Il sangue e le difese dell'organismo Flashcards
sangue costituito da
- eritrociti: globuli rossi
- leucociti: globuli bianchi
- piastrine: frammenti cellulari
ematocrito
percentuale di eritrociti presenti nel volume totale di sangue
volume restante del sangue oltre piastrine, eritrociti e leucociti
plasma
leucociti e piastrine
incolore e meno dense degli eritrociti.
Strato leucopiastrinico
cos’è il plasma
liquido, quindi presente 99% d’acqua, in cui le sostanze si disciolgono per essere trasportate e trasporta anche il calore generato dai tessuti
ioni più presenti nel plasma
Na e Cl il cui ruolo è l’eccitabilità della membrana
ghiandole endocrine
secernono gli ormoni nel plasma
proteine plasmatiche
costituenti del plasma che restano nel plasma per funzioni utili
funzioni delle proteine plasmatiche
- contribuiscono a mantenere il volume plasmatico
- responsabili della capacità del plasma di tamponare le variazioni di PH
- legano sostanze debolmente solubili per trasportarle
- coinvolte nel processo di coagulazione
- cruciali nel meccanismo di difesa dell’organismo
quanti eritrociti in ogni mm di sangue
5 mld
funzione primaria degli eritrociti
trasporto di O2
struttura degli eritrociti
come una ciambella con il centro appiattito anziché bucato.
Contengono emoglobina -> trasporto dell’ossigeno
struttura molecola di emoglobina
globina e 4 gruppi eme
globina
una proteina costituita da 4 catene polipeptidiche ripiegate
gruppi eme
gruppi non proteici contenenti ferro: fa diventare rossa l’emoglobina.
Ogni gruppo eme può combinarsi con una molecole di O2
eritrocita è privo di
nucleo e organelli. C’è una membrana plasmatica che circonda un sacco pieno di emoglobina
perché l’eritrocita non è in grado di utilizzare l’O2 che trasporta
perché privo di mitocondri, quindi devono fare affidamento sulla glicolisi per la formazione di ATP
durata di vita degli eritrociti
120 giorni: poi eliminati nella milza
fabbrica di eritrociti
midollo osseo
midollo osseo
tessuto molle, altamente cellularizzato che riempie la cavità delle ossa
eritropoietina
ormone secreto dai reni, stimola l’eritropoiesi nel midollo osseo
disattivazione eritropoietina
disattivata finché non si rende di nuovo necessaria
eritropoietina sintetica
per pazienti con insufficienza renale o chemioterapia
anemia
ridotta capacità del sangue di trasportare l’O2
anemia nutrizionale
carenza alimentare
anemia perniciosa
incapacità di assorbire una quantità della vitamina B12 (produzione e maturazione degli eritrociti)
anemia aplastica
incapacità del midollo osseo di produrre abbastanza eritrociti
anemia renale
insufficiente produzione di eritrociti
anemia emorragica
perdita di grandi quantità di sangue
anemia emolitica
rottura di un numero eccessivo di eritrociti circolanti
anemia falciforme
eritrociti rigidi e con forma a falce
policitemia
eccesso di eritrociti circolanti
policitemia primaria
eccessiva eritropoiesi nel midollo osseo: riduzione del trasporto di O2
policitemia secondaria
compensazione del ridotto apporto di O2 ai tessuti: aumento della viscosità ematica
antigeni
grande molecola complessa che induce una risposta immunitaria contro se stessa quando riesce ad entrare nell’organismo
leucociti
riconoscono gli antigeni e producono specifici anticorpi diretti contro questi antigeni
funzionamento degli anticorpi
si legano all’antigene specifico contro cui sono stati prodotti e ne inducono la distruzione
da chi sono ereditati gli antigeni
dai genitori, variano in funzione del gruppo sanguigno
piastrine
frammenti cellulari distaccati dai megacariociti.
Vescicole distaccate che contengono frammenti di citoplasma di megacariociti avvolti da una membrana plasmatica
megacariociti
cellule di grandi dimensione del midollo osseo
quante piastrine al giorno produce un megacariocita
ca. 1k
per quanto tempo rimangono funzionali le piastrine
per 10 giorni e poi vengono rimosse dalla circolazione grazie ai macrofagi tissutali
trombopoietina
ormone prodotto nel fegato
cosa hanno le piastrine
NO nucleo
SI organelli: produzione di energia e sintesi dei prodotti di secrezione
emostasi
arresto di un’emorragia da un vaso sanguigno rotto
3 tappe principali dell’emostasi
- spasmo vascolare
- tappo piastrinico
- coagulazione sanguigna
spasmo vascolare
rallenta il flusso ematico nella rottura, riducendo al minimo la perdita di sangue
tappo piastrinico
le piastrine si aggregano a formare un tappo a livello della lacerazione o del taglio del vaso sanguigno
coagulazione sanguigna
la formazione del coagulo è dovuta a una reazione a catena che coinvolge i fatti di coagulazione plasmatica
- formazione del coagulo
- cascata coagulativa: fattore x converte la protrombina in trombina
via intrinseca della coagulazione
inizia la coagulazione nei vasi danneggiati. Gli elementi necessari sono presenti nel sangue
via estrinseca della coagulazione
attiva direttamente il fattore x
plasmina
discioglie i coaguli
coagulo
espediente temporaneo finché il vaso non viene riparato
riparazione vascolare
l’aggregato piastrinico secerne una sostanza che promuove l’invasione di fibroblasti dal tessuto connettivo adiacente nell’area del vaso danneggiato
fibroblasti
formano cicatrici a livello della lesione vascolare
dissoluzione del coagulo
quando non è più necessario per impedire l’emorragia mentre avviene la riparazione
funzioni della plasmina
- rimuovere i coaguli che non sono più necessari
- impedire la formazione di coaguli inappropriati
effetto della coagulazione inappropriata
tromboembolia = compromissione del flusso di sangue agli organi vitali
leucociti (globuli bianchi)
unità mobile del sistema di difesa immunitaria dell’organismo
funzioni dei leucociti
- difesa dell’organismo contro i patogeni (microrganismi, come batteri o virus, che causano malattie)
- rimozione delle cellule usurate e dei detriti tissutali
- identificazione e distruzione delle cellule anormali o mutanti che si generano nell’organismo
cosa fanno i leucociti
ricerca e attacco: si recano nei siti lesionati e riescono ad uscire dal sangue attraverso i pori capillari
batteri
microrganismi unicellulari privi di nucleo.
Provocano un danno tissutale e inducono malattie rilasciando enzimi e tossine
virus
non riescono a sostenersi autonomamente, costituiti solo da acidi nucleici racchiusi in involucri proteici.
Devono invadere una cellula ospite
leucociti incolore
perché privi di emoglobina
quanti tipi di leucociti esistono
5
per cosa variano i tipi di leucociti
- struttura
- funzione
- numero
granulociti polimorfonucleati
neutrofili, eosinofili e basofili.
Nucleo segmentato e il loro citoplasma contiene abbondanti granuli delimitati da membrana
agranulociti mononucleati
monociti: più grandi e presentano un nucleo ovoidale o reniforme
linfociti: più piccoli con un grande nucleo sferoidale che occupa quasi tutta la cellula.
Un nucleo grande, non segmentato e pochi granuli
5 tipi di leucociti
neutrofili eosinofili basofili monociti linfociti
neutrofili
specializzati nella fagocitosi e possono comportarsi da ‘kamikaze’
eosinofili
loro aumento: condizioni allergiche/infestazione parassitaria interna
NO fagocitare un verme parassita
SI secernere sostanze che lo uccidono
basofili
meno numerosi. Sintetizzano e accumulano istamina (reazioni allergiche) ed eparina (accelera la rimozione delle particelle lipidiche dal sangue dopo un pasto ricco di grassi)
monociti
fagocitosi. Continuano a maturare e ingrandirsi fino a diventare macrofagi
linfociti
contro bersagli per i quali sono programmati
linfociti B: producono anticorpi che circolano nel sangue
linfociti T: non producono anticorpi e distruggono le cellule bersaglio rilasciando sostanze che perforano la cellula estranea
dove si originano i leucociti
nel midollo osseo
numero dei leucociti
varia per soddisfare le necessità di difesa
cause delle anomalie nella produzione di leucociti
agenti chimici tossici e radiazioni eccessive
leucemia
proliferazione incontrollata dei linfociti: inadeguata incapacità di difesa
risposta immunitaria innata
risposte aspecifiche dell’organismo che intervengono immediatamente
risposta immunitaria adattiva
risposte dirette selettivamente contro una particolare sostanza estranea contro l’organismo è già stato esposto ed ha risposto (linfociti B e T)