fonetica articolatoria Flashcards

1
Q
A
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2
Q

cos’è necessario dal punto di vista meccanico per produrre un suono?

A

una forza in grado di mettere in oscillazione un meccanismo vibrante e un apparato di risonanza. Ho una forza, un oggetto che vibra e può oscillare nello spazio e un apparato di risonanza

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3
Q

anatomia e fisiologia dell’apparto fonatorio

A

il sistema può essere distinto grossolanamente in tre parti:
- sistema subglottidale (produzione del soffio fonatorio)
- laringe e pliche vocali (sistema vibratorio
- tratto vocale sovralaringeo (sistema di risonanza e articolazione)

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4
Q

sistema subglottidale

A

corrisponde alla forza, è la produzione del soffio fonatorio che esce dai polmoni.

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5
Q

laringe

A

corrisponde al sistema vibratorio, le pliche vocali che stanno installate nella laringe vibrano.

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6
Q

tratto vocale sopralaringeo

A

o vocal tract, corrisponde al sistema di risonanza e si può schematizzare in tre punti:
- polmoni (dove si genera il soffio fonatorio)
- trachea (contiene le pliche vocali che si muovono e vibrano)
- sistema che serve per amplificare il suono e dargli le sue caratteristiche

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7
Q

ruolo della respirazione

A

la fonazione è una funzione parassitaria che si basa sulla respirazione. Senza produrre suoni l’aria entra ed esce liberamente e il canale è sgombro. Quando c’è fonazione l’aria che esce incontra ostacoli o restringimenti che modificano la risonanza e mi danno le caratteristiche di ogni suono.

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8
Q

cos’è il mantice polmonare

A

apparato formato da polmoni, gabbia toracica e muscoli toracico-addominali che grazie ad una forza aerodinamica generano forza nel sistema sotto la laringe e permettono il meccanismo respiratorio

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9
Q

fasi del meccanismo respiratorio

A
  1. inspirazione: si verifica un aumento di volume della gabbia toracica e una conseguente espansione polmonare
  2. espirazione: c’è una restituzione delle forze elastiche toraciche e polmonare che ne causano una diminuzione del volume
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10
Q

fonazione vs. respirazione

A

Nella respirazione la parte fondamentale è l’inspirazione, l’espirazione non è controllata. Nella fonazione le proporzioni si invertono: la gran parte dei suoni vengono infatti prodotti in fase egressiva.

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11
Q

modi per produrre i suoni

A
  1. suoni egressivi (in uscita, sull’aria che sta uscendo dai polmoni)
  2. suoni ingressivi (sull’aria che sta entrando nei polmoni)
  3. suoni avulsivi (in assenza di soffio fonatorio, creo una conformazione per cui non sta passando l’aria)
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12
Q

respirazione e disfonie

A

il tipo di respirazione è molto importante nella genesi del suono e consente rifornimenti di aria adeguati alle esigenze vocali. Una respirazione esclusivamente toracica è causa di disfonie, ovvero produzioni alterate della voce.

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13
Q

cos’è la laringe?

A

è una struttura cartilaginea e muscolare complessa situata nella regione anteriore del collo (4ª/5ª/6ª vertebra cervicale) ed è collegata inferiormente con la trachea e superiormente con la faringe.

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14
Q

da cosa è costituita la laringe?

A
  • 11 cartilagini (3 mediane e impari, 4 laterali e pari) che ne costituiscono lo scheletro
  • legamenti e articolazioni che congiungono le cartilagini
  • muscoli estrinseci (la laringe viene legata con una struttura che sta fuori) ed intriseci (entrambe le estremità del muscolo dentro la struttura) che garantiscono la motilità e funzionalità dell’organo
  • una mucosa di rivestimento
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15
Q

cartilagine cricoidea

A

impari e mediana, occupa la parte postero inferiore della laringe e ne costituisce l’elemento scheletrico fondamentale.
sostiene le altre cartilagini, ha funzione di accordo con gli anelli tracheali inferiori

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16
Q

cartilagine tiroidea

A

impari e mediana, occupa la parte supero-anteriore della laringe, è composta da due lamine quadrilatere verticali che si fondono sulla linea mediana e danno origine ad un angolo aperto posteriormente. protegge i delicati componenti interni della laringe. protegge e contiene le pliche vocali.

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17
Q

cartilagini aritenoidee

A

pari e laterali, cartilagini piccole e molto mobili poste nella parte posteriore della laringe. Si articolano sulla lama della cartilagine cricoide. Su queste si innestano i margini posteriori delle corde vocali.
Cartilagini fondamentali per la fonazione soprattutto per la regolazione del grado di tensione delle corde. Sono fondamentali per la chiusura delle vocali.

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18
Q

epiglottide

A

impari e mediana, sta dietro l’osso ioide e sopra la tiroide, durante la deglutizione si abbassa e tappa il passaggio verso i polmoni, in questo modo impedisce il passaggio di liquidi e solidi verso la trachea

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19
Q

caratteristiche dei muscoli intrinseci

A

hanno due sezioni agganciate alla laringe, vanno da una cartilagine all’altra.
- costrittori: provocano l’avvicinamento delle pliche vocaliche
-dilatatori: la rima vocalica si apre e le pliche si allontanano, solitamente la laringe è aperta quando il costrittore è in attività si chiude il passaggio e le due pliche si avvicinano, mentre nei dilatatori si allontanano oltre la condizione di riposo
- tensori delle corde vocali: aumentano la tensione delle corde vocali e modificano quindi la frequenza con cui la corda vibra

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20
Q

caratteristiche dei muscoli estrinseci

A

hanno almeno una delle due estremità inserite in una struttura non laringea.
congiungono la cartilagine cricoidea e quella tiroidea d altre strutture della gola e del collo, consentendo l’abbassamento e l’innalzamento della laringe nel suo complesso e contribuendo alla sua stabilizzazione

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21
Q

caratteristiche delle pliche vocaliche

A

sono tese fra le cartilagini aritenoidee e la cartilagine tiroidea. sono una struttura multistrato con composizioni differenti estroflesse e rivestite di mucosa

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22
Q

struttura delle pliche vocali

A

hanno più strati per garantire elasticità e resistenza allo stress fonatorio:
1. epitelio, livello più superficiale e sottilissimo
2. lamina propria, tessuto connettivo lasso organizzato per strati, morbida e quasi gelatinosa (strato superficiale, intermedio e profondo)
3. muscolo vocale

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23
Q

cos’è lo spazio di Reinke

A

strato superficiale della lamina propria, esiste una disfonia famosa tipica dei fumatori o di chi fa sforzo vocale: per l’attività irritante del tabacco o dello sforzo fonatorio si formano dei noduli in questa posizione specifica che fanno vibrare male le corde vocali.

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24
Q

cos’è la respirazione silente?

A

le pliche vocali restano separate e consentono il passaggio dell’aria

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25
Q

le pliche vocali nella fonazione

A
  1. il muscolo vocale si contrae e le pliche si tendono fino a venire in contatto,
    occludendo completamente o restringendo il passaggio dell’aria
  2. il flusso espiratorio, che i polmoni continuano a spingere verso l’esterno, si accumula a ridosso dell’ostacolo costituito dalle pliche in adduzione, facendo crescere la pressione subglottidale: quando questa diventa più forte della tensione muscolare, l’aria forza l’ostacolo ed esce
  3. la conseguente riduzione della pressione, la funzione elastica delle corde vocali e l’effetto di aspirazione dell’aria che fuoriesce attraverso la glottide fanno sì che le pliche si richiudano
26
Q

teoria aerodinamica mioelastica

A

La vibrazione cordiale non è indotta a livello di muscoli ma è il passaggio del flusso espiratorio attraverso il restringimento della glottide a provocare e sostenere la vibrazione delle corde, purché queste siano sufficientemente tese e ravvicinate tra loro da poter oscillare.

27
Q

perché si parla di fenomeno passivo nella vibrazione delle pliche vocali?

A

io avvicino le pliche grazie ai muscoli e poi è l’aria da sotto che spinge che porta la vibrazione -> non è il muscolo che vibra! Il muscolo mi serve per accostarle e creare l’ostacolo.

28
Q

Cos’è la F0?

A

frequenza fondamentale della voce, I cicli di apertura e chiusura delle pliche sono definiti «meccanismo laringeo» (cf. «vibrazione delle corde vocali»), e hanno come effetto la generazione di un suono «incolore» detto frequenza fondamentale della voce o «F0»

29
Q

cos’è il ciclo glottico?

A

processo completo di apertura e chiusura delle corde vocali, la frequenza fondamentale è determinata da quanti cicli glottici si verificano in un’unità di tempo

30
Q

Quali parametri influenzano la F0?

A

I principali parametri sono spessore e lunghezza delle pliche, più le pliche sono tese più il suono è acuto.
ci sono anche fattori linguistici: accento lessicale, intonazione, prominenza prosodica
fattori extra-linguistici: età, emozioni, adattamento all’interlocutore, …

31
Q

cosa sono le corde ventricolari

A

dette anche “false corde vocali”, strutture prive di muscolatura interna e in quanto tali impossibilitate ad entrare in tensione. In alcuni casi la contrazione del canale può portarle a ripiegarsi sulle corde vocali e portare alla vibrazione di una massa più grande

32
Q

cosa sono le corde ariepiglottidali

A

sono una struttura che è ancora più grossa e che si trova ancora più sopra, queste possono però oscillare e tale vibrazione produce un chiaro effetto acustico-percettivo che caratterizza, ad esempio, il growl di cantanti pop come Louis Armstrong, ma anche la realizzazione di alcune consonanti articolate nella regione faringale dell’arabo o del somalo.

33
Q

cos’è e da cosa è composto il vocal tract

A

tratto che inizia subito dopo l’ostacolo laringeo e dove inizia il corso della risonanza. Comprende la faringe, il velo del palato, palato molle, ugola, naso e bocca

34
Q

cos’è la faringe

A

prosecuzione del canale -> spazio cavo che si biforca e il cammino dell’aria in uscita può andare o verso le narici – nasofaringe – o verso la bocca – orofaringe

35
Q

cos’è l’ugola

A

è un articolatore fondamentale perché mi consente, muovendosi, di generare i suoni nasali o i suoni orali, si trova al termine del palato molle.

36
Q

cos’è il velo del palato/palato molle

A

è una lamina muscolo-membranosa che può assumere diverse posizioni:
- durante la respirazione pende inerte dal palato, consentendo il passaggio dell’aria espiratoria (naso) o inspiratoria (bocca)
- durante l’ingestione si sposta chiudendo le comunicazioni tra faringe e cavità nasale
- durante la fonazione si trova innalzato per foni orali o abbassato (posizione di riposo) per foni nasali

37
Q

da cosa è composta la cavità orale

A

lingua, palato duro, denti, alveoli e labbra

38
Q

caratteristiche della lingua

A

distinta in varie zone che non hanno lo stesso comportamento meccanico:
- la radice: ancorata all’osso ioide è la parte meno mobile, si ritira verso la faringe durante la produzione di alcuni suoni specifici
-dorso, punta e apice: parti più mobili della lingua e la connettono alle altre parti del cavo orale

39
Q

cos’è la fonazione?

A

modulazione del canale che di solito usiamo per respirare. In condizione normale, quando respiro, il canale è aperto e il velo è giù; per gran parte della fonazione non si verifica questa conformazione ma quest’ultimo sale e quindi il passaggio è tappato -> questo perché sono suoni, per la maggior parte di quelli che produciamo, orali.

40
Q

differenza tra articolatori mobili e fissi

A

organi fonatori mobili: intervengono nella fonazione con movimenti attivi (pliche vocali, lingua, labbra, velo del palato)
organi fonatori fissi: intervengono nella fonazione passivamente in quanto raggiunti da un organo mobile (denti, palato duro, faringe)

41
Q

tirando le somme, cosa succede quando emetto un suono?

A

il suono viene prodotto a livello glottidale nella laringe e quello che avviene sopra nel vocal tract è la combo di due fattori:
1. la cavità orale amplifica l’intensità del suono
2. i movimenti dell’apparato fonatorio nel tratto vocale caratterizzano i suoni

42
Q

da cosa dipendono le qualità armoniche di un suono

A
  1. dalla peculiare conformazione anatomica del parlante
  2. dalla morfologia che viene fatta assumere al cavo orale
43
Q

in quante e quali fasi possiamo dividere il percorso compiuto dal soffio fonatorio?

A
  1. fase glottide: meccanismo laringeo attivo o inattivo, distingue tra suoni sordi e sonori
  2. fase vocal tract: configurazione articolatoria che crea o non crea ostacoli al flusso d’aria, distingue tra vocoidi e contoidi
44
Q

caratteristiche base dei vocoidi

A

suono con pliche chiuse, con un ostacolo a livello laringeo e che sopra non incontra altri ostacoli

45
Q

caratteristiche base del contoide

A

ostacolo nel vocal tract a qualche livello e posso opzionalmente avere o no le pliche chiuse (sonori e sordi)

46
Q

cos’è la modalità di fonazione egressiva

A

modalità che copre il 95% dei suoni, il suono viene prodotto quando l’aria esce dai polmoni e trova un ostacolo da qualche parte

47
Q

quali sono le modalità di fonazione presenti nell’IPA

A

egressiva, ingressiva, avulsiva ed eiettiva

48
Q

caratteristiche della modalità ingressiva

A

produco un suono sull’aria che entra e non che esce: in alcune lingue hanno valore fonologico (esistono come contoidi) e formano coppie minime, dette anche implosive

49
Q

caratteristiche della modalità avulsiva

A

i clicks, i parlanti creano degli schiocchi indipendenti dall’aria – noi li produciamo continuamente senza valore fonologico: creo due occlusioni, entrambe nel canale fonatorio. hanno luoghi di articolazione come le consonanti e creo un rumore che simulano uno schiocco. sono in alcune lingue vengono utilizzate con valore fonologico

50
Q

caratteristica della modalità eiettiva

A

sono consonanti con doppia occlusione: una in un punto di articolazione (=occlusiva di qualche tipo) e contemporaneamente c’è un’occlusione a livello glottidale, c’è una specie di scoppio. È come se si creasse una pressione e buttassi fuori l’aria. In inglese ha valore socio-fonetico

51
Q

cos’è la voce modale

A

modalità rilassata di produrre suoni, è una vibrazione che, se osservata con la laringoscopia o se ne osserva la risultante, ha le fasi di vibrazione regolari. La glottide si apre e si chiude in modo regolare, periodico, perché le corde vocali sono posizionate in modo da essere sufficientemente tese e accostate l’una all’altra. Succede continuamente, in maniera patologica o meno, che le pliche assumano configurazione differente dalla formazione modale per il tipo di vibrazione

52
Q

conformazioni che si oppongono alla voce modale

A

breathy, creaky e falsetto

53
Q

breathy voice

A

il ciclo glottico non ha una fase di completa adduzione delle corde vocali, e lascia sempre uno spiraglio aperto che permette il passaggio continuo del flusso d’aria attraverso la glottide

54
Q

Creaky voice

A

il ciclo glottico può essere irregolare a causa di un rilassamento e accorciamento delle corde vocali. In questi casi il pitch si abbassa e la voce è «roca»

55
Q

falsetto

A

le corde vocali sono tirate alla loro massima tensione, per raggiungere tonalità più alte
Qualità della voce

56
Q

da cosa dipendono le variazioni della voce?

A
  • differenze nella qualità della voce complessiva degli individui (es. caratteristiche anatomiche)
  • variazioni di qualità vocale che i parlanti stessi possono produrre con intento espressivo o
    sociolinguistico (o magari involontariamente per effetto di alcuni stati patologici)
    ma in alcune lingue specifiche caratteristiche fonetiche che si correlano a fenomeni linguistici in senso stretto: In alcune lingue, la fonazione breathy serve per creare contrasti tra suoni altrimenti identici
57
Q

cos’è il LAM

A

Laryngeal Articulator Model, è un nuovo approccio per la descrizione delle dinamiche articolatorie del vocal tract che considera la laringe come un articolatore complesso, che modula le risonanze e genera numerose fonti di vibrazione. Il modello ha impatto molto rilevante:
1. sulla descrizione delle caratteristiche articolatorie dei foni
2. sulla comprensione delle interazioni tra qualità della voce e altri elementi del parlato
secondo questo modello la laringe non si esaurisce con la glottide

58
Q

qual è la grande innovazione apportata dal LAM

A

introduce un tratto vocalico diviso in due parti che ridefinisce la funzione della lingua in quanto articolatore laringeo
1. articolatore laringeo
2. articolatore orale
L’articolatore laringeo contiene molti siti di potenziale vibrazione, non solo le pliche vocali
Il condotto epilaringeo (i.e., pliche ventricolari e ariepiglottiche) è il primo articolatore
insieme alla ritrazione della lingua e all’innalzamento complessivo della laringe, è in grado di modificare la forma del resto della faringe e del vocal tract

59
Q

cos’è la costrizione laringea?

A

creazione di vari gradi di costrizione che influenzano la forma delle cavità di risonanza inferiori e generano nuovi punti di vibrazione. Contemporaneamente avviene una ritrazione della lingua ed un innalzamento della laringe. questi movimenti si coordinano con gli articolatori superiori e hanno un profondo impatto sulla qualità del suono.

60
Q

differenze tra approccio tradizionale e LAM

A

approccio tradizionale: vede la modulazione della voce come un continuum di assetti fonatori con un focus sulla glottide che è in massima apertura per la voce breathy e molto vicina alla chiusura per la voce creaky. è un solo livello con una serie di stadi intermedi
LAM: è impossibile che tutto si svolga su piano orizzontale dal momento che la laringe si muove anche in alto e in basso. Nel mezzo rimane la voce modale ma oltre a dire che la laringe è aperta o chiusa, distinguo anche costricted e uncostricted

61
Q
A