ontogenesi del linguaggio Flashcards
percezione dei suoni nell’ontogenesi
La percezione dei suoni rappresenta la funzione primaria dell’orecchio. L’orecchio è già sviluppata e perfettamente operante prima della nascita
come si forma l’apparato uditivo
è già sviluppato e perfettamente operante prima della nascita. Si forma tra la 8 e la 10 settimana di gestazione e entro la ventesima settimana la coclea raggiunge forma e posizione definitive nell’orecchio interno e inizia a funzionare. A partire dalla 30esima settimana il feto dimostra di reagire agli stimoli sonori, linguistici e ambientali.
percezione dei suoni
misurata attraverso la rilevazione del battito cardiaco e la suzione: il bambino riesce a discriminare i vocoidi che ci sono nella propria lingua rispetto a quelli di una lingua che non è la sua ed è molto sensibile alle caratteristiche della voce. Il bambino non ha un inventario fonologico ma ha la tendenza ad ascoltare il linguaggio
componente innata del linguaggio
per i formalisti/generativisti è innata la grammatica, per altri il prerequisito innato è più di uno (capacità di calcolo ed estrazione dei pattern regolari)
caveat sul sistema uditivo
il sistema non è maturo alla nascita, durante l’ontogenesi c’è una naturale predisposizione all’ascolto e alla sintonizzazione sui suoni linguistici della lingua materna. L’esposizione all’input e l’esperienza sono necessari per lo sviluppo delle attività verbali
cos’è l’attunement
definito sintonizzazione, alla nascita i neonati sono in grado di discriminare i contrasti fonetici di tutte le lingue del mondo. A 7 mesi di vita il bambino inizia a non discriminare più i contrasti fonetici e fonologici assenti nella propria lingua.
ontogenesi del linguaggio: produzione
il neonato dai primi giorni di vita usa gli organi fono-articolatori per esprimere i suoi bisogni primari. Al momento della nascita le caratteristiche anatomiche del vocal tract e della laringe del bambino rendono impossibile la produzione dei suoni propriamente linguistici. L’abbassamento della laringe avviene solo a partire dai 4 mesi
stadi della fonazione: nascita - primo mese di vita
Il neonato produce una varietà di vocalizzazioni generate a bocca chiusa o semichiusa a livello laringeo e amplificate nelle cavità nasali a causa della vicinanza tra velo e laringe. La risonanza è quasi esclusivamente nasale
stadi della fonazione: suoni gutturali o goo state
comparsa di suoni con costrizione posteriore (dove lingua e palato possono più agevolmente entrare in contatto). Sono suoni simili ai contoidi del linguaggio adulto ma non possono essere considerati propriamente linguistici perché non vengono realizzati coscientemente dal bambino
stadi della fonazione: stadio di espansione
tra il quarto e il sesto mese, il bambino inizia a produrre giochi vocalici ed avviene il processo di abbassamento. Progressivamente le caratteristiche della fonazione assomigliano di più alla fonazione propriamente detta. la risonanza non è più solo nasale. in associazione col movimento sincronizzato delle braccia e delle gambe inizia a fare delle oscillazioni con la mandibola e butta fuori aria producendo suoni linguistici
periodo pre-verbale
alla fine dello stadio di espansione (6 mese) si manifestano le prime oscillazioni mandibolari associate ad emissioni sonore e vengono prodotte le prime combinazioni consonate+vocale
cos’è il babbling
fase dello sviluppo del linguaggio nei bambini, durante la quale iniziano a produrre suoni e sillabe che non sono ancora parole vere e proprie. Questo fenomeno si verifica tipicamente tra i 4 e i 6 mesi di vita e rappresenta una tappa importante nell’acquisizione del linguaggio. Nella fase iniziale non è prodotto volontariamente.
babbling o lallazione canonico (7-10 mese)
sequenze consonante-vocale semplici o ripetute che mostrano un’organizzazione ritmica e temporale simile a quella del parlato adulto. è il primo tipo di vocalizzazione infantile che si struttura sulla sillaba
babbling o lallazione variato (10-12 mesi)
il babbling viene esteso a nuovi suoni vocalici e consonantici. I bambini in questa fase producono lunghe sequenze sillabiche modulate con una grande varietà di profili melodici e accenti. Queste espressioni prendono il nome di gibberish
assenza o presenza del babbeling
babbeling è indicatore essenziale per le abilità fonetico-fonologiche successive. Se è assente si può intuire che il bambino avrà un disturbo del linguaggio, un buon babbeling fa intuire invece che il bambino parlerà molto
caratteristiche linguo-specifiche del bubbelig
tra i 6 e i 9 mesi il repertorio di suoni (e gesti articolatori) producibile dall’infante include tutti i foni e i pattern tonali delle lingue del mondo
a partire dai 9 mesi la gamma sonora si restringe progressivamente all’inventario proprio della lingua materna
da quando ha senso praticare gli alfabeti fonetici
Solo a partire dalla fase del babbling è sensato utilizzare gli alfabeti fonetici per trascrivere le vocalizzazioni infantili.
a 6 mesi l’apparato fonatorio può infatti dirsi maturo dal punto di vista anatomofisiologico, e i suoni prodotti possono essere descritti nei termini degli atteggiamenti articolatori adulti (per i contoidi: modo, luogo e sonorità) e trascritti in IPA.
difficoltà di articolazione in ontogenesi
i primi suoni che vengono prodotti sono le vocali, le nasali, le occlusive, qualche fricativa, la laterale e l’approssimante palatale. I suoni più difficili sono le affricate, soprattutto le affricate alveolari. Un altro ruolo centrale ce l’hanno ritmo e prosodia.
ritmo e prosodia nello sviluppo del bambino
nelle fasi iniziali dell’acquisizione la lingua è trattata in modo prevalentemente acustico, e sono proprio gli aspetti ritmico-prosodici a fornire una griglia per la segmentazione del parlato
il ruolo del ritmo nello sviluppo
L’informazione di carattere ritmico è pervasiva nel segnale e può costituire un ponte di accesso al linguaggio
- a livello segmentale: percentuale di spazio vocalico e la dispersione della durata degli intervalli consonantici nelle stringhe sonore
- a livello soprasegmentale: posizione degli accenti lessicali e della prominenza prosodica
quando emerge la fonologia nello sviluppo del bambino?
intorno ai 12 mesi in concomitanza con il bubbeling fanno la loro comparsa le prime parole vere e proprie, associazione di significante e significato associati a un referente. Si forma un primitivo sistema lessicale, costituito da insiemi fonici non scomponibili, che aumenta linearmente fino al punto detto «esplosione del vocabolario»
cos’è il periodo della transizione
periodo delle 50 parole (12-18 mesi). Dall’inizio delle prime proto-parole fino all’inizio degli enunciati di due parole. L’inventario fonetico e le strutture sillabiche che possono essere pronunciate dai bambini sono in questa fase molto limitati. La parola è solo una sequenza di elementi fonici
cos’è lo sviluppo fonemico
va dai 18 mesi ai 4 anni. In associazione all’esplosione del vocabolario si verifica una riorganizzazione dei meccanismi di acquisizione lessicale, fondati non più sulla parola, come nello stadio precedente, ma sul SEGMENTO. La produzione di parole complesse causa una serie di errori di semplificazione ricorrenti e tipici, soprattutto a partire dai 24 mesi: tali processi sono naturali e “innati” perché riflettono restrizioni imposte alle produzioni foniche dall’immaturità dell’apparato fonoarticolatorio e cognitivo del bambino. Il vocabolario esplode quando supera le 100 parole
processi fonologici: problemi di struttura
difficoltà che il bambino ha nell’organizzare le configurazioni articolatorie e che di conseguenza semplifica.
alcuni esempi di problemi di struttura
stopping: sostituzione di un fonema consonantico fricativo o affricato con una occlusiva
deaffricazione: sostituzione di un fonema consonantico affricato con una fricativa
anteriorizzazione: sostituzione di consonanti velari e palatali con fonemi alveolari o dentali
processi fonologici: problemi di sistema
semplificazione il sistema fonologico neutralizzando dei contrasti. il bambino ha probabilmente categorizzato i suoni a livello percettivo, ma non è ancora in grado di utilizzarli in maniera distintiva
esempi di problemi di sistema
- duplicazione: [kaf’fɛ] → [ka’kɛ]
- cancellazione di sillaba atona: [ba’na:na] → [‘na:na]
- armonia consonantica: [‘marko] → [‘kakko]
problemi di sistema e di struttura al di fuori di finestre temporali definite
La permanenza di tali processi al di fuori di finestre temporali definite è di solito spia di un disordine fonologico
stabilizzazione del sistema fonologico
il bambino completa l’inventario fonetico e stabilizza la pronuncia, organizzando ed eseguendo configurazioni articolatorie sempre più complesse.
se a 5/6 anni il bambino non ha queste competenze è un problema “pesante” perché l’anno dopo va a scuola e diventa un disturbo dell’apprendimento
A partire dai 5-6 anni, e in stretta correlazione con l’alfabetizzazione, sviluppa infine capacità metalinguistiche e metafonologiche, acquisendo progressiva consapevolezza della segmentabilità delle parole in unità discrete, fonemi e sillabe