fonologia segmentale Flashcards

1
Q

forma e sostanza del significante

A

SOSTANZA DEL SIGNIFICANTE: tutti i suoni (cfr. foni) producibili dall’apparato fonatorio
FORMA DEL SIGNIFICANTE: distinzioni pertinenti nel sistema linguistico, ovvero i
fonemi
il rapporto tra forma e sostanza è arbitrario. Le lingue organizzano in modo peculiare il loro piano del contenuto

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2
Q

definizione di fonetica

A

livello di analisi linguistica che si occupa di descrivere i suoni nella loro dimensione fisica e misurabile (senza considerarne la funzione)

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3
Q

definizione di fonologia

A

ambito della linguistica che studia la forma del significante, ovvero le unità minime dotate di valore distintivo

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4
Q

come si fa la trascrizione fonologica

A

inserita tra parentesi //, può essere solo larga: riproduce le caratteristiche pertinenti della realizzazione fonica trascurando le particolarità che non hanno valore distintivo

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5
Q

definizione di fonema

A

è l’unità minima di seconda articolazione. Si tratta di un elemento fonico dotato di valore distintivo e oppositivo in quanto consente di distinguere significati lessicali diversi in rapporto alla sua presenza o assenza all’interno della stessa parola.

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6
Q

metodo per identificare l’inventario di fonemi in una lingua

A

attraverso una prova di commutazione: un procedimento in cui si confronta un’unità in cui compare il fono di cui vogliamo verificare la pertinenza con altre unità uguali in tutto tranne che nella posizione in cui sta il fono in oggetto

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7
Q

cosa sono le Regole di Trubekoj

A

regole che servono a stabilire se due foni hanno valore distintivo e sono quindi FONEMI di una determinata lingua, oppure se sono ALLOFONI, cioè varianti di un unico fonema.

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8
Q

prima regola

A

«Quando due suoni ricorrono nelle medesime posizioni e non possono essere scambiati fra loro senza con ciò mutare il significato delle parole o renderle irriconoscibili, allora questi due suoni sono realizzazioni fonetiche di due diversi fonemi»
regola della DISTRIBUZIONE CONTRASTIVA

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9
Q

seconda regola

A

regola di allofoni/ varianti libere
Quando due suoni della stessa lingua compaiono nelle medesime posizioni e si possono scambiare fra loro senza causare variazione di significato della parola, questi due suoni sono soltanto varianti fonetiche facoltative, o libere, di un unico fonema.

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10
Q

terza regola

A

regola di allofoni/ varianti combinatorie
Quando due suoni di una lingua, simili dal punto di vista articolatorio, non ricorrono mai nelle stesse posizioni, essi sono due varianti combinatorie dello stesso fonema
si parla in questo caso anche di TASSOFONI o distribuzione complementare

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11
Q

cos’è la teoria dei tratti distintivi

A

un fonema non è scomponibile ma è un fascio di proprietà articolatorie (tratti) che si realizzano in simultaneità.
Scompongo i miei fonemi in tratti che sono elementi sub-segmentali e grazie a queste proprietà posso descrivere in maniera non ambigua l’inventario fonologico della mia lingua. i tratti sono binari e sono in numero limitato.

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12
Q

quali sono i tratti

A

è possibile censire un inventario chiuso di proprietà che opportunamente combinate
possono dare conto di tutti i fonemi di una lingua storico-naturale
esempi sono sillabico, consonantico, onorante, sonoro, continuo, nasale, laterale, arretrato, …

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13
Q

cos’è la marcatezza

A

nozione risale a Trubeckoj e alla fonologia di impianto strutturalista.
è alla base della nozione di binarismo ed esprime il valore assunto da un fonema rispetto a uno specifico tratto distintivo. La presenza della marca caratterizza infatti uno dei due elementi di un’opposizione binaria rispetto all’altro.
In termini generali, dati due o più costrutti linguistici, uno viene definito marcato in rapporto all’altro se in esso compare un elemento in più, detto appunto «marca», necessario alla sua descrizione.

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14
Q

struttura degli inventari fonologici delle lingue storico- naturali

A

i sistemi fonetici delle lingue storico-naturali non sono selezioni casuali di suoni, le lingue vedono a selezionare un insieme ristretto di qualità sonore secondo i principi di semplicità articolatoria e distinzione percettiva

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15
Q

inventari vocalici

A

non sono infiniti. La maggioranza delle lingue ha un inventario vocalico composto da 5 o 7 vocoidi (tedesco 15)

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16
Q

universale linguistico degli inventari vocalici

A

«quando le vocali sono tre, esse sono sempre /i/, /u/ e /a/»
è probabile che il principio della massima distanza (articolatoria, acustica, percettiva) giochi un ruolo fondamentale nel determinare questa regolarità

17
Q

rapporti tra fonetica e fonologia

A

I concetti di fonologia e di fonema erano inizialmente impiegati in un’accezione più generica, a seguito delle teorie strutturaliste vengono poi divisi in diversi approcci metodologici

18
Q

teoria dell’ambito strutturalista

A
  • la fonetica è «la scienza dei suoni della parole»
  • la fonologia si occupa dei suoni pertinenti a livello di «langue».
19
Q

teoria generativista standard

A
  • la fonologia è un componente interpretativo, ovvero un sottocomponente che ha il ruolo di convertire le «strutture profonde» generate dalla morfologia e dalla sintassi [Chomsky, 1965] in «strutture fonologiche superficiali»
  • la fonetica ha il ruolo di assegnare forma fisica, ovvero di tradurre in suoni, la struttura superficiale che costituisce l’output della fonologia
20
Q

cosa sono le regole fonologiche

A

regole che nascono all’interno della grammatica generativa come meccanismo, formalismo per esprimere cosa succede nella conversione dalla struttura profonda alla forma fonetica. vengono modulate per descrivere fenomeni esplicitando i passaggi che faccio

21
Q

nascita delle regole fonologiche

A

Sono nate all’interno della grammatica generativa come strumento per esprimere i mutamenti che ricorrono nella conversione di una rappresentazione profonda nella corrispondente forma fonetica concreta. si sono poi diffuse tra i linguisti (generativisti e non) come formalismi descrittivi

22
Q

come si presentano le RF

A

Le RF sono regole di riscrittura, che hanno la forma standard A /freccia/ B
Una regola simile può ad esempio essere utilizzata per descrivere la realizzazione interdentale della /s/ nei soggetti con sigmatismo interdentale.
+ /s/®[θ]

23
Q

perché le RF sono importanti?

A

mi danno la possibilità di indicare specifici contesti in cui i processi avvengono e possono essere espresse anche facendo ricorso a dei tratti.