IL DIRITTO NELL'ETA' DELL'INFORMAZIONE - CAP. 1 Flashcards

tecnologia

1
Q

Qual è il talento tecnologico dell’uomo?

A

Il saper fare (know how). Dapprima è utilizzata, tale capacità tecnica, per perseguire l’esigenza primaria (la sopravvivenza), una volta soddisfatta, il saper fare si evolve a nuove sfide (come sapersi organizzare la propria vita in relazione alla vita degli altri.
Platone nel 2 libro de “La Repubblica” riporta questo snodo evolutivo con il passaggio da “città primitiva” a “città opulenta”

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2
Q

Teorie dei Tecno-deterministi e degli studiosi della scienza della complessità/caos circa il passaggio dalla
- Scoperta della tecnica
alle
- forme di IA

A
  1. TECNO-DETERMINISTI: essi affermano che il progresso tecnologico è inarrestabile (pertanto necessario ed inevitabile) –> non ci sono alternative (profilo fisiologico)
  2. STUDIOSI SCIENZA COMPLESSITA’: essi affermano che il progresso tecnologico non è né necessario né inevitabile poiché soggetto a troppe variabili
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3
Q

Parla del dialogo che Platone (nel libro “La repubblica”) riporta tra Socrate e Glaucone circa l’origine della società

A

PREMESSA:
Anzitutto con l’evolversi del saper fare si sviluppa la capacità di organizzare la propria vita rispetto a quella degli altri. NON TUTTI POSSONO SAPER FARE TUTTO pertanto nasce la società basata su forme di delegazione e interdipendenza reciproca. Assistiamo alla relativizzazione del saper fare concretizzata sulla divisione del lavoro (tutti iniziano a specializzarsi e ad avere delle conoscenze circa una determinata materia)

DIALOGO VERO E PROPRIO:
1. POLIS PRIMITIVA: nasce lo stato originario perché nessuno è in grado di provvedere a se stesso o ai propri bisogni, dunque si serve dell’aiuto altrui (c.d. criterio utilitaristico –> basato sulla divisione del lavoro, appunto).
Ci sono 4/5 persone che ricoprono ruoli volti a soddisfare esigenze primarie

  1. POLIS OPULENTA: c.d. società del lusso
    –> nascono nuove figure sociali e professionali. Secondo Socrate l’avvento di questa società è accompagnata da profondi conflitti, perchè più si ha e più si vuole. pertanto sorge la necessità di giustizia/difesa poichè in tale società o si minaccia o si è minacciati
  2. NUOVA CLASSE SOCIALE: nascono dunque i guerrieri
    ma chi controlla i controllori?
  3. I FILOSOFI-RE: Nasce un nuovo sapere: quello della politica (più nobile degli altri). Secondo Socrate i più adatti ad amministrare sono coloro che NON vogliono essere investiti da tale potere: i filosofi-re
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4
Q

Qual è la distinzione tra i primi mestieri e quello della politica?

A

La spiega Aristotele, allievo di Platone, ne la “Metafisica”. Egli afferma che si sono sviluppate dapprima le ARTI NECESSARIE (sapere tecnico), poi le ARTI VOLTE AL PIACERE e infine le ARTI NE’ RIVOLTE AL PIACERE NE’ QUELLE NECESSARIE ALLA SOPRAVVIVENZA (sapere scientifico).
In particolare Aristotele compie un’importante tripartizione:

  1. RAZIONALITA’ POIETICA: sapere fare qualcosa –> sia a fini essenziali sia a fini superflui
  2. RAZIONALITA’ PRATICA: sapere per fare –> il sapere è un mezzo per l’azione. è un sapere NON fine a se stesso ma volto a distinguere azioni belle da azioni giuste
  3. RAZIONALITA’ TEORETICA: (sapere per il sapere) E’ una verità fine a se stessa. Aristotele, inoltre suggerisce la distinzione tra sapere matematica e fisico. La prima dimostra le sue verità con un metodo dimostrativo (quindi le sue teorie sono SEMPRE VERE), la seconda adotta un metodo dialettico (quindi le sue teorie sono PER LO PIU’ VERE).
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5
Q

Che ne è del diritto nel passaggio dalla scoperta della tecnica alle forme di IA?

A

Sin dai tempi di Platone e Aristotele si è tentato di sancire il concetto di diritto e di stabilire quali fossero i fini/modi attraverso cui il diritto potesse essere convenientemente rappresentato.

TESI SUL CONCETTO DI DIRITTO:

1) GIUSPOISITIVISTI: è diritto ciò che è prodotto dagli organi di una comunità
2)GIUSNATURALISTI: si offrono parametri di razionalità per sancire la legittimità del diritto positivo
3)GIUSREALISTI: le forze dominanti politico-economiche impattano sul diritto
4)ISTITUZIONALISTA: Ad impattare sul diritto è la continuità e la peculiarità storica delle organizzazioni sociali

TESI SUI FINI/MODI
1) POSITIVA: Diritto come mezzo che intensifica le comunicazioni (esempio KANT + importanza della sanzione)
2) NEGATIVA: diritto come controllo sociale (esempio KELSEN + importanza della sanzione)
3) DI MEZZO: Diritto come medium di comunicazione ma anche come tecnica di controllo sociale.

In generale, però, per capire che ne è del diritto dobbiamo analizzare un livello adeguato per cogliere il rapporto sussistente tra:
- fenomeno giuridico
- progresso tecnologico

E’ possibile farlo attraverso la comprensione del metodo dei livelli di astrazione su cui riflette Luciano Floridi

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6
Q

Come funziona il metodo dei Livelli di Astrazione?

A

Il livello di astrazione è l’interfaccia che rende possibile l’analisi di un sistema, mediante l’individuazione dei suoi osservabili (delle sue proprietà, nonché caratteristiche rilevanti per quel dato livello di astrazione). Le osservabili possono, poi, essere utilmente specificate dalle variabili

ESEMPIO DEL ROBOT DOMESTICO

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7
Q

Modello d’astrazione del diritto nel libro “il diritto nell’età dell’informazione”

A

Non s’intende sancire come opera tale modello nel settore del diritto genericamente inteso.
Si vogliono invece analizzare le TECNICHE adottate dagli ordinamenti GIURIDICI per disciplinare alcuni settori.
In particolar modo come oggetto della disciplina deve essere sancita la TECNOLOGIA. Quindi nel modello di astrazione analizzato nel libro in questione si aspira ad analizzare le TECNICHE adottate degli ordinamenti GIURIDICI per disciplinare la TECNOLOGIA (l’analisi delle tecniche di cui si avvale il diritto può essere riassunta in diritto come SAPER FARE META-TECNOLOGICO.
le tecniche di cui si serve il diritto sono:
- livelli d’intervento (fonti)
- modalità d’intervento (disciplina coattiva)

GUARDA FOTO IN DOWLOAD: “Filosofia - pagina 1

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8
Q

Tesi del tecno-determinismo dinanzi al modello d’astrazione del diritto come saper fare meta-tecnologico

A

Alcuni studiosi della tecnologia hanno sostenuto che il proprio dato oggetto di studio realizza NON SOLO una forgiatura dei capisaldi del diritto, ma vada inoltre a NEUTRALIZZARE OGNI MODALITA’ D’INTERVENTO.
Tali idee sono riassunte nella tesi del tecno-determinismo:
rappresentata con il paradosso di Zenone in cui
- Achille è la tecnologia
- La tartaruga è il diritto
Il progresso tecnologico è inarrestabile, inevitabile e necessario. Dunque per quanto legislatori, giuristi e giudici tentino di IMBRIGLIARE il progresso T., questo è troppo forte per potersi fermare a causa di una mera sentenza/ da un editto.

QUINDI CHE FORZA MAI AVRANNO LE LEGGI DEL DIRITTO DINANZI ALLE LEGGI DELLA TECNOLOGIA?
domanda oggi ancora molto viva (secondo alcuni i robot soppianteranno gli uomini).

Inoltre tutto ciò ha spinto gli studiosi a parlare di ANTROPOCENE: l’homo technologicus è concausa degli odierni equilibri del clima e del pianeta.

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9
Q

Legge di Moore

A

Respinge le tesi estreme del tec-det.
Nel 1965 Gordon Moore ha sostenuto che la potenza di calcolo degli elaboratori elettronici sarebbe raddoppiata ogni anno e mezzo.

Ma perchè è una legge così importante che respinge il tec-det?
per 3 ragioni:
1) Criticare la tesi del tec-det NON implica affermare che il DIRITTO possa risolvere ogni problema (es. riscaldamento globale)
2) Sostenere la legge di Moore NON significa NEGARE l’impatto della tecnologia, ma anzi s’intende ammettere il contrario senza, però, cadere nel riconoscimento dell’inevitabilità di tutto ciò
3) Tale legge è sia una sfida, sia un traguardo: è una sorta di profezia -> si auto-avvera

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10
Q

Perché si parla di 4^ rivoluzione, quali sono state le precedenti 3?

A

La rivoluzione sull’ICT (tecnologia dell’informazione e comunicazione) è tale da riplasmare l’ambiente in cui tessiamo le nostre relazioni, introducendo un nuovo spazio: il CYBERSPAZIO/INTERNET/INFOSFERA.
E’ una riplasmazione tale da affermare che sia LECITO parlare in 4^ rivoluzione.

Le precedenti 3 sono state:

1) RIV. COPERNICANA (seconda metà 400, prima metà 500) derivante dal modello eliocentrico dell’universo messo appunto da Copernico in cui si afferma che non siamo al centro dell’universo ma viviamo in un pianeta che fa parte di un sistema al cui centro c’è il SOLE.

2) RIV. DARWINIANA (prima metà 800, seconda metà 800): In “Sull’origine della specie” Darwin elabora la sua teoria evolutiva –> NON + siamo al centro del nostro pianeta, siamo semplicemente una catena di esseri viventi

3) RIV. FREUDIANA (seconda metà 800, prima metà 900): a seguito degli studi di Freud sull’inconscio è possibile affermare che NON solo NON siamo PIU’
- né al centro dell’universo
- né al centro del pianeta
MA IN PIU’ NON SIAMO NEMMENO AL CENTRO DI NOI STESSI

La quarta rivoluzione affrontata in questa sede è da far risalire al matematico ALAN TURING (prima metà 900, seconda metà 900) –> ha dimostrato che siamo organismi informazionali interconnessi che condividono l’ambiente (infosfera –> saturo di informazioni) con organismi biologici e con enti artificiali

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11
Q

Su cosa impatta, giuridicamente parlando, la 4^ RIVOLUZIONE?

A

Impatta in particolar modo su 4 aspetti:

1) COGNIZIONE: aspetto studiato dall’informatica giuridica la quale si divide in:
inf. giuridica DOCUMENTARIA: riguarda da un lato il trattamento automatizzato delle fonti di cognizione dell’ordinamento, dall’altro del reperimento dei testi di legge e delle sentenze
inf. giuridica DECISIONALE: si occupa delle fonti di PRODUZIONE dell’ordinamento andando ad analizzare il procedimento legislativo (per studiare le tecniche di produzione delle norme) e le decisioni giudiziarie (per studiare le tecniche di interpretazione delle disposizioni).

Inoltre la giuri-tecnica e le ricerche in ambito giuridico hanno fatto sorgere un obiettivo: creare una macchina in grado di comprendere il diritto e di pronunciarsi sui casi giuridici (difficile perché dipende dal contesto)

2) ISTITUTI:
In questo caso:
- da un lato si sono introdotte nuove fattispecie: esempio in ambito penale i reati informatici (frode informatica). perchè proprio in ambito penale? per principio di legalità “Nullum crimen sine lege”
- d’altro canto si sono rimplasmati vecchi istituti già esistenti come il diritto alla privacy oppure come il diritto d’autore/copyright -> ci si trova spiazzati, per esempio, dinanzi ad una sempre più complicata distinzione tra l’originale e il falso.

Sono stati introdotti molti interventi normativi per riplasmare vecchi istituti: accordi internazionali, atti di diritto derivato dell’UE come la direttiva in tema di diritto alla privacy (2004)

3)TECNICHE: non si fa riferimento alla produzione o all’interpretazione del diritto ma bensì alla teoria kelseniana letta in chiave negativa (diritto come controllo sociale che è coadiuvato dalla sanzione -> principio “se A, allora B”.
Perché in questo contesto la sanzione diviene sempre più inefficace, per i seguenti motivi:

a) è complicato capire chi è il responsabile (cioè colui a cui deve essere irrogata la sanzione)

b) è complicato capire quale legge applicare –> la tecnologia inficia sulla percezione della distanza andando a rendere minimi i confini territoriali (quale sanzione applicare?)

c) gli utenti si attengono molto di più agli usi e alle consuetudini di internet

d) gli utenti non riescono a distaccare la realtà virtuale da quella concreta: alcuni comportamenti online vengono considerati illeciti ma in realtà nel m ondo reale NON LO SONO (SONO ILLECITI)

Così i legislatori sono corsi ai ripari affiancando alla teoria kelseniana in chiave negativa la teoria tale per cui si ha intenzione di introdurre regole del diritto NELLA TECNOLOGIA STESSA.

4)ISTITUZIONI:
Si fa riferimento alla ICT-dipendenza:
Pensiamo alla forma più primitiva di ICT: la scrittura -> nel corso dei secoli tanto la cultura occidentale quanto quella orientale è divenuta dipendente da questa forma di ICT. Nei secoli a noi più vicini altre forme di ICT-dipendenza sono intervenute.
In questo senso si può denotare come attività essenziali (banca -> ora è stata esportata nell’infosfera) per la vita della società siano disciplinate da tali forme di ICT -> da qui l’importanza di affiancare a figure tradizionali come agricoltore, tessitore e calzolaio, l’INFORMATICO. (oggi il 20% del PIL dipende da internet).

Inoltre questa crescente ICT-dipendenza ha fatto sì che ci sia una sempre maggiore connessione a livello globale -> conseguenza: più problemi di stampo globale
Gli stati/i governi nazionali, con caratteristiche di PRESENTISMO E LOCALISMO, non sono in grado di far fronte a questi grandi problemi da soli.

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