IL DIRITTO NELL'ETA' DELL'INFORMAZIONE - CAP. 2 Flashcards

complessità

1
Q

C’è un concetto di “complessità” ?

A

è un termine a propria volta complesso: è difficile identificare una nozione di complessità anche perchè, per esempio Lloyd afferma che il grado/la misura della complessità varia al variare di ciò che s’intende evidenziare.

Se vogliamo evidenziare la complessità in rapporto al fenomeno giuridico dobbiamo insistere su 3 livelli di indagine:

1) Complessità del diritto COME INFORMAZIONE

2)Complessità del diritto come FENOMENO D’EMERGENZA

3)Complessità del SISTEMA

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Q

Cosa s’intende per complessità del diritto come informazione?

A

Si rimanda alla teoria algoritmica di CHAITIN, alla filosofia di HOBBES e in generale si rappresenta il diritto in termini di in formazione.
Anche il termine informazione è complesso, possiamo infatti parlare di 3 tipologie di informazioni:

  • ICR (Informazione come realtà)= es. consuetudini -> è un’info. insita nella realtà stessa/nella natura (esempio l’informazione circa l’età degli alberi è desumibile guardando alla natura dell’albero stesso e in particolare osservando i centri concentrici che esso detiene). Si rimanda al giusnaturalismo: il diritto è insito nella natura umana
  • IPR (informazione per la realtà) =es. la legge. il diritto è un comando e l’unico comando che conta è quello del legislatore. rimanda al giuspositivismo (a Hobbes, dunque)
  • ISR (informazione sulla realtà): es. indagini di sociologia del diritto -> rimanda, infatti, alla sociologia giuridica ed è l’unica informazione che ammette un giudizio (vero o falso)
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3
Q

Qual è la teoria algoritmica di CHAITIN? E come fa CHAITIN ad elaborarla?

A

CHAITIN elabora la sua teoria alla luce di 2 studi diversi:

  • TEORIA DELL’INCOMPLETEZZA DI GODEL: egli dimostra che ci sono alcune affermazione che non possono essere né dimostrate né confutate -> destinate a rimanere ignote. Si pensi al paradosso del cretese “io dico il falso” -> è vero o falso???
    Pertanto ecco che di giorno in giorno dovremo fare i conti con verità che sappiamo essere tali ma INDIMOSTRABILI;

-Alan Turing: egli tenta di creare una macchina calcolatrice in grado di risolvere problemi che potessero essere chiariti con un algoritmo universale. egli nel tentare di fare ciò ha affermato che alcune funzioni NON hanno modo di essere calcolate: ha dunque dimostrato il limite alla capacità di calcolo delle macchine;

Alla luce di questo CHAITIN ha affermato come la verità sia un sotto-insieme della complessità destinata a rimanere ignota, ecco perché:

Al centro della teoria algoritmica di CHAITN sussiste il fatto di porre in essere un legame tra INFORMAZIONE E COMPLESSITA’ –> entrambi sono inversamente proporzionali alla COMPRIMIBILITA’ TEORICA:
più un dato (oggetto di studio) è complesso, più sarà saturo di informazioni necessarie per rappresentale tale dato dunque minore sarà la comprimibilità teorica.

Tale teoria può essere declinata in ambito giuridico –> si può parlare, infatti, di:

  • MASSIMA COMPRIMIBILITA’: Leggi generali (- specificate, + chiare -> + comprimibili)
  • MINIMA COMPRIMIBILITA’: Leggi ad personam -> (+ specifiche/dettagliate, + complesse, - comprimibili)

-SEMPLICITA’ COMPLESSA: leggi che apparentemente sembrano facili (quindi tipiche della massima compressione) ma nella realtà dei fatti danno luogo a casi complessi

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4
Q

Cosa dice Hobbbes?

A

(nasce nel contesto degli indiani d’America -> contesto sociale in cui vince la regola del più forte. Nella sua opera “Leviatano” egli fa sorgere infatti la realtà sociale in cui vive).
Hobbes, padre del giuspositivismo (IPR) afferma che gli uomini nascano nello stato di natura. Stato in cui sono pienamente LIBERI (poiché non sussistono impedimenti esterni), stato in cui ognuno pretende di fare ciò che vuole, pertanto inevitabilmente si giunge ad una guerra civili (o si minaccia o si è minacciati, o si uccide o si è uccisi) –> riassunto con la massima “homo homini lupus” (ogni uomo è un lupo per gli altri uomini).
Come si può uscire dallo stato di natura?
attraverso la redazione di un contratto sociale (atto unilaterale di rinuncia a favore di un terzo : il sovrano).
Il sovrano, appunto, non prende parte al contratto il quale, invece, è redatto dai cittadini che necessitano di uscire dallo stato di natura per entrare nello stato civile.
Questo contratto è conveniente per tutti:
- i cittadini da un lato lo stipulano spinti dall’istinto di sopravvivenza (per vedersi salva la vita)
- il sovrano ha la possibilità di imporre il suo volere. infatti sarà lui a sancire quali diritti, nello stato civile, avranno i sudditi

Essendo un contratto volto alla tutela dei cittadini e della loro vita si potrebbe equivocamente pensare che qualora il sovrano condannasse a morte un cittadino, egli verrebbe meno alla protezione/tutela della vita dei cittadini stessi (presupposto principale per cui è stato redatto il contratto). Hobbes, invece, dice che così NON è poiché in tali casi la condanna a morte si considera suicidio del cittadino il quale ha affidato al sovrano il potere e dunque anche quello di condannarlo (dunque il contratto è da ritenersi sciolto)

Sono inoltre previste altre 2 condizioni:
1) la volontà del sovrano deve essere nota ai cittadini –> ciò rimanda al principio di certezza del diritto (ecco perchè diritto come informazione e informazione per la realtà)
2)Il sovrano è un Dio mortale in terra pertanto egli può cessare la sua carica o per morte o perché non è + in grado di farsi rispettare: il diritto del sovrano è VALIDA se da lui viene prodotto ma è EFFETTIVO se egli sa farsi rispettare

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5
Q

Cosa s’intende per complessità del diritto come fenomeno d’emergenza?

A

In tal caso bisogna distinguere tra
-EMERGENCY: fattispecie di necessità ed urgenza a cui corrispondono potere straordinari
-EMERGENCE: forme attraverso cui EMERGONO gli ordinamenti giuridici (attraverso la complessità dell’esperienza)

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6
Q

Cosa dice HAYEK?

A

Egli differenzia tra
- TAXIS: fonti atto (volontà del legislatore) frutto di una progettualità politica degli uomini e della loro volontà –> la mente umana è in grado di far fronte, però, solo ad una parte dell’informazione richiesta per disciplinare l’interazione sociale. Quindi gli ordini prodotti dalle taxis sono relativamente semplici o con un moderato grado di complessità.
- KOSMOS: fonti fatto del diritto (CONSUETUDINI E USI) cioè forme di emersione degli ORDINI SPONTANEI—> in tal caso il grado di complessità non è limitata come la mente umana. Quindi l’ordine spontaneo che emerge è assai + complesso.

Hayek afferma, inoltre, che i KOSMOS, a differenza delle TAXIS, riescono a FRONTEGGIARE QUALSIASI PROBLEMA –> a volte il legislatore si trova ad affrontare problemi che vanno oltre alla sua capacità in questi casi è bene affidarsi ai KOSMOS che possono affrontare qualsiasi grado di complessità.

In generale si può far riferimento al pensiero di Hayek attraverso anche l’evoluzione cosmica.

Hayek afferma che :
- l’organizzazione sociale è il risultato/il frutto del percorso evolutivo che ha fatto sì che gli uomini seguissero un certo comportamento al fine di rendere possibile la vita sociale
- sono poi sorte consequenzialmente le regole FRUTTO DELL’INTERAZIONE SOCIALE –> sono sorte spontaneamente (non sono frutto di una progettualità/volontà degli uomini) –> nel senso che gli uomini non è che sono intelligenti perché hanno prodotto le regole, ma anzi, sono divenuti progressivamente/evolutivamente intelligenti perché hanno capito la necessità di sottoporsi alle nuove regole di condotta

  • il diritto è anch’esso sorto spontaneamente (NO FENOMENO INTENZIONALE).

C’è tuttavia un problema, dal punto di vista giuridico, nel richiamo alle consuetudini: queste sono rappresentate come la FORMA ORIGINARIA delle istituzioni. Tale forma originaria, con l’evolvere del diritto, è stata poi soppiantata dalle fonti del diritto legislativo –> questo sancirebbe la natura primitiva dell’odierno diritto internazionale basato sulla massima “PACTA SUNT SERVANDA”.

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7
Q

Come emergono gli ordini spontanei?

A

emergono spontaneamente dalle interazioni degli individui senza pianificazioni. per capire quali sono bisogna fare riferimento alla teoria delle RETI:
i concetti fondamentali da comprendere, per poi capire la teoria sono:
- i nodi (hub): elementi costitutivi della rete
- i collegamenti tra i nodi: mezzo d’interazione
- diametro della rete: distanza media tra i nodi

una volta capiti questi concetti si possono delineare 3 diversi modelli di rete:

  1. RETICOLO REGOLARE: Tutti i nodi hanno lo stesso numero di collegamenti (coefficiente di raggruppamento alto) ma il loro grado di separazione è alto (diametro lungo)
  2. RETICOLO CASUALE: Tutti i nodi hanno pochi collegamenti (coefficiente di collegamento basso), ma sono poco distanti tra loro (diametro corto)
  3. RETICOLO A MONDI PICCOLI: a metà tra i due precedenti –> alti coefficienti di raggruppamento (=ret reg), e hanno un diametro accorciato (=ret caus.) –> ciò permette una più rapida propagazione dell’informazione.

Con i mondi piccoli si giunge infatti, in maniera spontanea, ad un equilibrio tra esigenza di far fronte alla complessità dei dati e necessità di ottimizzare la distribuzione dell’informazione all’interno del reticolo

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8
Q

Cosa s’intende per complessità del sistema?

A

La rivoluzione tecnologica ha condotto a diversi problemi, formalizzabili in termini di RISCHIO, i quali investono TUTTO IL SISTEMA –> uno stato singolo non riesce a far fronte a tali problemi, pertanto si affida ad organizzazione transnazionali.
Tale tipologia di complessità del fenomeno giuridico si basa sulle riflessioni di LUHMANN circa il fatto che il fenomeno della complessità ha investito l’intero pianeta…
LUHMANN, infatti, ragiona in termini di IPR, e afferma che il diritto sia:
- un sistema sociale stabile AUTONOMO,
AUTO-REFERENZIALE,
AUTOPOIETICO,INDIPENDENTE rispetto
all’esterno

  • e inoltre capace di realizzare un equilibrio
    tra il proprio ordine interno e le esigenze
    dell’ambiente circostante

Obiettivo: ridurre la complessità delle scelte individuali attraverso regole giuridiche selezionate.

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9
Q

Cosa s’intende con “rischio a 3 livelli”, secondo Luhmann?

A

il rischio è diventato sistemico.
Per comprendere i cambiamenti apportati dalla complessità dobbiamo connetterci al pensiero di LUHMANN:
luhmann dice che essendo il rischio così elevato, la pretesa auto-organizzativa del diritto porta a fronteggiare un rischio a 3 livelli:
1. sul fronte dell’input: relativo al fattore d’incertezza a cui il diritto deve far fronte
2. sul fronte dell’output: relativo al fatto che il diritto deve esporsi alla contingenza (casualità)
3. circa la doppia contingenza: relativo sia alle richieste sociali (=input), sia alla pretesa di armonia interna al sistema (=output) –> ciò implica INCERTEZZA relativa al coordinamento tra i due livelli

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