fonologia soprasegmentale Flashcards
cos’è la fonologia lineare
una modalità di descrizione di fenomeni fonetici e fonologici che accomuna la fonologia strutturalista e quella generativista standard.
Questo punto di contatto tra due approcci tradizionalmente considerati contrapposti è dovuto, con tutta probabilità, alla figura di Roman Jakobson e alla sua collaborazione con Morris Halle
cos’è l’SPE
la descrizione in tratti dell’inventario fonologico inglese e che spiega come dalla forma profonda si possa passare ad un’analisi più superficiale. Unisce i modelli generativista e standard perché entrambi sono lineari.
cosa propone SPE
The sound Pattern of English estende alla fonologia lo stesso approccio applicato da Chomsky alla sintassi, con l’obiettivo di identificare la rappresentazione profonda e di derivare da questa, attraverso le regole fonologiche, la rappresentazione superficiale.
crisi del modello SPE
Negli anni Settanta si iniziano a studiare modelli diversi da quello inglese per cui la corrispondenza 1-1 tra tratto ed elemento non funziona.
in particolare è stata oggetto di critiche la rappresentazione unidimensionale che ne caratterizza i formalismi, basata sul principio di “linearità” [cfr. Saussure 1916], ovvero la proprietà del significante del segno linguistico di essere prodotto e di svilupparsi in successione nel tempo e nello spazio
perché il modello lineare non funziona?
Il principio di linearità è violato dall’analisi dei segmenti in tratti, che sono fasci di proprietà che si realizzano in simultaneità.
La fonologia lineare (strutturalista o generativa) impone che tutte le caratteristiche sonore siano associate a un singolo segmento. Ma accade con frequenza che un tratto si applichi a domini più ampi, come la sillaba.
modelli non lineari
si sviluppano su due assunti base:
1. la stringa sonora non può essere rappresentata senza residui in elementi discreti
2. la linearità non è l’unico principio di ordinamento in fonologia: i segmenti sono organizzati in costituenti di ordine superiore
modelli non lineari 2
: quando vado a segmentare la stringa sonora non posso farlo senza avere dei residui se vado a cercare il segmento/fonema e la linearità, così come avviene negli altri livelli di analisi
i tratti nei modelli non lineari
i tratti non sono più concepiti come attributi «intrinseci» dei segmenti, ma come proprietà autonome dal materiale segmentale che vengono rappresentati su livelli diversi che specificano diverse proprietà della lingua sonora come tono e ritmo.
I livelli sono indipendenti gli uni dagli alti, ma vengono posti in corrispondenza attraverso la comune proiezione, mediante linee di associazione, all’ossatura o «skeleton»
cos’è lo skeleton
livello astratto della rappresentazione costituito da una serie di unità temporali, indicate con “x”, che stabiliscono l’ordine lineare degli elementi segmentali. lo skeleton è il punto di aggancio astratto tra i livelli non lineari
rappresentazione della fonologia non lineare
nuova modalità di rappresentazione tridimensionale. i livelli che descrivono i diversi tratti delle unità linguistiche corrispondono alle pagine, lo skeleton è la costola che li tiene insieme
cosa comporta il passaggio alla fonologia non lineare?
il nuovo formalismo consente di rappresentare si le condizioni di corrispondenza tra tratti e segmenti sia le situazioni più complesse di marcatura isomorfia. è possibile associare un tratto a due o più unità dello skeleton oppure una sola unità a più tratti.
modelli di fonologia non-lineare
i più noti e diffusi sono la fonologia autosegmentale e la fonologia metrica.
entrambi sono organizzati secondo costituenti fonologici e gerarchicamente.
Qual è l’unità della fonologia non lineare
la SILLABA, definita come unità che consiste almeno di un elemento sillabico detto nucleo.
esiste anche un elemento intermedio detto “rima” che si compone di nucleo e coda, utile per spiegare i meccanismi di assegnazione dell’accento in alcune lingue tra cui il latino.
Nei modelli generativisi la sillaba viene marcata col sigma
cos’è il piede
unità che sta sopra la sillaba, costituente che domina una o più sillabe.
è formato da una sillaba «forte» (sf), a cui è associato un certo di grado di salienza e definita «testa» del piede metrico,
preceduta o seguita da una o più sillabe deboli.
non è presente in tutte le teorie perché soprattutto nelle lingue che hanno un’alta frequenza di parole bisillabiche coincide con le parole fonologiche
cos’è la parola fonologica
costituente prosodico che si trova subito sopra il piede, è di solito definito come sequenza di elementi organizzati attorno ad un unico accento primario. Non coincide necessariamente con la parola morfologica.