Tumori cavo orale e faccia pt. 7 cavo orale 2 Flashcards
BIOPSIA:
● ESCISSIONALE: viene tolta l’intera lesione. Si può utilizzare questo metodo quando la lesione è molto piccola, durante la procedura ci si deve tenere un po’ distanti da quelli che ad occhio nudo sembrerebbero i margini della lesione perché, in questo modo, ci sarà la quasi certezza che i margini non cadano ancora nel contesto della lesione.
● INCISIONALE: viene tolta solo una parte della lesione. Si utilizza questa tecnica quando la lesione è grande in quanto, se venisse tolta tutta, al paziente resterebbe un grande buco postoperatorio.
Il primo passaggio da fare è di sicuro individuare la lesione ed evidenziare il tessuto da prelevare tramite un disegno.
Il disegno è fondamentale perché ci garantisce di mantenere una guida anche quando le condizioni del tessuto si sono modificate a causa di gonfiore, sanguinamenti, ecc.
La prima causa di gonfiore è
l’iniezione di anestesia locale che, essendo un liquido, espande il tessuto.
Molti di questi interventi vengono fatti con la somministrazione contemporanea di un anestetico locale e di un vasocostrittore (adrenalina) per due ragioni
- in primo luogo perché l’azione vasocostrittrice dell’adrenalina riduce il sanguinamento e,
- in secondo luogo, perché la vasocostrizione aumenta la durata d’azione dell’anestetico che non riesce ad andar via velocemente vista la riduzione del flusso.
non tutti i pazienti possono essere trattati con farmaci di questo tipo, pensiamo ad esempio ai pazienti cardiopatici…
Una volta somministrata l’anestesia si procede con l’incisione
che è abbastanza profonda e coinvolge sia la mucosa che i tessuti sottocutanei. Maggiore è la quantità di tessuto che viene prelevato, maggiore sarà la precisione dell’anatomopatologo nella descrizione istologica. Subito dopo il prelievo il frammento di tessuto viene posto in un contenitore con formalina e inviato all’anatomopatologo.
Le lesioni del cavo orale possono essere molto diverse tra loro. Ci porta due esempi:
- Lesione che insorge nella sottomucosa e crescendo dilata la mucosa sovrastante. La mucosa è integra, rosa, bella, non ci sono segni di irritazione. Con queste caratteristiche avremo verosimilmente a che fare con lesioni più profonde.
- Lesione superficiale: ha componenti biancastre, componenti arrossate, ulcerazioni. È sanguinante ancora prima di procedere con la biopsia.
In entrambi i casi (lesione superf. o profonda ndr) si preleva un frammento che sia a cavallo tra il tessuto lesionato e quello che, ad occhio nudo, sembra sano.
- Se si prende il tessuto in centro alla lesione la maggior parte sarà necrotico e il campione sarà poco adeguato per l’anatomopatologo che non saprà individuare l’origine delle cellule,
- se invece nel campione c’è il confronto con il tessuto sano, potrà osservare com’erano le cellule in origine e come si sono evolute.
Non sempre dopo una biopsia è necessario chiudere ma lo si deve fare in alcune circostanze per il problema dell’emostasi.
- Se l’incisione è stata fatta in pieno tessuto lesionato e necrotico il sanguinamento è abbondante e sarà molto difficile chiudere perché i punti non tengono e il tessuto andrà avanti a sanguinare.
- Se si chiude ponendo i punti sul tessuto sano questi garantiranno anche la giustapposizione della componente lesionata e quindi una buona emostasi. Anche per questo secondo motivo è utile prelevare tessuto a cavallo tra la zona sana e quella alterata.
Il referto dell’anatomopatologo è pronto entro 7-10 giorni, in base all’istologia si decide come procedere:
- se il tumore è benigno si asporta la lesione rimanendo abbastanza vicini ai bordi,
- se è maligno ci si deve distanziare dalla lesione di almeno 2cm.
A questo punto capiamo bene il motivo per cui, più la lesione da togliere è piccola, meglio è.
CLASSIFICAZIONE:
Si usa il TNM (T=dimensioni, N= linfonodi, M= metastasi a distanza)
T:
- aumenta con l’aumentare delle dimensioni del tumore e
- con l’invasione delle strutture circostanti (osso, cute, nervi e strutture vascolari).
Queste caratteristiche fanno cambiare la T e di conseguenza la stadiazione.
N:
indica le metastasi a linfonodi laterocervicali omo e controlaterali.
- Una metastasi unica piccola ha una N minore di metastasi grandi e multiple,
- lo stesso vale per una metastasi in un linfonodo omolaterale rispetto ad una in un linfonodo controlaterale.