I vasi sanguigni e la pressione sanguigna Flashcards
come sono connesse le cellule
fra loro e con l’ambiente esterno da vie vascolari (vasi sanguigni)
sangue ‘rigenerato’
per mantenere la sua composizione costante e sostenere le attività metaboliche
F =
/_\P / R
F cos’è
flusso ematico attraverso il vaso
/_\P cos’è
gradiente di pressione
R cos’è
resistenza del vaso sanguigno
gradiente di pressione
differenza di pressione tra l’inizio e la fine del vaso sanguigno. Forza propulsiva = contrazione cardiaca.
Favorisce il movimento in avanti del sangue nel vaso
resistenza
opposizione al flusso ematico attraverso il vaso
da cosa è provocata la resistenza
dall’attrito fra il liquido che si muove e le pareti vascolari immobili
se la resistenza aumenta
deve aumentare anche il gradiente di pressione
resistenza direttamente proporzionale a
viscosità del sangue e lunghezza del vaso
cos’è la viscosità del sangue
attrito tra le molecole di un liquido quando scorrono una sull’altra durante il flusso. Più eritrociti = flusso più lento
resistenza inversamente proporzionale al
raggio del vaso
albero vascolare
sistema chiuso di vasi per entrambe le circolazioni
funzioni delle arterie
- vie di trasporto veloce del sangue dal cuore agli organi
- serbatoi di pressione per fornire la forza propulsiva quando il cuore è rilasciato
pressione arteriosa
forza esercitata dal sangue contro la parete di un vaso
da cosa dipende la pressione arteriosa
- dal volume del sangue contenuto dal vaso
- compliance delle pareti del vaso (quanto facilmente possono essere stirate)
pressione sistolica
massima pressione esercitata nelle arterie quando il sangue viene eiettato
pressione diastolica
pressione minima esercitata nelle arterie quando il sangue defluisce
sfigmomanometro
connettere un manometro a un ago inserito in un’arteria per misurare la variazione della pressione arteriosa durante tutto il ciclo cardiaco
pressione arteriosa media
NO media aritmetica tra pressione sistolica e diastolica (perché la pressione arteriosa media è più vicina a quella diastolica)
SI pressione media che spinge il sangue nei tessuti durante il ciclo cardiaco
da cosa è controllata e regolata la pressione arteriosa media
dai meccanismi riflessi per la pressione sanguigna
resistenza delle arterie
bassa resistenza al flusso: persa solo una quantità trascurabile di energia pressoria
QUINDI la pressione arteriosa media è la stessa in tutte le ramificazioni
arteriole
quando un’arteria raggiunge un organo che irrora, si ramifica in numerose arteriole all’interno dell’organo
vasi delle arteriole rispetto ai vasi arteriosi
a maggiore resistenza. Abbastanza piccolo per offrire una notevole resistenza al flusso
raggio dei vasi delle arteriole, può essere regolato per svolgere due funzioni
- distribuire in modo variabile la gittata cardiaca tra gli organi sistemici, in funzione della necessità di quel momento
- aiutare a regolare la pressione sanguigna arteriosa
pareti delle arteriole =/= dalle arterie
arteriole: poco tessuto connettivo elastico
vasocostrizione
strato di muscolatura liscia si contrae e la circonferenza del vaso diminuisce
- > aumento resistenza
- > diminuzione portata circolatoria del vaso
vasodilatazione
aumento della circonferenza e del raggio del vaso in seguito al rilasciamento del suo strato di muscolatura liscia
- > diminuzione della resistenza
- > aumento della portata circolatoria del vaso
tono vascolare
stabilisce la ‘linea di base’ della resistenza arteriolare
fatti responsabili del tono vascolare
- muscolo liscio arteriolare ha una notevole attività contrattile
- innervazione = fibre simpatiche (rilasciano noradrenalina: aumento ulteriore del tono vascolare)
fattori che provocano vasocostrizione e vasodilatazione
regolazioni intrinseche ed estrinseche
importanza del controllo locale nel flusso ematico
importante nella distribuzione della gittata cardiaca
gittata cardiaca distribuita a ciascun organo
NO sempre costante MA determinata dal numero delle arteriole che irrorano quella regione
quale apporto di sangue rimane relativamente costante
all’encefalo
influenze metaboliche locali sul flusso ematico
influenze chimiche sul muscolo, correlate alle variazioni all’interno di un organo: importante per adeguare il flusso sanguigno
iperemia attiva
la concentrazione locale di O2 diminuisce quando le cellule in metabolismo attivo utilizzano una maggior quantità di O2 per sostenere la produzione di ATP
iperemia attiva e vasodilatazione
aumenta l’afflusso di sangue a quella particolare regione: incremento del flusso ematico in risposta all’aumento dell’attività tissutale
sostanze paracrine
modificazioni chimiche dell’ambiente cellulare
chi rilascia le sostanze paracrine
le cellule endoteliali. Agiscono sul muscolo liscio per modificarne lo stato di contrazione
monossido di azoto
causa vasodilatazione arteriolare provocando il rilasciamento del muscolo liscio arteriolare nelle vicinanze
mediatore chimico
SI influenza il muscolo liscio arteriolare
NO in risposta a modificazioni metavoliche locali
NO derivazione da cellule endoteliali
come agisce l’istamina durante le reazioni allergiche
vasodilatazione nella regione lesa
risposta arteriolare allo stiramento
fattori fisici che agiscono localmente e sostanze chimiche
autoregolazione
aiuta a mantenere piuttosto costante il flusso sanguigno nonostante deviazione della pressione arteriosa media
applicazione locale di calore
dilata le arteriole
applicazione locale di freddo
costringe le arteriole
regolazione simpatica nella vasocostrizione e nella vasodilatazione
vasocostrizione: aumentata attività simpatica
vasodilatazione: diminuita attività simpatica
come trovare la pressione arteriosa media
gittata cardiaca x resistenza periferica totale
dove si trova il centro di controllo cardiovascolare
midollo allungato dell’encefalo
cosa fa il centro di controllo cardiovascolare
regola l’output simpatico diretto alle arteriole = centro regolatore per la regolazione della pressione sanguigna
capillari
sede di scambi di sostanze tra il sangue e le cellule tissutali: portano il sangue a ogni cellula. Le sostanze vengono scambiate attraverso le pareti dei capillari per diffusione
fattori che aumentano la diffusione attraverso i capillari
- parete capillare molto sottile
- enorme area disponibile per gli scambi
- il sangue scorre più lentamente nei capillari che in qualsiasi altro vaso del sistema circolatorio
parete capillare molto sottile
- costituita da un singolo strato di cellule endoteliali appiattite
NO muscolo liscio
NO tessuto connettivo - capillare molto stretto: eritrociti devono percorrerli in singola fila
portata del flusso
volume di sangue che fluisce per unità di tempo attraverso un dato segmento del sistema circolatorio
velocità del flusso
spazio percorso dal sangue per unità di tempo in un dato segmento del sistema circolatorio
differenza fra portata e velocità
portata: uguale a tutti i livelli del sistema circolatorio
velocità: varia
bassa velocità del flusso
assicura un tempo adeguato per gli scambi: unico scopo del sistema circolatorio
diffusione attraverso i capillari
dipende dalla permeabilità delle pareti alle sostanze
come sono unite le cellule endoteliali nei capillari encefalici
unite tra loro da giunzioni occludenti
pori pieni d’acqua nei capillari
passaggio di piccole sostanze idrosolubili
capillari renali e intestinali
molto permeabili grazie a buchi (fenestrature)
grado di permeabilità dei capillari
NO costante in un dato capillare: allargamento dei pori = aumentata permeabilità
movimento più usato nella parete capillare
diffusione
scambi nei capillari
- diffusione passiva secondo i gradienti di concentrazione
- flusso di massa (filtrazione)
aumento del livello di attività delle cellule
utilizzo di più O2 e produzione di più O2
flusso di massa
un volume di plasma privo di proteine fuoriesce dai capillari, si mescola con il liquido interstiziale circostante e poi viene riassorbito
perché si chiama flusso di massa
perché i costituenti del liquido si muovono in massa
ultrafiltrazione
quando la pressione nel capillare supera la pressione esterna
riassorbimento
quando la pressione esterna supera quella nel capillare
forze che influenzano il flusso di massa
- pressione sanguigna capillare
- pressione colloidosmotica plasmatica
- pressione idrostatica del liquido interstiziale
- pressione colloidosmotica del liquido interstiziale
pressione sanguigna capillare
il liquido va dai capillari al liquido interstiziale
pressione colloidosmotica plasmatica
afflusso di liquido ai capillari.
Le proteine plasmatiche non entrano nel liquido interstiziale ma restano nel plasma
pressione idrostatica del liquido interstiziale
favorisce l’ingresso del liquido nei capillari
pressione colloidosmotica del liquido interstiziale
liquido dai capillari al liquido interstiziale
pressione verso l’esterno
positiva: ultrafiltrazione
pressione verso l’interno
negativa: riassorbimento
ruolo del flusso di massa
NO importante nello scambio dei singoli soluti tra il sangue e i tessuti (perché quantità piccola se paragonata al grande trasferimento dei soluti per diffusione
SI importante nella regolazione della distribuzione del liquido extracellulare tra il plasma e il liquido interstiziale
sistema linfatico
via con cui il liquido interstiziale può essere ricondotto al sangue.
Il liquido filtrato dai capillari al l. interstiziale è superiore di quello riassorbito dal l. interstiziale al plasma
QUINDI liquido in eccesso, raccolto dal sistema linfatico
linfatici iniziali
vasi linfatici a fondo cieco: in quasi tutti i tessuti del corpo
cellule endoteliali sovrapposte: aperture unidirezionali = più grandi dei pori capillari sanguigni
linfa
liquido interstiziale entrato nel vaso linfatico
vaso linfatico
vasi più grandi dei linfatici iniziali che sboccano nel sistema venoso
movimento della linfa
NO ‘cuori linfatici’ che imprimono forza propulsiva
SI muscolo liscio che si contrae (pompa linfatica intrinseca) e vasi linfatici localizzati fra i muscoli scheletrici
funzioni del sistema linfatico
- ritorno del liquido filtrato in eccesso
- difesa contro i patogeni
- trasporto dei liquidi assorbiti
- ritorno delle proteine filtrate
edema
rigonfiamento tissutale dovuto a un eccesso di liquido interstiziale
conseguenze edema
- ridotta concentrazione di proteine plasmatiche
- aumentata permeabilità delle pareti capillari
- aumento della pressione venosa
- blocco dei vasi linfatici (ridotto scambio di materiali tra sangue e cellule)
vene
il sangue che lascia i letti capillari entra nel sistema venoso per essere ricondotto al cuore
raggio e resistenza delle vene
grande raggio: bassa resistenza al flusso che accelera mentre il sangue si avvicina al cuore
funzioni delle vene
- serbatoi di sangue: capacità di immagazzinamento del sangue
- ritorno venoso: dal sangue al cuore
vene = serbatoi di sangue
pareti più sottili e meno muscolatura liscia (=/= arterie -> elastina = elasticità di ritorno)
vene = SI altamente distensibili MA poco ritorno elastico (collagene)
capacità venosa
volume di sangue che le vene possono accogliere
da cosa dipende la capacità venosa
- dalla distensibilità delle pareti venose
- dall’influenza di qualsiasi pressione applicata sulle vene dall’esterno verso l’interno
aumento della capacità venosa
aumento della quantità di sangue che rimane nelle vene invece di tornare al cuore
diminuzione della capacità venossa
più sangue viene riportato al cuore e viene conseguentemente eiettato
muscolatura vene
muscolo liscio venoso, innervato da fibre nervose simpatiche -> aumento del ritorno venoso e aumenta il flusso attraverso questi vasi a causa della loro diminuita capacità
aumento ritorno venoso
aumento della gittata cardiaca = incremento del VTD, frequenza cardiaca e contrattilità cardiaca
vene tra i muscoli scheletrici quando si contraggono
la contrazione comprime le vene e diminuisce la capacità venosa mentre aumenta la pressione venosa
pompa muscolare scheletrica
modo in cui il sangue addizionale accumulato nelle vene, ritorna al cuore durante l’esercizio fisico
posizione orizzontale e verticale
orizzontale: forza di gravità uniforme
verticale: forza di gravità non uniforme
misure compensatorie dell’edema
diminuzione della pressione arteriosa media e la pompa muscolare scheletrica ‘interrompe’ la colonna di sangue
restare fermi a lungo
riduzione afflusso di sangue all’encefalo perché riduzione del volume circolante effettivo
le vene sono valvole unidirezionali
SI fluire verso il cuore
NO refluire verso i tessuti
vene varicose
si originano quando le valvole venose diventano insufficienti e non riescono più a sostenere la colonna di sangue che le sovrasta
grave conseguenza delle vene varicose
possibilità di formazione di coaguli di sangue stagnante che possono staccarsi e bloccare piccoli vasi, soprattutto i capillari polmonari
quando il sangue attraversa la cavità toracica
esposto a pressione subatmosferica con differenza di pressione: aumento del ritorno venoso = pompa respiratoria
pressione sanguigna
pressione arteriosa media: pressione sanguigna che viene monitorata e regolata dall’organismo.
Principale forza di propulsione del sangue verso i tessuti
perché la pressione sanguigna deve essere regolare
- deve essere abbastanza elevata per assicurare una sufficiente forza propulsiva
- non deve essere tanto elevata da richiedere al cuore di compiere un lavoro eccessivo e aumentare il rischio di danni vascolari
come avviene la regolazione della pressione arteriosa media
azione integrata di varie componenti del sistema circolatorio e di altri sistemi corporei
da cosa è monitorata la pressione arteriosa media
da barocettori nel sistema circolatorio
barocettori
sensori di pressione
cosa fanno i barocettori
rilevano una variazione e iniziano risposte riflesse per riportarla al suo valore iniziale
regolazioni a breve termine: qualche secondo (barocettori)
effettuate mediante variazioni della gittata cardiaca e della resistenza periferica totale
regolazioni a lungo termine: da minuti a giorni (barocettori)
regolazioni del volume totale di sangue, ripristinando il bilancio salino e il bilancio idrico
il riflesso barocettivo comprende
- recettore
- via afferente
- centro integratore
- via efferente
- organi effettori
nel recettore sono coinvolti
- seno carotideo
- barocettori dell’arco aortico
centro integratore del riflesso barocettivo
centro di controllo cardiovascolare: localizzato nel bulbo del tronco encefalico
via efferente del riflesso barocettivo
sistema nervoso autonomo
pressione arteriosa media sopra il livello normale
i barocettori del seno carotideo e dell’arco aortico aumentano la frequenza di scarica nei rispettivi neuroni afferenti
pressione arteriosa media sotto il livello normale
diminuzione dell’attività dei barocettori
ipertensione
pressione sanguigna troppo elevata
ipotensione
pressione sanguigna troppo bassa
forma estrema dell’ipotensione
shock circolatorio
ipertensione secondaria
conseguente a un’altra patologia primaria.
Cause possibili: patologie renali, incapacità di eliminare il normale carico di sali (ritenzione salina) QUINDI innalzamento ematico = ipertensione
ipertensione primaria
causa ignota nel 90% dei casi = aumento della pressione arteriosa per cause sconosciute (tendenza genetica + altri fattori)
adattamento dei barocettori durante l’ipertensione
continuano a lavorare per regolare la pressione sanguigna MA la mantengono a un livello medio più alto
complicanze dell’ipertensione sul cuore
deve lavorare contro un’aumentata resistenza periferica totale
complicanze dell’ipertensione sui vasi sanguigni
danneggiati dall’elevata pressione interna
altre complicanze dell’ipertensione
- emorragie spontanee: provocate dalla rottura di piccoli vasi
- blocco renale
- perdita della vista
ipertensione senza complicazioni
asintomatica
preipertensione
si situa nell’intervallo tra la pressione normale (120/80) e l’ipertensione (140/90). Può essere migliorata attraverso provvedimenti nella dieta e nell’esercizio fisico (=/= dall’ipertensione)
bassa pressione arteriosa
sproporzionata tra capacità vascolare e volume ematico. Cuore troppo debole per spingere il sangue
ipotensione ortostatica (posturale)
risposte compensatorie insufficienti agli spostamenti gravitazionali del sangue quando una persona passa dalla posizione orizzontale a quella verticale
shock circolatorio avviene in seguito a
- perdita eccessiva di sangue come in caso di emorragia
- riduzione della capacità del cuore indebolito
- vasodilatazione arteriolare indotta da sostanze vasodilatatrici
- perdita di tono vascolare simpatico
forte perdita di sangue
diminuzione del ritorno venoso e riduzione di gittata cardiaca e pressione arteriosa
compensazioni dello shock circolatorio
risposta dei barocettori: aumentata gittata cardiaca e resistenza periferica totale
- autotrasfusione
- riduzione emissione urinaria
- stimola aumento della sete
- aumento della produzione di eritrociti
shock irreversibile
quando i meccanismi compensatori non sono sufficienti e il volume del liquido deve essere sostituito dall’esterno
come il liquido deve essere sostituito dall’esterno
combinazione tra assunzione di bevande e trasfusione