Bilancio energetico e termoregolazione Flashcards

1
Q

prima legge della termodinamica

A

l’energia non può essere né creata né distrutta

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2
Q

energia per l’organismo

A

cibo

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3
Q

energia sotto forma di cibo

A

o utilizzata subito o immagazzinata

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4
Q

energia: lavoro esterno

A

energia consumata quando i muscoli scheletrici si contraggono per muovere oggetti esterni o per muovere il corpo rispetto all’ambiente

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5
Q

energia: lavoro interno

A

tutte le altre forme di energia all’interno del corpo

es. pompare il sangue, respirare, ecc..

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6
Q

energia convertita

A

non tutta usata ma convertita in calore per mantenere costante la temperatura corporea

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7
Q

trasformazione calore in energia?

A

NO

SI il contrario

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8
Q

velocità metabolica

A

velocità con cui l’energia viene utilizzata dal corpo durante il lavoro: consumo energetico/unità di tempo

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9
Q

unità di misura della velocità metabolica

A

caloria: calore necessario per innalzare la temperatura

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10
Q

attività muscolo scheletrico

A

influisce maggiormente sull’aumento della velocità metabolica

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11
Q

metabolismo basale

A

velocità minima del consumo energetico interno durante la veglia

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12
Q

misura diretta del metabolismo basale

A

persona siede in una camere isolata nelle cui pareti circola acqua

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13
Q

misura diretta del metabolismo basale

A

relazione diretta tra o2 consumato e calore prodotto

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14
Q

regolatore del metabolismo basale

A

ormone tiroideo: aumentano i valori = aumenta il metabolismo basale

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15
Q

bilancio energetico neutro

A

apporto = consumo energetico

peso corporeo rimane costante

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16
Q

bilancio energetico positivo

A

apporto > consumo energetico

aumento peso corporeo

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17
Q

bilancio energetico negativo

A

apporto < consumo energetico

diminuzione peso corporeo

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18
Q

monitorare ingresso e uscita di calorie

A

NO recettori
SI fattori chimici che segnalano lo stato nutrizionale dell’organismo: comportamento alimentare il più possibile sincronizzato con le richieste dell’organismo nel nucleo arcuato

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19
Q

nucleo arcuato

A

nell’ipotalamo, gruppo di neuroni a forma di arco.

regolazione a lungo termine del bilancio energetico e del peso

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20
Q

adipociti

A

cellule adipose che secernono ormoni, aadipochine, che giocano un ruolo importante nel bilancio energetico

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21
Q

leptina nelle adipochine

A

una quantità nel sangue è indicatore della quantità totale di trigliceridi immagazzinati nel tessuto adiposo

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22
Q

aree neuronali coinvolte nel bilancio energetico

A

area ipotalamica laterale e nucleo paraventricolare

Rilasciano messaggeri chimici in risposta a stimoli provenienti dal nucleo arcuato

23
Q

cosa produce l’area ipotalamica laterale

A

orexine: stimolatori dell’assunzione di cibo

24
Q

cosa rilascia il nucleo paraventricolare

A

messaggeri chimici che riducono l’appetito e l’assunzione di cibo

25
Q

grelina

A

ormone della fame

  • raggiunge il picco prima dei pasti
  • diminuisce quando il pasto è stato consumato
26
Q

peptide yy

A

controparte della grelina

27
Q

centro della sazietà

A

situato nel tronco encefalico: contribuisce al controllo dei pasti

28
Q

colecistochinina

A

ormone gastrointestinale rilasciato dalla mucosa del duodeno durante la digestione di un pasto per facilitare la digestione e l’assorbimento dei nutrienti

29
Q

obesità

A

contenuto eccessivo di grasso dei depositi lipidici = più apporto di ciò che viene consumato.
Peso corporeo che eccede del 20% sul normale

30
Q

possibili cause di obesità

A
  • il cervello non considera la leptina un segnale per ridurre l’appetito
  • mancanza di esercizio fisico
  • attività fisica involontaria
  • fattori ereditari
  • sviluppo di un numero eccessivo di cellule adipose
    disordini endocrini es. ipotiroidismo
  • dormire poco
31
Q

obesità androide

A

maggiore distribuzione di tessuto adiposo nella regione addominale

32
Q

obesità ginoide

A

tessuto adiposo nella zona glutei e femorale

33
Q

obesità androide e ginoide

A

presente in entrambi i sessi

34
Q

carenza nutrizionale generalizzata nell’anoressia nervosa

A
  • mancanza di cibo
  • difficoltà deglutizione o digestione
  • mancanza di appetito
35
Q

anoressia nervosa

A

paura morbosa di ingrassare

  • secrezione alterata di enzimi
  • assenza di mestruazioni
  • bassa temperatura corporea
36
Q

tessuti mantenuti a bassa temperatura

A

richiedono meno nutrimento, infatti avviene durante gli interventi chirurgici

37
Q

temperatura interna

A

varia da individuo a individuo e da organo a organo

38
Q

scanner temporale

A

misura la temperatura dell’arteria temporale.

Miglior indicatore della temperatura interna, simile a quella del sangue che esce dal cuore

39
Q

entrata e uscita di calore devono essere bilanciati

A
  • esercizio = aumenta la produzione di calore
40
Q

4 meccanismi del trasferimento di calore

A
  • irraggiamento
  • conduzione
  • convenzione
  • evaporazione
41
Q

irraggiamento

A

emissione di energia di un corpo sotto forma di onde elettromagnetiche che si propagano attraverso lo spazio.
Dai più caldi ai più freddi
Gli essere umani perdono ca. il 50% per irraggiamento

42
Q

conduzione

A

trasferimento di calore tra oggetti a differenti temperatura che sono in diretto contatto.
L’aria non è un buon conduttore di calore

43
Q

convenzione

A

trasferimento di energia termica attraverso correnti d’aria: aiutano a portare il calore lontano dal corpo perché sale verso l’alto

44
Q

evaporazione

A

l’acqua evapora lontana dalla pelle

45
Q

sudorazione

A

processo attivo di perdita di calore per evaporazione.

Una soluzione salina che elimina il calore in eccesso secondo necessità

46
Q

non avviene la dispersione di calore se il sudore

A

gocciola o viene asciugato

47
Q

ipotalamo e termoregolazione

A

ipotalamo = termostato dell’organismo.

Riceve segnali termici da varie zone del corpo e integra risposte adeguate

48
Q

2 centri termoregolatori nell’ipotalamo

A

regione posteriore: attivata dal freddo (conservazione/produzione di calore)
regione anteriore: attivata dal caldo (dissipazione del calore)

49
Q

brivido

A

temperatura organismo > temperatura ambiente esterno.

Variazioni attività muscolatura scheletrica -> acquistare calore ai fini delle termoregolazione

50
Q

ipotalamo per aumentare calore

A

aumenta l’attività dei muscoli scheletrici per produrre più calore = aumento graduale del tono muscolare + brivido rapido

51
Q

termogenesi senza brivido

A

importante nei neonati che non sono in grado di rabbrividire -> ormone tiroideo = calore stimolando il metabolismo dei lipidi ‘grasso bruno’ particolare tessuto adiposo dei neonati che converte l’energia chimica in calore

52
Q

regolazione della dispersione di calore

A

avviene nell’ipotalamo: regolando la quantità di sangue che scorre attraverso i termoisolanti.

  • vasodilatazione -> maggiore afflusso di sangue: conserva il calore
  • contrazione del pelo -> pelle d’oca
  • cambiamenti posturali
53
Q

febbre

A

aumento della temperatura corporea causato da infezioni e infiammazioni, ruolo benefico nel combattere l’infezione