Capitolo 8: L'analisi della performance economico-finanziaria Flashcards

1
Q

Analisi economico-finanziaria

A

Si compone di:
- fase tecnica: riguarda l’elaborazione dei dati con tecniche e procedimenti appropriati;
- fase valutativa: consiste nell’identificazione e nella predisposizione delle ipotesi di analisi e di interpretazione relativamente ad alcune dimensioni parziali ritenute significative, nella loro verifica e nella formulazione di valutazioni sulla situazione economica complessiva.

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2
Q

Dimensioni parziali che permettono di analizzare la gestione aziendale

A

Esse coprono:
- l’aspetto patrimoniale: riguarda la relazione tra capitale proprio (netto) e capitale di debito derivante dalle scelte di natura finanziaria;
- l’aspetto reddituale: ha come oggetto la verifica della capacità di un’azienda di produrre reddito; approfondisce le relazioni esistenti tra i diversi componenti positivi e negativi di reddito.
- l’aspetto finanziario: riguarda la valutazione della capacità di un’azienda di rispondere in modo tempestivo ed economico agli impegni finanziari richiesti dallo svolgimento della gestione. Analizzato attraverso l’analisi delle entrate e delle uscite connesse allo svolgimento della gestione approfondita nei suoi diversi aspetti.

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3
Q

Tecnica degli indici (quozienti) di bilancio

A

Esprime la struttura e la dinamica aziendale tramite una serie di relazioni quantitative tra valori contabili ed extracontabili.

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4
Q

La tecnica dei flussi

A

Coglie gli elementi caratterizzanti la dinamica finanziaria dell’azienda evidenziando le cause che hanno portato ad un cambiamento nella struttura finanziaria o patrimoniale, approfondendo la variazione delle fonti e dei fabbisogni di risorse finanziarie tra due periodi.

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5
Q

Criteri di riclassificazione dello stato patrimoniale

A
  • criterio finanziario: permette di individuare la struttura degli impieghi di risorse e la composizione delle fonti di finanziamento che un’azienda accende per effettuare gli investimenti.
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6
Q

Attivo corrente e attivo immobilizzato

A

Le voci che compongono l’attivo corrente sono attività destinate a trasformarsi in liquidità nei prossimi dodici mesi. Se un investimento ha invece un periodo di rientro superiore all’anno viene classificato nell’attivo immobilizzato.

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7
Q

Poste nell’attivo corrente

A

Esse possono essere ulteriormente suddivise in:
- liquidità immediate: fondi liquidi disponibili presso l’azienda e le banche, titoli di stato e altri investimenti immediatamente liquidabili in valori ragionevolmente certi, senza rischi o con un rischio molto basso; denaro contante e valori assimilabili;
- liquidità differite: crediti di funzionamento e finanziamento che sono destinati ad essere incassati entro i prossimi dodici mesi.
- rimanenze: rimanenze di magazzino di materie, semilavorati, prodotti finiti e merci.

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8
Q

Le immobilizzazioni

A

Esse sono normalmente classificate secondo natura:
- immobilizzazioni materiali: beni tangibili al netto del fondo di ammortamento;
- immobilizzazioni immateriali: beni intangibili al netto del fondo di ammortamento;
- immobilizzazioni finanziarie: crediti di funzionamento e finanziamento che saranno incassati oltre i 12 mesi e da titoli e partecipazioni se considerati investimenti a lungo termine.
Le immobilizzazioni materiali e immateriali vengono chiamate anche immobilizzazioni tecniche e costituiscono la struttura operativa dell’azienda.

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9
Q

Capitale di finanziamento

A

Viene suddiviso in:
- capitale proprio: netto, quello conferito dai soci e quello generato dalla gestione dell’azienda e non distribuito;
- capitale di debito: capitale apportato da soggetti esterni che dovrà essere restituito alla scadenza.

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10
Q

Criterio dell’esigibilità

A

Esso consiste nel classificare le fonti afferenti al capitale di debito in relazione alla loro scadenza temporale. Il capitale di debito viene suddiviso in passivo corrente e passivo consolidato.
- passivo corrente: comprende i finanziamenti che dovranno essere restituiti entro l’anno e che hanno un ciclo di utilizzo breve;
- passivo consolidato: formato da debiti sia di finanziamento che di funzionamento, con una scadenza superiore all’anno;
- capitale proprio (netto): determinato come differenza tra attività e passività; è composto da capitale sociale, riserve, utili e singole componenti che esprimono i modi tramite i quali queste risorse sono pervenute all’azienda.

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11
Q

Il ROE

A

Il ROE (Return on Equity) è un indicatore di redditività che misura la capacità di un’azienda di generare profitto rispetto al capitale proprio investito dagli azionisti. È uno degli indicatori finanziari più utilizzati per valutare la performance di un’azienda.

Formula del ROE
𝑅𝑂𝐸 =UtileNetto/ PatrimonioNetto
Dove:

  • Utile Netto = il profitto ottenuto dall’azienda dopo tasse e interessi.
  • Patrimonio Netto = il capitale proprio, ovvero la somma degli investimenti degli azionisti e degli utili reinvestiti.

ROE alto → L’azienda genera un buon rendimento per gli azionisti.
ROE basso → L’azienda potrebbe avere problemi di redditività o di efficienza nell’uso del capitale.

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12
Q
A

Il Return on Assets (ROA) è un indice finanziario che misura la redditività di un’azienda rispetto alle sue attività totali.

Formula del ROA
𝑅𝑂𝐴=(UtileNetto/TotaleAttività) X100

Dove:

  • Utile Netto = Profitti dopo tasse e interessi
  • Totale Attività = Valore complessivo di tutti gli asset dell’azienda
    Interpretazione del ROA
    -Un ROA alto indica che l’azienda utilizza in modo efficiente le proprie risorse per generare profitti.
  • Un ROA basso suggerisce che gli asset non vengono sfruttati al meglio o che l’azienda ha costi elevati.
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13
Q

Il ROI

A

Il Return on Investment (ROI) è un indice di redditività che misura il rendimento di un investimento rispetto al suo costo.

ROI= (UtileNettodell’Investimento/Costodell’Investimento) ×100

  • Utile Netto dell’Investimento = Guadagno totale meno il costo dell’investimento.
  • Costo dell’Investimento = Capitale iniziale investito.

> ROI positivo → L’investimento ha generato un profitto.
ROI negativo → L’investimento ha causato una perdita.
ROI alto → Investimento molto redditizio rispetto al costo sostenuto.
ROI basso → Investimento poco redditizio o con margini ridotti.

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14
Q

ROS

A

Il Return on Sales (ROS) è un indicatore di redditività che misura l’efficienza di un’azienda nel generare profitti dalle vendite.

ROS= (UtileOperativo/Fatturato) X 100

- Utile Operativo (EBIT) = Ricavi meno costi operativi (esclude interessi e tasse).
- Fatturato = Totale delle vendite generate dall’azienda.

> ROS alto → L’azienda ha un’elevata efficienza operativa e riesce a trattenere una buona parte delle vendite come profitto.
ROS basso → L’azienda potrebbe avere costi elevati che riducono la redditività.

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15
Q

Rotazione capitale investito

A

La Rotazione del Capitale Investito è un indicatore di efficienza che misura quante volte il capitale investito in un’azienda viene “ruotato” attraverso le vendite in un determinato periodo.

RotazionedelCapitaleInvestito=
Fatturato/CapitaleInvestito

  • Fatturato = Ricavi totali generati dall’azienda.
  • Capitale Investito = Totale delle risorse finanziarie utilizzate (Capitale Proprio + Debiti Finanziari).

> Valore alto → L’azienda genera molte vendite rispetto al capitale investito, indicando una buona efficienza operativa.
Valore basso → L’azienda potrebbe avere un eccesso di capitale investito rispetto alle vendite, segnalando una bassa efficienza.

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16
Q

Rapporto di indebitamento

A

Il rapporto di indebitamento è un indicatore finanziario che misura la proporzione tra il debito e il capitale proprio di un’azienda, valutando il livello di leva finanziaria e il rischio finanziario.

RapportodiIndebitamento=
DebitiTotali/Capitale proprio

  • Debiti Totali = Passività totali (debiti a breve e lungo termine).
  • Capitale Proprio = Patrimonio netto degli azionisti.

> Valore alto → L’azienda è altamente indebitata, il che può aumentare il rischio finanziario.
Valore basso → L’azienda si finanzia principalmente con risorse proprie, riducendo il rischio di solvibilità.

17
Q

ROD

A

Il ROD (Return on Debt) è un indicatore di redditività che misura il costo medio del debito di un’azienda, ovvero il rendimento riconosciuto ai finanziatori (banche, obbligazionisti) per l’utilizzo del capitale preso in prestito.

ROD= (OneriFinanziari/ DebitiFinanziariTotali) ×100

  • Oneri Finanziari = Interessi passivi pagati sui debiti.
  • Debiti Finanziari Totali = Debiti a breve e lungo termine verso banche e altri finanziatori.

> ROD alto → L’azienda paga un costo elevato per il finanziamento del proprio debito, il che può ridurre la redditività.
ROD basso → L’azienda ha un costo del debito più contenuto, spesso indicativo di una buona affidabilità creditizia.

18
Q

La leva finanziaria

A

La Leva Finanziaria è un indicatore che misura il rapporto tra il debito e il capitale proprio di un’azienda. Indica quanto l’azienda si finanzia con capitale di terzi rispetto alle risorse proprie.

LevaFinanziaria= (DebitiFinanziariTotali/
CapitaleProprio)

  • Debiti Finanziari Totali = Passività finanziarie a breve e lungo termine (prestiti, obbligazioni, mutui, ecc.).
  • Capitale Proprio = Patrimonio netto degli azionisti.

> Leva < 1 → L’azienda è finanziata principalmente con capitale proprio, ha un rischio finanziario basso.
Leva tra 1 e 2 → Struttura finanziaria equilibrata, con un buon mix tra debito e capitale proprio.
Leva > 2 → L’azienda è molto indebitata, quindi più esposta al rischio finanziario ma con un potenziale effetto leva positivo sul ROE.

La leva finanziaria influisce sul ROE (Return on Equity) attraverso la seguente formula:

𝑅𝑂𝐸=𝑅𝑂𝐴+(ROA−ROD)×LevaFinanziaria

  • Se ROA > ROD, l’uso del debito aumenta il ROE (effetto leva positivo).
  • Se ROA < ROD, il debito riduce il ROE (effetto leva negativo).
19
Q

Grado di rigidità degli impieghi

A

Il Grado di Rigidità degli Impieghi è un indicatore che misura la proporzione degli investimenti a lungo termine rispetto al totale degli impieghi (attività) di un’azienda. Serve a valutare quanto del capitale aziendale è vincolato in attività difficilmente liquidabili.

GradodiRigidità= (AttivoImmobilizzato/
AttivoTotale) ×100

  • Attivo Immobilizzato = Beni durevoli come immobili, impianti, macchinari, brevetti, partecipazioni.
  • Attivo Totale = Totale degli impieghi dell’azienda (attivo immobilizzato + attivo circolante).

> Valore alto (> 50%) → L’azienda ha una struttura rigida, con molti investimenti a lungo termine. Questo può ridurre la flessibilità finanziaria.
Valore basso (< 50%) → L’azienda ha una struttura più flessibile, con maggiori risorse in attività liquide o a breve termine.

20
Q

Grado di rigidità delle fonti

A

Il Grado di Rigidità delle Fonti è un indicatore che misura la proporzione delle fonti di finanziamento a lungo termine rispetto al totale delle fonti (passività e patrimonio netto) di un’azienda. Serve a valutare quanto il finanziamento dell’azienda è stabile e vincolato nel tempo.

GradodiRigidità = (CapitalePermanente
/PassivoTotale) ×100

  • Capitale Permanente = Capitale proprio (Patrimonio Netto) + Passività a lungo termine (debiti oltre 12 mesi).
  • Passivo Totale = Totale delle fonti di finanziamento (debiti a breve + debiti a lungo termine + patrimonio netto).

> Valore alto (> 50%) → L’azienda è finanziata principalmente con fonti stabili e a lungo termine, garantendo maggiore sicurezza finanziaria.
Valore basso (< 50%) → L’azienda è finanziata soprattutto con debiti a breve termine, aumentando il rischio di tensioni di liquidità.

21
Q

Incidenza degli oneri finanziari sul fatturato

A

Misura quanta parte del fatturato sviluppato dall’azienda è consumato dagli oneri finanziari.

Più il valore è contenuto e maggiore è la capacità dell’azienda di fronteggiare il costo dell indebitamento finanziario.

Si esprime in termini percentuali

= oneri finanziari/fatturato

22
Q

Indice di copertura della liquidità

A

Si indica in valori puri. Serve per verificare quanta parte del margine operativo lordo viene consumato dagli oneri finanziari; serve a considerare se la gestione caratteristica genera un risultato, che approssimato finanziariamente è rappresentato dal margine operativo lordo, capiente rispetto al costo dell indebitamento finanziario.

Indice= margine operativo lordo / oneri finanziari

23
Q

Incidenza della posizione finanziaria netta sul fatturato e indice di sostenibilità del debito

A

Incidenza della posizione finanziaria netta sul fatturato= posizione finanziaria netta/fatturato

Indice di sostenibilità del debito= posizione finanziaria netta/ margine operativo lordo

24
Q

Indice di disponibilità ed indice di liquidità

A

Indice di disponibilità = attivo corrente/passivo corrente

Indice di liquidità =( liquidità immediate + liquidità differite) / passivo corrente

25
Approfondimento situazione di liquidità
Essi può essere condotto attraverso l’analisi del capitale circolante netto , espresso come differenza tra attivo e passivo corrente e del margine di tesoreria, calcolato come differenza tra la somma di liquidità immediate e differite con il passivo corrente.
26
Durata dei crediti
Durata dei crediti= crediti commerciali/ fatturato giornaliero (fatturato/360)
27
Durata dei debiti
Durata dei debiti= debiti commerciali/acquisti giornalieri (acquisti/360)
28
Durata delle scorte
Durata delle scorte = magazzino/ fatturato giornaliero ( fatturato/360)
29
Durata del ciclo monetario
Durata del ciclo monetario= durata dei crediti+ durata scorte - durata debiti
30
Indici di produttività
Sono tipicamente indicatori di efficienza e mettono in relazione una quantità di output rispetto alle risorse necessarie per ottenerlo. Fatturato pro capite=fatturato/ numero dipendenti Valore aggiunto pro capite= valore aggiunto/ numero dipendenti Maggiore è il valore assunto dagli indicatori e migliore è l’efficienza dell’azienda
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