CARCINOMA MAMMELLA Flashcards
DEFINIZIONE CARCINOMA DELLA MAMMELLA
MAMMELLA Il carcinoma della mammella è un tumore maligno del tessuto ghiandolare della mammella,
ORIGINE CARCINOMA DELLA MAMMELLA
che può originare sia dalle cellule lobulari che da quelle tubulari (duttali).
EPIDEMIOLOGIA K MAMMELLA
Va a colpire una fascia di età compresa tra i 40 e i 70
anni, interessando quindi anche donne in età giovane e fertile, mentre è molto più rara sotto i 40 anni, seb-
bene esistano casi anche in questa fascia d’età. Esistono due picchi d’incidenza (40 e 55 anni) che permettono
di dividere la patologia in due categorie: pre e postmenopausale, con prognosi e trattamento diversi. L’evo-
luzione e la prognosi sono più favorevoli nella forma postmenopausale, (che è la forma più frequente ‐150
casi ogni 100.000 abitanti l’anno‐ ed è più spesso implicata in forme di tipo sporadico e non familiare), tanto
che può capitare che donne con K che stanno per andare in menopausa vi vengano mandate farmacologica-
mente.
ANDAMENTO K DELLA MAMMELLA
Perciò il medico deve applicare una terapia più aggressiva nei carcinomi premenopausali rispetto a quelli postmenopausali, che hanno un andamento più lento.
EPIDEMIOLOGIA K DELLA MAMMELLA
Il k della mammella è la neoplasia più frequente nel sesso femminile ed era fino a poco tempo fa la principale causa di morte per cancro nel sesso femminile. In questi ultimi anni è stata invece soppiantata dal carcinoma del polmone, la cui incidenza è in notevole aumento anche nelle donne a causa della maggiore abitudine al fumo.
INCIDENZA DEL K DELLA MAMMELLA
L’incidenza del k della mammella comunque non si è ridotta ma è anzi aumentata a causa dell’allungamento della vita media e anche grazie alle migliori tecniche diagnostiche e di screening, che permettono una diagnosi precoce e quindi aumentano il numero segnalato per i dati statistici, ma permettono anche una progressiva riduzione della mortalità.
SOPRAVVIVENZA ASSOCIATA A K DELLA MAMMELLA
Questa patologia in passato era definita male oscuro o male incurabile, oggi invece le migliori strategie terapeutiche hanno portato ad importanti risultati in termini di sopravvivenza della persona.
INCIDENZA K DELLA MAMMELLA
L’incidenza di questa patologia è 8 volte maggiore nei paesi a maggiore sviluppo economico (Europa, Nord America, Australia) rispetto all’Africa o al sud‐est asiatico, probabilmente anche per fattori socio culturali, che fanno si che la donna più facilmente vada dal medico per fare un controllo, favorendo quindi una diagnosi precoce, oltre che per la più lunga durata della vita media. I tassi di incidenza in Europa oscillano tra 40,6 casi per 100.000 abitanti in Grecia, a 81 casi per 100.000 abitanti in Olanda. In Italia ci sono 40.000 nuovi casi all’anno (53 ogni 100.000 abitanti), cioè lo sviluppa 1 donna su 9 nel corso della vita.
RISCHIO RECIDIVE K DELLA MAMMELLA
La donna già operata per cancro mammario ha un rischio di insorgenza di lesione omo o controlaterale 5‐10 volte maggiore rispetto alla popolazione normale. La mortalità è pari invece al 20,6% dei casi.
K DELLA MAMMELLA NELL’UOMO E FATTORI DI RISCHIO I
k della mammella nell’uomo è invece molto raro, rappresentando lo 0,8%‐1,2% dei tumori mammari, con una maggiore incidenza in Africa e fattori di rischio per il suo sviluppo sono: iperestrogenismo, danno epatico e radiazioni ionizzanti
FATTORI DI RISCHIO K DELLA MAMMELLA , EPIDEMIOLOGIA , RISCHIO GENETICO il
il 70% dei K mammari è sporadico, il 15‐20% ha andamento familiare, mentre il 5‐10% ha basi genetiche.
K DELLA MAMMELLA NELL’UOMO,
Rappresenta lo 0,8- 2% di tutti i tumori mammari,più frequente nelle popolazioni africane
FATTORI DI RISCHIO K DELLA MAMMELLA NELL’UOMO
iperestrogenismo, danno epatico, radiazioni ionizzanti
FATTORI DI RISCHIO K DELLA MAMMELLA
- Età
- Familiarità
- Storia personale
- Storia mestruale e riproduttiva,
- Terapia ormonale
- Razza caucasica,
- Presenza di patologia proliferativa mammaria,
- Precedenti biopsie mammarie
- Possibili influenze alcol
‐ familiarità, AUMENTO DEL RISCHIO IN PZ CON FAMILIARITA’ PER K MAMMELLA
parenti di primo grado delle donne affette hanno un rischio quasi doppio di sviluppare anch’essi
la neoplasia rispetto alla popolazione generale.
GENI COINVOLTI IN INSORGENZA K MAMMELLA
Ad oggi non è stata dimostrata l’ereditarietà di questa pato‐
logia sebbene siano stati identificati due geni (BRCA1 e BRCA2) che indicano una predisposizione a sviluppare
la neoplasia. Ai nuclei familiari fortemente a rischio per carcinoma mammario è oggi tecnicamente possibile
offrire una analisi genetica, tramite un semplice prelievo venoso, per la ricerca di mutazioni germinali nei
geni BRCA 1 e 2. Comunque nel 95% delle donne che sviluppano un carcinoma mammario non è presente
alcuna mutazione genetica.
INCIDENZA FATTORI GENETICI K DELLA MAMMELLA
5 7% dei tumori mammari è legato ai fattori ereditari, mutazioni BRCA 1 o BRCA2 presenti nei 2 3 dei casi, mutazioni del gene ATM o del gene CHECK 24,
SINDROMI GENETICHE ASSOCIATE AD INSORGENZAK DELLA MAMMELLA
- Sindrome di li fraumeni, mutazioni di p53,
- Sindrome di cowden, mutazione del gene PTEN
- Altre sindromi, atassia teleangectasia, sindrome di peutz jeghers
età, INCREMENTO RISCHIO K MAMMELLA
raramente prima dei 25 anni, ma in seguito l’incidenza aumenta progressivamente con l’età;
STORIA PERSONALE, INCREMENTO RISCHIO K DELLA MAMMELLA
le donne che hanno avuto un tumore in una mammella, presentano un rischio 3‐4 volte
maggiore, rispetto alla popolazione generale, di sviluppare un tumore nella mammella controlaterale;
storia mestruale e riproduttiva, INCREMENTO RISCHIO K MAMMELLA
Le donne con un menarca precoce (prima di 12 anni) e con una menopausa
tardiva (dopo 50 anni), presentano un rischio maggiore di sviluppare un carcinoma alla mammella. Una gra-
vidanza portata a termine prima dei 30 anni, rappresenta un fattore di protezione
TERAPIA ORMONALE, INCREMENTO RISCHIO K DELLA MAMMELLA
Lavori recenti evidenziano un possibile lieve incrementato del rischio di carcinoma mam-
mario nella terapia ormonale con l’associazione di estrogeni e progestinici. Tale associazione ormonale ha
invece un effetto protettivo per il carcinoma dell’endometrio. Non esistono, invece, dati certi sulla sola tera-
pia estrogenica;
razza caucasica, INCREMENTO RISCHIO K MAMMELLA: è
è raro nei giapponesi e negli ispanici, probabilmente fattori ambientali influiscono ma non
ci sono ancora certezze a riguardo;
‐ obesità: gli estrogeni sono liposolubili, perciò in presenza di una maggiore quantità di adipe agiscono di più,
favorendo una maggior proliferazione delle cellule mammarieP
PRESENZA DI PATOLOGIA PROLIFERATIVA MAMMARIA, INCREMENTO RISCHIO
fibrosocistica; ‐
esposizione a radiazioni