (riconoscibile ad occhio nudo).

T4
Estensione agli organi vicini
- Prostata
- Sinfisi pubica
- Muscoli elevatori.

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6
Q

ANATOMIA PATOLOGICA del K vescicale

A

PAPILLOMA
Papille delicatissime rivestite da urotelio, difficilmente distinguibili. Presenta cell. transizionali (90%), resistenti all’osmosi.

VARIANTI dovute a metaplasie per processi infiammatori (5%):
1. AdenoK
2. K squamoso

Il grading istologico si divide in I, II, III.

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7
Q

Come si EVOLVE il K vescicale?

A
  1. DISPLASIE
    Tis
  2. IPERPLASIA
    Papilloma
  3. IPERPLASIA ATIPICA
    Varianti postume
  4. METASTASI
    Linfo-ghiandolari e a distanza

FORMA INFILTRANTE da :
- Tis
- K solido (+ rapido)
- K papillare (- potenzialmente invasivi)

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8
Q

VALUTAZIONE CLINICA del K vescicale:
1. Anamnesi
2. EO
3. Indagini di laboratorio
4. Sintomatologia

A

ANAMNESI
- Categorie di lavoratori a rischio

EO
- Palpazione bimanuale in narcosi

INDAGINI DI LABORATORIO
1. Analsi urine: cell. di sfaldamento.
2. Citologia urinaria: cell. atipiche.
3. Citometria a flusso: DNA.

SINTOMI
1. Macroematuria (aspecifica) o microematuria.
2. Sint. irritativa vescicale: rigidità di parete con aumento della frequenza di minzione.

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9
Q

CITOLOGIA URINARIA del K vescicale

A

Si può effettuare su:
- Urine
- Liquido di lavaggio vescicale (cistoscopia)

Analizza le CARATTERISTICHE NUCLEARI, ma è MOLTO dipendente dal patologo.

FALSI +
1. Cistite
2. Calcolosi
3. Radioterapia
4. Chemioterapia
5. Strumentazione

FALSI -
1. K basso grado
2. K endofitici

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10
Q

ESAMI DIAGNOSTICI nel K vescicale

A
  1. CISTOSCOPIA
    FONDAMENTALE, oggi presenta anche fotografia endoscopica che indica sede, numero e dimensioni delle lesioni, consentendo di effettuare anche alcune biopsie.
  2. ECO VESCICALE SOVRA-PUBICA
    Si effettua in condizioni di vescica piena. Utile in particolare per tum. della parete posteriore. Può essere indicativa delle neoplasie più piccole se seguita da cistoscopia.
    Presenta dei LIMITI:
    - Obesità
    - Scarso riempimento vescicale
    - Cupola mascherata da organi addominali
    - Sovrastadiazione delle forme superficiali.
  3. URO-TC
    GOLD-STANDARD per la stadiazione, anche se tende a sovrastadiare con tendenza di falsi +. Permette anche la visualizzazione dei infonodi pelvici e raramente dei presacrali.
  4. RM
    Mostra meglio i linfonodi
  5. MAPPING VESCICALE
    Si esegue in narcosi. Si somministrano porfirine EV e dopo 20min si visualizza la vescica con luce UV. Le zone di K avranno captato la sostanza e saranno fluorescenti.
    Viene effettuata in caso di discrepanza tra cistoscopia - e citologia +, con sospetto di aree micropapillari di Tis.

L’urografia endovenosa non si usa quasi più.

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11
Q

TERAPIA del K vescicale

A

Ta / T1
TURB +/- CHEMIOTERAPIA endovescicale

Tis
TURB + BCG (Bacillo di Calmette-Guerin)

T2 / T3 / T4:
Cistectomia radicale + Radioterapia

N+ / M+
Chemioterapia

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12
Q

TURBT nel K vescicale

A

Trans Urethral Resection of Bladder Tumor

Tecnica di resezione endoscopica dove si rimuovono:
1. Parte ESOFITICA: indica il grado.
2. Parte ENDOFITICA: indica se è muscolo-invasivo. Nel caso si abbia riscontro positivo si procede con chirurgia radicale.

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13
Q

CISTECTOMIA RADICALE nel K vescicale

A

È una pelvectomia anteriore.

Si ha ASPORTAZIONE in:

UOMO
1. Vescica
2. Prostata e Vescicole seminali

DONNA
1. Vescica
2. Utero
3. Tube uterine
4. Parete vaginale anteriore

La LINFOADENECTOMIA PELVICA BILATERALE si applica nel 25% dei casi in caso di N+.

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14
Q

Quali tecniche si possono utilizzare per la DERIVAZIONE DEGLI URETERI nella cistectomia radicale in caso di K vescicale?

A
  1. URETERO-CUTANEO-STOMIA
    Attacco diretto dell’uretere alla cute.
  2. URETERO-ILEO-CUTANEO-STOMIA (Condotto ileale secondo Bricker)
    Si attaccano ad un’ansa del tenue e si portano alla cute. In questo caso però tendono a dare stenosi cicatriziale (si usa uno stent al silicone che viene sostituito ogni mese). Implica la presenza di un sacchetto, gestito dal PZ.
  3. NEOVESCICA ILEALE ORTOTOPICA secondo STUDER, la MIGLIORE

Un’ansa intestinale dell’ileo viene piegata su se stessa a formare una sfera (le onde peristaltiche creano una cavità a bassa pressione). Viene lasciata un’ansa afferente alla quale vengono attaccati i 2 ureteri che con la peristalsi progressiva funge da meccanismo di anti-reflusso.

La neovescica però NON DA SENSAZIONE DI PIENEZZA: il PZ impara a riconoscere una vaga sensazione di mal di pancia e si reca in bagno ogni 2h.

Inoltre, vi è RISTAGNO DI URINA ACIDA: il PZ va incontro ad acidosi metabolica e la mucosa ileale assorbe l’urina, producendo una grande quantità di muco.

È comoda perché DA CONTINENZA e NON INTACCA L’IMMAGINE CORPOREA, ma va eseguita in collaborazione col PZ in quanto dovrà essere monitorato.

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15
Q

Che tipo di terapia NON CHIRURGICA si può effettuare nel K vescicale?

A
  1. RADIOTERAPIA
    ≃ 6’000 cGy per 5-8 settimane, con 1/3 di recidive locali (in tal caso si esegue cistectomia di slavataggio).
  2. CHEMIOTERAPIA
    - Cisplatino
    - MVAC
    - Gemcitabina-cisplastico
    1/3 risposte complete, 1/5 a 5 anni.
    In casi limitati si può eseguire pre-cistectomia radicale per sterilizzare micrometastasi.
  3. CHEMIOTERAPIA ENDOVESCICALE
    Tre antibiotici:
    - Doxorubicina
    - Gemcitabina
    - BCG: potente immunostimolante sui linf. NK. Si somministra 20-30 gg post-chirurgia poiché potrebbe provocare una mini TBC biliare.
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16
Q

FOLLOW-UP nel K vescicale

A

A. Ogni 3 MESI (1° ANNO)
1. Citologia
2. Cistoscopia

B. Ogni 6 MESI

C. 1 ANNO

Al 5° ANNO il paziente si considera guarito.

I tum. papillari possono recidivare fino al 70%, dunque circa 1/3 progredisce.