Mammella Flashcards
Mammella: descrizione generale
organo pari e simmetrico quadranti superiori parete toracica sopra a mm grande pettorale ghiandola esocrina produzione di latte
Mammella: quadranti
Q1: superoesterno Q2: superinterno Q3: inferoesterno Q4: inferointerno Q5: periareolare Q6: ascellare
Mammella: fasce
- profonda: concava, mm grande petturale - superficiale: omprende capezzolo e areola
Mammella: vascolarizzazione
- aa mammaria interna → aa perforanti 60% - aa laterale toracica 30% - aa intercostali e rami minori succlavia 10%
Mammella: drenaggio venoso
cefalica, giugulare esterna, mammaria interna, intercostali
Mammella: drenaggio linfatico
lfn - pettorali anteriori - centrali ascellari - ascellari profondi - mammari interni
Mammella: componenti
- ghiandolare - stromale fibroadiposa
Mammella: componente ghiandolare
12-20 alberi / lobi mammari, drenati separatamente da dotti galattofori principali (20 mm) → seni galattofori 2-3 mm → drenaggio a livello del capezzolo ogni lobo diviso in lobuli, contenenti alceoli (unità secernenti ghiandolari)
Mammella: dotti
dotto galattoforo principale → dotti lobulari → dotti alveolari → alveoli terminali
Mammella: unità funzionale
unità dottulo-lobulare
Mammella: zona più frequente di insorgenza neoplasie
punto di passaggio tra epitelio duttale e lobulare a livello dell’unità terminale dottulo-lobulare
Mammella: componente stromale
fibroadiposa, setti che separano lobi, in porzione superiore legamento di Cooper in età giovanile: più fibrosa con il tempo sostituzione adiposa
Mammella: istologia
- epitelio specializzato - stroma
Mammella: componente epiteliale, strati e funzioni
- MB: rivestimento - cellule mioepiteliali: espulsione latte, sostegno strutturale - cellule epiteliali luminali: solo nei lobuli secrezione latte
Mammella: componente epiteliale, IHC membrana basale
- collagene IV - laminina
Mammella: componente epiteliale, IHC cellule mioepiteliali
- actina muscolo liscio (SMA) - CK - recettore ossitocina rOXT - p53, calponina
Mammella: componente epiteliale, IHC cellule epiteliali luminali
recettori nucleari - α per estrogeni - progesterone - androgeni - PRL: solo in porzione lobulare
Mammella: ruolo estrogeni
in fase follicolare proliferazione ghiandolare 70% neoplasie mammarie ER+, iperestrogenismo prolungato = fdr
Mammella: ruolo progesterone
in fase luteale differenziazione albero ghiandolare con apoptosi cellule
Mammella: ruolo androgeni
antagonisti EP, equilibrio proliferativo recentemente target terapeutici
Mammella: ruolo ossitocina
feedback durante allattamento = contrazione cellule mioepiteliali sembra favorire crescita tumorale
Mammella: ruolo prolattina
produzione del latte (recettori solo in porzione lobulare)
Mammella: componente stromale, tipi
- interlobulare fibroso + adiposo - intralobulare: meno denso, cellule fibroblastiche ormono-sensibili, linfociti
Mammella: componente stromale, IHC
recettori nucleari β estroprogestinici → edema interstiziale in fase luteale
Sviluppo mammario
in infanzia e pubertà, ↑secrezione EP, funzione proliferativa: ↑volume, allungamento dotti galattofori, ↑connettivo periduttale, formazione abbozzi lobulari, pigmentazione areola-capezzolo
Mammella in gravidanza
completa maturazione morfologica e funzionale: ↑n° e dimensione lobuli, dopo il parto cellule lobulari alveolari cominciano a produrre colostro che si trasforma nel latto nei primi 10 gg con il ↓progesterone poi regressione: atrofia lobuli, apoptosi cellule epiteliali; rimane aumento permanente n° e dimensione lobuli
Mammella in menopausa
diminuzione tessuto ghiandolare, involuzione lobuli e stroma, fino ad atrofia lobulare quasi completa stroma fibroso → tessuto adiposo radiotrasparente
Patologia mammaria: diagnosi
1° livello: EO, mammografia, ecografia / RM 2° livello: citologico, istologico
Patologia mammaria: sintomi
- mastalgia / mastodinia tipicamente ciclico diffuso o non ciclico circoscritto (95% lesioni benigne) - nodulo palpabile - secrezione lattea, emorragica, sierosa
Nodulo palpabile all’EO
k invasivo, fibroadenoma o cisti probabilità malignità aumenta con l’età >60 aa, 60%, <40 aa, 10% e in base alla sede (Q1) fisso / mobile
Galattorrea all’EO: cause
iperPRL (adenoma), ipotiroidismo, anovularietà, farmaci NON associata a k maligni
Secrezione emorragica o sierosa all’EO: cause
lesioni benigne (papilloma) o gavidanza R k maligno aumenta con l’età > 60 aa: 30%
Screening mammografico: età
49-69 aa
Mammografia: segni radiologici
- opacità - calcificazioni - distorsione architetturale
Mammografia: opacità, razionale del sospetto
dovuta al fatto che tessuto neoplastico ha densità maggiore del tessuto sano + reazione desmoplastica indotta nello struma peritumorale
Mammografia: caratteristiche sospette per opacità
- spiculata = indice certo di malignità, k mammario invasivo con crescita infiltrativa → nodo denso, bianco, retraente - stellata = benigne / maligne → crescita infiltrative, braccia più lunghe - definita = crescita espansiva, margini arrotondati → più frequentemente benigne, ma a volta anche k midollare
Mammografia: calcificazioni, da cosa si formano?
secrezioni, residui necrotici, stroma ialinizzato
Mammografia: caratteristiche calcificazioni
- clusterizzate fini / grossolane = all’interno dei lobuli → benigna o maligna - bastoncellare = all’interno dei dotti → solitamente maligna
Mammografia: calcificazioni clusterizzate fini, da cosa derivano?
- adenosi sclerosante - cisti - CDIS basso / intermedio grado
Mammografia: calcificazioni clusterizzate grossolane, da cosa derivano?
- steatonecrosi - fibroadenoma - cisti - CDIS intermedio / alto grado - CLIS (raro)
Mammografia: calcificazioni bastoncellari
grossolane, ramificate, allungate all’interno dei dotti - CDIS alto grado - eccezioni benigne: mastite plasmacellulare, ectasia duttale
Mammografia: distorsione architetturale
effetto tenda → stiramento e alterazione parenchima (normalmente arrotondato) se superficiale → retrazine cutanea
Mammografia: classificazione BI-RADS
giudizio di rischio R0-R5 R0 = esame incompleto R1 = negativo R2 = sicuramente benigna R3 = probabilmente benigna R4 = probabilmente maligna R5 = sicuramente maligna
Mammografia: approfondimento diagnostico richiesto quando
R3-R4-R5 → tecniche AP r0 → US o RM
Mammografia: quanti k non sono rilevati e perché?
10% - assenza calcificazioni - tessuto stromale denso in giovani - risposta desmoplastica minima o assente - localizzazione vicino a parete toracica / in periferia mammella
Mammografia: altre tecniche di imaging
- ecografia - RM
Ecografia: indicazione
donne giovani con mammelle dense, distingue lesioni solide e cistiche
RM: indicazioni e tecnica
donne con mammella densa / elevato rischio neoplasia (mutazione BRCA) + mdc → evidenzia vascolarizzazione
Tecnica AP diagnosi k mammella
- citologico: prelievo secreto capezzolare, FNA (asprato ad ago sottile) su opacità profonde 2. istologico: su materiale prelevato con core biopsy (ago a scatto), mammotome (biopsia multipla guidata con ago di grosso calibro + aspirazione sangue)
Mammotome: quando si usa?
calcificazioni di basso sospetto clusterizzate R3-R4
Core biopsy: quando si usa?
opacità / calcificazioni
Giudizio AP
se citologico: C1-C5 se istologico: B1-B5 1 = campione non idoneo 2 = benigna C3 = verosimilmente benigna B3 = di incerta evoluzione 4 = verosimilmente maligna 5 = maligna
Comportamento dopo giudizio AP
1 = ripetere esami su nuovo prelievo 2 = follow up se concorde con R 3 = discussione multidisciplinare 4 e 5 = chirurgia
Come si distingue una cellule neoplastica a livello citologico?
atipie citologiche = indici attiva proliferazione - ↑dimensioni nucleolo - ↑rapporto nucleo / citoplasma - nucleo ipercromico - ↑dimensioni cellulari (10x) - indentatura e irregolarità membrane - pleomorfismo cellulare
↑dimensioni nucleolo: DD
donna fertile fase estrogenica
Patologia mammaria: gruppi
- infiammatoria - neoplastica
Patologia mammaria neoplastica: patologie
- benigne: fibroadenoma, fibroadenosi cistica, ectasia duttale, iperplasia tipica - borderline: lesione sclerosante complessa, papilloma, tumore filloide, iperplasia atipica - maligna: k in situ, k invasivo
Patologia mammaria infiammatoria:
- mastite acuta - mastite periduttale - steatonecrosi - mastopatia linfocitica - mastite granulomatosa
Mastiti: frequenza
rare, <1%
Mastiti: clinica
mammella eritematosa, edematosa, dolente
Mastiti: a cosa pensare?
- allatta? - se non allatta → escludere sempre mastite carcinomatosa
Mastite acuta: agenti
stafilococco aureo, streptococchi
Mastite acuta: pz tipo
donna 1° mese allattamento
Mastite acuta: clinica
febbre, mammella eritematosa e dolente
Mastite acuta: AP
infiltrato neutrofilo + necrosi all’istologico possibili ascessi se stafilococco aureo o estensione all’intera mammella streptococchi
Mastite acuta: terapia
ATB + drenaggio latte
Mastite periduttale: altri nomi
- ascesso subareolare ricorrente - metaplasia squamosa dotti galattofori - malattia di Zuska
Mastite periduttale: cause
90% fumo no allattamento ed età forse ipovitaminosi A, sostanze tossiche ?
Mastite periduttale: macro
tragitto fistoloso sotto fibre muscolari, si apre sulla cuta al margine dell’areola associato a inversione capezzolo massa subareolare dolente ed eritematosa
Mastite periduttale: micro
metaplasia squamosa cheratinizzante dotti galattofori → cheratina occlude sistema duttale, causa dilatazione e rottura duttale → infiammazione cronica granulomatosa in tessuti circostanti + possibile infezione batterica
Mastite periduttale: terapia
rimozione chirurgica en bloc dotto interessato ATB se infezione
Steatonecrosi: come si più presentare
- massa palpabile non dolente - ispessimento - retrazione cutanea
Steatonecrosi: mammografia
addensamento, calcificazioni
Steatonecrosi: associato a
traumi o interventi chirurgici
Steatonecrosi: istologia
- lesioni acute: aree emorragiche con necrosi colliquativa centrale - subacute: noduli solidi, poco definiti, bianco-grigiastri prima neutrofili e macrofagi, poi FBs proliferanti, vasi neoformati → tessuto cicatriziale
Mastopatia linfocitica: presentazione
noduli duri palpabili, singoli o multipli, a volte bilaterali
Mastopatia linfocitica: pz tipo
donne con DM1 o malattia tiroidea autoimmune
Mastopatia linfocitica: istologia
stroma fibroso circondante lobuli e dotti atrofici ispessimento MB infiltrato linfocitario epiteliale e perivasale
Mastite granulomatosa: associata a
- malattie granulomatose sistemiche: sarcoidosi, Wegener - infezioni granulomatose: micobatteri, funghi - corpo estraneo: protesi, piercing
Lesioni benigne mammella: categorie istocitologiche
C2-B2
Lesioni benigne mammella: rischio neoplasie
non aumentato, quindi no intervento chirurgico profilattico
Ectasia duttale: pz tipo
donne multipare 40-60 aa con pregresse mastiti o patologie proliferative es. papilloma
Ectasia duttale: macro
massa palpabile mal definita secrezioni capezzolari spesse e biancastre a volte retrazione cutanea
Ectasia duttale: micro
- dilatazione dotti galattofori per ostruzione, accumulo detriti granulari MO con lipidi, possibile rottura duttale → cicatrice - secrezione mammaria viscosa, a volte reazione granulomatosa intorno a depositi di colesterolo - infiammazione granulomatosa periduttale e interstiziale → fibrosi
Ectasia duttale: DD mastite periduttale
no metaplasia squamosa
Ectasia duttale: diagnosi
clinica ed ecografica esame secrezione capezzolo
Ectasia duttale: esame secreto può essere indicativo per
- papilloma: secreto spontaneo, persistente, monolaterale, singolo dotto, a volte anche ematico - patologie benigne es. mastite: secreto indotto, bilaterale, da dotti multipli, latteo / giallastro / marrone-verde
Ectasia duttale: se papilloma, esami?
- citologico su secreto o FNA per escludere lesione maligna - galattografia
Ectasia duttale: secreto da patologia benigna, esami?
- no FNA o galattografia - ecografia - dosaggio ormonale (PRL=
Ectasia duttale: terapia
nella donna giovane meglio essere molto conservativi perché altrimenti lattazione → mastite follow up ATP se mastite
Fibroadenosi cistica: frequenza
clinica: 50% donne 30-50 aa all’istologia: 80-90% donne 30-50 aa
Fibroadenosi cistica: zona di tessuto interessata
lobuli, componente epiteliale e stromale interlobulare, ma NON intralobulare porzione di ghiandola con maggiore reattività a stimoli ormonali in fase luteale
Fibroadenosi cistica: macro
placca di ↑consistenza mal delimitata, irregolarmente nodulare
Fibroadenosi cistica: quadrante
Q1 o Q3 solitamente
Fibroadenosi cistica: micro
- cisti 2. fibrosi 3. adenosi
Fibroadenosi cistica: cisti, da cosa derivano?
duttulolobulari terminali → dilatazione e distensione lobulari microcisti a capocchia di spillo che possono confluire in raccolte più grandi: macrocisti 2-3 cm
Fibroadenosi cistica: contenuto cisti
fluido torbido, semistrasparente marrone o bluastro (cisti blu) calcificazioni sul fondo → latte calcifico
Fibroadenosi cistica: calcificazioni
clusterizzate
Fibroadenosi cistica: parete cisti
epitelio piatto atrofico o cellule apocrine metaplastiche → più grandi, eosinofile, granuli secretori contenenti GCDFP-15 e recettore androgeni
Fibroadenosi cistica: cisti, IHC
GCDF-15, rER
Fibroadenosi cistica: cisti, imaging?
più visibili in ecografia
Fibroadenosi cistica: fibrosi
rottura cistica → liberazione materiale secretorio → infiammazione cronica stroma interlobulare → cicatrici fibrose con ↑ consistenza mammaria + dolore
Fibroadenosi cistica: adenosi
↑n° e dimensione acni per proliferazione epiteliale, distribuzione focale 2 tipi: semplice o sclerosante
Fibroadenosi cistica: adenosi semplice
no distorsione, ↑n° acini per lobulo
Fibroadenosi cistica: adenosi sclerosante
fibrosi stromale intralobulare: cellule mioepiteliali proliferano, rimangono incarcerate distorsione strutturale per compressione luminale, formazione cordoni solidi o doppi strati cellulari se diffusa → adenosis tumor
Fibroadenosi cistica: adenosis tumor, terapia
non è richiesto intervento chirurgico
Fibroadenosi cistica: R trasformazione neoplastica
NO
Fibroadenosi cistica: clinica
mastodinia
Fibroadenosi cistica: cosa fare?
follow-up nel tempo sovrapponibile a donne senza fibroadenosi unica indicazione chirurgica: sintomi accentuati
Fibroadenoma: frequenza
più comune neoplasia benigna mammaria
Fibroadenoma: pz tipo
20-30 aa
Fibroadenoma: presentazione
spesso multiplo e bilaterale
Fibroadenoma: origine
stromale intralobulare iperestrogenismo → proliferazione fibroepiteliale non neoplastica per espansione stroma mantellare intralobulare di alcuni lobuli
Fibroadenoma: macro
nodo mobile rotondeggiante ben circoscritto consistenza elastica, colore bianco-grigiastro dimensioni variabili anche in relazione al ciclo gigante se > 10 cm
Fibroadenoma: micro
- stroma intralobulare: attiva proliferazione, ↑FBs, aspetto lasso o mixoide - epitelio ghiandolare: stirato e compresso, aspetto a corna d’alce, lieve proliferazione
Fibroadenoma: in menopausa
regressione → fibroadenoma sclerocalcifico
Fibroadeoma sclerocalcifico: AP
- atrofia epiteliale - ialinizzazione stromale - possibili calcificazioni irregolari a pop corn, clusterizzate grossolane
Fibroadenoma: diagnosi
clinica: nodo palpabile indolente radio: eco e mamografia a volte FNA
Iperplasia epiteliale tipica: cos’è?
> 2 strati cellulari a livello duttulo-lobulare cellule luminali e mioepiteliali
Iperplasia epiteliale tipica: clinica
di solito asintomatica
Lesioni borderline: classificazione istocitologica
B3-C3
Lesioni borderline: differenza dalle benigne
aumentato rischio neoplastico
Papilloma: cos’è?
formazione con asse fibrovascolare e ramificazioni multiple, rivestito da mioepitelio ed epitelio cresce all’interno di dotti dilatati
Papilloma: differenza da patologia maligna
mioepitelio presente
Papilloma: colorazione mioepitelio
- SMA - CK