Sistemi Adesivi Flashcards

1
Q

Quali sono i vantaggi dell’odontoiatria adesiva?

A
  1. Permette di eseguire restauri più conservativi (basandosi sull’adesione e non sulla ritenzione)
  2. Garantisce migliori risultati estetici
  3. Grazie al buon adattamento marginale, compensa il limite dei compositi nella prevenzione della carie secondaria
  4. Rinforza la struttura dentaria residua, invece che indebolirla.
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2
Q

Svantaggi dell’odontoiatria adesiva

A
  1. Procedura complessa
  2. Richiede una curva di apprendimento lunga
  3. Costa molto
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3
Q

Qual è l’effetto della mordenzatura sullo smalto?

A

10 micrometri di spessore
Aumento di 10-20 volte superficie ritentiva
Resin tags penetrano per 20 micrometri

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4
Q

Cosa è l’adesione?

A

Meccanismi fisico-chimici che permettono a due superfici di natura diversa di rimanere in contatto contro le forze che tendono a separarli nelle prove di sforzo e di carico

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5
Q

Di che tipo può essere l’adesione?

A
  • Chimica: sfrutta legami ionici e covalenti. I compositi non la utilizzano. I cementi vetroionomerici la utilizzano.
  • Meccanica: basata sulla porosità del materiale. I compositi la utilizzano. L’adesione meccanica migliora se il materiale ha una bassa viscosità.
  • Fisica: basata su forze di van der walls e interazione dipolare. I compositi la utilizzano.
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6
Q

Da cosa dipende la bagnabilità di un liquido su una superficie?

A
  • Da caratteristiche del liquido
    • Tensione supercifiale
    • Energia di superficie
    • Pressione capillare
    • Viscosità
  • Da caratteristiche del substrato:
    • porosità (il motivo per cui si mordenza)
    • energia di superficie
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7
Q

Cosa presenta in superficie lo smalto strumentato e non strumentato?

A
    • Non: pellicola tenacemente adesa
    • Strumentato: tappetino amorfo di residui di fresatura (smear layer)
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8
Q

Che funzione ha il mordenzante sullo smalto?

A
  • Eliminare lo smear layer
  • Aumentare le microporosità
  • ridurre la tensione superficiale e la debole idrofilia permettendo la penetrazione dei monomeri idrofobi.
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9
Q

Da cosa dipende il risultato della mordenzatura sui substrati?

A
  • Tipo di acido (Gold Standard Acido Ortofosforico)
  • Concentrazione dell’acido (37%)
  • Tempo d’azione dell’acido. Scorretto ipomordenzare, scorretto ipermordenzare. Tra 15 e 60 secondi non si hanno particolari differenze nel risultato della mordenzatura.
  • Attivazione dell’acido. Consiste nel rinnovare la superfice di acido già reagito con del nuovo mordenzante non reagito. ******Quindi bisogna, all’atto pratico, mescolare il mordenzante con il suo puntalino in continuazione******.
  • Grado di mineralizzazione dello smalto. Guaina aprismatica esterna = ipermineralizzata = meno effetto dell’acido. Smalto prismatico = ha un certo effetto sulla sostanza interprismatica ed un altro sui prismi stessi.
  • Metodi di rifinitura dello smalto
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10
Q

Quali sono i 3 schemi possibili di mordenzatura dello smalto?

A
  • 1: dissolti prismi. 10-15 secondi di mordenzatura.
  • 2: dissolta sostanza interprismatica. 30-40 secondi di mordenzatura. Migliore per adesione micromeccanica
  • 3: non si riconosce una struttura univoca. Oltre 60 secondi di mordenzatura.
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11
Q

Mordenzare lo smalto per 45 a 37% di concentrazione, che spessore di smalto consuma. Che forza si genera attraverso questo spessore?

A
  • 10 micrometri di dissoluzione
  • Sufficienti a creare 20 MPa di forza di adesione meccanica
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12
Q

Risciacquo mordenzante sullo smalto e dentina. Per quanto? Perché bisogna risciacquare bene?

A
  • 1-3 secondi cavità limitate
  • 5-10 secondi cavità estese
  • Non c’è differenza fra l’una e l’altra
  • Bisogna risciacquare bene per: evitare che la mordenzatura continui, evitare che i cristalli di silice precipitati vadano a richiamare acqua, che stirando i processi odontoblastici (teoria di Brannstrom) crei sensibilità post-operatoria.
  • SULLE SBOBINE DICE CHE BISOGNA RISCIACQUARE ALMENO PER IL DOPPIO DEL TEMPO DI APPLICAZIONE DEL MORDENZANTE SULLA DENTINA (15 secondi quindi diventano 30 secondi)
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13
Q

Che caratteristiche di idrofilia / idrofobia hanno smalto e dentina?

A
  • Lo smalto è leggermente idrofilo e facilmente disidratabile
  • La dentina è fortemente idrofila e quindi difficilmente disidratabile (il che gioca uno svantaggio per l’adesione in quanto i sistemi adesivi sono idrofobi). Acqua di legame (20% di quella totale, non rimovibile)
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14
Q

Qual è lo scopo principale della mordenzatura sulla dentina?

A

Quello di andare a liberare collagene (in misura maggiore nella dentina intertubulare, in misura minore nella dentina peritubulare) che possono poi legarsi ai sistemi adesivi. La rimozione dello smear layer in questo caso è meno importante.

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15
Q

Come cambiano i tempi di mordenzatura in base al tipo di dentina?

A
  • Non vitale: i tempi sono gli stessi. In particolare se il restauro post-endodontico viene effettuato poche settimane dopo l’endodonzia. Infatti la de-idratazione della dentina è molto lenta, dopo la sua devitalizzazione.
  • Di reazione: 15 secondi.
  • Di riparazione: 15 secondi.
  • Sclerotica (NCCL): 30 secondi, a causa della sua ipermineralizzazione. Tuttavia non ha tanto senso mordenzarla tanto, in quanto la dentina slcerotica subisce un processo di denaturazione del network di collagene. Questo porta a renderla meno efficiente con i total etch.
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16
Q

Che problematica principale causa l’overetching della dentina?

A

Il rischio è che a causa delle caratteristiche di viscosità dell’adesivo, esso non può andare fin giù a microporosità molto profonde. Questo predispone al nanoleakage.

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17
Q

Come va applicato il sistema adesivo sullo smalto?

A

Spennellare con microbrush e NON CON GETTO D’ARIA. Lasciare in posa per 20 secondi per farlo defluire

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18
Q

Che funzione ha il bonding sullo smalto?

A
  • Zaffi di resina: si avviluppano intorno ai prismi di smalto e li rendono maggiormente **acido-resistenti**
  • Legami intermolecolari: aumentano l’energia superficiale e quindi la bagnabilità del substrato.
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19
Q

Da cosa è composta in percentuale la dentina?

A
  • 70% componente minerale
  • 18% matrice collagenica (collagene di tipo 1)
  • 11% acqua
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20
Q

Che differenza c’è tra dentina peritubulare e intertubulare?

A
  • Peri: priva di collagene. Ha uno spessore di 0,75 micrometri in prossimità della DEJ, spessore di 0,4 micrometri in prossimità della predentina.
  • Intertubulare: ricca di collagene, meno mineralizzata.
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21
Q

Diametro dei tubuli dentinali

A
  • 1 micrometro in prossimità della DEJ
  • 3-4 micrometri in prossimità della predentina
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22
Q

Che differenza c’è tra i sistemi wet-bonding e dry-bonding?

A
  • I primi sono a base di solventi come acetone. Si utilizzano sulla dentina umida (wet). L’acetone essendo apolare sposta l’acqua e permette il contatto dell’HEMA con le fibre collagene.
  • I secondi utilizzano come solvente l’acqua. Si utilizzano su dentina completamente asciutta. L’acqua va direttamente a re-idratare le fibre collagene portandole su e permettendo il contatto con la l’HEMA.
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23
Q

In cosa consiste la re-wetting technique?

A

Acido, risciacquo, asciugo in maniera decisa, reidrato con acqua o hema, applico un sistema wet-bonding.

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24
Q

Dove va posto il primer?

A

Solo sulla dentina, tra la mordenzatura e l’applicazione del bonding. Perché smalto non ha collagene

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25
Q

Che si intende con bagnabilità?

A

Grado di espansione con cui una goccia si poggia su una superficie solida

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26
Q

Che caratteristiche ha un adesivo ideale?

A

Buona bagnabilità
Bassa viscosità
Bassa tensione superficiale

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27
Q

Cosa si intende con “fango dentinale”?

A

Strato che si forma sulla superficie della dentina e SMALTO dopo strumentazione composto da idrossiapatite, collageno denaturato gelatinoso, batteri, globuli rossi,proteine salivari, proteine denaturate.

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28
Q

Come applico il primer?

A

Con un brush, attenzione a richiudere la boccetta per non far evaporare il solvente. Dopo averlo applicato aspetto per 10 secondi e applico un gentile soffio d’aria per far vaporare il solvente.

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29
Q

I primer da quali componenti sono composti?

A
  • Idrossi-etil-metacrilato: sostanza anfilitica in grado di legarsi al collagene idrofilo e al bonding idrofobo
  • Solvente:
    • acetone: richiede dentina umida. Evapora velocissimo.
    • alcol: richiede dentina umida. Evapora meno facilmente ma comunque evapora.
    • acqua: richiede dentina asciutta (dry bonding). Difficile evaporazione.
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30
Q

Funzione del bonding su smalto e su dentina

A
  • Smalto:
    • formazione resin tags tra i prismi (adesione meccanica)
  • Dentina:
    • formazione resin tags all’interno dei tubuli
    • avviluppamento resina a fibre collagene
    • interdentazioni nello spazio prima occupato dalla dentina intertubulare
    • legami intermolecolari
    • legami chimici (mai dimostrati)
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31
Q

Quali sono le funzioni del primer?

A

1.riduce l’idrofilia della dentina
2. infiltra lo strato superficiale della dentina demineralizzato ricco di fibre collagene collassate,
3. infiltra e le rialza le fibre collagene collassate esposte dalla mordenzatura grazie anche al solvente contenuto che è in grado di rimuovere H2O dalla superficie dentinale e dalle fibre collagene esposte creando una struttura aperta in grado di accogliere l’adesivo.
4. rende possibili legami idrofobi con la resina fluida (bonding)
5. forma un film sulla superficie della dentina

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32
Q

Da cosa è composto lo smear layer?

A
  • Collageno gelatinoso
  • Batteri
  • Eritrociti
  • Idrossiapatite
  • Proteine salivari
  • Proteine denaturate
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33
Q

Come si classificano i sistemi adesivi in base al solvente del primer utilizzato?

A

Adesivi che utilizzano acetone. Estremamente volatili. Richiedono dentina umida.
Adesivi che utilizzano l’alcol: moderatamente volatili. Richiedono dentina umida ma tollerano diversi gradi di umidità.
Adesivi che utilizzano l’acqua: difficilmente volatili (dry bonding). Poco sensibili all’umidità.

34
Q

Definizione di strato ibrido

A

Strato: comprende la superficie dentinale intertubulare e le pareti dei tubuli
Ibrido: combinazione di resine e collagene

Strato di interdiffusione tra la componente organica e la componente inorganica.

35
Q

Che funzione ha lo strato ibrido?

A
  • Garantisce l’adesione micromeccanica del dente al restauro (Ferrari)
  • Rende l’interfaccia dente restauro acido-resistente e quindi cario-resistente (Nakabaihashi)
  • Compensa e distribuisce uniformemente lo stress da contrazione (Davidson)
36
Q

Cosa ha detto Van Meerbeek riguardo allo strato ibrido?

A

Ha studiato l’elasticità dello strato ibrido (3,5 GPa). La zona di intediffusione resina-dentina e la resina adesiva contribuiscono a preservare il legame per mezzo delle proprietà intrinseche di elasticità e flessibilità che sembrano possedere.

37
Q

Che differenza c’è tra strato ibrido profondo e marginale? (Permeabilità strato ibrido)

A
  • Profondo: costituito principalmente da resin tags e responsabile della riduzione di permeabilità della dentina e del sigillo dei tubuli.
  • Superficiale: si forma al livello del margine del restauro, che è molto poroso e relativamente povero di tubuli dentinali. La sua integrità è fondamentale per un buon sigillo marginale.
38
Q

Che si intende con Microleakge?

A

Kidd 1976. Il microleakage è il passaggio di fluidi, batteri, molecole e ioni attraverso l’interfaccia dente-restauro.

39
Q

Quali sono i motivi per cui il primer viene applicato solo sulla dentina?

A

Perché lo smalto è leggermente idrofilo e comunque può essere disidratato rapidamente.
Al contrario la dentina è molto più difficile da disidratare è al contempo non vogliamo che sia disidratata in quanto vogliamo le fibre collagene sospese per permettere il legame con il sistema adesivo.

40
Q

Cosa si intende per “acqua di legame”?

A

Acqua legata al collagene e agli ioni fosfato e calcio all’interno della dentina. Rappresenta il 20% dell’acqua contenuta nella dentina. Parte di acqua che non può essere rimossa.

41
Q

In cosa consistono i sistemi adesivi di prima generazione?

A

1956-1972
Si basano sull’intuizione di Buonocore del 1955 di mordenzare le superfici dentarie per migliorare il legame dei materiali ad essi.
Monomero: Organofosfati = Alofosfoesteri del Bis-GMA (resina di Bowen). Sono acidi. Reagiscono con HA per formare legami chimici con essa.
Mordenzatura: solo su smalto con acido ortofosforico all’85% per 30 secondi.
Smear Layer. Intatto
Adesione molto bassa. 4-5-6 MPa.
Adesione chimica.

42
Q

Seconda generazione di sistemi adesivi.

A

1970-1980.
Introdotta da Nakabayashi.
Monomero. Organofosfati = Alofosfoestere del Bis-GMA (resina di Bowen). Sono acidi. Reagiscono con HA per formare legami chimici con essa.
Mordenzatura. Su smalto e dentina con acido debole (acido polialchelonico).
Smear layer. Intatto.
Introduce il concetto di strato ibrido.
Adesione chimica.

43
Q

Terza generazione di sistemi adesivi

A

1982-1990
Mordenzatura: su smalto e dentina con acido citrico o ortofosforico a bassa concentrazione.
Smear layer: modificato.
Adesione Micromeccanica.
Primer anfilitico (HEMA).

44
Q

Sistemi adesivi di quarta generazione.

A

1982-oggi.
Monomero = metacrilati puri quali Bis-GMA, UDMA, TEDGMA.
Mordenzatura = su smalto (per 30 secondi) e su dentina (per 15 secondi).
Smear layer = completamente rimosso.
Adesione = micromeccanica.
Sistema “etch and rinse” 3 steps secondo la classificazione di Van Meerbeek.
Si associano alla tecnica wet-bonding.

45
Q

Sistemi adesivi di quinta generazione.

A

Monomero =
Mordenzatura = su smalto (per 30 secondi) e su dentina (per 15 secondi).
Smear Layer = Completamente rimosso.
Adesione = micromeccanica
Sistemi etch and rinse 2 steps.
Problematiche:
Per ottenere un rapporto tra HEMA e bonding corretto, devo mettere tanto HEMA. Tanto HEMA richiama tanta acqua. E quindi ci sia il problema della separazione di fase. Water trees nello strato ibrido. Percola dallo strato ibrido lasciando spazi vuoti. Crea SENSIBILITà POST-OPERATORIA e DIMINUZIONE QUALITà RESTAURO.

46
Q

Sistemi adesivi di sesta generazione.

A

Mordenzatura = Smalto e dentina. Smear Layer modificato, non rimosso. Pre-mordenzatura su smalto.
Sistemi a due fasi. Primer acidificato + bonding separato.
Rischio: l’acido permane nella cavità e potrebbe continuare la demineralizzazione, causando nanoleakage.

problema di nanolaekage ritardato per over mordenzatura della dentina → non potendo risciacquare, la demineralizzazione della dentina continua fino a che la componente minerale non va in sospensione e non fa aumentare il pH fino a saturale l’acido. se l’infiltrazione non prosegue di pari passo con la mordenzatura, si creano delle aree non infiltrate ma demineralizzate

47
Q

Sistemi adesivi di settima generazione.

A

Uniscono i problemi della quinta e della sesta generazione insieme.

48
Q

Compara classificazione generazionale dei sistemi adesivi con quella istologica introdotta da Van Meerbeek.

A
  • Total Etch - Etch and Rinse:
    • 3 steps: Quarta generazione. Mordenzante / Primer / Bonding
    • 2 steps: Quinta generazione. Mordenzante / Primer + Bonding.
  • Self Etch - Etch and Dry:
    • 2 steps: Sesta generazione. Mordenzante + Primer / Bonding
    • 1 steps: Settima generazione. Mordenzante + Primer + Bonding
49
Q

Cosa dimostrano Van Dijken e Inoue riguardo all’efficienza dei total etch?

A

Che i 3 steps dimostrano performance superiori dei 2 steps

50
Q

Cosa dimostra Scotti comparando Total Etch con Self Ethc? (Come nello studio di Giacchetti)

A
  • Che i total etch (etch and rinse) hanno sempre performance superiori rispetto ai self etch (etch and dry), anche se l’operatore è neofita.
  • Che i sistemi total etch funzionano meglio se ad utilizzarli è un operatore esperto. Nei self etch invece non c’è differenza.
51
Q

Procedura clinica sistema adesivo Etch and Rinse 3 steps:

A
  • Applicazione del mordenzante (dopo aver deterso la cavità) per 30 secondi su smalto e per 15 su dentina. Mescolo il mordenzante in continuazione.
  • Sciacquo per il doppio del tempo di applicazione del mordenzante sulla dentina.
  • In base al tipo di primer che utilizzo, asciugo più o meno decisamente. I primer con acetone ed alcol richiedono dentina umida, quindi asciugo poco, quelli con acqua richiedono una dentina asciutta, quindi asciugo tanto. (wet bonding vs dry bonding).
  • Applico il primer con microbrush e lo spennello su tutta la superficie, lo lascio in posa per 20 secondi.
  • Applico un soffio gentile d’aria in modo da favorire la volatilizzazione del solvente del primer.
  • Applico il bonding e polimerizzo per almeno 20 secondi.
52
Q

Quali sono i vantaggi degli etch and rinse 3 steps?

A
  • Vantaggi:
    • distinta applicazione di mordenzante primer e bonding
    • efficacia dimostra in vitro e in vivo
    • High technique sensitivity
    • Miglior risultato a lungo termine
    • Possibilità di utilizzare bonding CARICATI (che aumentano lo spessore dello strato ibrido e migliorano la durata del restauro)
53
Q

Quali sono gli svantaggi degli etch and rinse 3 steps?

A
  • Tempo maggiore rispetto a 2 steps
  • Rischio di sovra-mordenzatura
  • Rischio di over-wet od over-dry della dentina
  • Legame resina collagene basso
  • Procedura elaborata = + rischio di sbagliare
54
Q

Quali sono i vantaggi degli etch and rinse 2 steps?

A
  • Procedura semplificata
  • Blister monodose
  • Evaporazione controllata del solvente del primer
  • Composizione stabile e consistente ?? Non avevamo detto che era instabile avere primer e bonding insieme?
  • Possibilità di caricare l’adesivo
55
Q

Quale parametro dello strato ibrido è importante per la sua longevità?

A
  1. Corrispondenza di dentina maordenzata e dentina infiltrata più vicino possibile a 1.
  2. Uniformità dello strato ibrido
56
Q

Sistemi adesivi di ottava generazione.

A

Monomero funzionale in grado di legarsi all’idrossiapatite. 10MDP.
“Universali” perché possono utilizzati sia con mordenzatura che senza mordenzatura.
Kuraray 92. Solo lui produceva questi sistemi in maniera efficiente.
Duali (foto e autopolimerizzanti)
Silano idrolizzato. Permette. la cementazione di ceramiche vetrose e policristalline. UINVERSALe

57
Q

Quando è meglio utilizzare i sistemi self etch?

A

Dentina sclerotica (V classi)
Cavità anguste. Toal etch è difficile da risciacquare in queste regioni, e se non risciacquo bene ho più sensibilità post-operatoria.

58
Q

Come mai si premordenza su smalto nei self etch?

A

Per quanto riguarda lo smalto, un approccio di mordenzatura e risciacquo con acido fosforico rimane la scelta preferita, poiché non solo garantisce il legame più duraturo con lo smalto, ma sigilla e quindi protegge il legame più vulnerabile con la dentina dalla degradazione [48,63-67]. Come già accennato, mentre gli adesivi automordenzanti “forti” hanno generalmente prestazioni non così sfavorevoli sullo smalto, l’adesione degli adesivi automordenzanti “blandi” allo smalto (e certamente allo smalto non rettificato e aprismatico)
rimane finora insoddisfacente [48,63,64,68] (Fig. 9). La ricerca clinica ha chiaramente rivelato che i difetti marginali ai margini dello smalto di un restauro in composito si sviluppano piuttosto rapidamente, mentre i margini della dentina sembrano mantenere la loro integrità marginale
molto più a lungo [69,70].

PEUMAN. Eight-year clinical evalution of a two-step self-etch adhesive with and without selective enamel etching. 2010

59
Q

Che rapporto c’è fra i self etch e l’umidità della dentina?

A

Interfacciandosi con lo smear layer e non direttamente con la dentina, l’umidità di quest’ultima influisce meno sull’efficacia dello strato ibrido

60
Q

Come si comportano gli acidi deboli e forti nei sistemi total etch?

A
  • Deboli:
    • Strato ibrido meno Spesso
    • Si attaccano chimicamente all’idrossiapatite.
    • Dopo il risciacquo, a causa di questo fatto, permangono, e quindi rischiano di demineralizzare ulteriormente
    • Acido idrossicarbossilico
  • Forti
    • Strato ibrido più spesso ma meno completo (per caratteristiche di viscosità bonding)
    • Rimangono meno attaccati all’idrossiapatite dopo il risciacquo.
    • Creano sali di calcio solubili (che si solubulizzano nell’acqua e tendono a distruggere lo strato ibrido)
61
Q

Bisogna utilizzare un acido forte od un acido debole nei sistemi adesivi?

A

Non c’è evidenza che uno funzioni meglio dell’altro. Gli acidi forti demineralizzano di più e restano meno attaccati alla struttura dentaria residua, formano uno strato ibrido più spesso. GLi acidi deboli deminrelizzano di meno, formano uno strato ibrido meno spesso ma più uniforme , ma si chelano meglio alla struttura del dente e rischiano di far continuare la demineralizzazione. (DING STAR 2011)

62
Q

Metodi per aumentare la qualità e la longevità dello strato ibrido

A
  • applicazione di resina idrofobica al di sopra dello strato ibrido. Ha la funzione di contrastare il fenomeno di strato di inibizione dato dall’ossigeno presente nell’aria (che di solito si assesta tra i 5 e i 40 micrometri, quando un normale strato ibrido è ammalapena di 5 micrometri)
    • aumento passaggi di bonding
      • aumento spessore strato ibrido
      • migliore infiltrazione resina nelle anfrattuosità
  • Aumentare il tempo di polimerizzazione
  • Clorexidina. Inibizione MMP
  • Sali di ammonio quaternario (in sperimentazione). Pieni di zinco. Inibisce l’attività delle MMP.
  • Cross link del collagene (in sperimentazione)
63
Q

Come funzionano le metalloproteinasi a livello dentinale?

A
  • Al livello dentinale si trovano in particolare la 2, la 8 e la 9.
  • Sono enzimi calcio e zinco dipendenti che in presenza di questi co-fattori si attivano. (Demineralizzando con il mordenzante vado aumentare la concentrazione di calcio).
  • Attivandosi vanno a degradare le fibre collagene presenti all’interno dello strato ibrido, riducendone la vita media.
64
Q

Cosa ha dimostrato Breschi?

A
  • Che la clorexidina, a lungo andare (non nell’immediato), stabilizza l’interfaccia adesiva, per inibizione delle MMPs. Tra la concentrazione 0,2% e 2% non cambiava nulla.
  • Quindi si applica tra mordenzatura e primer.
  • La clorexidina a questa concetrazione non esiste, bisogna ricarserla. Tuttavia è molto instabile chimicamente in acqua.
65
Q

Quali sono gli obiettivi dell’adesione smalto-dentinale?

A
  • Consentire un perfetto adattamento marginale
  • Impedire la formazione di fessure e microinfiltrazione
  • Sigillare lo smalto e il sistema tubulare dentiale
  • diminuire la sensibilità post-operatoria
  • garantire la ritenzione e la stabilità del restauro
  • RINFORZARE LA STRUTTURA E LA STABILITà DEL DENTE RESTAURATO
66
Q

Giachetti 2008

A
  • Influenza delle skills degli operatori sul microleakage dei total etch rispetto ai sistemi self-etch.
  • Risultati: Al margine dentinale, il microleakage risultante dall’adesivo self-etch e da quello total-etch era simile nei gruppi di studenti e di esperti. Il termine di interazione abilità x adesivo non era statisticamente significativo (p=0,4156). Al margine dello smalto, il microleakage dell’adesivo self-etch nel gruppo degli studenti è risultata inferiore a quella del gruppo degli esperti. D’altra parte, il microleakage dell’adesivo total-etch nel gruppo degli esperti è risultata inferiore a quella del gruppo degli studenti. Il termine di interazione abilità x adesivo è risultato statisticamente significativo (p=0,0037).
  • Conclusioni: Entrambi gli adesivi utilizzati erano sensibili all’abilità dell’operatore nell’ottenere un sigillo affidabile con lo smalto. Sulla dentina, entrambi gli adesivi si sono dimostrati poco sensibili all’abilità dell’operatore.
67
Q

Van Dijken e Inoue

A

I sistemi adesivi etch and rinse 3 steps hanno performance maggiori rispetto a quelli 2 steps

68
Q

Breschi 2010

A
  • Obiettivi: Questo studio ha valutato il ruolo delle MMPs endogene della dentina nell’autodegradazione delle fibrille di collagene all’interno delle interfacce adesive. Le ipotesi nulle testate erano che le miscele adesive o l’applicazione di clorexidina digluconato (CHX) non modificano l’attività delle MMPs dentinali e che il CHX usato come primer terapeutico non migliora la stabilità delle interfacce adesive nel tempo.
    • Metodi: Sono stati ottenuti zimogrammi di estratti proteici da polvere di dentina umana incubata con Adper Scotchbond 1XT (SB1XT) su dentina non trattata o trattata con CHX allo 0,2-2% per valutare l’attività delle MMPs dentinali. La forza di legame microtrazione e l’espressione di nanoleakage interfacciale delle interfacce incollate con SB1XT (con o senza pretrattamento con CHX per 30s sulla superficie mordenzata) sono state analizzate immediatamente e dopo 2 anni di conservazione in saliva artificiale a 37 gradi C.
    • Risultati: Gli zimogrammi hanno mostrato che l’applicazione dell’SB1XT alla polvere di dentina umana aumenta l’attività della MMP-2, mentre il pretrattamento con CHX ha inibito tutte le attività gelatinolitiche della dentina, indipendentemente dalla concentrazione testata. Il CHX ha ridotto in modo significativo la perdita di forza di legame e la nanolacerazione osservata nella dentina resinata mordenzata con acido e invecchiata artificialmente per 2 anni.
    • Significato: Lo studio dimostra il ruolo attivo dell’SB1XT nell’attivazione delle MMP-2 della dentina e l’efficacia dell’inibizione delle MMP da parte del CHX anche se usato a bassa concentrazione (0,2%).
69
Q

Hebling 2005

A

I denti pre-trattati con clorexidina mostrano una normale intergrità strutturale del network di collagene

70
Q

Carrillho 2007

A

La clorexidina, in addizione al primer, incrementa la forza del legame microtensile in denti preservati per 6 mesi in acqua.

71
Q

Quale pH è utilizzato nei self etch?

A

I self etch sono nati con pH strong (minore di uno) e sono arrivati oggi ad essere ultra mild. Questo perché:
un acido troppo forte demineralizza per più mm di quanti ne saranno infiltrati acidi forti creano sali di calcio solubili che possono uscire nel tempo creando aree di ipomineralizzazione

72
Q

Quale passaggio della preparazione cavitaria è in grado di aumentare la longevità dello strato ibrido?

A

La rifinitura della cavità

73
Q

Dimensioni strato ibrido nei self ettch in base al pH

A

Strong 5 micrometri
Mild 0,5 - 1 micrometro
Ultra mild 300 nanometri

74
Q

Cosa fare e cosa non fare con i sistemi adesivi.

A

Rispetto meticoloso dei passaggi e dei tempi necessari.
Agitare i flaconi prima dell’uso.
Chiusura immediata flacone dopo l’uso, sopratutto se il prodotto contiene acetone.
Applicazione dell’acido con una siringa, e dei primer e bonding con microbrush.
Manutenzione e controllo dello stato della lampada fotopolimerizzante.
Isolare il campo operatorio.
Evitare la contaminazione salivare di:
1. Smalto mordenzato
2. Adesivo
Evitare inquinamento da parte delle sostanze oleose usate per lubrificare i manipoli

75
Q

Che si intende con microinfiltrazione?

A

Passaggio, non clinicamente rilevabile, di batteri, fluidi, molecole o ioni ,provenienti dai tubuli dentinali, che vanno ad inserirsi fra restauro e dentina

Il tubulo dentinale comunica viene a comunicare con l’interfaccia dentina-restauro per la compromissione del sigillo margina (il tappo che chiude il tubulo). Questo fenomeno è dovuto alla pressione del fluido tubulare all’interno della dentina.

76
Q

Come può essere lo stato dell’occlusione del sistema tubulare?

A
  1. Sigillo Perfetto
  2. Microinfiltrazione
  3. Fessura interna
  4. Margini aperti
77
Q

Quali sono i motivi di fallimento del legame adesivo tra dente e restauro? (Strato ibrido) Domanda 61.

A
  1. Stress da contrazione durante la polimerizzazione (feiltzer contrazione volumetrica 2,9-7% e 7Mpa)
  2. Scarsa qualità strato ibrido. Nanoleakage, che può essere dovuto a..
    — eccessiva demineralizzazione della dentina
    • nell’immediato (total etch)
    • ritardato (nei self etch, per continuazione mordenzatura)
      — Impregnazione del sistema adesivo (permeabilità strato ibrido) (cadenaro 2005)
      — degradazione del collagene ad opera delle MMP (breschi 2010)
      — eluizione del monomero non reagito (ferracane 97 conversione monomero)
      — degradazione delle componenti del composito
  3. Fattori fisici, dovuti alle stimolazioni meccaniche e termiche (alto coefficiente espansione termica lineare compositi).
  4. Fattori chimici, dovuti all’ambiente orale.
78
Q

Permeabilità strato ibrido

A
  • Permeabilità strato ibrido. Cadenaro 2005
    • Lo strato ibrido presenza, dopo la polimerizzazione, delle porosità, che consistono in dei canali in cui scorre l’acqua. In superficie allo strato ibrido si trovano delle goccioline che trasudano da questi canali.
    • Questo studio dimostra che la permeabilità dei sistemi adesivi è dovuta a non completa polimerizzazione del monomero in polimero, dovuta a…
      • Presenza di acqua nell’interfaccia-resina dentina
      • Non sufficiente esposizione alla luce
    • La permeabilità dello strato ibrido era (rispettivamente a 20, 40, 60 secondi di fotopolimerizzazione):
      • Etch and rinse 3 steps. (Optibond FL). 23, 11, 8
      • Etch and dry 2 step. (Clearfill Protect bond) 26, 13, 10
      • Etch and dry 1 step. 42, 26, 20
    • I self etch creano uno strato ibrido più poroso, in quanto contengono più acqua. Questo è dovuto all’elevato contenuto di HEMA, che avendo una componente idrofilica, va a richiamare acqua.
  • Si propone, dati i risultati, di aumentare il tempo di polimerizzazione al fine di ridurre la porosità dello strato ibrido.
79
Q

Definizione di Nanoleakage e differenze con microleakage

A

Specifico tipo di frattura tra dentina e restauro.
È indipendente dal microleakage.
È meno esteso del microleakage.
Non ha rilevanza a clinica a breve termine.

80
Q

Quali sono i fattori che influenzano la sensibilità post-operatoria dopo l’esecuzione di un restauro?

A
  1. Total etch causano più sensibilità dei self-etch, per
    - residuo di particelle di silice non risciacquate completamente, che richiamano acqua.
    - water trees nei sistemi di quinta generazione.
  2. I vetroionomeri causano una maggiore sensibilità post-operatoria rispetto alle resine composite
  3. La tecnica di stratificazione incrementale riduce la sensibilità post-operatoria
  4. È correlata all’insorgenza, in generale, di nanoleakage.
  5. Nei sistemi self etch è ridotta, in quanto il fango dentinale, contribuisce ad occludere i tubuli.
81
Q

Protocollo etch and rinse 3 steps

A
  1. Modenzatura: 30 su smalto e 15 su dentina
  2. Risciacquo: 60 secondi
  3. Asciugatura gentile con getto d’aria per 10-15 secondi
  4. Applicazione del primer con microbrush, solo su dentina, multistrato
  5. Lascio in posa il primer per 10 secondi
  6. Applico un gentile soffio d’aria per favorire l’evaporazione del solvente
  7. Applico il bonding con il microbrush, faccio più passaggio (aumento longevità strato ibrido), su dentina e smalto. Il bonding non va soffiato.
  8. Fotopolimerizzo per 60 secondi (aumento longevità strato ibrido - Cadenaro 2005)
82
Q

Protocollo etch and dry 1 steps

A
  1. Mordenzo smalto per 30 secondi (peuman 2010)
  2. Risciacquo per 60 secondi
  3. Asciugatura gentile con soffio d’aria per 15 secondi
  4. Applicazione del sistema adesivo monoboccettino con microbrush, multistrato (aumento longevità strato ibrido)
  5. Polimerizzo per 60 secondi (aumento longevità strato ibrido - Cadenaro 2005 - Riduzione permeabilità strato ibrido)