ADIUVANTI E PATOLOGIA DI LABORATORIO Flashcards

1
Q
  1. Analita ideale: Analita di cui conosciamo il valore soglia che ci permette di distinguere sani/malati
    Analita che è sempre misurato con precisione
    Analita che non varia mai nel tempo
    Analita che non ha alcuna utilità diagnosticaa
A

nalita di cui conosciamo il valore soglia che ci permette di distinguere sani/malati

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Q
  1. Il valore soglia di un analita:
    sopra tutti positivi, sotto tutti negativi
    È un valore medio utilizzato per valutare la variabilità dei risultati
    Indica il livello massimo raggiungibile da un analita in un test
    È il valore di riferimento che rappresenta la norma fisiologica
A

sopra tutti positivi, sotto tutti negativi

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3
Q
  1. Caratteristiche analita:
    Specificità, sensibilità, accuratezza, precisione
    Solo la sensibilità e la specificità
    Solo l’accuratezza e la precisione
    Solo la sensibilità
A

Specificità, sensibilità, accuratezza, precisione

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4
Q
  1. Errore totale:
    Differenza tra il valore misurato e il valore reale
    Media dei valori misurati
    Differenza tra il valore medio e il valore minimo
    Somma degli errori sistematici
A

differenza tra il valore misurato e il valore reale

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4
Q
  1. Cosa sono gli errori sistematici
    Errori che si ripetono in modo costante e prevedibile
    Errori che sono casuali e imprevedibili
    Errori che si verificano solo nei test di laboratorio
    Errori che non influenzano il risultato finale
A

Errori che si ripetono in modo costante e prevedibile

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5
Q
  1. A cosa serve calibrare uno strumento
    Per garantire che lo strumento fornisca misurazioni accurate e precise
    Per aumentare la velocità di esecuzione delle misurazioni
    Per ridurre i costi di utilizzo dello strumento
    Per modificare le caratteristiche fisiche dello strumento
A

Per garantire che lo strumento fornisca misurazioni accurate e precise

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6
Q
  1. Turn Around Time (TAT):
    Tempo intercorso tra prelievo e consegna del risultato
    Tempo di conservazione del campione
    Tempo necessario per eseguire l’analisi
    Tempo di validazione dei risultati
A

Tempo intercorso tra prelievo e consegna del risultato

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7
Q
  1. Domanda sullo spostamento dei valori soglia tipo se sposto la soglia dei veri positivi:
    Aumenta la sensibilità
    Aumenta la specificità
    Diminuisce la specificità
    Non ha alcun effetto
A

Aumenta la sensibilità.

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8
Q
  1. Che indicatore si utilizza per escludere una malattia:
    Sensibilità
    Specificità
    Accuratezza
    Precisione
A

Specificità.

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9
Q
  1. Qualità analitica di un test influenzata da
    a. Tipo di campione, modalità di prelievo, volume inadeguato
    b. Tipo di campione, modalità di prelievo e raccolta, trasporto, volume adeguato
    c. Tipo di campione, modalità di prelievo e raccolta, trasporto ed entrata in laboratorio
    d. Modalità di prelievo e raccolta, volume adeguato, trasporto e conservazione
A

Tipo di campione, modalità di prelievo e raccolta, trasporto ed entrata in laboratorio

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10
Q
  1. Biomarcatori genomici:
    Indici di mutazioni e alterazioni cromosomiche
    Indicatori di infiammazione
    Segnali di infezione batterica
    Marcatori di funzione epatica
A

Indici di mutazioni e alterazioni cromosomiche

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11
Q
  1. Quale NON è uno dei ruoli dei laboratori di analisi:
    Aiutare il medico nella formulazione della prognosi
    Fornire dati per la diagnosi
    Monitorare l’efficacia del trattamento
    Eseguire screening preventivi
A

Aiutare il medico nella formulazione della prognosi

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12
Q
  1. Specificità:
    Non abbiamo interferenza con altri marcatori
    La capacità di identificare correttamente i falsi negativi
    La capacità di identificare correttamente i falsi positivi
    La capacità di identificare correttamente chi ha la malattia
A

Non abbiamo interferenza con altri marcatori

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13
Q
  1. Per quali indagini vengono usate le colture cellulari nel laboratorio analisi: Microbiologia
    Biochimica clinica
    Genetica
    Immunologia
A

Microbiologia.

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13
Q
  1. Da cosa è garantita la correttezza della misura:
    Bravura dell’operatore/tecnico
    Strumento mantenuto bene
    Concordanza tra valori dell’analita misurati nel siero di controllo e quelli già noti preventivamente/conosciuti
    Tempestività del test
A

Concordanza tra valori dell’analita misurati nel siero di controllo e quelli già noti preventivamente/conosciuti

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14
Q
  1. Totale dei soggetti sani è dato da:
    Veri positivi + falsi negativi
    Veri negativi + veri positivi
    Falsi positivi + falsi negativi
    Veri negativi + falsi positivi
A

Veri negativi + falsi positivi

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15
Q
  1. POCT:
    Laboratorio di ricerca
    Laboratorio di reparto
    Laboratorio di microbiologia
    Laboratorio di anatomia patologica
A

Laboratorio di reparto

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16
Q
  1. Cosa misura la specificità: Percentuale di individui sani che risultano veri negativi
    Percentuale di individui malati che risultano veri positivi
    Percentuale di individui malati che risultano falsi positivi
    Percentuale di individui sani che risultano falsi negativi
A

percentuale di individui sani che risultano veri negativi

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17
Q
  1. Cos’è la specificità:
    Test che individua solo gli individui malati
    Test che identifica correttamente gli individui sani
    Test che ha una bassa probabilità di falsi negativi
    Test che identifica solo gli individui sani
A

test che individua solo gli individui malati

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18
Q
  1. I falsi positivi sono:
    Malati che risultano negativi al test
    Individui sani che risultano negativi al test
    Malati che risultano positivi al test
    Sani che stanno fuori dai valori di riferimento/fuori dalla curva
A

sani che stanno fuori valori di riferimento/fuori dalla curva

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19
Q
  1. Sensibilità di un test:
    Individuare tutti i soggetti malati
    Individuare tutti i soggetti sani
    Ridurre i falsi positivi
    Ridurre i falsi negativi
A

Individuare tutti i soggetti malati

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19
Q
  1. Non è un esame istologico:
    a. Striscio
    b. Biopsia endoscopica
    c. Biopsia da incisione
    d. Agoaspirato
A

Striscio.

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20
Q
  1. Unità di misura eritrociti: milioni per microlitro
A

milioni per microlitro

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21
Q
  1. Definizione VES:
    Volume di eritrosedimentazione
    Velocità di emoglobina
    Velocità di eritrosedimentazione
    Volume di sangue eritrocitario
A

Velocità di eritrosedimentazione

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22
Q
  1. Affermazione NON esatta per velocità di eritrosedimentazione: Indicativa di infiammazione
    Indicativa di infezioni batteriche come la setticemia
    Può essere elevata in malattie autoimmuni
    È un test specifico per la setticemia
A

setticemia

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23
Q
  1. Esami ematologici infiammazione: Proteina C reattiva e VES
    Solo proteina C reattiva
    Solo VES
    Fibrinogeno e glicemia
A

Proteina C reattiva e VES

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24
Q
  1. VES aumenta in:
    Infiammazione
    Anemia
    Iperglicemia
    Deidratazione
A

Infiammazione

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25
Q
  1. Dove NON si misura la VES:
    Infiammazione
    Emodiluizione
    Emolisi extravascolare
    Infezioni
A

Emolisi extravascolare

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26
Q
  1. Emocromo si effettua su:
    Sangue arterioso
    Sangue venoso periferico
    Urine
    Sangue capillare
A

Sangue venoso periferico

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27
Q
  1. Come si misura il numero di globuli bianchi:Conta tramite microscopio ottico
    Analisi automatica mediante ematocitometro
    Misurazione tramite spettrofotometria
    Misurazione con reagente colorante specifico
A

Analisi automatica mediante ematocitometro

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28
Q
  1. Quanti sono i globuli bianchi:
    4-10 x 10^3 /µL
    2-5 x 10^3 /µL
    10-15 x 10^3 /µL
    1-3 x 10^3 /µL
A

4-10 x 10^3 /µL

29
Q
  1. Cos’è l’ematocrito (hct%)/come si calcola:
    RBC x MCV
    RBC x MCH
    MCV x MCHC
    MCV x MCH x RBC
A

RBC x MCV

30
Q
  1. Aumento ematocrito in corso di disidratazione perchè:
    Diminuisce il volume plasmatico
    Aumenta il numero di globuli rossi
    Aumenta la produzione di eritrociti
    Aumenta la produzione di plasma
A

Diminuisce il volume plasmatico

31
Q
  1. Cos’è anisocitosi:
    Variazione delle dimensioni degli eritrociti
    Aumento del numero di globuli rossi
    Presenza di globuli rossi di forma anomala
    Variazione del numero di globuli bianchi
A

variazione dimensioni

32
Q
  1. A cosa servono gli analizzatori nei laboratori
    Per eseguire esami manualmente
    Per automatizzare l’analisi dei campioni
    Per conservare i campioni a temperature specifiche
    Per raccogliere campioni dal paziente
A

Per automatizzare l’analisi dei campioni

33
Q
  1. L’esame al microscopio consente di valutare:
    La quantità di globuli rossi nel sangue
    Il volume degli eritrociti
    La concentrazione di proteine nel plasma
    La morfologia delle cellule
A

La morfologia delle cellule

34
Q
  1. Numero di piastrine:

n x 10^3 /µL
n x 10^6 /µL
n x 10^5 /µL
n x 10^4 /µL

A

n x 10^5 /µL

35
Q
  1. Valore che non si misura direttamente ma si calcola:
    a. Hct%
    b. Volume corpuscolare medio
    c. Numero piastrine
A

Hct%

36
Q
  1. Definizione di specificità analitica
    La capacità di un test di identificare correttamente i soggetti sani (veri negativi)
    La capacità di un test di identificare correttamente i soggetti malati (veri positivi)
    La capacità di un test di misurare solo il parametro di interesse senza interferenze da altre sostanze
    La capacità di un test di distinguere tra due malattie simili
A

La capacità di un test di identificare correttamente i soggetti sani (veri negativi)

37
Q
  1. Biomarcatore è:
    Caratteristica misurabile sia normale che patologica
    Caratteristica misurabile solo in condizioni patologiche
    Sostanza presente solo in caso di malattia
    Caratteristica misurabile solo in condizioni fisiologiche
A

Caratteristica misurabile sia normale che patologica.

38
Q
  1. Cosa può causare trombocitopenia:
    a. Anemia falciforme
    b. Malattie renali
    c. Malattie epatiche
    d. Malattie autoimmuni
A

Malattie autoimmuni.

39
Q
  1. Lo striscio evidenzia:
    Colorazione, forma e dimensione delle cellule
    Distribuzione e quantità di globuli bianchi
    Contenuto di proteine nel sangue
    Presenza di patogeni nel sangue
A

Colorazione, forma e dimensione delle cellule

40
Q
  1. Striscio di sangue:
    May Grunwald Giemsa al microscopio ottico
    May Grunwald Giemsa al microscopio elettronico
    Hematoxylin-eosin al microscopio ottico
    Colorazione Wright al microscopio elettronico
A

May Grunwald Giemsa al microscopio ottico.

41
Q
  1. Una riduzione vera del numero degli eritrociti può verificarsi in caso di: Riduzione della produzione di eritrociti
    Emorragia acuta
    Entrambe le opzioni (riduzione produzione eritrociti e emorragia)
    Aumento della produzione di eritrociti
A

Entrambe le opzioni (riduzione produzione eritrociti e emorragia)

42
Q
  1. Una riduzione falsa di eritrociti può essere dovuta a:
    Emorragia acuta
    Emodiluizione in gravidanza
    Ridotta produzione di eritrociti
    Policitemia vera
A

Emodiluizione in gravidanza.

43
Q
  1. Durante un’infezione parassitaria aumentano:
    Eosinofili
    Neutrofili
    Linfociti
    Monociti
A

Eosinofili

44
Q
  1. Cosa aumenta in caso di infezioni virali:
    Granulociti neutrofili
    Monociti
    Linfociti/plasmacellule
    Eosinofili
A

Linfociti/plasmacellule

45
Q
  1. Accettazione validazione referto
    Controllo della qualità del campione e conferma della correttezza dei risultati
    Trasmissione del referto al medico senza ulteriori verifiche
    Verifica della correttezza del campione senza necessità di validazione dei risultati
    Emissione immediata del referto senza alcun controllo da parte del medico di laboratorio
A

Controllo della qualità del campione e conferma della correttezza dei risultati

46
Q
  1. Chi valida il referto:
    Biologo/biotecnologo
    Patologo specializzato in biologia
    Biologo specializzato in farmacologia clinica
A

Biologo/biotecnologo biologo specializzato in patologia

47
Q
  1. Mettere in ordine le varie fasi: Accettazione, verifica, analisi, validazione, referto
    Accettazione, analisi, verifica, validazione, referto
    Analisi, verifica, accettazione, validazione, referto
    Accettazione, analisi, validazione, verifica, referto
A

Accettazione, verifica, analisi, validazione, referto.

48
Q
  1. Come si calcola il piastrinocrito
    Numero delle piastrine x volume plasmatico
    Numero delle piastrine x volume totale del sangue
    Numero delle piastrine x volume corpuscolare medio (MCV)
    Numero delle piastrine x volume dei globuli rossi (Hct%)
A

Numero delle piastrine x volume corpuscolare medio (MCV).

49
Q
  1. Non è branca della patologia clinica:
    a. Microbiologia sperimentale
    b. Biochimica clinica
    c. Ematologia
    d. Sierologia
A

Microbiologia sperimentale.

50
Q
  1. Cosa indica aumento di reticolociti nel sangue
    Anemia emorragica acuta
    Anemia ferropriva
    Anemia perniciosa
    Anemia rigenerativa
A

Anemia emorragica acuta.

51
Q
  1. Quando aumentano i reticolociti
    In caso di emorragia acuta o emolisi
    In caso di carenza di vitamina B12
    In caso di disidratazione grave
    In caso di ipotiroidismo
A

In caso di emorragia acuta o emolisi.

52
Q
  1. MCV:
    a. Direttamente proporzionale alla conta di globuli rossi
    b. Direttamente proporzionale alla conta di piastrine
    c. Inversamente proporzionale alla produzione di emoglobina
    d. Direttamente proporzionale alla produzione di emoglobina
A

Inversamente proporzionale alla produzione di emoglobina.

52
Q
  1. pH sangue
A

4,35-4,45

53
Q
  1. Cosa indica la specificità di un test
    La capacità di identificare correttamente i soggetti malati
    La capacità di identificare correttamente i soggetti sani
    La capacità di identificare entrambi, malati e sani
    La capacità di identificare i falsi positivi
A

La capacità di identificare correttamente i soggetti sani

54
Q
  1. Con la specificità misuro:
    Solo i malati
    Tutti i malati
    Solo i sani
    Entrambi, malati e sani
A

Solo i sani

55
Q
  1. Come si chiamano le cellule progenitrici degli eritrociti/caratteristiche progenitori emopoietici: a. Prendono nome di blasti
    b. Sono indifferenziate e si automantengono
    c. Cellule di dimensioni variabili polimorfonucleate
    d. In vitro originano BFU e CFU
A

d. In vitro originano BFU e CFU—b. Sono indifferenziate e si automantengono

56
Q
  1. Per la formula leucocitaria è consigliato:
    Striscio di sangue con colorazione M-G al microscopio ottico
    Striscio di sangue con colorazione H-E al microscopio ottico
    Campione di sangue intero con colorazione M-G al microscopio elettronico
    Striscio di sangue con colorazione M-G al microscopio elettronico
A

Striscio di sangue con colorazione M-G al microscopio ottico

57
Q
  1. Precursori eritrociti:
    Linfociti
    Blasti
    Granulociti
    Piastrine
A

Blasti

57
Q
  1. In caso di anomalia formula leucocitaria è consigliato/mandatario Striscio al microscopio ottico
    Striscio al microscopio elettronico
    Esame al microscopio ottico con colorazione H-E
    Esame al microscopio ottico senza colorazione
A

Striscio al microscopio ottico

58
Q
  1. Cosa sono i reticolociti:

Cellule mature di eritrociti
Cellule del sistema immunitario
Cellule di piastrine immature
Cellule immature di eritrociti

A
59
Q
  1. I globuli rossi:
    Non sintetizzano più Hb durante la fase
    Sintetizzano Hb durante la fase di reticolociti di reticolociti
    Sintetizzano Hb solo dopo la fase di reticolociti
    Non sintetizzano Hb in nessuna fase della loro vita
A

Sintetizzano Hb durante la fase di reticolociti di reticolociti

60
Q
  1. Come è garantita la correttezza della misura:
    Concordanza tra valori dell’analita misurati nei sieri di controllo e quelli già noti preventivamente
    Concordanza tra i risultati ottenuti da diversi laboratori
    Aver effettuato il test su campioni di sangue appena prelevati
    Utilizzo esclusivo di strumenti automatici senza calibrazione
A

Concordanza tra valori dell’analita misurati nei sieri di controllo e quelli già noti preventivamente

61
Q
  1. Emocromo si calcola
    Sangue intero senza siero
    Sangue con siero
    Plasma
    Elementi figurati senza plasma
A

Sangue intero senza siero

62
Q
  1. Cosa si può calcolare direttamente dall’esame emocromocitometrico:
    a. Ematocrito (tutti gli altri si misurano direttamente)
    b. Emoglobina
    c. Emoglobina corpuscolare media
    d. Distribuzione globuli rossi
    e. Piastrinocrito
A

Ematocrito (tutti gli altri si misurano direttamente)

63
Q
  1. Gel piastrinico:
    È un filtrato del sangue (piastrine) usato per riparare tessuti di varia natura
    È un tipo di plasma arricchito con globuli rossi usato per la cura delle infezioni
    È un preparato di plasma privo di piastrine usato per prevenire emorragie
    È una preparazione di sangue intero usata per diagnosi ematologiche
A

È un filtrato del sangue (piastrine) usato per riparare tessuti di varia natura.

64
Q
  1. Conservazione degli emoderivati per uso non trasfusionale:

È diverso in quanto gli emoderivati per uso non trasfusionale devono essere conservati a temperatura più alta
È lo stesso per gli usi trasfusionali
È diverso in quanto gli emoderivati per uso non trasfusionale devono essere conservati a temperatura più bassa
È diverso, in quanto gli emoderivati per uso non trasfusionale non necessitano di conservazione

A

È lo stesso per gli usi trasfusionali.

65
Q
  1. Dove si trovano le cellule staminali emopoietiche:
    a. Midollo osseo
    b. Cordone ombelicale
    c. In circolo
A

a. Midollo osseo (o tutte)

66
Q
  1. MHC in quale anemie diminuisce:
    a. Ipocromiche microcitiche
    b. Ipocromiche macrocitiche
A

Ipocromiche microcitiche

67
Q
  1. Cosa influenza la capacità di diagnosi di un test:
    a. Condizione del paziente
    b. Abilità del medico
    c. Sede del prelievo
    d. Trasporto
    e. Conservazione
A

Condizione del paziente.

68
Q
  1. La produzione delle cellule ematiche nella vita fetale avviene:
    Inizia nel midollo osseo già al 3° mese di vita fetale
    Nel midollo osseo sin dalla 6° settimana di vita fetale
    Nel cuore e nei polmoni prima del 4° mese di vita fetale
    Prima nel sacco vitellino (4°-5° settimana), poi nel fegato e milza (6°-7° mese)
A

prima nel sacco vitellino (4°-5° settimana) poi nel fegato e milza (6°-7° mese)

69
Q
  1. La mielopoiesi è:
    La formazione dei granulociti e monociti
    La formazione degli eritrociti e dei reticolociti
    La formazione delle piastrine
    La produzione di linfociti T e B
A

La formazione dei granulociti e monociti.

70
Q
  1. Nelle anemie il valore RDW:
    Diminuisce
    Rimane invariato
    Aumenta
    Non è misurato nelle anemie
A

Aumenta