6. Embolia e ipertensione polmonare Flashcards

da finire

1
Q

Fisiologia del circolo polmonare: rapporto V/P

A

Si approssima in un gradiente baso-apicale con:
- alla base, Pa > Pv > PA
- al centro Pa > PA > Pv
- agli apici PA > Pa > Pv,
quindi in nessun caso la P alveolare (PA) ostruisce il deflusso ematico, tranne al centro, in cui il suo gradiente si interpone tra Pa e Pv.
Quindi:
> in max inspirazione e in max espirazione (estremi del valore PA) c’è la consizione meno favorevole per il circolo polmonare (se l’alveolo è disteso o contratto fa collassare i vasi);
> le condizioni più favorevoli si hanno a CFR, in cui si ha la minima resistenza vascolare polmonare.

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2
Q

Fisiologia del circolo polmonare: resistenza vascolare

A

Il calibro capillare polmonare è costituito da 300 mln di vasi che ospitano un volume ematico di 150 mL.
La capacità vascolare aumenta con l’aumento di:
> gittata
> e pressione
a seconda di quanto sono complianti.

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3
Q

Catetere di Swan Ganz

A

4 capi all’apertura distale:
- lume prossimale e lume distale;
- estremità per l’insufflazione del palloncino;
- connessione al termistore.
Il catetere viene incuneato nella giugulare e raggiunge:
1. la VCS: misura P dei grossi vasi venosi, indicativa di PAdx;
2. La tricuspide, superata la quale si misurano le P di riempimento ventricolare (oscillazioni 3-30 mmHg);
3. La semilunare polmonare, superata la quale si misura la PAP min. diastolica fino alla max sistolica (10-30 mmHg);
4. Gonfio il pallocino e misuro PAWP tramite estrapolazione con software (ci metterebbe troppo a stabilizzarsi irl).

Valori ottenuti:
> PAPs
> PAPd
> Pm = (2Pd+Ps)/3

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4
Q

Morfologia dell’onda sfigmica e compliance

A

dalla PAPd alla PAPs si osserva una curva in ascesa, nel mezzo della quale troviamo un punto di flesso (Pi, “notch”) tanto più marcato e precoce quanto minore è la compliance vasale

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5
Q

Formula di Fick e a cosa serve

A

C = Qsoluto/Vsolvente
V = Q/C
Serve a misurare la GC

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6
Q

Misurazione della GC, come posso effettuarla?

A

O con infusione di tracciante di cui misuro la curva di diluizione nel tempo, derivando il volume con la formula di Fick, o con infusione di fisiologica fredda e rilevazione al termistore.

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7
Q

Calcolo delle resistenze vascolari

A

PVR = (mPAP - PAWP) / GC
PVR = resistenze, mPAP = pressione art. polm. media, pawp = P. di incuneamento in atrio sx (?).
Si misura in Wood Units = P / GC = mmHg*min/L.

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8
Q

Definizione di iperensione polmonare

A

Si basa sul cateterismo con misurazione di una wedge pressure uguale o superiore a 25 mmHg. Recentemente il limite inferiore è stato spostato a 20 mmHg, con zona grigia compresa tra 20 e 25.

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9
Q

Classificazione emodinamica

A

Si basa sulla PAWP, con distinzione tra:

  1. IP pre-capillare con mPAP > 20 mmHg e PAWP < 15, indica assenza di ipertensione sul versante sx con gittata normale/ridotta;
  2. IP post-capillare* con mPAP > 20mmHg e PAWP > 15mmHg, o DPG < 7mmHg;
  3. Forma mista con TPG > 12 mmHg (valore in disuso) ora sostituito da DPG > 7 mmHg.

in termini di PVR:

  • < 3 UW è post-capillare*
  • > 3 UW è pre-capillare

*post-capillare=da alterazioni del cuore sx.

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10
Q

TPG (Transpulmonary Pressure Gradient)

A

TPG: parametro generato per la valutazione di aumenti pressori spropositati rispetto a quelli attesi, in presenza di scompenso sx. In disuso dal 2015.
Si calcola la differenza tra mPAP e PAWP, normalmente =< a 12 mmHg; se superiore indica una forma pre-capillare mista a post-capillare.

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11
Q

DPG (Diastolic Pressure Gradient)

A

Cut-off a 7 mmHg, se < è post-capillare, se > mista.

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12
Q

Patogenesi IP

A

VASI POLMONARI:

  • disfunzione/danno endoteliale, con alterazione degli equilibri tra mediatori vasodilatatori e vasocostrittori a favore dei secondi: viene meno NO-sintasi e viene prodotta endotelina;
  • disfuzione del muscolo liscio, in particolare ridotta espressione dei canali ca2+ voltaggio-dipendenti;
  • rilascio di fattori di crescita e citochine –> infiltrazione di elementi circolanti, attivazione piastrinica, aumento della contrattilità miocellulare.

CUORE: Questi meccanismi fanno sì che ci sia elevato precarico del Vdx, il quale in virtù della sottigliezza di parete e della grande compliance si dilata, invertendo i rapporti di dimensione normalmente vigenti e assumendo una morfologia sferica: all’ecocardio si vede Vdx sferico e dilatato e Vsx a semiluna, collassato. Di conseguenza diminuisce capacità contrattile del Vdx congestionato, diminuisce GC del Vsx (per scarso precarico + scarsa compliance) e lo scompenso progredisce.

CIRCOLO SISTEMICO: si genera un quadro anasarcatico, fino a versamento pericardico che compromette ulteriormente la funzionalità cardiaca

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13
Q

Eziopatogenesi IP, ruolo della BMPR2

A

Sia in casi a trasmissione genetica che in casi sporadici è stata evidenziata la mutazione del gene del Bone Morphogenetic Protein Receptor, implicato nel signaling di SMAD, a causa della quale viene meno l’inibizione della crescita delle cell. muscolari vascolari.

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14
Q

Eziopatogenesi: fattori scatenanti e favorenti IP

A

Tra i fattori scatenanti ci sono:
- Esercizio fisico ++;
- Gravidanza;
- Uso di anoressizzanti (ormoni tiroidei);
- Condizioni che aumentano la GC come la cirrosi epatica.
I meccanismi favorenti sono:
- riduzione del letto vascolare;
- vasocostrizione polmonare;
- vascular remodeling;
- aumento di viscosità ematica;
- aumento del flusso sanguigno polmonare (whunt dx-sx).

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15
Q

IP di gruppo 3, patogenesi

A

C’`e una condizione di ipossia, che può essere a breve termine o cronica; nel secondo caso causa riduzione del pH (acidosi respiratoria) con inibizione di eNOs, squilibrio del potenziale di membrana delle fibrocell., aumento attività di PLA2 con produzione di TXA2, aumento di endotelina1: tutti questi fattori concorrono alla vasocostrizione.

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16
Q

BPCO e ipertensione

A

IP peggiora la prognosi di BPCO in maniera proporzionale all’entità della BPCO; è presente:

  • nel 40% dei BPCO con FEV1 <1L;
  • nel 70% dei BPCO con FEV1 < 0.5 L.
17
Q

Fibrosi polmonare idiopatica e IP

A

Non c’è correlazione lineare tra l’avanzamento della pneumopatia e l’entità dell’IP; si riscontra:
- nel 15% dei pz (PAP >25), con prevalenza in fibrosi avanzata e end-stage.

18
Q

Classificazione IP

A

Gruppo 1: PAH, ipertensione arteriosa polmonare.

a) Idiopatica, rara e si associa a valori pressori ingiustificatamente alti e spesso refrattari a terapia;
b) Ereditaria, associata a mut. BMPR2 e ALK;
c) Indotta da farmaci/tossine;
d) Associata a altre patologie;
e) Forma persistente del neonato.

Gruppo 2: legata a alterazioni Vsx. Si deve trattare la cardiopatia sottostante.

a) Scompenso o valvulopatie;
b) Disfunzione diastolica/sistolica.

Gruppo 3: legata a patologie croniche del polmone e suddivisa in base alla PAP in:

  • lieve, < 21 o tra 21-24 con UW <3;
  • moderata, 21-24 (ma con resistenze >3) oppure 25-34;
  • grave, >35 o >25 con basso indice cardiaco.
19
Q

anapat IP

A
  • Endotelio: si ha danno/disfunzione endoteliale con regolazione abnorme della proliferazione –> lesione plessiforme formata da cell. endoteliali iperplasiche e ipertrofiche, che occlude il vaso. Indice di IP ARTERIOSA (le non arteriose sono diverse e non altrettanto specifiche);
  • Mm. liscio arteriolare ipertrofico, intima ispessita –> vascular remodeling con restringimento lume arteriolare;
  • Vdx: si dilata, causando anche dilatazione dell’atrio e evt. disfunzione valvolare –> scompenso cardiaco dx;
  • Alla fine anche scompenso sx.
20
Q

Prognosi IP

A

estremamente infausta, mediamente 2.8 anni dalla diagnosi (secondo National Institute of Health). L’exitus è legato quasi sempre a scompenso cardiaco dx o morte improvvisa cardiaca. Per classe di IP:

  • classe 1 < 5aa;
  • classe 2 <3aa;
  • classe 4 < 1aa.

La prognosi si basa su valutazioni quali:

  • test di reversibilità: risposta a Ca-antagonisti;
  • Segni clinici di scompenso;
  • progressione dei sintomi;
  • incidenza di sincope.
21
Q

valutazione prognostica: test e class. NYHA

A

Secondo NYHA ci sono 4 classi di gravità:

  1. Pz. senza limitazione delle attività;
  2. Pz. con lieve limitazione, senza sintomi a riposo o con esercizio lieve;
  3. Pz. con marcate limitazioni, senza sintomi a riposo;
  4. Pz. con sintomi a riposo, devono stare su letto o sedia.

Tuttavia la scala è rigida e per integrarla vengono usati:
- questionario MRC, che ha 5 gradini e valuta la risposta a terapia;
- 6MWT, usato anche come follow-up dopo 3-6 mesi da inizio terapia, con:
> basso rischio di exitus a 1aa se percorre >440m;
> 5-10% se percorre tra 165 e 440;
> >10% se <165m;
- +++ test cardiopolmonare da esercizio fisico e si valuta il consumo massimo di O2:
> con consumo >15 ml/min/kg buona prognosi;
> 11-15 ml/min/kg intermedia;
> >11 ml/min/kg non buona;
- dosaggio troponine e NT-proBNP;
- ecocardiogramma;
- cateterismo cardiaco.

22
Q

Clinica IP

A
  • dispnea cronica soprattutto dopo sforzo;
  • astenia;
  • segni di scompenso dx: edemi declivi, turgidità delle giugulari, epatomegalia;
  • versamento pericardico e pleurico;
  • sincope, angina sotto sforzo;
  • tosse;
  • emottisi (rara).
23
Q

Ddx clinica IP e embolia

A

la dispnea nell’embolia si manifesta all’improvviso, mentre nell’iperteso compare in modo subdolo e progressivo soprattutto in seguito a sforzo

24
Q

Diagnosi IP

A
  1. Sospetto clinico + anamnesi per valutare la familiarità:
    - E.O. rivela assenza di quadro obiettivo polmonare, discordante con sintomatologia dispnoico-astenica soprattutto sotto sforzo –> fortemente indicativo di IP (non di classe 3);
    - segni di scompenso cardiaco dx (edemi, versamenti, turgore giugulare e epatomegalia);
    - all’auscultazione si può avere reflusso tricuspidalico in sistole, sdoppiamento II tono;
    - spirometria e DLCO per ddx;
  2. Valutazione eco-cardiografica che mostra:
    > Vdx sacciforme e Vsx a semiluna;
    > Spesso versamento pericardico che ostacola il riempimento diastolico.
    Col color-doppler:
    »> Velocità di flusso transcuspidalico (vftt), se >= 3.4, devo fare il cateterismo;
    > P in Adx, calcolata con distensione delle giugulari;
    > PAPs (all’eco è il corrispettivo della P sist. in Vdx): si calcola con una stima (Bernoulli: PAPs=Pad-vftt^2), ma in realtà è un criterio secondario per la diagnosi di IP, per cui viene considerata solo se in associazione a TAPSE e distensibilità Vdx anomala*;
  3. Cateterismo cardiaco: indicato in pz. di gruppo 3 con PAPs >40 o 60. Valuta se il pz. è candidato a trapianto o se si sospetta l’appartenenza a gruppo 2 serve a impostare una terapia specifica.

Altri esami utili:

  1. ECG. I segni di dilatazione dell’atrio dx sono: onda P alta (3-4 mm) in D2, onde positive in aVR, onde negative in aVL, BBDx/spostamento di asse dx;
  2. Angiografia, valuta le dimensioni delle arterie polmonari, dell’aorta, ramo sx del tronco polmonare;
  3. RX: in AP si nota il cono della polmonare ingrandito (gibbo del II arco di sx), in LL l’art. polmonare ha un diametro maggiore dell’aorta.
25
Q

*Alterazioni all’ecocardio suggestive di IP

A

Costituiscono le linee guida ecografiche in pz. sintomatici con sospetto di IP:
> velocità di rigurgito transcuspidalico, se <2.8 esclude la diagnosi, se >=3.4 sicura;
> + dimensioni cuore dx;
> movimento paradosso del setto (collabisce verso sinistra in diastole);
> diametro dell’arteria polmonare > aorta (alla TC >29mm);
> + spessore di parete Vdx;
> ipocinesia Vdx;
> mancato collasso VCI in inspirazione;
> versamento pericardico;
> PAPs, con significato diagnostico solo se associata a TAPSE (movimento della tricuspide in sistole), distensibilità di Vdx.

Relative ai ventricoli: diametro basale del Vdx/diametro Vdx > 1;
Relative all’arteria polmonare: tempo di accelerazione del deflusso dal Vdx < 105 msec e/o scompenso diastolico;
Relative a vena cava e atrio dx: diametro VCI > 21mm con collasso inspiratorio diminuito (<50% in inspirazione forzata, <20% a riposo).

26
Q

DLCO come si effettua

A

si fa respirare al pz. una miscela al 0.3% di CO, che diffonde proporzionalmente all’O2; in tal modo si misurano diffusibilità di membrana e efficienza degli scambi gassosi

27
Q

ddx IP

A

dopo il sospetto clinico faccio spirometria e DLCO per escludere:

  • BPCO: rivela concavità in espirazione + FEV/FVC < 70%;
  • interstiziopatia: TLC < 80%
28
Q

Test di reversibilità IP

A

Si fa solo in IP arteriosa primitiva, per stabilire la prognosi e valutare la possibilità di terapia con Ca-ant. Si esegue durante cateterismo cardiaco, sottoponendo il pz. all’inalazione di una miscela di aria e NO alla concentrazione di 50 ppm (parti per milione):

  • è + se si osserva una diminuzione di almeno 10mmHg di mPAP, con valore mPAP <= 40mmHg;
  • se la mPAP rimane >40mmHg, non è significativo;
  • se - è CONTROINDICATO l’uso di Ca-ant.
29
Q

Ogni quanto visito nel follow-up il pz. con IP?

A

ad intervalli di 6 mesi, ma a seconda della gravità anche 3.

30
Q

Terapia dell’IP

A
  1. Farmaci che stimolano il recettore dei prostanoidi (vasodilatatori): Iloprost (inh, e.v.), Epoprostenol, Treprostinil, Selexipag (ha il vantaggio della somministrazione p.o.);
  2. Via dell’NO (inibitori delle PDE): Tadalafil, Vardenafil, Sildenafil;
  3. Via dell’endotelina: Ambrisentan, Bosentan, Macitentan;
  4. Ca-ant nel 10% che risulta positivo al test di reversibilità, come primo approccio;
  5. Stimolanti della guanilato-ciclasi: Riociguat (agisce direttamente su guanilato-cic. solubile senza passare per NO).

Prevale l’utilizzo di terapia di associazione Ambrisentan + Tadalafil; se con terpia doppia o tripla non si risolve è eleggibile per trapianto.
Solo per la classe 4 esiste un’opzione terapeutica definitiva che è la chirurgia con 6 periodi di circolazione extracorporea.

31
Q

Tipi di embolo

A
  • trombotico ++
  • gassoso
  • grassoso
  • amniotico
32
Q

Epidemiologia emboli

A

Tipici di età avanzata (60-65), M=F

33
Q

Eziopatogenesi tromboembolismo venoso

A

i fattori alla base sono quelli della triade di Virchow:

  1. Danno endoteliale;
  2. Alterazioni della coagulazione (ipercoagulabilità, trombofilia);
  3. Stasi prolungata (lungodegenza).
34
Q

Fattori di rischio per diatesi trombotica

A
  • gruppo sanguigno non 0
  • aumento fattore VIII (16%)
  • aumento fattore V (22-50%)
  • deficit ATIII
  • deficit proteina C ed S
  • protrombina 20210A
  • iperomocisteinemia (5-10%)
35
Q

Trombofilia, chi testo e chi no?

A

Testo:

  • positività Ab anti-fosfolipidi
  • storia di VTE
  • < 20 aa
  • VTE idiopatiche
  • VTE con trigger triviale (estrogeni, gravidanza, viaggi)
  • trombosi in sito insolito (seno cerebrale)
  • VTE associata a trombosi arteriosa
  • tromboflebiti superficiali
  • necrosi da cumarinici
  • porpora neonatale fulminante (legata a CID)

Non testo:

  • parenti di pz. con TVP o PE
  • pz con VTE a causa nota