Sieyes - appunti Flashcards
Perchè la rivoluzione francese è considerabile un punto di svolta? In cosa si differenzia dalle altre rivoluzioni (inglese e americana?)
La rivoluzione francese rappresenta un momento di svolta e di radicale cambiamento perchè per la prima volta i concetti ideati in linea solamente teorica dai pensatori giusnaturalisti vengono effettivamente applicati alla realtà = gli effetti del giusnaturalismo diventano reali, vengono prodotte istituzioni nuove che funzionano secondo la logica nuova giusnaturalistica (cambio radicale di paradigma, Sieyes cerca di rendere effettivamente applicabili alla realtà quei concetti che fino a quel momento erano rimasti puramente teorici)
In che modo secondo Koselleck cambia il significato del termine “rivoluzione” con la rivoluzione francese? E in che modo si può parlare di un nuovo concetto di temporalità?
Prima della rivoluzione francese con il termine rivoluzione si era sempre pensato al ristabilimento di un ordine precedentemente perso; con la rivoluzione francese invece il termine rivoluzione arriva ad indicare la nascita di un nuovo ordine.
Con la rivoluzione francese nasce un nuovo concetto di temporalità: da questo momento si dà per scontato che il futuro sarà diverso dal passato! Questa idea era presente nel passato ma non era così radicata, si trovava sempre un ordine di fondo costante e di sostanziale stabilità.
Quale è l’innesco della rivoluzione francese?
L’innesco della rivoluzione francese è la convocazione degli stati generali nel 1788 da parte di re Luigi 16 effettivamente si radunano il 5 maggio 1789
Cosa sono gli stati generali?
Gli stati generali sono un corpo intermedio di matrice medievale istituiti all’inizio del 300 per rappresentare il regno di Francia davanti al re. Quando il re si trovava a dover prendere decisioni rilevanti riguardanti ad esempio la guerra o le finanze, poteva prima convocare gli stati generali affinchè i rappresentanti degli stati esprimessero la loro opinione in merito.
Vengono convocati assiduamente fino al 500, convocati per l’ultima volta nel 1614 - fino al 1789 non vengono più convocati dai vari re assolutisti (luigi 13-14-15)
Cosa erano i Parlamenti?
i Parlamenti erano degli organi istituzionali del regno con funzione giudiziaria sul territorio su cui erano collocati. Producevano diritto e discutevano le ordinanze del re confrontandole col diritto vigente»_space; avevano quindi anche il diritto di resistenza al sovrano
Da quali ceti erano composti gli stati generali?
1) ECCLESIASTICI
2) NOBILTA’
3) COMUNI = città che un tempo si trovavano sotto un signore feudale ma che erano riusciti a liberarsi e ad ottenere la propria autonomia.
» i tre ordini si riunivano, esprimevano lamentele nei cahier de doleance e la propria opinione sull’operato del re
Cosa succede dopo che il re inizia la propria opera di accentramento del potere?
Opera di accentramento del potere»_space; la nobiltà perde la sua possibilità di esercitare il potere»_space; rimane solo un titolo ormai svuotato della sua funzione»_space; rimangono i privilegi dei primi due ordini rispetto al terzo.
A seguito delle gravi condizioni economiche in cui versava il regno Luigi convoca gli stati generali»_space; vuole riottenere denaro da parte dei primi due ceti che vanno a inficiare sulle casse dello stato e spera nell’approvazione e nel sostegno del terzo stato
» non tiene in considerazione i philosophes
Chi sono i philosophes?
I philosophes sono gli intellettuali che non avevano alcun ruolo all’interno dell’antico regime e che vedono il clima di tensione e di cambiamento come una buona occasione per prendere in mano lo spazio pubblico e rifondarlo.
» grande produzione pubblicistica che scrive di questa situazione orientando l’opinione pubblica verso la nuova concettualità»_space; tra queste opere abbiamo quella di Sieyes.
Quando viene pubblicato che cos’è il terzo stato e con quale obbiettivo?
La prima edizione del pamphlet viene pubblicata probabilmente nella fine nel 1788 ma è nel periodo di inizio 1789, tra la convocazione degli stati generali e il loro effettivo insediamento che conosce il suo maggiore ed immediato successo tra le persone di cultura dell’epoca.
» il suo obiettivo è quello di riprendere e riadattare l’orizzonte teorico giusnaturalista, introducendo modifiche e nuovi concetti che lo rendano effettivamente applicabile alla realtà storica.
Quali sono le coordinate storiche della vita di Sieyes?
Sieyes nasce nel 1748 e muore nel 1836 (ha una vita molto lunga)
- membro di una famiglia agiata ma fortemente interessato al sapere politico e filosofico
- inizia la carriera ecclesiastica su spinta del padre, diviene abate ma lascia la sua professione, va a parigi e pubblica le sue opere più importanti
- pubblica il saggio sui privilegi nel 88 e il terzo stato nel 89
- nei primi anni della rivoluzione francese, gli anni dell’assemblea costituente, ne fa parte e presenzia; dal 92 si defila dalla scena e passa indenne gli anni del terrore
- dal 99 è eletto al direttorio di Napoleone e favorisce la sua ascesa ma con la restaurazione va in esilio, ritorna nel 30 e muore poco dopo
Come può essere divisa l’opera di Sieyes?
Sieyes non propone una scansione esatta della sua stessa opera ma essa è divisibile in tre parti principali:
1) I primi tre capitoli - Sieyes analizza la situazione politica del tempo rileggendola attraverso i nuovi concetti che cerca di introdurre o che già erano stati introdotti dal giusnaturalismi
2) capitolo 4 - compie una ricostruzione storica del processo che ha condotto alla situazione di crisi attuale
3) capitoli 5-6 - presenta brevemente la sua teoria politica esprimendo cosa sia necessario fare a partire dalla presentazione di questa scienza politica corretta e razionale.
Di cosa si tratta nel capitolo primo del terzo stato?
Nel capitolo primo del terzo stato Sieyes si focalizza sul definire che cosa sia il terzo stato, definito come LA NAZIONE
Quali significati si posso dare al termina NAZIONE?
Vi sono due concezioni di nazione che esistono all’interno del testo di Sieyes:
1) la nazione intesa come insieme di individui sottoposti alla medesima legislazione > concetto di popolo passivo come inteso da Rousseau, Hobbes e i giusnaturalisti
2) la nazione intesa come “insieme di lavori privati e funzioni pubbliche”, ovvero come sistema socioeconomico di produzione, uso e commercio dei beni che permette la sussistenza dello stato stesso.
Quali tipologie di lavori e di funzioni pubbliche identifica Sieyes?
Sieyes identifica 4 tipologie di lavori:
1) AGRICOLTURA - produzione materie prime
2) PRODUZIONE - producono beni a partire dalle materie prime
3) COMMERCIANTI
4) PROFESSIONI LIBERALI E SCIENTIFICHE - rispondono e soddisfano i vari bisogni della società
Vi sono inoltre le funzioni pubbliche: l’amministrazione, la chiesa, la spada, la toga…
In che modo questa concezione di nazione si può ritenere nuova?
Questa concezione di nazione intesa sia dal punto di vista giusnaturalistica che economico/politico è profondamente nuova = si rifà ai nuovi sapere di governo che avevano cominciato a svilupparsi con l’ingrandimento e la nascita del bisogno di governare su uno stati uniforme ed ampio = fisiocrazia etc > diventeranno l’economia politica fondata da Smith con il “benessere delle nazioni”
Perchè il terzo stato è la nazione?
Sieyes afferma che il terzo stato è la nazione perchè il terzo stato è già tutto sottoposto alla medesima legge, mentre gli altri due stati sono sottoposti a leggi diverse essendo privilegiati.
Inoltre, dal punto di vista economico, chi lavora e produce è il terzo stato mentre in particolare la nobiltà è in ozio, vive di rendita, mantiene solamente i suoi privilegi senza essere in alcun modo produttiva.
Cosa bisogna fare? Bisogna reintegrare clero e nobiltà nella nazione»_space; entrambi devono abbandonare i propri privilegi, il clero deve diventare un funzionario pagato dalla nazione e i nobili devono trovarsi un lavoro
Perchè il terzo stato non esiste?
Parlare di terzo stato significa ritornare all’interno di una logica irrazionale, sbagliata, illegittima. Il terzo stato non esiste, esiste la nazione! I nobili e il clero devono essere reintegrati all’interno di questa nazione!
Di quale dibattito si tratta nel capitolo due?
Nel secondo capitolo si tratta di un dibattito molto sentito relativo alle nazioni francesi: questo dibattito, che risale al 500-600 vede nel regno di francia la compresenza di due regni: il regno dei Galli e il regno dei Franchi.
I Galli sono coloro che occupavano originariamente la regione, erano una popolazione celtica che viene successivamente romanizzata.
I Franchi sono uno dei popoli germanici che invadono l’impero romano e collaborano alla sua caduta.
Secondo la narrazione dell’epoca gli eredi dei galli sarebbero la monarchia, continuatori dell’idea di assolutizzazione, di centralizzazione; i veri eredi dei franchi sarebbero invece gli aristocratici.
Chi è Henri de Boulanvilliers?
Intellettuale dell’epoca, aristocratico, antimonarchico, si schiera nella discussione dell’epoca scrivendo vari testi tra cu “la storia dell’antico governo di francia”»_space; difende le organizzazioni di stampo feudale
Come si pone Sieyes in questa diatriba?
Sieyes in questa diatriba dapprima afferma che anche se i franchi hanno vinto in passato, non è detto che debbano vincere anche adesso (ora potrebbe vincere la monarchia o qualcun altro); ma il problema non è nemmeno quello: in francia non vi sono più regni, vi è una sola nazione e questa nazione è schiacciata dai privilegi dei primi due stati che pesano su di essa e anche sulla monarchia stessa
Di cosa si tratta nel terzo capitolo del terzo stato?
Nel terzo capitolo Sieyes analizza le rivendicazioni e le richieste del terzo stato, che erano state avanzate attraverso i quaderni delle lamentele (formulavano richieste al re ed esponevano problemi in modo scritto e pubblico). Questi quaderni erano redatti dai rappresentanti eletti del terzo stato.
Che cosa chiede il terzo stato?
Il terzo stato chiede di diventare qualcosa.
In particolare le richiese avanzate dal terzo stato sono tre:
1) che i rappresentanti del terzo stato siano effettivamente membri del terzo stato - vi era la prassi che diventavano rappresentanti i nobili di toga, ovvero personaggi impiegati nel campo giuridico che appartenevano alla nobiltà da poco
2) che il numero dei rappresentanti del terzo stato sia almeno uguale al numero de rappresentanti degli altri due stati
3) che si voti per testa e non per ordine - per ordine il terzo stato rimarrebbe sempre svantaggio, con il voto per testa avrebbe già un evidente vantaggio
Come analizza queste proposte Sieyes? Quale strategia argomentativa mette in campo?
Sieyes analizza le richieste avanzate dal terzo stato:
1) innanzitutto dimostra che questa richieste sono quasi ovvie e anzi troppo timide a voler ben osservare la realtà dei fatti»_space; il numero dei rappresentanti del terzo stato deve addirittura essere maggiore a quello degli altri, osservando dal mero punto di vista quantitativo la quantità di gente che ne fa parte
2) se osserviamo la logica interna della richieste ci rendiamo conto che esse vanno a confliggere con la stessa organizzazione logica degli stati generali»_space; se soddisfiamo le richieste del terzo stato allora la logica interna degli stati generali cambierà radicalmente, anche se di questo il terzo stato ancora non se ne avvede
3) le richieste avanzate dal terzo stato sono addirittura SBAGLIATE perchè inserite all’interno dell’orizzonte del regno diviso per ordini, stati, sottoposto ad un governo»_space; NO! le richieste vanno riformulate secondo la nuova logica razionale, alla luce della teoria giusta
Quale è la teoria giusta alla luce della quale le richieste del terzo stato vanno riformulate?
La logica giusta per Sieyes è che non esiste il terzo stato, esiste solamente una nazione che ha il diritto sovrano di dare a sè stessa la propria legislazione!
Gli stati generali non sono storicamente sbagliati, non vanno modificati per essere riadattati ai tempi! Gli stati generali vanno interamente scardinati e serve che si impianti una nuova logica regolare e razionale!