Sensazione e percezione, psicologia della Gestalt Flashcards

1
Q

Cos’è la sensazione?

A

La sensazione consiste nel rilevare stimoli fisici dall’ambiente, mentre la percezione è l’elaborazione e l’integrazione di tali stimoli da parte del cervello. La psicofisica studia la relazione tra le caratteristiche fisiche degli stimoli e le nostre esperienze soggettive. La soglia assoluta indica la minima intensità di stimolo percepibile, divisa in soglia iniziale (limite inferiore al di sotto del quale gli organi di senso non riescono a rilevare gli stimoli) e terminale (limite superiore oltre il quale gli organi di senso non sono più in grado di percepire gli stimoli). Il rumore rappresenta la stimolazione di fondo che interferisce con la percezione di uno stimolo. La psicofisica è la disciplina che studia la relazione tra le caratteristiche fisiche degli stimoli e le nostre esperienze soggettive di tali stimoli a livello psicologico.

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2
Q

quali sono le procedure utilizzate per determinare le soglie percettive?

A

I metodi psicofisici sono procedure utilizzate per determinare le soglie percettive, ovvero la relazione tra la variazione di intensità di uno stimolo e la variazione percepita. Il metodo comune è quello dei limiti, dove si presentano serie di stimoli al soggetto, partendo da valori infraliminari (stimoli presentati in ordine ascendente) o sovraliminari (ordine discendente). La soglia assoluta è il valore di stimolo avvertito dal soggetto nel 50% dei casi.

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3
Q

Cos’è la soglia differenziale?

A

Si definisce soglia differenziale la minima quantità di cambiamento nell’intensità di uno stimolo (chiamato stimolo standard, Ss) necessaria per percepire la differenza rispetto a uno stimolo di confronto (SC). Essa è chiamata anche differenza appena percepibile (Just Noticeable Difference, JND). La differenza tra le intensità dei due stimoli (SC– Ss) viene indicata come ΔI (Differenza Intensità).

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4
Q

Cos’è la legge di Weber?

A

Studiando la sensibilità tattile, Weber scoprì che l’incremento di stimolazione (ΔI) richiesto per avere una JND è proporzionale all’intensità di Ss (soglia differenziale). In altri termini, il valore di stimolo che costituisce una differenza appena percepibile dipende dall’intensità iniziale dello stimolo stesso. Quindi, più grande è uno stimolo, maggiore è l’incremento necessario affinché tale incremento sia rilevabile. Questa scoperta viene espressa nella legge di Weber: K = ΔI/I dove K è una costante minore di 1. Riprendendo la legge di Weber, Fechner osservò che gli incrementi uguali appaiono più piccoli contro uno sfondo di grandi dimensioni.

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5
Q

Descrivi la fisiologia e anatomia di un occhio

A

La vista permette di percepire gli stimoli luminosi, come forma, colore e posizione degli oggetti, attraverso una struttura simile a una macchina fotografica all’interno dell’occhio, dove la luce viene convertita in impulsi nervosi dalla retina.

All’interno della retina, i bastoncelli sono responsabili della visione periferica e notturna, mentre i coni permettono una messa a fuoco dettagliata e la percezione del colore in condizioni di elevata luminosità.

La percezione della profondità si basa su indizi monoculari come l’accomodazione e la parallasse, e su indizi binoculari come la disparità e la fusione binoculare, che consentono al cervello di integrare due immagini diverse in una visione singola.

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6
Q

Come risponde allo stimolo visivo che perviene alla retina?

A

La possibilità di osservare e organizzare una figura in modi diversi indica che non rispondiamo semplicemente in modo passivo allo stimolo visivo che perviene alla nostra retina; al contrario, cerchiamo attivamente di organizzare e comprendere ciò che vediamo. Secondo la psicologia ingenua, percepiamo una fotocopia dello stimolo, ossia della realtà fisica. Tuttavia, è stato dimostrato che realtà fisica e realtà percettiva non sempre coincidono.

La prospettiva associazionista vede la percezione come la somma di sensazioni elementari, mentre il realismo critico distingue tra realtà fisica e percepita, studiandone l’empirica corrispondenza. Secondo l’empirismo di Helmoltz, la percezione è guidata dall’esperienza, mentre il visione innatista spiega i fenomeni percettivi tramite leggi innate. Il costruttivismo vede la percezione come un costrutto dell’esperienza personale, derivante dalla nostra interazione con il mondo esterno.

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7
Q

Quali sono i due tipi di errori che si possono commettere se si è convinti che il percetto coincida con lo stimolo fisico?

A

Vi sono due tipi di errore che si possono compiere se si è convinti che il percetto coincida con lo stimolo fisico. Il primo è l’errore dello stimolo: è quello che si compie nei fenomeni di illusione ottica, per cui noi descriviamo ciò che sappiamo e non ciò che effettivamente vediamo. Il secondo è l’errore dell’esperienza, per cui attribuiamo alla realtà fisica attributi che invece appartengono alla percezione, e quindi alla realtà fenomenica; per esempio, è un errore dell’esperienza definire “calda” dell’acqua a temperatura ambiente, dopo aver tenuto la mano in una bacinella di acqua fredda.

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8
Q

Parla della costanza percettiva

A

La costanza percettiva è un fenomeno per cui gli oggetti fisici vengono percepiti come invariabili e dotati di stabilità, nonostante lo stimolo prossimale cambi continuamente, anche in funzione dei cambiamenti nell’ambiente fisico: una porta inizialmente rettangolare assume una forma trapezia quando ruota, ma assumiamo che sia rimasta rettangolare.

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9
Q

Parla della Gestalt nel contesto della percezione

A

La percezione si basa su principi fondamentali della psicologia della Gestalt, che mettono in evidenza il valore maggiore del tutto rispetto alle singole parti e l’organizzazione complessiva dell’esperienza. Wertheimer contribuì identificando regole di organizzazione visiva, come buona forma, prossimità e somiglianza, spiegando anche illusioni ottiche come le figure reversibili. Rubin evidenziò il rapporto tra figura e sfondo, con criteri come inclusione e convessità. Anche la stanza di Ames rappresenta un esempio di come le percezioni possano essere ingannate da configurazioni spaziali ambigue.

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10
Q

Quali sono alcuni esempi di fenomeni percettivi?

A

Il movimento indotto suggerisce che il movimento di uno sfondo può far sembrare che una figura si muova, anche se resta ferma. Allo stesso modo, il movimento apparente, noto come fenomeno phi, porta alla percezione di un punto luminoso in movimento quando in realtà sono presenti solo punti illuminati in sequenza. Infine, il movimento autocinetico è l’illusione per cui un punto luminoso sembra lasciare dietro di sé una scia luminosa quando in realtà si tratta di un effetto del movimento degli occhi in un ambiente buio.

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11
Q

Cosa dice la legge dell’esperienza passata?

A

In base alla legge dell’esperienza passata, tendiamo a ricondurre la percezione di uno stimolo insolito o non facilmente categorizzabile a stimoli già visti e più familiari (i segmenti di una figura vengono percepiti come una lettera E). La finestra di Ames ne è un esempio: un trapezio rotante tende ad essere percepito come un rettangolo oscillante (finestra che oscilla a causa del vento).

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12
Q

Cos’è il principio dell’isomorfismo?

A

Köhler formulò il principio dell’isomorfismo, secondo cui a ogni evento sul piano fenomenologico corrisponderebbe un evento sul piano fisiologico nel sistema nervoso centrale, strutturalmente identico al primo. Ciò significa che, se il nostro mondo fenomenico possiede una forma, una struttura, una dinamica, allora dobbiamo trovare a livello del SNC una forma, una struttura, una dinamica che la rispecchino.

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13
Q

Cos’è la psicoacustica?

A

La psicoacustica esplora i processi mentali e fisici legati alla percezione uditiva. Coinvolge la valutazione delle caratteristiche e delle variazioni dei suoni, simile ai principi di base della percezione visiva. Il suono è la sensazione di onde di pressione generate dalla vibrazione di un oggetto, descrivibile in termini di frequenza e intensità, con un range udibile tra 20 e 20.000 Hz per l’orecchio umano.

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