I vasi sanguigni e la pressione sanguigna Flashcards

1
Q

come sono connesse le cellule

A

fra loro e con l’ambiente esterno da vie vascolari (vasi sanguigni)

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Q

sangue ‘rigenerato’

A

per mantenere la sua composizione costante e sostenere le attività metaboliche

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3
Q

F =

A

/_\P / R

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4
Q

F cos’è

A

flusso ematico attraverso il vaso

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5
Q

/_\P cos’è

A

gradiente di pressione

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6
Q

R cos’è

A

resistenza del vaso sanguigno

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7
Q

gradiente di pressione

A

differenza di pressione tra l’inizio e la fine del vaso sanguigno. Forza propulsiva = contrazione cardiaca.
Favorisce il movimento in avanti del sangue nel vaso

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8
Q

resistenza

A

opposizione al flusso ematico attraverso il vaso

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9
Q

da cosa è provocata la resistenza

A

dall’attrito fra il liquido che si muove e le pareti vascolari immobili

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10
Q

se la resistenza aumenta

A

deve aumentare anche il gradiente di pressione

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11
Q

resistenza direttamente proporzionale a

A

viscosità del sangue e lunghezza del vaso

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12
Q

cos’è la viscosità del sangue

A

attrito tra le molecole di un liquido quando scorrono una sull’altra durante il flusso. Più eritrociti = flusso più lento

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13
Q

resistenza inversamente proporzionale al

A

raggio del vaso

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14
Q

albero vascolare

A

sistema chiuso di vasi per entrambe le circolazioni

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15
Q

funzioni delle arterie

A
  • vie di trasporto veloce del sangue dal cuore agli organi

- serbatoi di pressione per fornire la forza propulsiva quando il cuore è rilasciato

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16
Q

pressione arteriosa

A

forza esercitata dal sangue contro la parete di un vaso

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17
Q

da cosa dipende la pressione arteriosa

A
  • dal volume del sangue contenuto dal vaso

- compliance delle pareti del vaso (quanto facilmente possono essere stirate)

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18
Q

pressione sistolica

A

massima pressione esercitata nelle arterie quando il sangue viene eiettato

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19
Q

pressione diastolica

A

pressione minima esercitata nelle arterie quando il sangue defluisce

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20
Q

sfigmomanometro

A

connettere un manometro a un ago inserito in un’arteria per misurare la variazione della pressione arteriosa durante tutto il ciclo cardiaco

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21
Q

pressione arteriosa media

A

NO media aritmetica tra pressione sistolica e diastolica (perché la pressione arteriosa media è più vicina a quella diastolica)
SI pressione media che spinge il sangue nei tessuti durante il ciclo cardiaco

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22
Q

da cosa è controllata e regolata la pressione arteriosa media

A

dai meccanismi riflessi per la pressione sanguigna

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23
Q

resistenza delle arterie

A

bassa resistenza al flusso: persa solo una quantità trascurabile di energia pressoria
QUINDI la pressione arteriosa media è la stessa in tutte le ramificazioni

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24
Q

arteriole

A

quando un’arteria raggiunge un organo che irrora, si ramifica in numerose arteriole all’interno dell’organo

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25
Q

vasi delle arteriole rispetto ai vasi arteriosi

A

a maggiore resistenza. Abbastanza piccolo per offrire una notevole resistenza al flusso

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26
Q

raggio dei vasi delle arteriole, può essere regolato per svolgere due funzioni

A
  • distribuire in modo variabile la gittata cardiaca tra gli organi sistemici, in funzione della necessità di quel momento
  • aiutare a regolare la pressione sanguigna arteriosa
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27
Q

pareti delle arteriole =/= dalle arterie

A

arteriole: poco tessuto connettivo elastico

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28
Q

vasocostrizione

A

strato di muscolatura liscia si contrae e la circonferenza del vaso diminuisce

  • > aumento resistenza
  • > diminuzione portata circolatoria del vaso
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29
Q

vasodilatazione

A

aumento della circonferenza e del raggio del vaso in seguito al rilasciamento del suo strato di muscolatura liscia

  • > diminuzione della resistenza
  • > aumento della portata circolatoria del vaso
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30
Q

tono vascolare

A

stabilisce la ‘linea di base’ della resistenza arteriolare

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31
Q

fatti responsabili del tono vascolare

A
  • muscolo liscio arteriolare ha una notevole attività contrattile
  • innervazione = fibre simpatiche (rilasciano noradrenalina: aumento ulteriore del tono vascolare)
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32
Q

fattori che provocano vasocostrizione e vasodilatazione

A

regolazioni intrinseche ed estrinseche

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33
Q

importanza del controllo locale nel flusso ematico

A

importante nella distribuzione della gittata cardiaca

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34
Q

gittata cardiaca distribuita a ciascun organo

A

NO sempre costante MA determinata dal numero delle arteriole che irrorano quella regione

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35
Q

quale apporto di sangue rimane relativamente costante

A

all’encefalo

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36
Q

influenze metaboliche locali sul flusso ematico

A

influenze chimiche sul muscolo, correlate alle variazioni all’interno di un organo: importante per adeguare il flusso sanguigno

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37
Q

iperemia attiva

A

la concentrazione locale di O2 diminuisce quando le cellule in metabolismo attivo utilizzano una maggior quantità di O2 per sostenere la produzione di ATP

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38
Q

iperemia attiva e vasodilatazione

A

aumenta l’afflusso di sangue a quella particolare regione: incremento del flusso ematico in risposta all’aumento dell’attività tissutale

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39
Q

sostanze paracrine

A

modificazioni chimiche dell’ambiente cellulare

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40
Q

chi rilascia le sostanze paracrine

A

le cellule endoteliali. Agiscono sul muscolo liscio per modificarne lo stato di contrazione

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41
Q

monossido di azoto

A

causa vasodilatazione arteriolare provocando il rilasciamento del muscolo liscio arteriolare nelle vicinanze

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42
Q

mediatore chimico

A

SI influenza il muscolo liscio arteriolare
NO in risposta a modificazioni metavoliche locali
NO derivazione da cellule endoteliali

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43
Q

come agisce l’istamina durante le reazioni allergiche

A

vasodilatazione nella regione lesa

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44
Q

risposta arteriolare allo stiramento

A

fattori fisici che agiscono localmente e sostanze chimiche

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45
Q

autoregolazione

A

aiuta a mantenere piuttosto costante il flusso sanguigno nonostante deviazione della pressione arteriosa media

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46
Q

applicazione locale di calore

A

dilata le arteriole

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47
Q

applicazione locale di freddo

A

costringe le arteriole

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48
Q

regolazione simpatica nella vasocostrizione e nella vasodilatazione

A

vasocostrizione: aumentata attività simpatica
vasodilatazione: diminuita attività simpatica

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49
Q

come trovare la pressione arteriosa media

A

gittata cardiaca x resistenza periferica totale

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50
Q

dove si trova il centro di controllo cardiovascolare

A

midollo allungato dell’encefalo

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51
Q

cosa fa il centro di controllo cardiovascolare

A

regola l’output simpatico diretto alle arteriole = centro regolatore per la regolazione della pressione sanguigna

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52
Q

capillari

A

sede di scambi di sostanze tra il sangue e le cellule tissutali: portano il sangue a ogni cellula. Le sostanze vengono scambiate attraverso le pareti dei capillari per diffusione

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53
Q

fattori che aumentano la diffusione attraverso i capillari

A
  1. parete capillare molto sottile
  2. enorme area disponibile per gli scambi
  3. il sangue scorre più lentamente nei capillari che in qualsiasi altro vaso del sistema circolatorio
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54
Q

parete capillare molto sottile

A
  • costituita da un singolo strato di cellule endoteliali appiattite
    NO muscolo liscio
    NO tessuto connettivo
  • capillare molto stretto: eritrociti devono percorrerli in singola fila
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55
Q

portata del flusso

A

volume di sangue che fluisce per unità di tempo attraverso un dato segmento del sistema circolatorio

56
Q

velocità del flusso

A

spazio percorso dal sangue per unità di tempo in un dato segmento del sistema circolatorio

57
Q

differenza fra portata e velocità

A

portata: uguale a tutti i livelli del sistema circolatorio

velocità: varia

58
Q

bassa velocità del flusso

A

assicura un tempo adeguato per gli scambi: unico scopo del sistema circolatorio

59
Q

diffusione attraverso i capillari

A

dipende dalla permeabilità delle pareti alle sostanze

60
Q

come sono unite le cellule endoteliali nei capillari encefalici

A

unite tra loro da giunzioni occludenti

61
Q

pori pieni d’acqua nei capillari

A

passaggio di piccole sostanze idrosolubili

62
Q

capillari renali e intestinali

A

molto permeabili grazie a buchi (fenestrature)

63
Q

grado di permeabilità dei capillari

A

NO costante in un dato capillare: allargamento dei pori = aumentata permeabilità

64
Q

movimento più usato nella parete capillare

A

diffusione

65
Q

scambi nei capillari

A
  • diffusione passiva secondo i gradienti di concentrazione

- flusso di massa (filtrazione)

66
Q

aumento del livello di attività delle cellule

A

utilizzo di più O2 e produzione di più O2

67
Q

flusso di massa

A

un volume di plasma privo di proteine fuoriesce dai capillari, si mescola con il liquido interstiziale circostante e poi viene riassorbito

68
Q

perché si chiama flusso di massa

A

perché i costituenti del liquido si muovono in massa

69
Q

ultrafiltrazione

A

quando la pressione nel capillare supera la pressione esterna

70
Q

riassorbimento

A

quando la pressione esterna supera quella nel capillare

71
Q

forze che influenzano il flusso di massa

A
  1. pressione sanguigna capillare
  2. pressione colloidosmotica plasmatica
  3. pressione idrostatica del liquido interstiziale
  4. pressione colloidosmotica del liquido interstiziale
72
Q

pressione sanguigna capillare

A

il liquido va dai capillari al liquido interstiziale

73
Q

pressione colloidosmotica plasmatica

A

afflusso di liquido ai capillari.

Le proteine plasmatiche non entrano nel liquido interstiziale ma restano nel plasma

74
Q

pressione idrostatica del liquido interstiziale

A

favorisce l’ingresso del liquido nei capillari

75
Q

pressione colloidosmotica del liquido interstiziale

A

liquido dai capillari al liquido interstiziale

76
Q

pressione verso l’esterno

A

positiva: ultrafiltrazione

77
Q

pressione verso l’interno

A

negativa: riassorbimento

78
Q

ruolo del flusso di massa

A

NO importante nello scambio dei singoli soluti tra il sangue e i tessuti (perché quantità piccola se paragonata al grande trasferimento dei soluti per diffusione
SI importante nella regolazione della distribuzione del liquido extracellulare tra il plasma e il liquido interstiziale

79
Q

sistema linfatico

A

via con cui il liquido interstiziale può essere ricondotto al sangue.
Il liquido filtrato dai capillari al l. interstiziale è superiore di quello riassorbito dal l. interstiziale al plasma
QUINDI liquido in eccesso, raccolto dal sistema linfatico

80
Q

linfatici iniziali

A

vasi linfatici a fondo cieco: in quasi tutti i tessuti del corpo
cellule endoteliali sovrapposte: aperture unidirezionali = più grandi dei pori capillari sanguigni

81
Q

linfa

A

liquido interstiziale entrato nel vaso linfatico

82
Q

vaso linfatico

A

vasi più grandi dei linfatici iniziali che sboccano nel sistema venoso

83
Q

movimento della linfa

A

NO ‘cuori linfatici’ che imprimono forza propulsiva

SI muscolo liscio che si contrae (pompa linfatica intrinseca) e vasi linfatici localizzati fra i muscoli scheletrici

84
Q

funzioni del sistema linfatico

A
  • ritorno del liquido filtrato in eccesso
  • difesa contro i patogeni
  • trasporto dei liquidi assorbiti
  • ritorno delle proteine filtrate
85
Q

edema

A

rigonfiamento tissutale dovuto a un eccesso di liquido interstiziale

86
Q

conseguenze edema

A
  • ridotta concentrazione di proteine plasmatiche
  • aumentata permeabilità delle pareti capillari
  • aumento della pressione venosa
  • blocco dei vasi linfatici (ridotto scambio di materiali tra sangue e cellule)
87
Q

vene

A

il sangue che lascia i letti capillari entra nel sistema venoso per essere ricondotto al cuore

88
Q

raggio e resistenza delle vene

A

grande raggio: bassa resistenza al flusso che accelera mentre il sangue si avvicina al cuore

89
Q

funzioni delle vene

A
  1. serbatoi di sangue: capacità di immagazzinamento del sangue
  2. ritorno venoso: dal sangue al cuore
90
Q

vene = serbatoi di sangue

A

pareti più sottili e meno muscolatura liscia (=/= arterie -> elastina = elasticità di ritorno)
vene = SI altamente distensibili MA poco ritorno elastico (collagene)

91
Q

capacità venosa

A

volume di sangue che le vene possono accogliere

92
Q

da cosa dipende la capacità venosa

A
  • dalla distensibilità delle pareti venose

- dall’influenza di qualsiasi pressione applicata sulle vene dall’esterno verso l’interno

93
Q

aumento della capacità venosa

A

aumento della quantità di sangue che rimane nelle vene invece di tornare al cuore

94
Q

diminuzione della capacità venossa

A

più sangue viene riportato al cuore e viene conseguentemente eiettato

95
Q

muscolatura vene

A

muscolo liscio venoso, innervato da fibre nervose simpatiche -> aumento del ritorno venoso e aumenta il flusso attraverso questi vasi a causa della loro diminuita capacità

96
Q

aumento ritorno venoso

A

aumento della gittata cardiaca = incremento del VTD, frequenza cardiaca e contrattilità cardiaca

97
Q

vene tra i muscoli scheletrici quando si contraggono

A

la contrazione comprime le vene e diminuisce la capacità venosa mentre aumenta la pressione venosa

98
Q

pompa muscolare scheletrica

A

modo in cui il sangue addizionale accumulato nelle vene, ritorna al cuore durante l’esercizio fisico

99
Q

posizione orizzontale e verticale

A

orizzontale: forza di gravità uniforme
verticale: forza di gravità non uniforme

100
Q

misure compensatorie dell’edema

A

diminuzione della pressione arteriosa media e la pompa muscolare scheletrica ‘interrompe’ la colonna di sangue

101
Q

restare fermi a lungo

A

riduzione afflusso di sangue all’encefalo perché riduzione del volume circolante effettivo

102
Q

le vene sono valvole unidirezionali

A

SI fluire verso il cuore

NO refluire verso i tessuti

103
Q

vene varicose

A

si originano quando le valvole venose diventano insufficienti e non riescono più a sostenere la colonna di sangue che le sovrasta

104
Q

grave conseguenza delle vene varicose

A

possibilità di formazione di coaguli di sangue stagnante che possono staccarsi e bloccare piccoli vasi, soprattutto i capillari polmonari

105
Q

quando il sangue attraversa la cavità toracica

A

esposto a pressione subatmosferica con differenza di pressione: aumento del ritorno venoso = pompa respiratoria

106
Q

pressione sanguigna

A

pressione arteriosa media: pressione sanguigna che viene monitorata e regolata dall’organismo.
Principale forza di propulsione del sangue verso i tessuti

107
Q

perché la pressione sanguigna deve essere regolare

A
  • deve essere abbastanza elevata per assicurare una sufficiente forza propulsiva
  • non deve essere tanto elevata da richiedere al cuore di compiere un lavoro eccessivo e aumentare il rischio di danni vascolari
108
Q

come avviene la regolazione della pressione arteriosa media

A

azione integrata di varie componenti del sistema circolatorio e di altri sistemi corporei

109
Q

da cosa è monitorata la pressione arteriosa media

A

da barocettori nel sistema circolatorio

110
Q

barocettori

A

sensori di pressione

111
Q

cosa fanno i barocettori

A

rilevano una variazione e iniziano risposte riflesse per riportarla al suo valore iniziale

112
Q

regolazioni a breve termine: qualche secondo (barocettori)

A

effettuate mediante variazioni della gittata cardiaca e della resistenza periferica totale

113
Q

regolazioni a lungo termine: da minuti a giorni (barocettori)

A

regolazioni del volume totale di sangue, ripristinando il bilancio salino e il bilancio idrico

114
Q

il riflesso barocettivo comprende

A
  • recettore
  • via afferente
  • centro integratore
  • via efferente
  • organi effettori
115
Q

nel recettore sono coinvolti

A
  • seno carotideo

- barocettori dell’arco aortico

116
Q

centro integratore del riflesso barocettivo

A

centro di controllo cardiovascolare: localizzato nel bulbo del tronco encefalico

117
Q

via efferente del riflesso barocettivo

A

sistema nervoso autonomo

118
Q

pressione arteriosa media sopra il livello normale

A

i barocettori del seno carotideo e dell’arco aortico aumentano la frequenza di scarica nei rispettivi neuroni afferenti

119
Q

pressione arteriosa media sotto il livello normale

A

diminuzione dell’attività dei barocettori

120
Q

ipertensione

A

pressione sanguigna troppo elevata

121
Q

ipotensione

A

pressione sanguigna troppo bassa

122
Q

forma estrema dell’ipotensione

A

shock circolatorio

123
Q

ipertensione secondaria

A

conseguente a un’altra patologia primaria.
Cause possibili: patologie renali, incapacità di eliminare il normale carico di sali (ritenzione salina) QUINDI innalzamento ematico = ipertensione

124
Q

ipertensione primaria

A

causa ignota nel 90% dei casi = aumento della pressione arteriosa per cause sconosciute (tendenza genetica + altri fattori)

125
Q

adattamento dei barocettori durante l’ipertensione

A

continuano a lavorare per regolare la pressione sanguigna MA la mantengono a un livello medio più alto

126
Q

complicanze dell’ipertensione sul cuore

A

deve lavorare contro un’aumentata resistenza periferica totale

127
Q

complicanze dell’ipertensione sui vasi sanguigni

A

danneggiati dall’elevata pressione interna

128
Q

altre complicanze dell’ipertensione

A
  • emorragie spontanee: provocate dalla rottura di piccoli vasi
  • blocco renale
  • perdita della vista
129
Q

ipertensione senza complicazioni

A

asintomatica

130
Q

preipertensione

A

si situa nell’intervallo tra la pressione normale (120/80) e l’ipertensione (140/90). Può essere migliorata attraverso provvedimenti nella dieta e nell’esercizio fisico (=/= dall’ipertensione)

131
Q

bassa pressione arteriosa

A

sproporzionata tra capacità vascolare e volume ematico. Cuore troppo debole per spingere il sangue

132
Q

ipotensione ortostatica (posturale)

A

risposte compensatorie insufficienti agli spostamenti gravitazionali del sangue quando una persona passa dalla posizione orizzontale a quella verticale

133
Q

shock circolatorio avviene in seguito a

A
  • perdita eccessiva di sangue come in caso di emorragia
  • riduzione della capacità del cuore indebolito
  • vasodilatazione arteriolare indotta da sostanze vasodilatatrici
  • perdita di tono vascolare simpatico
134
Q

forte perdita di sangue

A

diminuzione del ritorno venoso e riduzione di gittata cardiaca e pressione arteriosa

135
Q

compensazioni dello shock circolatorio

A

risposta dei barocettori: aumentata gittata cardiaca e resistenza periferica totale

  • autotrasfusione
  • riduzione emissione urinaria
  • stimola aumento della sete
  • aumento della produzione di eritrociti
136
Q

shock irreversibile

A

quando i meccanismi compensatori non sono sufficienti e il volume del liquido deve essere sostituito dall’esterno

137
Q

come il liquido deve essere sostituito dall’esterno

A

combinazione tra assunzione di bevande e trasfusione