POTERE COMPUTAZIONALE - CAP. 2 Flashcards

tecnologia: da strumento ad ambiente

1
Q

In che senso la tecnologia contribuisce a formare l’ambiente?

A

La tecnologia non può più essere interpretata solo in chiave strumentale poiché essa contribuisce a conformare l’ambiente, tanto che:

1) l’agire NON è più una prerogativa solo degli esseri umani
2)gli agenti artificiali concorrono a costruire l’ambiente
3)gli agenti artificiali agiscono sulla base di una rappresentazione della realtà (non necessariamente assimilabile a quella degli uomini)
ciò significa che gli umani non agiranno più solo per adattare il mondo alle loro esigenze ma anche a quelle degli agenti artificiali

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2
Q

Quali e cosa sono i tre ordini della tecnologia?

A

Floridi nota che la tecnologia svolge un ruolo di mediazione tra:
- soggetto che utilizza lo strumento tecnico (utente)
-ciò che rende necessario l’uso della tecnologia
(suggeritore)

E’ possibile fare una tripartizione di tecnologie:

1)PRIMO ORDINE=
tecnologia come strumento di sopravvivenza (UTA= Uomo -Tecnologia - Ambiente) –> facciamo riferimento a tecnologie che consentono all’uomo di adattarsi all’ambiente (es. ombrello)
l’essere umano in questo caso è IN THE LOOP= è parte integrante del processo con la capacità di: agire e decidere

2)SECONDO ORDINE=
tecnologie al servizio per l’uso di altre tecnologie (UTT= Uomo - Tecnologia - Tecnologia) –> Facciamo riferimento a tecnologie che consentono all’uomo di rapportarsi con altre tecnologie (es. chiave; cacciavite). Alcune tecnologie di primo ordine svolgono il ruolo di suggeritore: necessitano dell’uso della tecnologia altrimenti, da sole, sono inutili (hanno bisogno delle corrispondenti di secondo ordine) –>
- vite=primo ordine/suggeritore
- cacciavite= secondo ordine –> mette in relazione uomo (utente) e vite (suggeritore).
tale ordine emerge con la civilizzazione sociale e dunque anche con il sorgere di tecnologie che svolgono il ruolo di suggeritore
l’essere umano qui è ON THE LOOP: è qualcuno che, pur non potendo intervenire, ha un certo potere di controllo

3) TERZO ORDINE=
Tecnologie che interagiscono con altre tecnologie in un ambiente tecnologico (TTT: Tecnologia - Tecnologia - Tecnologia)
Tali tecnologie sorgono dalla connettività delle tecnologie digitali (es. ICT).
L’essere umano, ora, è OUT OF THE LOOP: è esterno al processo, può confrontarsi solo con le conseguenze prodotte

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3
Q

Perché si parla di decentramento della rete?

A

Internet ha reso possibili tre aspetti essenziali:

1) accesso diffuso alla rete: ogni computer connesso alla rete consente di accedere ai servizi in rete

2) comunicazione end to end: ogni nodo può comunicare con ogni altro senza passare attraverso l’autorizzazione di un’attività centrale –> rapida circolazione di dati e informazioni

3) generazione di contenuti in rete: ogni utente può interagire online generando contenuti (web 2.0)

In questo modo possiamo affermare che le tecnologie digitali sono abilitanti= hanno consentito agli individui di fare ciò che non erano in grado di fare prima e creano nuove possibilità MODIFICANDO LA REDISTRIBUZIONE DEI POTERI ALL’INTERNO DI UNA SOCIETA’

–> infatti alcuni soggetti (attori/influencer) hanno tratto vantaggio da questo decentramento della rete che si manifesta tramite la creazione e condivisione di dati. Tali dati costituiscono LA NUOVA RICCHEZZA poiché, tramite il potere computazionale (processazione), è possibile estrarre valore da quei dati

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4
Q

Come si presenta la Governace del digitale?

A

Il decentramento del web ha reso possibile

  • l’affermazione di soggetti privati (titolari di piattaforme o servizi in rete);
  • Ciò ha spinto gli attori pubblici (a livello nazionale / sovranazionale) ad aspirare a CONTROLLARE tali attori privati

Si passa così :
- da un modello DIADICO DI GOVERNANCE (governati e governanti)

  • ad un modello TRIADICO/pluralistico (soggetti pubblici statali o sovranazionali, attori privati, individui)

Inoltre, alle forme di regolazione più tradizionali se ne aggiungono di nuove e più articolate:

1) LA GOVERNANCE PRIVATA DEL DIGITALE=
Riguarda il rapporto tra
soggetti pubblici - attori privati –>Consiste nella regolazione di tali attori privati da parte degli Stati che creano “incentivi per la governance privata”, stabilendo obblighi sui privati e riconoscendo agli individui diritti.

Si realizza così una PRIVATIZZAZIONE della governance digitale, incitata dagli Stati per molte ragioni, tra cui:

–> questa posizione di intermediatore conferisce allo Stato una posizione strategica

–> Ciò sposta parte della responsabilità politica e sociale dalla governance digitale
- dai soggetti pubblici
-agli attori privati

2) LA NORMATIVITA’ TECNOLOGICA= riguarda, invece il rapporto tra
attori privati - individui –> Consiste nella capacità degli attori privati di:

–> regolare le attività degli utenti della rete attraverso la previsione di termini di servizio e attraverso l’incorporazione by design di norme o valori nelle piattaforme

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5
Q

In che senso è necessario che ci sia la fiducia nel digitale?

A

Perché la governance digitale non è sempre realizzata in modo corretto e trasparente: a volte si provocano automatismi che ledono la libertà decisionale degli utenti…

Ciò provoca:
- una sfiducia negli utenti
- la necessità di creare nuove regolamentazioni che garantiscano la protezione dei dati personali e un clima di fiducia che consenta lo sviluppo.

Dunque la fiducia ha un valore strumentale –> è necessaria affinchè vi siano interazioni umane.

La fiducia implica:
a) la presenza di un rischio –> potrebbe essere mal riposta
B) la presenza di incertezza –> se così non fosse non ci sarebbero problemi a fidarsi

La fiducia può verificarsi in 2 modi:

A) FIDUCIA INTERSOGGETTIVA= sussiste se conduce un soggetto (fiduciante) a NON agire e a delegare, invece, un compito ad un altro soggetto (fiduciario). Questo tipo di fiducia è caratterizzata da 3 aspetti:
1. affidabilità del fiduciario
2. la condivisione di un obiettivo comune tra fiduciante e fiduciario
3. la lealtà del fiduciario vs fiduciante
QUI il RISCHIO consiste nel TRADIMENTO DELL’OBIETTIVO COMUNE (non comprendere più perché abbiamo riposto fiducia, delegando compiti alle macchine)

B) FIDUCIA SISTEMATICA= c’è quando conduce un soggetto (fiduciante) ad agire perché crede in se stesso e nell’ambiente che lo circonda. Questo tipo di fiducia è caratterizzato da:
1) affidabilità del fiduciante
2) sicurezza dell’ambiente
3)abilità di prevedere le conseguenze delle proprie azioni

Il rischio in tal caso consiste nel METTERE IN GIOCO IL DESTINO ALTRUI PER ADATTARSI ALL’AMBIENTE TECNOLOGICO

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