TUMORI MALIGNI DELL'ESOFAGO Flashcards
REALE OPERABILITA’ DEI TUMORI DELL0ESOFAGO
i casi operabili sono pochi, i pazienti spesso giungono all’osservazione in stadi tanto avanzati da essere inoperabili chirurgicamente poiché presentano già meta-stasi linfonodali e infiltrazione d’organo, stadi in cui l’unica terapia è quella radiologica
SENSIBILITA’ ALLA RADIOTERAPIA DEI TUMORI MALIGNI ESOFAGEI
I tumori dell’esofago sono molto sensibili alla radioterapia. Q
EPIDEMIOLOGIA
Il tumore dell’esofago è un tumore non frequente,
L’incidenza tende ad aumentare man mano che ci si sposta verso l’estremo oriente con picchi in Giappone e in Cina, dove è tre volte superiore che in Europa.
Incidenza in Italia: 3-5 casi su 100000 abitanti
Rapporto maschi femmine 6:1. Rappresenta il 3% di tutte le neoplasie del sesso maschile e l’1% di tutte le neoplasie del sesso femminile.
SOPRAVVIVENZA A 5 AA TUMORI MALIGNI ESOFAGO
La sopravvivenza a 5 anni è bassissima, meno del 10%.
CONDIZIONI ANATOMICHE E TOPOGRAFICHE DELL’ESOFAGO ASSOCIATE A SUA IMPORTANTE MORTALITA’
Il tumore dell’esofago presenta 2 principali problemi
1. Anatomia: manca della sierosa ed è quindi facilmente valicabile dal tumore che tende ad infiltrare le strutture periesofagee.
2. Localizzazione: risulta accolto nel mediastino dove non ci sono spazi liberi, è intimamente in contatto con trachea, corpi vertebrali, aorta, nervo ricorrente, diaframma, pleure ed è ricco di drenaggio linfati-co.
FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI A TUMORI MALIGNI DELL’ESOFAGO
➢ETà
➢ Sesso maschile
➢Fumo:la nicotina ed altri elementi contenuti nella sigaretta bruciando producono idrocarburi aromatici (in primis il benzopirene) che hanno azione altamente irritante per effetto termico topico diretto (come il the caldo) e dannosa per effetto mutageno sul DNA.La nicotina agisce anche come miorilassante sulla muscolatura del cardias favorendo il reflusso.
➢Alcoolici: contengono le nitrosamine che hanno azione cancerogena e i conservanti che promuovono la trasformazione (soprattutto i superalcolici).
➢Familiarità
➢Patologia esofagea pregressa tipo acalasia, reflusso, diverticolosi, esofagite, esofago di Barrett.
Quindi tutte le condizioni di infiammazioni croniche.L’acalasia determinando dilatazione causa il rista-gno di cibo che determina irritazione grave tanto quanto l’acido. Non si passa dall’esofagite al cancro, c’è un’evoluzione tipica (iperplasia, metaplasia, displasia, carcinoma).
➢Razza nera (6 volte superiore alla bianca in persone che vivono nello stesso contesto)
➢Dieta carente di vitamine (invece protettiva con molta frutta e verdura)
➢Malattie ereditarie: tirosi (ipercheratosi plantare e palmare associata a papillomi) nel 95% presenta tumore dell’esofago., Sindrome di Plummer-Vinson (anemia, cherosi, esofagite, glossite, fragilità un-gueale) sono tutte condizioni che predispongono allo sviluppo di cancro esofageo.
➢Lesione da caustici:contenuti in acidi usati per lavori industriali, diserbanti, pesticidi, varechina.
Richiedono particolare attenzione perché su questa ustione può nascere il carcinoma anche a distanza di vent’anni; va quindi tenuto sempre presente in anamnesi e questi pazienti anche se hanno avuto l’espisodio in infanzia devono fare sorveglianza endoscopica.
➢Papilloma virus
➢Esofago di Barrett
DA CHE COSA SI SVILUPPA ESOFAGO DI BARRETT
Si sviluppa in pazienti che hanno GERD cronico e presentano una metaplasia intestinale (l’epitelio pa-vimentoso pluristratificato non cheratinizzato dell’esofago viene sostituito da un normale epitelio co-lonnare tipico dell’intestino tenue) inadatta a rimanere a contatto con l’acido.
ORIGINE TUMORI ESOFAGEI
- ADENOCARCINOMA origine da esofago di Barrett
- CARCINOMA SPINOCELLULARE origina dal normale epitelio esofa-geo.
PZ TIPICO CON TUMORE ESOFAGEO
Il paziente tipico è maschio, con più di 45 anni, forte bevitore e/o fumatore, questo infatti è il classico tu-more che vede nella sua eziologia i fattori ambientale, alimentare e comportamentale.
Gli alcolisti hanno un rischio maggiore del 50% rispetto a non bevitori di sviluppare il tumore nella variante spinocellulare.
ASSOCIAZIONE TRA FUMO ED ALCOL, INCIDENZA TUMORE ESOFAGEO
L’associazione fumo e alcool aumenta di 100 volte il rischio di cancro all’esofago. Questo è un altro motivo per cui la maggior parte dei pazienti che si presentano all’osservazione non sono in condizione per affronta-re un’operazione chirurgica (cirrosi epatica, insufficienza epatica, cardiopatie..)
VARIANTI ISTOLOGICHE TUMORI ESOFAGEI ED ORIGINE
Spinocellulare o squamocellulare: prende origine nell’esofago cervicale, medio e toracico
- Adenocarcinoma: prende origine dall’ultimo tratto dell’esofago subito al di sopra della linea z
- Adenosquamoso: forma mista
- Microcitoma
- Sarcoma
- Forma indifferenziata
CARATTERISTICHE MACROSCOPICHE LESIONI TUMORALI ESOFAGEE
- Vegetante
- Ulcerosa
- Infiltrante la parete in lunghezza
- Mista
LOCALIZZAZIONI POSSIBILI TUMORI ESOFAGEI
- Esofago cervicale (a diretto contatto con la faringe, è una zona di confine da chirugo a otorino)
- Terzo superiore toracico (dallo stretto toracico superiore alla carena)
- Terzo medio toracico (prima metà del tratto dalla carena al cardias)
- Terzo inferiore toracico (seconda metà del tratto dalla carena al cardias)
VIE DI METASTATIZZAZIONE POSSIBILI PER METASTASI TUMORI ESOFAGEI
- Continuità: lungo la parete esofagea dall’alto verso il basso e viceversa, questa risulta importante soprat-tutto se arriva fino allo stomaco (perchè serve nell’operazione chirurgica).
- Contiguità: estensione trasversale con infiltrazione di laringe, trachea, tiroide, bronchi, pleura e tutte le strutture adiacenti.
- Via linfonodale: infonodi loco regionali o a distanza (es: tripode celiaco da tumore esofago medio o di-stale/linfonodi carenali da tumore del cardias)
- Via ematica (polmoni, cervello, fegato)
SINTOMATOLOGIA TUMORI ESOFAGEI
Disfagiaprogressiva, Prima solo i solidi poi anche i liquidi, risulta importantissima l’anamnesi per capire che l’esofago sta riducendo il suo lume. Diverso infatti il caso del paziente che ha disfagia da un anno e non si è modificata.
* Calo ponderale (sia perché è sintomo tipico tumorale sia perché il paziente tende a non alimentarsi per evitare il dolore) * Rigurgito o vomito * Dolore * Tosse o raucedine * Cachessia * Dispnea * Caloponderale * Alitosi * Scialorrea * Sintomirespiratori * Febbre * Disfonia * Eruttazioni * Singhiozzi * Emorragie
COSA AVVIENE NEL CASO IN CUI LA SINTOMATOLOGIA ESOFAGEA NON SIA EVIDENTE IN TUMORE ESOFAGEO
Se la sintomatologia non è evidente fin da subito la diagnosi risulta tardiva in una forma già infiltrante (troppo spesso si pensa all’esofagite!)