Moodle 1: Azienda, Funzioni E Caratteristiche Flashcards

1
Q

Cosa si intende con il concetto di AZIENDA?

A

L’AZIENDA è un istituto economico destinato a durare nel tempo, nel quale si svolgono attività dirette
alla produzione di nuova ricchezza e/o al consumo di quella già acquisita al fine di soddisfare i bisogni umani.

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2
Q

Cosa si intende per IMPRESA?

A

Un’ AZIENDA DI PRODUZIONE E VENDITA. Essa svolge attività di produzione di beni e prestazione di servizi da destinare allo scambio sul mercato per conseguire un utile.

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3
Q

Cosa fa un’impresa?

A

Essa progetta, produce, vende, distribuisce e assiste i prodotti e/o i servizi per il mercato dei consumatori.

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4
Q

Quali sono gli elementi costitutivi di un’azienda?

A

Essi sono:

  • l’assetto istituzionale;
  • l’assetto organizzativo;
  • l’assetto tecnico;
  • le persone;
  • il patrimonio;
  • le combinazioni economiche.
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5
Q

Cosa si intende per assetto istituzionale di un’impresa?

A

Insieme delle persone che danno il loro contributo all’attività produttiva.

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6
Q

Cosa si intende per assetto organizzativo di un’impresa?

A

Modalità e regole di distribuzione dei compiti delle persone all’interno dell’azienda.

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7
Q

Cosa si intende per assetto tecnico di un’impresa?

A

Struttura fisico-tecnica dei beni che l’azienda usa come strumenti di produzione (macchinari, impianti ecc.).

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8
Q

Cosa si intende con personale di un’impresa ?

A

Persone che svolgono in concreto l’attività aziendale:
operai (lavoro manuale) e impiegati (lavoro intellettuale).

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9
Q

Cosa si intende con patrimonio di un’impresa?

A

Insieme dei beni a disposizione
dell’azienda.

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10
Q

Cosa si intende con combinazioni economiche di un’impresa?

A

Insieme coordinato delle operazioni che le persone compiono per combinare beni, servizi e lavoro.

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11
Q

In che modo l’azienda è un sistema?

A

L’azienda è considerata un sistema in quanto costituita da diversi elementi collegati e coordinati tra loro in modo da raggiungere un obiettivo comune.

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12
Q

In che modo l’azienda è un sistema aperto?

A

L’azienda è un sistema aperto in quanto non vive isolata ma ha bensì legami con il mondo esterno in cui è inserita. Essa infatti interagisce con:
• mercati di acquisizioni;
• mercati di sbocco;
• ambiente esterno e stakeholder.

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13
Q

In che modo l’azienda è un sistema dinamico?

A

L’azienda è un sistema dinamico in quanto muta continuamente per adeguarsi ai cambiamenti che avvengono nei mercati , nell’ambiente esterno o al suo interno.

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14
Q

Secondo quali criteri può essere svolta una classificazione delle organizzazioni?

A

La classificazione delle organizzazioni si può basare sulle finalità perseguite o sul tipo di attività svolta.

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15
Q

Quali sono i tipi di aziende in base alla classificazione per finalità perseguite?

A

Le aziende in base alle attività perseguite si dividono in:

• aziende for profit;
• organizzazione non profit;
• pubblica amministrazione.

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16
Q

Le aziende for profit

A

Fanno capo a imprese;
Sono orientate al lucro.

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17
Q

Le organizzazioni non profit

A

Fanno capo a enti privati;
Non sono orientate al lucro.

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18
Q

La pubblica amministrazione

A

Fanno capo a enti pubblici;
Hanno lo scopo di soddisfare i bisogni pubblici.

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19
Q

Come si distinguono le aziende in base al tipo di attività svolta?

A

• AZIENDE AGRICOLE;
• AZIENDE INDUSTRIALI O MANIFATTURIERE;
• AZIENDE COMMERCIALI;
• AZIENDE DI SERVIZI.

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20
Q

La classificazione delle aziende secondo la forma giuridica.

A

Secondo la forma giuridica le aziende si dividono in:
- Aziende individuali;
- Aziende collettive o società;

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21
Q

Le aziende collettive o società

A

Le aziende collettive o società possono essere:
- società di persone (s.a.s; s.n.c.);
- società di capitali (s.p.a; s.a.p.a.; s.r.l.);
- società cooperative;

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22
Q

Il soggetto giuridico

A

È la persona o l’insieme di persone che assume i diritti e gli obblighi derivanti dalle operazioni aziendali.

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23
Q

Quali sono i generi di aziende che si distinguono in base alla natura del soggetto giuridico?

A

In base alla natura del soggetto giuridico
si distinguono:

• Aziende private
- Hanno un soggetto giuridico privato
(persona fisica o persona giuridica privata)
- Possono essere aziende sia individuali sia società

• Aziende pubbliche
- Hanno un soggetto giuridico pubblico
(ente dotato di personalità giuridica
pubblica, come lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le ASL ecc.)

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24
Q

Il soggetto economico

A

È la persona o gruppi di persone che ha il potere di prendere le decisioni più importanti per il funzionamento dell’azienda, in grado di condizionarne lo svolgimento dell’attività.

Inoltre in azienda il soggetto economico ha il POTERE di GOVERNO.

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25
Q

Mission

A

Cosa l’azienda si propone di fare, il motivo per cui esiste e i suoi valori fondanti.

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26
Q

Vision

A

Obiettivo a lungo termine, dove l’azienda aspira a essere in futuro.

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27
Q

Posizionamento competitivo

A

Il modo in cui un’azienda si differenzia dai concorrenti nel mercato e la percezione che vuole generare nei consumatori.

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28
Q

Immagine

A

È la percezione complessiva che il pubblico, i clienti, i dipendenti e i vari stakeholder hanno di un’azienda. Non si tratta solo del logo o del design visivo, ma include tutti gli aspetti dell’identità aziendale, come i valori, la cultura, la comunicazione e il comportamento dell’azienda sul mercato. E, in sostanza, il modo in cui l’azienda viene vista all’esterno.

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29
Q

A cosa servono mission, vision, posizionamento competitivo e immagine?

A

• Creazione di fiducia: aumentano la fiducia dei consumatori, dei partner e degli investitori. Se l’azienda è percepita come affidabile, innovativa o etica, questo influenzerà positivamente la sua capacità di attrarre clienti e collaborazioni.

• Differenziazione dal mercato: aiuta a distinguere l’azienda dai concorrenti, rendendola riconoscibile. È un elemento chiave nel posizionamento competitivo.

• Fidelizzazione dei clienti: riescono a creare un legame emotivo con i propri clienti, portandoli a diventare fedeli nel lungo termine. L’immagine diventa parte dell’identità del consumatore stesso.

• Attrazione di talenti: Le aziende più conosciute attraente sono più propense a richiamare talenti qualificati. Un’immagine di buon ambiente di lavoro, per esempio, può essere determinante per attrarre persone di valore
• Gestione delle crisi

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30
Q

Gli obiettivi aziendali

A

Gli obiettivi aziendali rappresentano i risultati concreti che un’azienda si propone di raggiungere in un determinato periodo di tempo. Sono fondamentali per guidare le attività e le strategie aziendali verso il successo.

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31
Q

Tipologie di obiettivi aziendali

A

• Obiettivi a breve termine: Traguardi da raggiungere in un periodo inferiore a un anno (es. aumento delle vendite del 10%).

• Obiettivi a medio/lungo termine: Traguardi che richiedono più tempo, generalmente da uno a cinque anni (es. espansione in nuovi mercati internazionali).

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32
Q

Funzioni degli obiettivi aziendali

A
  • Guida strategica: gli obiettivi danno una direzione chiara all’azienda, orientando le decisioni e le risorse verso il raggiungimento dei risultati desiderati;
  • Motivazione: gli obiettivi motivano i dipendenti e i dirigenti, fornendo una sfida concreta e misurabile da perseguire.
  • Monitoraggio del progresso: permettono di monitorare l’andamento aziendale rispetto alle previsioni, aiutando ad individuare eventuali scostamenti e correggere le strategie.
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33
Q

Qual è l’obiettivo principale di un’azienda?

A

L’obiettivo principale di un’azienda è la sopravvivenza nel tempo, possibile unicamente tramite l’utile di gestione.

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34
Q

Quali sono i requisiti per assicurare la sopravvivenza dell’azienda nel tempo?

A
  • Equilibrio economico
  • Equilibrio finanziario
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35
Q

Equilibrio economico

A

• L’equilibrio economico in un’azienda rappresenta la condizione in cui i ricavi generati dalle attività produttive e commerciali sono sufficienti a coprire i costi sostenuti.
• Questo equilibrio è fondamentale per garantire la sostenibilità a lungo termine dell’impresa, poiché assicura che l’azienda possa mantenere le sue operazioni senza incorrere in perdite continue.

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36
Q

Funzioni dell’equilibrio economico

A
  • Sostenibilità aziendale: l’equilibrio economico garantisce che l’azienda possa operare senza esaurire le proprie risorse finanziarie;
  • Crescita e sviluppo: un’azienda in equilibrio economico può investire nella crescita, migliorare i processi produttivi, espandersi in nuovi mercati o lanciare nuovi prodotti;
  • Stabilità finanziaria: l’equilibrio aiuta a mantenere una buona reputazione finanziaria, attrarre investitori e ottenere crediti bancari a condizioni più favorevoli.
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37
Q

L’equilibrio finanziario

A

L’equilibrio finanziario è la condizione in cui un’azienda è in grado di far fronte ai propri impegni di pagamento, sia a breve che a lungo termine, garantendo una gestione efficiente delle risorse finanziarie. È essenziale per assicurare la liquidità e la solvibilità aziendale, elementi fondamentali per la continuità operativa e la crescita.

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38
Q

Gli elementi dell’equilibrio finanziario

A
  • Liquidità;
  • Solvibilità;
  • Fabbisogno finanziario;
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39
Q

La liquidità

A

Rappresenta la disponibilità immediata di denaro (o di attività facilmente convertibili in denaro) per far fronte agli obblighi a breve termine, come il pagamento dei fornitori, dei salari o delle imposte.

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40
Q

La solvibilità

A

Indica la capacità dell’azienda di pagare i debiti a lungo termine, mantenendo un equilibrio tra attività e passività nel tempo.

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41
Q

Il fabbisogno finanziario

A

Rappresenta il capitale necessario per finanziare l’attività aziendale. Deve essere adeguatamente coperto da fonti di finanziamento stabili (es. capitale proprio, prestiti a lungo termine).

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42
Q

Le funzioni dell’equilibrio finanziario

A
  • Garanzia di continuità;
  • Ottimizzazione del ciclo monetario;
  • Capacità di investimento;
43
Q

Garanzia di continuità

A

Un buon equilibrio finanziario (ed economico)
permette all’azienda di evitare situazioni di insolvenza e di garantire la propria continuità operativa.

44
Q

Ottimizzazione del ciclo monetario

A

Consente una corretta gestione del ciclo di cassa (differenza tra incassi e pagamenti) per evitare squilibri temporanei che potrebbero causare difficoltà nei pagamenti.

45
Q

Capacità di investimento

A

Un’azienda finanziariamente equilibrata ha la capacità di attrarre investimenti e di accedere al credito con condizioni favorevoli, consentendo il finanziamento di progetti di crescita e innovazione.

46
Q

Definizione di redditività

A

Capacità di generare reddito secondo tre condizioni:

  • efficacia;
  • efficienza;
  • produttività;
47
Q

L’efficacia

A

L’efficacia di riferisce alla capacità di un’azienda, organizzazione o individuo di raggiungere gli obiettivi prefissati, indipendentemente dalle risorse utilizzate. Un’attività o una strategia sono efficaci se portano al risultato desiderato o previsto. Il concetto di efficacia è strettamente collegato all’esito delle azioni, non al costo o quantità di risorse impiegate.

48
Q

Funzioni dell’efficacia

A
  • Raggiungimento degli obiettivi;
  • Valutazione strategica;
  • Soddisfazione del cliente;
49
Q

Raggiungimento degli obiettivi

A

L’efficacia è essenziale per valutare se l’azienda o l’individuo stanno compiendo le giuste azioni per ottenere i risultati attesi.

50
Q

Valutazione strategica

A

Aiuta a comprendere se le strategie messe in atto sono appropriate per conseguire il successo desiderato, influenzando future decisioni operative o di gestione.

51
Q

Soddisfazione del cliente

A

In ambito aziendale, l’efficacia è spesso collegata alla soddisfazione del cliente, poiché il raggiungimento di obiettivi aziendali può comportare la capacità di soddisfare le esigenze dei consumatori.

52
Q

L’efficienza

A

L’efficienza si riferisce alla capacità di un’azienda, organizzazione o individuo di raggiungere gli obiettivi prefissati minimizzando l’uso delle risorse (tempo, denaro, energia, materiali).
In altre parole, l’efficienza misura quanto bene vengono utilizzate le risorse disponibili per ottenere un risultato. Essere efficienti significa ridurre al minimo gli sprechi e massimizzare il rendimento con le risorse a disposizione.

53
Q

Funzioni dell’efficienza

A
  • Miglioramento della produttività;
  • Risparmio di costi;
  • Velocità di esecuzione;
54
Q

Miglioramento della produttività come funzione dell’efficienza

A

Un’azienda efficiente riesce a
produrre di più con meno risorse, aumentando la sua produttività e competitività sul mercato.

55
Q

Risparmio dei costi come funzione dell’efficienza

A

Ridurre gli sprechi di risorse (come tempo e materiali) permette di abbattere i costi di produzione, migliorando il
margine di profitto.

56
Q

Velocità di esecuzione come funzione dell’efficienza

A

Ottimizzare i processi interni e la gestione del tempo
consente di rispondere in maniera efficace alle richieste del
mercato o alle esigenze dei clienti.

57
Q

Efficacia vs efficienza

A

• Efficienza: Si concentra sul “come” ottenere il risultato, minimizzando le risorse impiegate. Una soluzione efficiente è quella che ottiene un buon risultato con il minor spreco possibile.

• Efficacia: Si focalizza sul “cosa” viene ottenuto, ovvero il raggiungimento dell’obiettivo finale, senza considerare quante risorse sono state utilizzate.

Un’azienda può essere efficiente senza essere efficace, se minimizza i costi ma non raggiunge i suoi obiettivi. Al contrario, può essere efficace senza essere efficiente se raggiunge i suoi obiettivi, ma con uno spreco eccessivo di risorse.

58
Q

La produttività

A

La produttività è la misura dell’efficienza con cui le risorse (come lavoro, capitale, materiali e tempo) vengono utilizzate per produrre beni o servizi. In altre parole, la produttività rappresenta il rapporto tra l’output generato e l’input utilizzato.
Un’azienda è considerata più produttiva se riesce a produrre di più con meno risorse.

59
Q

Caratteristiche della produttività

A
  1. Rapporto tra input ed output;
  2. Efficienza operativa;
  3. Fattori influenzanti;
60
Q

Rapporto tra input e output

A

La produttività misura quanto output (prodotti o servizi) viene generato per ogni unità di input (come ore di lavoro, materie prime, denaro investito).

61
Q

Efficienza operativa

A

Un aumento della produttività implica che l’azienda sta utilizzando meglio le proprie risorse, migliorando i processi produttivi o riducendo gli sprechi.

62
Q

Fattori influenzanti

A

La produttività può essere influenzata da diversi fattori, come l’automazione, la formazione dei dipendenti, l’innovazione tecnologica e la qualità delle infrastrutture.

63
Q

Funzioni della produttività

A
  • Aumento della competitività;
  • Miglioramento dei profitti;
  • Miglioramento della qualità della vita dei lavoratori;
64
Q

Aumento della competitività

A

Un’azienda più produttiva può produrre di più a costi inferiori, migliorando la sua posizione sul mercato rispetto ai concorrenti.

65
Q

Miglioramento dei profitti

A

Una maggiore produttività riduce il costo medio per unità di prodotto, aumentando il margine di profitto e liberando risorse per altri investimenti o innovazioni.

66
Q

Miglioramento della qualità di vita dei lavoratori

A

In un’azienda con alta produttività, i dipendenti possono beneficiare di migliori condizioni di lavoro, salari più alti e maggiore sicurezza lavorativa.

67
Q

Sostenibilità

A

La sostenibilità implica soddisfare i bisogni del presente senza
compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri.
Dimensioni principali:

• Ambientale: Riduzione dell’impatto ecologico e tutela delle risorse naturali.

• Sociale: Equità, rispetto dei diritti umani e miglioramento della qualità della vita.

• Economica: Creazione di valore duraturo attraverso modelli di business
etici e inclusivi.

68
Q

Obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale, esempi

A

Esempio di obiettivi
- Riduzione delle emissioni di CO2 legate alle attività aziendali e dei fornitori.
- Utilizzo di meccanismi di economia circolare come riduzione, riuso e riciclo dei materiali.
- Conservazione delle risorse naturali tramite la gestione sostenibile dell’acqua e tutela della biodiversità relativamente agli impatti ambientali collegati alle scelte aziendali.

Esempi:
- Implementazione di tecnologie pulite.
- Politiche di sostenibilità nelle catene di approvvigionamento.

69
Q

La responsabilità sociale di impresa

A

La CSR implica l’integrazione di preoccupazioni sociali e ambientali nelle operazioni aziendali e nell’interazione con gli stakeholder, è necessaria una chiara volontà da parte dell’azienda oltre alla presenza di una normativa al riguardo.

70
Q

Aree di intervento della responsabilità sociale di impresa

A

Aree di intervento:
- Diritti umani: Pratiche lavorative etiche.
- Impatto sulla comunità: Supporto alle comunità locali
tramite iniziative sociali.
- Inclusione e diversità: Promozione di pari opportunità e diversità nelle aziende.

71
Q

Obiettivi di responsabilità sociale

A
  • Migliorare le condizioni di lavoro: Garantire ambienti sicuri e sani.
  • Supportare l’educazione e lo sviluppo locale: Investire nelle comunità in cui si opera.
  • Rendere sostenibili le catene di fornitura: Collaborare con partner responsabili.
72
Q

Perché gli obiettivi di responsabilità sociale sono importanti

A
  1. Vantaggio competitivo
  2. Riduzione dei rischi e costi
  3. Conformità normativa
  4. Fiducia degli stakeholder
  5. Impatto ambientale e sociale positivo delle scelte aziendali
73
Q

Stakeholder

A

L’impresa si pone al centro di una serie di rapporti con differenti gruppi sociali, rispetto ai quali attiva relazioni di scambio, di informazione, di rappresentanza.
• Questi gruppi finiscono per costituire dei veri e propri interlocutori dell’impresa o portatori di interessi (detti anche stakeholder), che influenzano e sono influenzati dall’attività dell’impresa stessa.

74
Q

Individuazione e classificazione degli stakeholder

A

• Stakeholder primari: destinati ad esercitare una pressione più diretta e immediata sulla gestione
aziendale (es. lavoratori, fornitori ecc.)

• Stakeholder secondari: in grado di influenzare i comportamenti di lungo termine, potendo incidere soprattutto sul clima sociale delle relazioni individuali (es. istituzioni, ambientalisti, le associazioni di consumatori)

75
Q

Le tipologie di risorse

A

Le risorse si dividono in tre tipi:
• Le risorse finanziarie;
• Le risorse materiali (tangibili);
• Le risorse immateriali (intangibili).

76
Q

Risorse tangibili

A

Risorse Tangibili
• Fisiche: Impianti, macchinari, attrezzature, immobili.
• Tecnologiche: Strumenti e infrastrutture digitali, tecnologie produttive.

77
Q

Risorse intangibili

A

Risorse Intangibili
• Capitale umano: Competenze, know-how, esperienza dei dipendenti.
• Reputazione: Immagine di marca, relazioni con i clienti, fiducia degli stakeholder.
• Proprietà intellettuale: Brevetti, licenze, diritti d’autore.

78
Q

L’importanza delle risorse aziendali

A

• Competitività: Le risorse aziendali costituiscono la base per creare vantaggio competitivo sostenibile.

• Innovazione: Risorse tecnologiche e umane sono fondamentali per innovare prodotti e processi.

• Efficienza operativa: L’uso efficiente di risorse fisiche e finanziarie riduce i costi e ottimizza la produttività.

• Sviluppo a lungo termine: Investire in risorse intangibili (capitale umano e reputazione) è essenziale per la crescita e la resilienza.

79
Q

Le risorse finanziarie

A

Le risorse finanziarie rappresentano i fondi e il capitale a disposizione di
un’azienda per finanziare le sue attività operative, investimenti e progetti
di crescita.

80
Q

Cosa comprendono le risorse finanziarie

A

• Capitale proprio: Denaro investito dai soci o dagli azionisti.
• Capitale di debito: Prestiti bancari, obbligazioni e altre forme di
finanziamento esterno.
• Liquidità: Disponibilità immediata di denaro per far fronte alle spese
operative.
• Linee di credito: Risorse aggiuntive messe a disposizione da istituti
finanziari per gestire temporanee esigenze di cassa.
• Capitale auto-generato

81
Q

Influenze delle risorse finanziarie

A

Gestione delle Operazioni Quotidiane
• Garantiscono il flusso di cassa necessario per coprire costi operativi (stipendi, affitti,
forniture).
• Supportano la continuità operativa, permettendo all’azienda di affrontare eventuali
emergenze o rallentamenti del mercato.

Investimenti e Crescita
• Le risorse finanziarie permettono all’azienda di investire in nuovi progetti, tecnologie,
espansione geografica e sviluppo di prodotti.
• Senza adeguati fondi, l’azienda potrebbe perdere opportunità strategiche per crescere o
innovare.

Capacità di Attrazione di Investitori
• Un’azienda con solide risorse finanziarie attira più facilmente investitori esterni, poiché è
percepita come un’impresa stabile e affidabile.

Gestione del Rischio
• Avere riserve finanziarie adeguate consente di affrontare crisi economiche o fluttuazioni di
mercato, riducendo il rischio di insolvenza o bancarotta.

82
Q

Strumento della catena di valore

A

Analizza le attività svolte da un’azienda per creare valore per i suoi
clienti. Questo modello aiuta a identificare quali attività aziendali
contribuiscono maggiormente a generare un vantaggio competitivo.

Inoltre comprende due elementi:
1. Le attività generatrici di valore;
2. Il margine economico;

83
Q

Catena del valore

A

La CATENA DEL VALORE è la sommatoria delle attività strategicamente rilevanti, tra di esse disaggregate fisicamente e tecnologicamente, che:
- generano valore
- assorbono costi
- producono margini

84
Q

Attività generatrici di valore

A

Le ATTIVITA’ GENERATRICI DI VALORE si possono suddividere in due grandi gruppi:

ATTIVITA’ PRIMARIE:
sono le attività direttamente impegnate nella creazione del prodotto e/o servizio, nella sua vendita e trasferimento al
compratore, e nell’assistenza post-vendita ai clienti.

ATTIVITA’ DI SUPPORTO:
sono le attività che sostengono le attività primarie fornendo inputs, tecnologie, risorse umane etc.

85
Q

Logistica in entrata

A

Magazzinaggio, Ricevimento, Distribuzione.
Gestione di magazzino, gestione dei materiali, controllo delle scorte,
programmazione dei vettori, etc.

86
Q

Le attività operative

A

Trasformazione.
Lavorazione, montaggio, confezionamento, manutenzione macchine, gestione degli impianti,etc.

87
Q

Logistica in uscita

A

Magazzinaggio, raccolta e distribuzione.

Magazzinaggio dei prodotti finiti, gestione dei materiali, elaborazione degli ordini, programmazione delle
spedizioni,

88
Q

Marketing e vendite

A

Pubblicità, promozione, forze di vendita, offerte, scelta dei canali, relazioni
con i canali, determinazione dei prezzi,etc.

89
Q

Servizi

A

Installazioni, riparazioni,
addestramento, fornitura
di ricambi, regolazione del
prodotto, assistenza, etc.

90
Q

Attività di supporto

A
  1. Approvvigionamento;
  2. Sviluppo della tecnologia;
  3. Gestione delle risorse umane;
  4. Attività infrastrutturali;
91
Q

Approvvigionamento

A

E’ l’attività che si riferisce all’acquisto
degli input usati nella catena del
valore.

Caratteristiche

Spesso è un’attività“distribuita” all’interno dell’impresa. Generalmente i
costi di questa attività sono bassi, ma ha
influenza sui costi degli input.

92
Q

Sviluppo della tecnologia

A

E’ l’attività che si riferisce al
miglioramento dei prodotti e a quello dei processi.

Caratteristiche:

E’ di supporto per l’intera catena quando è correlata alle caratteristiche del prodotto, oppure può essere di supporto alle singole attività.

93
Q

Gestione delle risorse umane

A

E’ l’attività che si riferisce alla ricerca, assunzione, addestramento,
sviluppo e mobilità del personale.

CARATTERISTICHE
E’ di supporto per l’intera catena
quando per esempio intervengono
negoziazioni sindacali prodotto, oppure
può essere di supporto alle singole
attività per l’assunzione di personale
relativamente a quella attività.

94
Q

Attività infrastrutturali

A

Sono attività di supporto all’intera
catena del valore.

Caratteristiche:

Le attività infrastrutturali, spesso considerate una spesa fissa non produttiva possono invece esse una fonte di vantaggio competitivo.

95
Q

FASI nella definizione della catena del valore propria di un’impresa

A
  • Identificare le attività generatrici di valore.
  • Disaggregare le attività suddividendole insotto-attività, etc. fino a livelli di attività
    sempre più ristrette.
  • Criteri di disaggregazione: logiche
    economiche diverse, alto impatto o
    differenziazione potenziale, porzione di
    costo crescente o significativa
96
Q

Il modello di Porter

A

Il vantaggio competitivo determina il livello di redditività che l’azienda riesce ad ottenere su un certo mercato.
Esso nasce dal valore che un’impresa è in grado di creare e far percepire ai propri clienti e che fornisca risultati superiori alla spesa sostenuta dall’impresa per crearlo
• Il valore è ciò che gli acquirenti sono disposti a pagare
• Un valore superiore deriva dall’offrire:
- prezzi più bassi della concorrenza per vantaggi equivalenti (leadership
di prezzo)
- vantaggi unici, difficilmente imitabili dalla concorrenza, ritenuti dai
clienti di valore tale da controbilanciare abbondantemente un prezzo
più alto (differenziazione).

97
Q

La catena del valore

A

Uno strumento fondamentale per diagnosticare il vantaggio
competitivo di un’azienda rispetto ai competitors e trovare il modo
per migliorarlo è l’analisi delle fonti del vantaggio competitivo..

  • Il vantaggio competitivo deriva dalle varie attività separate che
    un’impresa svolge nel progettare, produrre, vendere, distribuire e
    assistere i suoi prodotti
  • La catena del valore è una metodologia sistematica che consente di
    esaminare tutte le attività che svolge un’azienda, e le loro
    interazioni, per pervenire alla determinazione delle fonti del
    vantaggio competitivo
  • Gli obiettivi che ci si pone attraverso l’analisi della catena del valore
    sono comprendere
    • L’andamento dei costi
    • Le fonti potenziali di differenziazione
98
Q

Strategie di base e vantaggio competitivo

A

I due tipi fondamentali di vantaggio competitivo, combinati con l’ambito delle attività per le quali
l’impresa cerca di ottenerli, porta a tre strategie di base per arrivare a prestazioni superiori alla
media. Le aziende possono combinare strategie di base per competere sul loro mercato.

99
Q

Quali sono le strategie di base?

A
  • Leadership di prezzo (tutto il mercato)
  • Differenziazione (tutto il mercato)
  • Focalizzazione (nicchia di mercato)
100
Q

Le strategie di base

A

Ogni strategia di base implica un cammino diverso nei confronti del vantaggio competitivo: bisogna
scegliere il tipo di vantaggio competitivo a cui si aspira e insieme l’ambito dell’obiettivo strategico nel
quale tale vantaggio deve essere ottenuto.

101
Q

La sostenibilità delle strategie di base

A

Ogni strategia presenta dei rischi più o meno elevati che ne determinano la sostenibilità da parte dell’impresa: se la strategia non è difendibile di fronte alla concorrenza non condurrà a realizzazioni superiori alla media del settore.
Le strategie aziendali vanno pertanto rinnovate.

102
Q

I rischi della leadership di costo

A
  • I concorrenti imitano senza costi di ricerca e sviluppo;
  • La tecnologia cambia;
  • Erosione delle fonti di leadership di costo;
103
Q

I rischi della differenziazione

A
  • I concorrenti imitano l`elemento differenziante;
  • I clienti non danno più valore alle basi di differenziazione;
104
Q

I rischi della focalizzazione

A
  • Il segmento scelto come obiettivo diventa strutturalmente poco
    attraente in quanto
    • Scompare la domanda
    • I concorrenti di ampio raggio occupano il segmento