Il metodo scientifico e i metodi di ricerca in psicologia Flashcards
Cos’è il metodo scientifico?
Il metodo scientifico è l’approccio utilizzato per incrementare sistematicamente la conoscenza e la comprensione del comportamento e di altri fenomeni. È composto di tre fasi: identificazione di una domanda, formulazione di una spiegazione, ricerca per supportare o confutare la spiegazione.
Le teorie sono spiegazioni generali e predizioni che riguardano il fenomeno in esame. Per farlo, si formula un’ipotesi, ossia una predizione formulata in modo da poter essere testata. La ricerca è la chiave per comprendere il grado di accuratezza delle ipotesi, e quindi delle teorie. Per prima cosa, le ipotesi devono essere riformulate in maniera tale da permettere di essere verificabili o falsificabili. L’operazionalizzazione è il processo di trasformazione di un’ipotesi in procedure specifiche e verificabili, che possano essere misurate e osservate.
Che cosa si intende con rassegna della letteratura?
Nella rassegna della letteratura, per testare un’ipotesi vengono esaminati i dati esistenti, come studi e pubblicazioni scientifiche. La rassegna della letteratura è un mezzo relativamente economico per testare un’ipotesi poiché qualcun altro ha già raccolto i dati di base. (svantaggi: dati potenzialmente non organizzati non permettendo di testare pienamente un’ipotesi; l’informazione potenzialmente incompleta o raccolta casualmente)
Cosa si intende con osservazione naturalistica?
Il metodo osservativo consiste nello studio delle variabili comportamentali attraverso l’osservazione degli eventi e degli stati comportamentali. Il metodo osservativo non consente di trarre conclusioni univoche su rapporti causali. Vengono utilizzati metodi carta e matita (annotazione di check-list di occorrenze di cui verificare la manifestazione), diari (annotazione degli eventi, con rischio di infedeltà e interpretazione soggettiva) e videoregistrazioni. Di contro, si ha l’impossibilità di controllare tutti i fattori di interesse.
Cosa prevede la ricerca con sondaggio?
Nella ricerca con sondaggio si sceglie un campione di persone rappresentativo del gruppo di interesse più grande (popolazione), cui viene fatta una serie di domande su comportamento, pensieri o attitudini. La ricerca per sondaggio non può essere utilizzata per trarre conclusioni di tipo causale, ed ha alcuni difetti (campione di persone non rappresentativo popolazione + ampia = risultato non è significativo, l’intervistato può non voler ammettere di avere attitudini socialmente indesiderabili)
Cos’è lo studio dei casi?
Lo studio di casi è l’esame intenso e approfondito di un evento, individuo o gruppo specifico. I dati possono essere raccolti con l’osservazione, interviste, test psicologici, rilevazioni fisiologiche o esecuzione di compiti. Nello studio di casi, spesso lo scopo non è solo imparare qualcosa sui pochi individui in esame, ma utilizzare ciò che si è intuito dallo studio per ricavarne una conclusione più generale.
Cosa prevede la ricerca per correlazione?
Nella ricerca per correlazione si esamina la relazione tra alcune variabili per determinare se queste siano correlate: La variabile indipendente è la variabile che viene manipolata dallo sperimentatore. La variabile dipendente è quella misurata e che ci si aspetta cambi in seguito alla manipolazione sperimentale. L’intensità e la direzione della correlazione sono rappresentate da un coefficiente di correlazione compreso tra -1 e 1. Una correlazione positiva indica che ad un aumento della variabile indipendente è associato un aumento della variabile dipendente. Una correlazione negativa indica che un aumento della variabile indipendente è associato a una diminuzione della variabile dipendente.
Un alto coefficiente di correlazione non indica necessariamente una relazione causale fra le variabili, ma fornisce solo la misura della correlazione, oltre ad avere una capacità predittiva. Per rilevare in modo affidabile la correlazione tra due variabili, occorre che tutte le altre variabili vengano mantenute costanti, per evitare l’influenza di variabili intervenienti.
Si parla di confusione tra variabili quando due variabili sono intrecciate in modo tale da non poter determinare quale delle due abbia influenzato la variabile dipendente.
Cos’è un esperimento?
L’esperimento rappresenta il metodo di ricerca fondamentale per dimostrare le relazioni causa-effetto. Un vero esperimento implica il controllo di un numero sufficiente di fattori che potrebbero influenzare i risultati, e si basa su un approccio ipotetico-deduttivo o di verifica delle ipotesi. La validità di un esperimento dipende dai risultati della verifica, a differenza del metodo induttivo che genera leggi generalizzate partendo dall’osservazione senza sperimentazione diretta.
Esistono 3 categorie di esperimenti: esperimenti formali (Studio relazione tra più variabili manipolando una variabile, manipolazione sperimentale, e osservandone gli effetti confrontando la manipolazione con una situazione in cui la variabile non viene manipolata, gruppo di controllo, al fine di isolare le cause specifiche e stabilire relazioni causa-effetto), il disegno sperimentale entro i soggetti (soggetti assegnati casualmente a condizioni diverse. Il disegno sperimentale tra i soggetti assicura che i gruppi siano equivalenti per tutti gli aspetti tranne la variabile indipendente. Osservare il loro effetto sulla variabile dipendente. monofattoriali = 1 variabile indipendente, altrimenti multifattoriali) e gli studi longitudinali (seguono i soggetti nel corso del tempo) e trasversali (confrontano diversi soggetti in un unico momento storico)
Quali sono le tipologie di esperimento?
Vero esperimento (RCT - Randomized controlled trial): Utilizza l’assegnazione casuale per confrontare gruppi sperimentali e di controllo, riducendo gli effetti di selezione.
Quasi-esperimento: Assegna soggetti alle condizioni di trattamento tramite criteri diversi dalla randomizzazione.
Esperimenti naturali: Espongono individui a condizioni sperimentali senza manipolazioni dirette delle cause.
Esperimenti correlazionali: Stabiliscono relazioni tra variabili tramite osservazione e analisi dei dati.
Tecniche di riduzione del rischio di distorsione: Comprendono formulazioni neutrali delle domande, inganno controllato, cieco semplice e doppio cieco per garantire la validità dei risultati nella ricerca psicologica.
Cos’è la meta-analisi?
È un altro strumento di ricerca che utilizza l’unione dei risultati di molti studi separati sullo stesso argomento per trarre una conclusione generale.
Parla della validità in un esperimento
La validità di una ricerca è cruciale per garantire che i risultati riflettano accuratamente il fenomeno studiato e contribuiscano in modo significativo alla teoria di riferimento, permettendo deduzioni generalizzabili ad altri contesti. Gli aspetti principali della validità includono la validità interna, che riguarda la relazione causale tra variabili, la validità di costrutto, che assicura la coerenza con la teoria di riferimento, la validità esterna, che valuta la generalizzabilità dei risultati, e la validità statistica, che determina la significatività delle relazioni osservate.
Fisiologia del cervello
- Struttura del cervello: Il cervello è diviso in varie regioni, tra cui il cervelletto, il tronco cerebrale, il diencefalo e il telencefalo. Il telencefalo, in particolare, include l’encefalo e il cervello, ed è coinvolto in molte funzioni cognitive superiori.
- Neuroni: Sono le cellule fondamentali del sistema nervoso, trasmettono segnali elettrici e chimici attraverso il corpo. Un neurone è composto da un corpo cellulare, dendriti (che ricevono segnali), un assone (che trasmette segnali) e terminali sinaptici (che comunicano con altri neuroni).
- Sinapsi: Sono le giunzioni tra neuroni, dove avviene il trasferimento di segnali elettrici o chimici. I neurotrasmettitori sono le sostanze chimiche coinvolte nella trasmissione dei segnali attraverso le sinapsi.
- Sistema nervoso centrale (SNC): Include il cervello e il midollo spinale. È responsabile del controllo delle funzioni cognitive e motorie.
- Sistema nervoso periferico (SNP): Include i nervi e i gangli al di fuori del cervello e del midollo spinale. Trasmette informazioni sensoriali al SNC e controlla le risposte motorie.
- Emisferi cerebrali: Il cervello è diviso in due emisferi, destro e sinistro, che controllano funzioni diverse. L’emisfero sinistro è spesso associato al linguaggio e alla logica, mentre l’emisfero destro è coinvolto nella percezione spaziale e nell’elaborazione emotiva.
- Lobi cerebrali: Il cervello è diviso in quattro lobi principali: frontale, parietale, temporale e occipitale. Ogni lobo ha funzioni specializzate, ad esempio il lobo frontale è coinvolto nel controllo motorio e nella pianificazione, mentre il lobo temporale è coinvolto nell’udito e nella memoria.
- Plasticità cerebrale: Il cervello è in grado di adattarsi e cambiare in risposta all’esperienza e all’apprendimento. Questo fenomeno è noto come plasticità cerebrale e può verificarsi a livello strutturale e funzionale.