SIndrome nefritica e glomerulonefriti Flashcards
Definizione sindrome nefritica
Ematuria microscopica o macroscopica associata a restrizione della diuresi con oligo-anuria con conseguente ipertensione arteriosa ed edemi.
Epidemiologia ed eziologia della glomerulonefrite acuta post-infettiva
Esordio tra i 5 ed i 12 anni. E’ secondaria ad infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A anche se sembrano possibili forme secondarie ad altri patogeni.
Esame delle urine in caso di glomerulonefrite acuta post-infettiva
Ematuria quasi sempre macroscopica. Non infrequente proteinuria che è comunque inferiore a 40 mg/metro quadro/ora; una proteinuria persistente per più di due settimane può essere meritevole di indagine bioptica. Reperti significativi sono la cilindruria ialino-granulosa e quella eritrocitaria
Edemi nella glomerulonefrite post-infettiva
Evidenti in genere in zona sacrale, pre-tibiale e sacrale
Ipertensione nella GNAPI
ondizione variabile, ma talora è così importante da poter determinare anche scompenso cardiaco sinistro e manifestazioni cerebrali con vomito, sonnolenza, cefalea e disturbi visivi (in ogni caso pare che manifestazioni cerebrali siano possibili fino al 30% dei pazienti pediatrici).
Come si presentano la gran parte delle forme di GNAPI
In maniera incompleta senza la presenza contemporanea di ipertensione, ematuria, oliguria.
Periodo di latenza tra infezione ed esordio clinico di malattia
In media 2-4 settimane dall’infezione delle vie respiratorie. Arriva a 3 in genere per le infezioni cutanee da streptococco.
Esami di laboratorio in caso di glomerulonefrite acuta post-infettiva
Importante dosare la creatinina e parallelamente gli elettroliti sierici.
Importante eseguire TNF per streptococco beta-emolitico di gruppo A e dosare gli anticorpi diretti contro streptolisina A, DNAasi, ialuronidasi.
Dosaggio della componente C3 del complemento che è già ridotta nelle fasi precoci di malattia in genere con normalizzazione tardiva
Evoluzione del C3 in caso di glomerulonefrite acuta post-infettiva
persistenza di bassi titoli di C3 oltre tre mesi la diagnosi deve sempre lasciar sospettare la presenza di GMN membrano-proliferativa. Esistono anche casi nei quali la persistenza di una impocomplementemia oltre 3 mesi è legata a mutazioni del gene del fattore I o più raramente alla presenza di anticorpi anti FH che portano alla persistente attivazione della cascata del complemento. Questa ultima forma costituisce secondo alcuni una nuova entità anatomo-clinica definita come GN a depositi isolati di C3
Esami strumentali da eseguire nel sospetto di GNAPI
Si deve effettuare RX torace, ECG ed eventualmente ecocardiogramma per evidenziare eventuali segni di sovraccarico circolatorio.
Quando fare biopsia in caso di GNAPI
- Oligo-anuria persistente oltre 7 giorni dall’esordio oppure persistenza di creatinina ed urea aumentate oltre 15 giorni dall’esordio
- Contiguità o contemporaneità rispetto all’episodio infettivo (Berger?)
- Sindrome nefrosica persistente oltre due settimane
- C3 normale!
- Recidiva di ematuria accompagnata da C3 normale e aumento delle IgA sieriche
- C3 diminuito persistentemente oltre i tre mesi
- Proteinuria moderata persistente oltre 6 mesi dall’esordio o microematuria persistente oltre 24 mesi dall’esordio
Terapia della GNAPI
La terapia sintomatica è volta soprattutto al controllo della pressione arteriosa. Si deve fare restrizione idro salina (400 ml/mero quadro/ die) con furosemide 1-2 mg/Kg/die. Se non dovesse essere sufficiente questa terapia si può ricorrere ai calcio antagonisti, in particolare Nifedipina (Nifedicor ® 0,25-0,5 mg/Kg/die). Va monitorata la potassiemia ed in base ai casi si potrà ricorrere alla somministrazione di Kayexalate oppure alla somministrazione di glucosata 33% con insulina e bicarbonato. Nei casi severi (giudicati sulla base dell’ECG e dei valori di potassio) sarà utile somministrare calcio gluconato.
Terapia dell’infezione in caso di GNAPI
L’infezione da streptococco si può trattare con penicillina o amoxicillina/Ac. Clavulanico ma questa terapia di fatto non modifica il decorso del quadro. La terapia con penicillina non va proseguita in profilassi come la malattia reumatica anche perché la recidiva di glomerulonefrite post-infettiva è rarissima.
Follow-up della GNAPI
n genere guarigione completa ma opportuno follow-up con esame delle urine e valutazione della pressione arteriosa e monitoraggio di creatinina e C3
Modalità di presentazione della glomerulonefrite acuta a depositi mesangiali di IgA
In genere si presenta con macroematuria recidivante soprattutto in occasione di processi flogistici a carico delle altre vie respiratorie; talora si ha anche transitorio rialzo della proteinuria ed è possibile anche un esordio simile a quello della glomerulonefrite post-infettiva con sindrome nefritica.