La personalità Flashcards
Cosa si intende con il termine personalità?
La personalità rappresenta l’insieme delle caratteristiche psichiche e comportamentali che definiscono le differenze individuali. È influenzata da predisposizioni biologiche e fattori esperienziali, riflettendo l’adattamento e lo stile di vita di un individuo. Secondo Kernberg, si compone di temperamento, tendenze innate, e carattere, risultato delle esperienze e delle interazioni ambientali. Bergeret aggiunge che il carattere è la manifestazione visibile della struttura psicologica profonda, riflettendo le motivazioni e i tratti distintivi di ciascun individuo, formati dall’interazione costante tra individuo e ambiente.
Descrivi il modello di personalità derivante di Ippocrate
Il modello di personalità elaborato da Ippocrate si basava sull’antica patologia umorale e raggruppava le persone in base ai tratti della loro costituzione fisica e mentale, così come agli influssi ambientali. Questo modello identificava quattro temperamenti fondamentali:
- Melanconico (bile nera): caratterizzato da tristezza, introversione e riflessività.
- Collerico (bile gialla): manifestante irascibilità, sensibilità e impulsività.
- Flemmatico: descrivente un tipo mansueto, lento e talvolta impacciato.
- Sanguigno (sangue): evidenziando estroversione, impulsività e giovialità.
Parla del modello criteriale di Buss e Plomin
Buss e Plomin hanno proposto un modello criteriale per identificare i tratti della personalità che possono essere considerati temperamentali. Questo modello si concentra sulle caratteristiche del temperamento che sono strettamente legate ai processi biologici e fisiologici del bambino, con l’obiettivo di fornire un modello per analizzare i comportamenti futuri, sia durante l’adolescenza che nell’età adulta.
I tratti identificati da Buss e Plomin includono:
- Emotività: la predisposizione a agitarsi e stressarsi facilmente di fronte agli stimoli esterni.
- Attività: la misura della quantità di energia spesa nel comportamento, che può manifestarsi attraverso l’attività fisica o mentale.
- Socievolezza: la tendenza a preferire la compagnia degli altri rispetto alla solitudine, indicando un’attitudine verso l’interazione sociale e la socializzazione.
Cosa si intende con teoria dei tratti?
La teoria dei tratti della personalità suggerisce che le persone abbiano predisposizioni innate a comportarsi in modi distinti e stabili, influenzando la percezione e il comportamento in varie situazioni. I tratti non sono direttamente osservabili ma sono dedotti attraverso comportamenti e questionari, con quelli superficiali derivanti da comportamenti specifici e quelli originari da tratti convergenti. Allport considerava i tratti come dimensioni stabili che influenzano la percezione della realtà, definendo i tratti di personalità come modalità costanti di relazione con l’ambiente sociale e sé stessi, guidando il comportamento. Le ricerche di Allport sul linguaggio della personalità portarono all’identificazione di tratti distinti, divisi in categorie come maggiori, centrali e secondari, con i tratti maggiori dominanti, i tratti centrali costituenti e i tratti secondari rappresentanti preferenze specifiche.
Cos’è l’analisi fattoriale?
L’analisi fattoriale, un metodo statistico, sintetizza le relazioni tra molte variabili in modelli generali. Questo approccio combina le risposte ai questionari self-report per identificare i modelli principali dei tratti di personalità. Cattell impiegò l’analisi fattoriale per identificare 16 tratti principali di personalità, sviluppando un test self-report chiamato 16 Personality Factor. Notò una struttura gerarchica con tratti primari di superficie e tratti secondari sorgenti, che forniscono coerenza alla personalità.
Parla della teoria della personalità di Eysenck
Eysenck sviluppò una teoria della personalità focalizzata sulla fisiologia e la genetica, considerando principalmente il temperamento come determinante delle differenze individuali. La sua teoria, basata su Estroversione, Nevroticismo e successivamente Psicoticismo, esplora come le reazioni individuali siano influenzate dal funzionamento fisiologico. Benché accettasse l’influenza dell’ereditarietà genetica, non escluse l’apprendimento come possibile contributo alla personalità, lasciandone lo studio ad altri. Eysenck creò l’Eysenck Personality Questionnaire (EPQ) per misurare questi tratti.
Cos’è la teoria dei Big Five?
La teoria dei Big Five classifica i tratti di personalità in cinque dimensioni principali, identificate tramite analisi fattoriale del lessico. Queste dimensioni sono Openness, Conscientiousness, Extraversion, Agreeableness e Neuroticism, ciascuna con due sottodimensioni. Misurate tramite un questionario a 132 item, le valutazioni sono semplici da somministrare e interpretare, utilizzando una scala Likert a 5 punti, risultando poco invadenti.
Cosa sostengono le teorie innatiste e comportamentiste?
Secondo le teorie innatiste, la disposizione e l’eredità sono in grado di spiegare quasi tutte le differenze di personalità osservabili, mentre secondo le teorie comportamentiste, la personalità è semplicemente il risultato delle risposte apprese dall’ambiente.
Cosa sostiene Jung in merito alla personalità?
Secondo Jung, ci sono quattro funzioni psicologiche di base: pensiero, sentimento, sensazione e intuizione, ciascuna aiuta nell’adattamento alla vita. Queste funzioni si combinano per formare due tipi principali di personalità: l’introverso, orientato verso il mondo interiore, e l’estroverso, orientato verso il mondo esteriore. Mentre pensiero e sentimento sono funzioni razionali basate sul ragionamento e sui valori, sensazione e intuizione sono funzioni irrazionali, focalizzate sulla percezione dei fatti e delle possibilità.
Parla della teoria di Kernberg
La teoria di Kernberg individua tre tipi di organizzazione della personalità: integrazione dell’identità, organizzazione difensiva ed esame di realtà. L’organizzazione psicotica è caratterizzata dalla scarsa integrazione del Sé e degli altri, dall’uso massiccio di meccanismi di difesa centrati sulla scissione e dalla perdita dell’esame di realtà. L’organizzazione borderline mostra un’identità diffusa e instabile, con un’esame di realtà compromesso in situazioni intense. L’organizzazione nevrotica, invece, è caratterizzata da un’identità non diffusa, dall’uso di meccanismi di difesa maturi e da un saldo rapporto con la realtà.
Cosa sono le topiche di Freud?
Le teorie psicodinamiche considerano la personalità guidata da forze interne e conflitti inconsci. Freud propose due modelli della psiche umana: le due topiche e lo schema strutturale. La prima topica distingue tra inconscio, preconscio e conscio, mentre la seconda identifica Es, Io e Super-Io. L’Es è governato dal principio del piacere, l’Io media tra Es e Super-Io, mentre quest’ultimo rappresenta il senso morale. Queste suddivisioni non si escludono, ma si integrano, formando l’intera vita psichica dell’individuo come un iceberg, dove solo una parte è visibile sopra la superficie (il conscio).
Parla della prima topica
Le teorie psicodinamiche sottolineano che la personalità è modellata da forze interne e conflitti inconsci. L’inconscio, al centro di queste teorie, ospita desideri, impulsi e ricordi rimossi, guidati dal principio del piacere. Per Freud, l’inconscio è dominato dal “processo primario”, un pensiero impulsivo e disorganizzato. Questa parte della mente contiene anche bisogni repressi e desideri istintuali, mantenuti nell’inconscio per proteggere l’individuo dal disagio emotivo. Accanto all’inconscio, c’è il preconscio, che ospita ricordi accessibili alla coscienza, e infine, c’è la coscienza, dove l’individuo è pienamente consapevole dei propri pensieri e azioni. Freud suggeriva che molte azioni sono motivate dall’inconscio, simile alla massa nascosta di un iceberg, e che comprendere la personalità richiede l’interpretazione dei suoi contenuti attraverso lapsus, fantasie e sogni.
Cos’è una topica?
La topica In psicanalisi, la rappresentazione spaziale dell’apparato psichico, cioè la descrizione dei vari sistemi psichici come se essi occupassero un luogo fisico e fossero quindi raffigurabili. Si distinguono la prima t., composta dai sistemi Inconscio, Preconscio e Conscio, e la seconda t., composta dai sistemi Es, Io e Super-Io.
Parla della seconda topica
Freud propose una seconda topica della personalità, che include l’Es, l’Io e il Super-Io. L’Es, governato dal principio di piacere, contiene desideri e impulsi primitivi. Il Super-Io, di natura quasi inconscia, rappresenta le norme morali acquisite durante l’infanzia. L’Io funge da mediatore tra le richieste dell’Es e la realtà esterna, operando con meccanismi di difesa e funzioni cognitive. La psicopatologia emerge quando gli impulsi inaccettabili minacciano l’Io, causando conflitti interni e sintomi psicologici. In sintesi, l’Io bilancia le richieste interne ed esterne, cercando un equilibrio tra desideri e realtà.
Parla della teoria dello sviluppo psicosessuale di Freud
Freud propose una teoria dello sviluppo psicosessuale divisa in cinque stadi, ciascuno focalizzato su una funzione biologica principale. Durante la fase orale, il piacere è centrato sulla bocca, con possibili fissazioni orali che influenzano la dipendenza o il vittimismo. La fase anale si concentra sul controllo degli sfinteri, con possibili fissazioni anali che influenzano l’ordine o la distruzione. La fase fallica riguarda l’interesse sui genitali e l’identificazione sessuale, mentre la fase di latenza è un periodo di quiete sessuale. Infine, la fase genitale, che inizia con la pubertà, è cruciale per lo sviluppo di relazioni significative e richiede la risoluzione di fissazioni precedenti.