Attenzione e coscienza Flashcards
Cos’è l’attenzione?
L’attenzione è un processo cognitivo che permette al cervello di selezionare alcuni stimoli ambientali tra quelli disponibili, escludendo quelli giudicati irrilevanti. Questa selezione avviene prima che le informazioni raggiungano la consapevolezza, ottimizzando l’ingresso delle informazioni percepite con il filtraggio selettivo. Tuttavia, l’attenzione ha limiti, poiché comporta un consumo di risorse cognitive e non è sostenibile a lungo termine senza affaticamento. In sintesi, l’attenzione consente al cervello di concentrarsi sulle informazioni rilevanti, ma deve essere gestita con cura per evitare sovraccarichi o affaticamento cognitivo.
Che cos’è l’effetto cocktail party?
L’effetto cocktail party descrive la capacità di concentrarsi su una specifica conversazione in mezzo a molte altre, utilizzando l’attenzione selettiva per filtrare gli stimoli irrilevanti. Questo fenomeno evidenzia l’abilità cognitiva di escludere rumori di fondo e concentrarsi solo sul suono desiderato. L’attenzione selettiva ci consente di dedicare le risorse cognitive necessarie alla conversazione di interesse, mentre l’attenzione automatica ci sposta verso stimoli rilevanti in modo involontario.
Cos’è il processo di automatizzazione?
Quando ci confrontiamo con una nuova situazione, siamo attenti e vigili nel tentativo di controllarla. Tuttavia, se questa situazione si ripete nel tempo, gradualmente ci abituiamo ad essa e il nostro comportamento diventa più automatico, liberandoci dalla necessità di una costante vigilanza e concentrazione. Questo processo di automatizzazione consente di risparmiare risorse cognitive e di affrontare in modo più efficiente le sfide quotidiane.
Cosa si intende con attenzione divisa e attenzione congiunta?
Si parla di attenzione divisa per indicare la capacità di prestare attenzione a più stimoli contemporaneamente. L’attenzione congiunta è invece il focus da parte di più soggetti nei riguardi di uno stesso stimolo.
Cos’è la capacità attentiva?
La capacità attentiva si riferisce alla capacità di concentrarsi su un determinato stimolo, compito o attività, mentre si escludono altre distrazioni o informazioni non rilevanti. È un processo cognitivo che consente di selezionare e mantenere focalizzata l’attenzione su ciò che è rilevante in un dato momento, ignorando ciò che è irrilevante o non importante e dipende da una serie di fattori che includono il nostro stato psicofisico, l’interesse personale e altro.
Cosa si intende con coscienza e incoscienza?
La coscienza, come definita da Fish (1967), rappresenta lo stato di consapevolezza di sé e dell’ambiente, comprendendo sia la dimensione conscia che inconscia della psiche. In campo clinico, si distinguono tre condizioni di mancanza di esperienza cosciente soggettiva: la morte cerebrale, il sonno e la limitata consapevolezza nell’ambiente di una persona sana. La coscienza ha varie dimensioni, tra cui vigilanza-sonnolenza (capacità di rimanere attentamente vigili anziché sonnolenti), lucidità-obnubilamento (lucidità = chiarezza di pensiero e la percezione sensoriale, obnubilamento = disturbi del pensiero, dell’attenzione e della percezione) e coscienza di sé (chiara consapevolezza di sé stesso come individuo consapevole). Gli stati anormali della coscienza, come obnubilamento e sonnolenza, possono derivare da diverse condizioni patologiche, tra cui traumi cranici, intossicazioni e disturbi cerebrovascolari. Il coma rappresenta lo stato più estremo di incoscienza, caratterizzato dalla perdita irreversibile di funzioni cerebrali.
Cosa si intende con alterazione qualitativa della coscienza?
Si distinguono tre tipi di alterazione qualitativa della coscienza: il delirium, la fluttuazione della coscienza e lo stato confusionale.
Il delirium è una sindrome clinica transitoria e reversibile, caratterizzata da confusione mentale, disorientamento spaziale e temporale, inattenzione e pensiero disorganizzato, spesso causata da intossicazione o astinenza da sostanze psicoattive.
La fluttuazione del livello di coscienza è osservata in diverse condizioni come il sonno, la stanchezza e le variazioni della pressione intracranica, e si manifesta anche durante l’uso di droghe, con picchi di lucidità al mattino e maggiore confusione serale.
Si parla di confusione mentale quando l’individuo avverte un pensiero confuso o quando l’osservatore esterno giudica che i processi mentali siano alterati e confusi, un termine che si riferisce sia all’auto-esperienza del paziente che all’osservazione del medico.
Gli stati alterati di coscienza possono essere indotti attraverso vari mezzi, inclusi l’uso di droghe come la caffeina, l’alcool, la cannabis, l’MDMA, la chetamina, la cocaina, l’eroina e gli allucinogeni come LSD, DMT e psilocibina, con effetti che dipendono dalla sostanza, dal dosaggio e dalle caratteristiche individuali del consumatore.
Cosa sono i ritmi circadiani?
I ritmi circadiani sono dei ritmi fisiologici caratterizzati da un periodo di circa 24 ore. Regolano non solo il ciclo veglia-sonno, ma anche la pressione arteriosa, il tono muscolare, la secrezione di ormoni, la temperatura corporea e il ritmo metabolico. Essi dipendono da un sistema endogeno, una sorta di complesso “orologio interno” che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte mediante stimoli naturali, come la luce solare e la temperatura ambientale. I ritmi circadiani influenzano anche le prestazioni cognitive, come ad esempio l’attenzione, di cui si ha tipicamente un picco verso metà mattina e che poi decade gradualmente lungo la giornata. Il jet lag è una condizione fisiologica dovuta all’alterazione dei ritmi circadiani.
Cos’è il sonno?
Il sonno, una necessità fisiologica, si contrappone allo stato di veglia, sospensione temporanea della coscienza durante la quale l’organismo recupera energia, caratterizzato da distacco temporaneo della coscienza e rallentamento delle funzioni neurovegetative. Le fasi del sonno, registrate tramite EEG, includono le fasi 1-4 e il sonno REM, ciascuna associata a diversi tipi di onde cerebrali e caratteristiche fisiologiche.
Durante la Fase 1, si osservano onde cerebrali di bassa ampiezza, mentre nella Fase 2 si notano onde di frequenza variabile e fusi del sonno. Nella Fase 3 inizia l’attività delta, mentre nella Fase 4 si raggiunge l’attività delta massima, considerata il sonno profondo. La Fase REM è caratterizzata da onde simili alla Fase 1 ma con movimenti oculari rapidi, dove principalmente si verificano i sogni.
La deprivazione del sonno può portare a difficoltà cognitive, allucinazioni e persino la morte. Secondo Freud, i sogni rappresentano desideri inconsci camuffati, interpretati attraverso l’analisi del contenuto manifesto per svelarne il vero significato e l’armatura del contenuto latente, che potrebbe avere poco a che fare con il contenuto evidente.